Goya e i "novax"!

Aperto da Eutidemo, 21 Marzo 2021, 11:43:00 AM

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Eutidemo

In un mio precedente topic, al riguardo, avevo ricordato la famosa ""acquatinta" realizzata nel 1797 dal pittore spagnolo Francisco Goya, intitolata: "El sueño de la razón produce monstruos"" (Il sonno della ragione genera mostri").
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La cosa più preoccupante e pericolosa, però, è, che, attualmente, i mostri che scaturiscono dal sonno della ragione, per meglio mimetizzarsi, cercano subdolamente di mostrarsi molto "razionali"; cioè, "si mascherano" per meglio carpire la buona fede delle loro dormienti vittime.
Però, dietro la maschera della loro "pseudo-razionalità", resta il volto mostruoso del pregiudizio irrazionale, sia esso ideologico, religioso, politico o di qualsiasi altro genere.
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Il guaio è che i mostri, oltre ad essere "brutti" e "deformi" (se se si riesce a scorgerne il vero volto dietro la loro maschera), spesso sono anche molto "pericolosi".
Ed infatti il "pandemico" dilagare dei movimenti "novax" negli ultimi decenni ha coinciso con aumenti senza precedenti dell'incidenza di alcune malattie nel mondo; ed infatti, non pochi di coloro che si sono fatti abbindolare dalla maschera "pseudo-razionale" del mostro "novax", evitando di vaccinarsi, ci hanno rimesso la salute o la pelle.
Oppure, peggio ancora, sebbene in perfetta buona fede, hanno compromesso  la salute o la pelle dei loro figli.
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Però, a voler essere "realisti", e, appunto, "razionali", la colpa è un po' anche dei "provax"; i quali, come me, si illudono di poter risvegliare le vittime del "sonno della ragione" con argomenti di carattere strettamente razionale: ed infatti, più si spiega loro, più li si informa, più si mostrano loro meta-analisi o studi longitudinali, più loro si arroccanno nelle loro idee.
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Una volta sono stato addirittura accusato di essere un agente di "Big Pharma", cioè del cartello che riunisce tutte le più grandi multinazionali del farmaco; ovvero la potentissima lobby che detiene il monopolio delle cure sulla nostra salute.
Il che è davvero ridicolo, sia perchè io, in quel settore, conosco solo il mio farmacista, sia perchè spesso, in varie sedi, ho criticato gli abusi delle multinazionali del farmaco, nonchè delle multinazionali in generale; ma questo non c'entra niente nè con i vaccini nè con le medicine in genere, le quali, a prescindere dagli effetti collaterali, se assunte sotto controllo medico, sono indubbiamente più giovevoli che dannose per il genere umano.
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Un articolo della American Psychological Association (APA), una delle più grandi e famose organizzazioni psicologiche e scientifiche mondiali, ha recentemente pubblicato un articolo interessante dove si espone la ricerca del Dr. Hornsey e colleghi della Università di Queensland; tale indagine ha sopposto a 5.323 partecipanti di 24 Stati diversi dei test per comprendere il loro atteggiamento e pensiero verso le vaccinazioni.
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L'interessante particolarità di tale studio, però, consiste soprattutto nel fatto che è stata indagata, nel contempo, anche:
- la loro "cospiredulità", cioè, secondo un mio personale neologismo, la loro credulità riguardo alle teorie cospirative;
- la loro "reattanza", cioè la loro tendenza ad avere una bassa tolleranza verso chi, secondo loro, limiterebbe la loro libertà.
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Al riguardo:
- è stato verificato che, nelle persone con alta "cospiredulità", l'attitudine e la posizione fortemente anti-vaccinista era più alta tanto quanto erano più alti i pensieri conspirazionistici.
