I gesti con le dita: origini, equivoci e "gaffe" personali!

Aperto da Eutidemo, 05 Settembre 2021, 14:40:26 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Eutidemo

La comunicazione umana, oltre che con le "parole", avviene anche con i "gesti".
In entrambi i casi, infatti, come molto efficacemente osserva Jano,  si tratta di "uno scambio di codici convenuti , ai quali  corrispondono concetti già  posseduti da entrambi i soggetti comunicanti."
Il guaio, però, è che, talvolta, a tali codici corrispondono concetti diversi; il che può generare notevoli equivoci, (soprattutto tra "antenati" e "posteri").
Facciamo qualche esempio, per quanto riguarda i soli gesti che si fanno con le dita.

1) IL POLLICE
Oggigiorno, il "pollice rivolto verso il basso" vuol dire che è andata male, mentre il "pollice rivolto verso l'alto"  significa che è andata bene; ed è diventato l'equivalente di O.K..
In tutti i film sull'antica Roma, invece, si vede che:
- con il "pollice rivolto verso il basso" la folla e l'imperatore indicavano che il gladiatore perdente dovesse essere ucciso;
- con il "pollice rivolto verso l'alto" la folla e l'imperatore indicavano che il gladiatore perdente dovesse avere salva la vita.
***
Al riguardo, in effetti, non esistono accurate descrizioni storiche da parte dei contemporanei, perchè, per loro, la cosa era scontata, e, quindi, ritenevano inutile parlarne; però, in realtà, sembra proprio che il gesto fosse completamente diverso da come lo hanno immaginato gli attuali registi cinematografici.
***
Al riguardo, infatti, occorre rilevare quanto segue.

a) Pollice "presso".
Non è vero che la folla e l'imperatore indicavano che il gladiatore perdente dovesse essere ucciso con il "pollice rivolto verso il basso"; ed infatti, nell'antica Roma, il pollice veniva rivolto verso il basso non come facciamo noi, all'esterno della mano, bensì all'interno del pugno (cioè "presso").
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/15/77/e3/ME13SZIG_t.jpg
***
E, come dicevano in latino: "Pollice presso favor indicatur" ("la benevolenza si indica con il pollice dentro"), nel senso che, piegando il pollice verso il basso all'interno della mano, si invitava il gladiatore vincente a riporre la spada dentro il fodero, e, quindi, a lasciare in vita il perdente.
Così, come, ad esempio, si vede nel medaglione di Cavillargues, datato II o III secolo dopo cristo.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/ff/2a/d1/ME13SZIH_t.jpg

b) Pollice "verso".
Al contrario, il pollice estratto dal pugno e rivolto verso l'alto, significava che la spada doveva essere snudata dal fodero, per tagliare lo gola allo sconfitto; ed infatti, facendo tale gesto, la folla gridava "jugula" (cioè, tagliagli la gola).
Ed infatti, anche oggi, un gesto secco e veloce del pollice alzato, all'altezza della gola, può ancora significare qualcosa del genere.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/8a/05/89/ME13SZNF_t.jpg
***
Secondo me, la differenza dei due gesti, scaturisce dal fatto che:
- i romani attribuivano ad essi un significato simbolico "concreto" (spada inguainata o sguainata);
- noi, invece, attribuiamo ad essi un significato simbolico "astratto" ("in alto", quindi "favorevole",  "in basso", quindi "sfavorevole").
Ma quest'ultima è solo una mia opinione.