- è stato anche verificato che le persone con alta "reattanza", spesso, vaccini a parte, finiscono per agire addirittura contro il proprio interesse perché l'unica cosa che conta, per loro, è appunto "resistere" a ogni costo contro qualcosa o qualcuno; come, ad esempio, anche nel caso dei "nomask", nonostante che l'utilità di un impedimento meccanico all'inalazione di aerosol infetti, sia di per sè molto più evidente dell'utilità dei vaccini.
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Le risultanze di tale indagine, può farci comprendere "perchè" l'informazione scientifica (seria) non riesca a scardinare le loro convinzioni, essendo queste radicate nella stessa personalità dell'individuo; nel quale ambito assumono quasi sempre tratti "paranoidi" e persecutori latenti.
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Inoltre incide molto sui "novax", l'"effetto Dunning-Kruger"; che consiste in una "distorsione cognitiva", a causa della quale individui poco esperti in un determinato campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità autovalutandosi e sopravalutandosi:
- sia riguardo  alla scelta degli (pseudo) esperti "novax" che pullulano su INTERNET;
- sia riguardo alle loro personali e "distorte" interpretazioni di autentici esperti, i quali pure, secondo loro, sconsiglierebbero l'uso dei vaccini
- sia, infine, riguardo ai loro stessi ragionamenti, i quali, ad esaminarli bene, sono quasi sempre "paralogistici" (cioè simulano di essere logici, mentre non lo sono affatto).
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Questa distorsione viene da alcuni psicologi attribuita all'"incapacità metacognitiva", da parte di chi non è esperto in una materia, di riconoscere la propria incompetenza; il che è tipico, ad esempio, dei "genitori informati" che credono di poter discutere "alla pari" con medici specializzati in immunologia opponendo alla conoscenza dell'esperto le proprie nozioni apprese navigando in rete.
I quali genitori, in genere, sono gli stessi che litigano con i professori dei loro figli, quando questi gli riferiscono che i loro figli sono dei perfetti somari; il che, tuttavia, è comprensibile, perchè è naturale che a dei genitori asini, i figli somari possano apparire dei geni!
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Al riguardo, in effetti, una ricerca del Dr. Matthew Motta e colleghi dell'Università della Pennsylvania ha cercato di comprendere e di misurare la correlazione tra "ideologia Anti-Vaccinista" ed "effetto Dunning-Kruger"; in tale indagine, hanno ricercato dopo una attenta valutazione, quanto queste persone si sentissero preparate su vaccini, autismo, la loro correlazione, e che parere avessero degli esperti in materia.
Il risultato è stato il seguente:
- il 62% di coloro che hanno avuto i peggiori risultati sulla conoscenza dell'autismo pensavano di saperne più di medici e di scienziati;
- il 71% di quelli convinti che i vaccini causino l'autismo pensavano di saperne più dei medici sulle cause della malattia.
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Da tale indagine, risulta inequivocabilmente che la convinzione "novax" è massima tra quelli con i più bassi livelli di conoscenza sulle cause dell'autismo e tra quelli con alti livelli di disinformazione scientifica; e, questo, a prescindere dal loro titolo di studio, e, tavolta, persino dai lori (veri o presunti) titoli accademici.
E' inoltre risultato che i bassi livelli di conoscenza sugli argomenti in questione, erano correlati alle idee complottistiche che venivano pubblicamente dichiarate da altrettanto ignoranti celebrità sulla stampa o in tv.
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Infine è molto interessante un'analisi condotta nel Regno Unito, dalla quale  risulta che i "messaggi antisemiti" sono presenti nel 79% dei "network" dei "novax".
https://europa.today.it/attualita/coronavirus-no-vax-antisemitismo.html
Ai miei tempi venivano denominate "sottoculture".
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Ecco quali mostri, alleati tra loro per fare maggiore danno, genera il "sonno della ragione"
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anthonyi

Ciao eutidemo, certo i novax sono un problema, anche se a volte lo spirito del "capitalismo" è più potente, sai la elisa isoardi, ex di salvini nonché sedicente no mask, critica nei confronti di ogni strategia protettiva nei confronti del covid.
Ha accettato di partecipare a un reality e, per poterlo fare, ha accettato di rinnegare il suo credo e di sottoporsi al tampone. Che si deve fare per guadagnarsi la pagnotta!

iano

#2
C'è un punto di convergenza fra ignoranti ed esperti.
Credono di poter dire la loro per il solo fatto che oggi hanno i mezzi per dirla, senza filtri.
Gli ignoranti però a me pare che abbiano a loro vantaggio la piena coscienza di esserlo, tanto è vero che portano sempre a testimonianza il parere autorevole di un esperto. Quindi comunque cercano filtri.
Se contesti quel che affermano, secondo corretta logica, ne deducono che tu non consideri autorevole la loro fonte, mostrando sorpresa, perché, spesso è vero, la loro fonte è pubblicamente riconosciuta come autorevole.
La prova che essi possano essere ricondotti a ragione là si ottiene facilmente.
Basta fargli notare che altro esperto riconosciuto come tale da tutti, afferma il contrario.
Capiscono allora il tranello in cui sono caduti e rimangono interdetti.
Questo vale almeno per i soggetti normali, non patologici, affetti da cpmplottismi e simili fantasie.
Riassumendo.
Facile capire chi è l'ignorante. Più difficile capire chi è l'esperto.
Un indizio per riconoscere il vero esperto è che esso non rilascia mai dichiarazioni assolute.
Sono sempre accompagnate da un dubbio residuo.
Condisce le sue esternazioni con i se' e con i ma.
Il vero esperto in effetti, contrariamente alle attese, non rilascia una immagine di autorevolezza.
In generale poi non brilla in comunicazione e quindi non viene invitato in tv e comunque non esterna volentieri sulla rete.
Se in quei rari casi in cui appare ti aspetti da lui un parere netto, per cercare finalmente di capirci qualcosa,  resterai deluso.
Alla lunga così  l'ignorante , frustrazione dopo delusione, pure lui inizia a diradare i suoi interventi , logorato da mille dubbi, segno che si è fatto più esperto. ;D
Il vero problema quindi sta, fatti salvi i casi patologici, nel criterio con cui si assegna autorevolezza.
Problema sempre esistito, ma che si allarga nella misura in cui si allarga la platea coinvolta, suo malgrado.
È la mancata definizione di questa pratica a produrre mostri oggi, in attesa che tutto si riassesti, non il sonno della ragione, la quale se la dorme più o meno com'è sempre.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#3
Richiamare l'allargata platea alle specialistiche pubblicazioni scientifiche è corretto quanto impraticabile.
Parimenti impraticabile è l'invito a tacersi, in attesa che si ridefinisca una nuova pratica autorevole fuori dai ristrettì vecchi circoli ufficiali.
Vecchi perché la rete ha allargato quel circolo.
È la tecnologia infatti che ne decide il raggio, non noi.
Per i normali questo allargamento è un problema, una chiamata alle,proprie responsabilità.
Per i non normali una irripetibile occasione di rivalsa per le proprie umane frustrazioni.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alexander

#4
Quando andavo con i miei figli  all'Asl per i vari vaccini e richiami, non capitava mai che il medico preposto mi spiegasse che cosa contenevano quei farmaci, quali sostanze, che eccipienti, ecc. Come è obbligatorio riportare nel bugiardino in ogni confezione di farmaco in vendita. Non mi veniva dato nulla di scritto, a parte un bel timbro sul libretto pediatrico.Mi sono sempre chiesto perché. Qualche domanda sullo stato di salute dei bambini, piuttosto generica, e poi l'infermiera procedeva all'iniezione. Mi chiedo se anche questo aspetto, cioè di avere una maggiore trasparenza, aiuterebbe a sciogliere molti dubbi e paure (nessuno  che parla di quanto incida la paura). Se l'operazione appare come "misteriosa" ("Cosa mi iniettano adesso ? Che merda è questa roba?") ovvio poi che le fantasie si scatenino e si paventino misteriosi complotti da parte di persone che certo non vanno ad approfondire in altre sedi la questione. Non so se funzioni ancora così, ma questa era la prassi. Non ci si curava di informarti. Si dava per scontato che tu ritenessi "cosa buona" la vaccinazione. Forse per l'uomo del XXi sec. questa "semplicità", sicurezza e accettazione supina non è più accettabile, o si fa più fatica ad accettarla. Adesso sullo smartphone si legge di tutto, ma soprattutto si viene da decadi in cui le malattie infettive non hanno fatto più paura. Le paure sanitarie erano altre: il cancro, l'infarto, il diabete, ecc. Anche sui media era lo stesso, forse con l'eccezione dell'HIV, ma solo perché toccava la sfera sessuale e il rischio per chi (e sono molti) frequenta allegramente molti partners.