2) INDICE E MEDIO
Mostrare il solo dito medio con il dorso della mano rivolto verso qualcuno, oggi significa, figurativamente, "mettitelo in quel posto"; gesto, questo, che risale all'antichità, in quanto, ad esempio, i Romani chiamavano il medio "digitus impudicus".
E lo usavano esattamente con la stessa identica gestualità di oggi; come, ad esempio, ci fa chiaramente capire Marziale, quando scrive: "Derides quoque, fur, et impudicum ostendis digitum mihi minanti?' ("E per giunta tu, ladro che non sei altro, mi deridi; e, alle mie minacce, ostenti l'impudico dito (medio)"? (Marziale, Epigrammi, VI, 70, 5 e II, 28, 2).
***
Però, almeno in Gran Bretagna -in USA un po' di meno-, a volte si usa mostrare insieme sia l'indice che il medio; che, con il dorso della mano rivolto verso qualcuno (invece della V di vittoria, che è a dorso indietro) anch'esso oggi significa, figurativamente, "mettitelo in quel posto", allo stesso modo del singolo dito medio.
Originariamente, invece, tale gesto aveva un significato ben diverso!
***
Ed infatti, poichè nella battaglia di Crecy (1346) la cavalleria francese aveva perso un gran numero di soldati a causa della grandinata di frecce inglesi, nella successiva battaglia di Agincourt nel (1415) i Francesi emanarono un "bando" in base al quale, a qualsiasi arciere inglese fatto prigioniero, sarebbe stato tagliato il dito indice e quello medio (poiché queste erano le dita utilizzate per tendere la corda dell'arco).
Dopo la battaglia vittoriosa (e poi anche  in quelle successive), gli arcieri inglesi, con le loro dita intatte, per sfotterli salutarono in questo modo i francesi; si voleva segnalare ai francesi che le due dita dell'arciere erano rimaste intatte e che, quindi, era ancora un avversario molto pericoloso.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/b0/39/27/ME13SZS9_t.jpg

3) TUTTE E CINQUE LE DITA
Tutti sanno che l'origine del saluto militare alla visiera, con le cinque dita, ha un'origine un po' controversa, in quanto:
- secondo alcuni tale uso deriverebbe dal fatto che, quando si usavano elmi con la celata, per riconoscersi e salutarsi occorreva sollevarla con la mano;
- secondo altri, invece, tale uso sarebbe molto più tardo, e deriverebbe dal fatto che, quando si usavano berretti militari di una certa imponenza, sarebbe stato scomodo levarseli ogni volta di testa per salutarsi (come si faceva in ambito civile), per cui ci si limitò ad accennare semplicemente il gesto.
Io propendo per tale seconda ipotesi, che mi pare la più plausibile; ma l'equivoco in cui caddi una volta al riguardo, credo che meriti di essere raccontato, perchè fu una delle più ridicole  "gaffe" della mia vita (che ne abbonda)!
:-[
***
Allo stesso modo tutti sanno (o, quantomeno, dovrebbe essere capitato a tutti di notare) che il saluto militare italiano si esegue con la mano piatta, con tutte e cinque le dita di taglio verso il berretto:
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/f2/f3/7d/ME13Q5L2_t.jpg
Il saluto militare inglese, invece, che, in genere, noi italiani vediamo solo nei film, si esegue con la mano piatta, ma con il palmo rivolto verso colui che si sta salutando:
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/a6/c4/8b/ME13Q5KH_t.jpg
***
Una volta, negli anni '70, mi capitò di accompagnare il mio comandante in visita ad una "corvetta" militare inglese ancorata al largo di Civitavecchia.
Non appena saliti a bordo, pur non essendo noi militari di marina, venimmo salutati dal "fischietto d'onore"; e notai con sorpresa che i marinai schierati sull'attenti ci stavano salutando all'"italiana", cioè con la mano piatta, di taglio verso il berretto.
Credendo che si trattasse di una forma di cortesia nei confronti di noi ospiti italiani, per ricambiarla io, di rimando, li salutai all'"inglese", cioè con il palmo aperto rivolto verso di loro; ma non mi resi conto di aver fatto una terribile "gaffe", anche se, sul momento, nessuno me lo fece notare.
***
Poi, al bar, un guardiamarina inglese mi spiegò che il saluto militare con il palmo aperto lo fanno solo i militari inglesi in servizio nell'esercito e nell'aviazione, mentre quelli in servizio in marina, invece, salutano "di taglio", proprio come noi italiani; per cui, quando siamo saliti a bordo, ci stavano normalmente salutando nel loro modo usuale.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/b3/f6/09/ME13Q5KI_t.jpg
***
Il guardiamarina inglese non fu in grado di spiegarmi il motivo di tale differente genere di saluto a seconda del tipo di forza armata al servizio di sua maestà britannica; valle a capire, le strambe usanze degli Inglesi!
Però, molti anni dopo, un capitano di marina inglese mi spiegò che (almeno secondo lui), l'abitudine di salutare di taglio, dipendeva dal fatto che, ai tempi dei velieri, i marinai avevano sempre le mani sporche, per cui veniva ritenuto sconveniente salutare mostrando il palmo sudicio.
Non so se sia vero, perchè non ho avuto modo di appurarlo; "relata refero"!
;)
***

Discussioni simili (5)