P.S. Io spero solo nell'imparzialità e correttezza degli organismi di controllo (tipo EMA). Perché sui Big Pharma basta andarsi a leggere qualcosa su WP per capire  cosa interessa loro...Le nefandezze della Pfizer, per es., commesse negli ultimi vent'anni sono storia. E anche questo tira acqua al mulino dei no-vax. Un tempo era molto difficile accedere a queste informazioni. Ora sono alla portata di tutti. Anche dei complottari.

viator

Salve Alexander. E' tutto meravigliosamente normale, no ? Si chiama progresso della democrazia.

Una volta si era rassegnati alla inevitabilità della morte (essa ci veniva insegnata dalla natura o dal "memento mori" del Don Prete di turno). Quindi, al massimo, si coltivava la speranza nella vita oltre la morte. Ovvero nella morte finta dopo la quale si sarebbe aperta la "vera vita" (pensa tu quant'è contorto il pensiero di certuni i quali confidano invece nella rettitudine della speranza !).

Poi arrivò il positivismo, l'illuminismo, il progresso, la scienza.......i quali indussero molti a sperare di prolungare una vita che sarebbe sì rimasta provvisoria........ma priva di scadenza perchè medicalmente prolungabile.Inizialmente (ed ancora oggi) tale idea si radicò in chi aveva i mezzi per profittare del progresso, ma ovviamente, in nome di una sana ed invasiva democraticità, la prosperità si diffondeva e venne a riguardare masse imponenti di cittadini.

Oggi, in nome della democrazia, tutti hanno diritto a veder prolungata la propria vita biologica. La sopravvivenza, che una volta era una fortuna di pochi, oggi è un ovvio banale diritto di tutti. E che ?. Una volta che si goda del diritto di non dover morire, l'acuta mente del cittadino medio capisce anche che ci deve essere qualcuno che avrà il dovere di garantire tale diritto. E che !.
Quindi, guai se qualcuno muore per colpa della incompleta informazione circa ciò che il cittadino medio non è comunque in grado di capire e valutare. In Democrazia nessuna Autorità deve potersi imporre sul sacrosanto diritto del cittadino di sapere ciò che non capisce ma che tuttavia egli cittadino ha il diritto di sapere e - soprattutto - approvare.

Perciò l'importante è che la costrizione della morte sia diventato il diritto di sopravvivere illimitatamente. A nessuno frega una mazza del fatto che, innalzandosil'età media della popolazione, la pressione demografica non potrà che aumentare sino a livelli tali da innescare certi meccanismi naturali di autolimitazione delle popolazioni.

Forse che le pandemie non fanno parte di tali meccanismi naturali ? Tutti vorrebbero fottere la morte ma la morte (o la vita, a nostra scelta) ci fotteranno tutti quanti. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 21 Marzo 2021, 13:03:52 PM
Ciao eutidemo, certo i novax sono un problema, anche se a volte lo spirito del "capitalismo" è più potente, sai la elisa isoardi, ex di salvini nonché sedicente no mask, critica nei confronti di ogni strategia protettiva nei confronti del covid.
Ha accettato di partecipare a un reality e, per poterlo fare, ha accettato di rinnegare il suo credo e di sottoporsi al tampone. Che si deve fare per guadagnarsi la pagnotta!
Ed infatti, come spesso dice Ipazia: "Francia o Spagna, purchè se magna!" ;)

Eutidemo

Ciao Iano. :)
Quello che scrivi è pienamente condivisibile, salvo che per un aspetto; cioè, che tu tendi troppo a considerare gli esperti "uti singuli", senza tenere conto della "comunità scientifica internazionale", ed i pareri da essa pubblicamente espressi (a cui fanno precipuamente riferimento gli esperti "seri", più che alle loro personali teorie).
Ed infatti, il più importante mezzo di comunicazione tra gli scienziati, sono le riviste scientifiche, le quali, lungi dal limitarsi a sommarie conclusioni (come gli pseudo-esperti), presentano nel dettaglio metodi utilizzati, esperimenti condotti, risultati ottenuti sotto forma di grafici o immagini; in questo modo l'intera comunità può giudicare l'attendibilità e il valore delle varie scoperte e teorie scientifiche e ripetere gli stessi esperimenti, per verificare e approfondire ulteriormente la ricerca o, eventualmente, smentirla.
***
In sostanza, cioè, gli scienziati (quelli veri) formulano ipotesi, fondate severi controlli sperimentali, che poi vengono comunicate a scienziati dello stesso settore, dopodichè:
- se il risultato dei controlli porta alla "falsificazione" di un'ipotesi, questa viene eliminata;
- se invece l'ipotesi resiste ai tentativi di confutazione superando tutti i controlli, allora può venire considerata, per usare un termine caro a Karl Popper, come "ben corroborata".
Il che non significa affatto che si  tratti di una "verità rivelata", bensì soltanto di ciò che, allo stato degli atti, risulta essere l'assunto scientifico più serio e plausibile; chi se ne discosta, quindi, non è un vero esperto o un serio ricercatore.
***
Quindi, secondo me, non c'è nessun punto di convergenza fra ignoranti ed esperti (veri); ed infatti nessuno di questi ultimi considera le proprie teorie, per quanto ci sia affezionato, universalmente valide, fino a che non vengano approvate dalla "comunità scientifica internazionale".
***
Ovviamente, è sicuramente "possibile" che la teoria di un singolo scienziato, in principio rigettata dalla "comunità scientifica internazionale", finisca alla fine per prevalere ed essere accettata da tutti (o quasi); ma, fin che questo non accade, è estremamente "probabile" che si tratti soltanto di "fuffa".
***
La scienza è un "metodo", non certo una "dottrina"
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Alexander. :)
E' senz'altro un bene che, oggi, sia obbligatorio riportare nel bugiardino di ogni confezione di farmaco in vendita:
- i principi attivi in essi contenuti;
- le eventuali controindicazioni.
Così come è senz'altro un bene che, oggi, sia obbligatorio far firmare al "vaccinando" una dichiarazione liberatoria, nella quale gli vengono fornite le stesse indicazioni.
***
Però, a mio parere, occorre tenere sempre ben presente che:
- le prime indicazioni vengono scritte dai "chimici" e dai "biologi";
- le seconde indicazioni vengono scritte dai "medici" e dagli "avvocati".
I quali ultimi, ovviamente, tendono sempre ad esagerare un po', nell'ottica della cosiddetta "medicina difensiva"; per cui, se qualche paziente fa causa per i danni collaterali ricevuti dal farmaco, gli si può sempre dire: "Be', te l'avevamo pur detto, no? Sei tu che hai scelto di correre il rischio, per cui, adesso, che vai cercando?"
;D
***
Un saluto
***

Eutidemo

Ciao Viator.
Hai perfettamente ragione!
Un volta, ancora prima del cristianesimo, lo stoicismo insegnava che la cosa più importante nella vita era quella che i greci chiamavano "thanatou melete" e i romani "meditatio mortis"; ed infatti, per vivere bene, bisogna essere preparati e pronti a morire in qualsiasi momento.
O meglio, cercare di vivere ogni istante come se fosse l'ultimo, ma anche come se fosse eterno; il che, se ci si riflette bene, non è affatto contraddittorio.
***
Oggi, invece, come scrivi tu, in nome della democrazia, tutti hanno il diritto a veder "prolungata" la propria vita biologica; peccato, però, che, nel contempo, non venga riconosciuto a nessuno il diritto di "accorciarsela" quando lo si ritiene opportuno.
***
Una volta che si goda del diritto di non dover morire, come scrivi tu, l'acuta mente del cittadino medio capisce anche che ci deve essere qualcuno che avrà il dovere di garantire tale diritto; mentre invece, secondo me, lo Stato deve garantire non tanto il diritto di "vivere", quanto, piuttosto, il diritto di "vivere bene".
Ed infatti, come scriveva Giovenale: "Summum crede nefas animam praeferre pudori et, propter vitam, vivendi perdere causas".
Ed anche secondo me, non è un bene il vivere, bensì è un bene il vivere bene!
;)
***
Un saluto!
***

iano

#10
Citazione di: Eutidemo il 22 Marzo 2021, 04:49:10 AM
Ciao Iano. :)
Quello che scrivi è pienamente condivisibile, salvo che per un aspetto; cioè, che tu tendi troppo a considerare gli esperti "uti singuli", senza tenere conto della "comunità scientifica internazionale", ed i pareri da essa pubblicamente espressi (a cui fanno precipuamente riferimento gli esperti "seri", più che alle loro personali teorie).
Ed infatti, il più importante mezzo di comunicazione tra gli scienziati, sono le riviste scientifiche, le quali, lungi dal limitarsi a sommarie conclusioni (come gli pseudo-esperti), presentano nel dettaglio metodi utilizzati, esperimenti condotti, risultati ottenuti sotto forma di grafici o immagini; in questo modo l'intera comunità può giudicare l'attendibilità e il valore delle varie scoperte e teorie scientifiche e ripetere gli stessi esperimenti, per verificare e approfondire ulteriormente la ricerca o, eventualmente, smentirla.
***
In sostanza, cioè, gli scienziati (quelli veri) formulano ipotesi, fondate severi controlli sperimentali, che poi vengono comunicate a scienziati dello stesso settore, dopodichè:
- se il risultato dei controlli porta alla "falsificazione" di un'ipotesi, questa viene eliminata;
- se invece l'ipotesi resiste ai tentativi di confutazione superando tutti i controlli, allora può venire considerata, per usare un termine caro a Karl Popper, come "ben corroborata".
Il che non significa affatto che si  tratti di una "verità rivelata", bensì soltanto di ciò che, allo stato degli atti, risulta essere l'assunto scientifico più serio e plausibile; chi se ne discosta, quindi, non è un vero esperto o un serio ricercatore.
***
Quindi, secondo me, non c'è nessun punto di convergenza fra ignoranti ed esperti (veri); ed infatti nessuno di questi ultimi considera le proprie teorie, per quanto ci sia affezionato, universalmente valide, fino a che non vengano approvate dalla "comunità scientifica internazionale".
***
Ovviamente, è sicuramente "possibile" che la teoria di un singolo scienziato, in principio rigettata dalla "comunità scientifica internazionale", finisca alla fine per prevalere ed essere accettata da tutti (o quasi); ma, fin che questo non accade, è estremamente "probabile" che si tratti soltanto di "fuffa".
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La scienza è un "metodo", non certo una "dottrina"
***
Un saluto! :)
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Sono consapevole di tutto ciò.
Ma credo che i protocolli scientifici abbiano tanto più valore quanto più si prestino ad una scienza intesa come opera collettiva, in quanto li' sta la sua vera forza.
Oggi siamo chiamati dai mezzi tecnologici ad allargarne il coinvolgimento e ciò è positivo quanto ovviamente problematico.
Il compito della scienza è quello di conquistare le terre del senso comune, cosa in cui tu mi pare ti produca meritoriamente con impegno.
Nel momento in cui una più larga platea è chiamata ad esercitare ragione, la confusione che ne segue può essere interpretata come sonno della ragione, ma io propongo un altra lettura.
Si usa ragione senza essere attrezzati, ma imparando a farlo, come al solito dai propri errori.
Questo spiegherebbe l'imbarazzante serie di errori cui assistiamo in questa pandemia.
È semmai un risveglio della ragione, a meno che non là si voglia confinare in ristrettì circoli per principio e non per ragioni pratiche contingenti.
La scienza è più che una questione internazionale ; è una questione umana.


Difficile negare che l'obiettivo della scienza sia la ricerca della verità.
Tuttavia è fuorviante porre l'accento su ciò, e in generale lo sono tutti i tentativi di alienare l'opera umana dall'uomo stesso, sacralizzandola.
La scienza più prosaicamente  mette in atto il banale proverbiò per cui l'unita' fa la forza, e le nuove tecnologie si prestano ad incentivare il progredire in ciò.
Ma le terre del senso comune non si conquistano senza conflitti durante i quali può sembrare la ragione dorma.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

viator

Salve iano. Citandoti : "Difficile negare che l'obiettivo della scienza sia la ricerca della verità".


A mio parere è invece facilissimo il negarlo.

La verità è concetto filosofico interamente metafisico. Le "verità convenzionali", quindi relative perchè molteplici, sono invece assunti di comodo.

Il fatto - e la relativa illustrazione e dimostrazione scientifica - che domattina sorga il sole è solo una ragionevolissima e soprattutto comodissima "previsione" basata su di una regolarità che abbiamo costantemente osservato e che - ripeto, per comoda, pratica, necessaria utilità - confidiamo si ripeta nuovamernte.

Quindi la scienza la verità la lascia ai filosofi ed ai fideisti, accontentandosi dei singoli passi verso l'estensione delle conoscenze e senza occuparsi del raggiungimento dell'irraggiungibile. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Penso che il peggior approccio verso questi individui, in realtà verso tutti se insiste un motivato obbiettivo di "convincere", sia quello di andare al muro contro muro. Se non sbaglio non ci sono mai capitati novax nel forum, ma nella vita reale uno o due li ho affrontati, non tanto perchè mi interessasse particolarmente discutere con loro, ma perchè si comportano un pò come i vegani, e riescono sempre a tirar fuori il discorso..Fare domande, domande e altre domande, finchè non inciampano da soli nella loro ignoranza sull'argomento. Che è anche la mia, salvo che io non ho grandi rivelazioni da fare al mondo o realtà diametrali da disvelare a riguardo. Diagnosi sui mostri e sulla ragione sono sicuramente ficcanti, ma non aiutano granchè nel momento dialettico. Bisogna infilarsi in testa che queste persone non sono carnefici, ma vittime, e che il prezzo per cambiare idea è spesso molto salato da pagare. Per esempio per una madre "novax" accettare di essersi sbagliata porta con sé l'accettazione di non essere proprio un genio quando si tratta della tutela dei propri pargoli, ed è un prezzo che semmai vorrà pagare, molto probabilmente vuole pagare "in privato", non esponendosi al pubblico ludibrio di una discussione o di un talkshow, sempre che riesca ad affrancarsi dal giudizio di tutta la clack "novax" che nel frattempo ha coltivato e che come una setta la minaccia di espulsioni e altro..Perciò domande e solo domande, sperando di essere di servizio maieutico.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

iano

#13
Citazione di: viator il 22 Marzo 2021, 15:13:26 PM
Quindi la scienza la verità la lascia ai filosofi ed ai fideisti, accontentandosi dei singoli passi verso l'estensione delle conoscenze e senza occuparsi del raggiungimento dell'irraggiungibile. Saluti.
Io concordo con te, ma è proprio per questa estensione che tu evochi che i metafisici hanno buon gioco nel dire che si sta tendendo a qualcosa. Qualcosa che per convenzione è detta verità.
Difficile è appunto dire che non si stia tendendo a qualcosa.
È in fondo anche questa una ipotesi come le altre, ma inverificabile, per il motivo che tutti sanno cosa è la verità, ma nessuno sa' dirlo.
Si tratta comunque di una percezione umana cui non si può non dare considerazione.
Non esiste , ma esiste un motivo per cui la percepiamo.
Vale al minimo come esortazione a far di meglio.
Ma in se', far di più, "estensione" , non è far di meglio.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Citazione di: Eutidemo il 22 Marzo 2021, 04:49:10 AMLa scienza è un "metodo", non certo una "dottrina"
Concordo perfettamente. A cui aggiungerei un metodo sperimentale.Attendo pertanto fiduciosa l'esito della sperimentazione miliardaria in profitti e cavie dei vaccini anticovid prima di sottoporvi il mio patrimonio più irrinunciabile, la mia vita. Disposta pure a tirare fuori qualche euro per aggiudicarmi il vaccino meno peggio, preferibilmente monodose, a bocce ferme. Nel frattempo vi saluto dai miei boschi, socialmente assembrati di lupi, volpi, caprioli, cervi, lepri e uccellagione in amore, percorsi in rigorosa ortodossia pandemica con sci di fondo, scarponi e bicicletta a seguire. Bicicletta con cui scenderò pure nei bassopiani tenendo sempre le dovute distanze dagli homo homini virus.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri