Gli italiani sono ancora capaci di intendere e di volere?

Aperto da Fharenight, 21 Maggio 2017, 00:55:40 AM

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InVerno

#15
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2017, 07:29:36 AM
Citazione di: InVerno il 23 Maggio 2017, 08:53:21 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2017, 17:03:54 PM
Citazione di: maral il 21 Maggio 2017, 12:28:30 PM
PS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.

E' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.
Il consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere (2015) e altre amenità. Per consenso popolare, probabilmente dovremmo sparare sui barconi, non vuoti, ma carichi, anzi controllando ce ne siano il piu possibile sopra. Se vogliamo tornare alle tribù, non c'è bisogno di importare africani, basta fare referendum popolari su materie assurde, in pochi anni la sharia sarà un miraggio di civiltà e dovremo importarla per avere diritti cilvili. Non solo, un "referendum sull'immigrazione" altro non sarebbe che un razzo nel cielo per dire al resto del mondo che non abbiamo la più pallida idea di come si governa un paese. Un'ammissione che probabilmente per alcuni arriverà tardiva, ma prima o poi dovevamo mettere nero su bianco.
Riguardo il controllo alle frontiere, i firmatari della Bossi-Fini sono i due (ex) leader dei maggiori partiti xenofobi italiani, per cercare firmatari più efferati dobbiamo importarli dall'estero, suggerisco anche quelli dall'Africa.

Dimenticavo l'altra strategia, quella di tacciare di razzismo e inciviltà tutti coloro che semplicemente chiedono una gestione ordinata, efficiente e legale del problema immigrazione. Non è vero che in Italia la maggioranza è per la pena di morte, così come la maggioranza non mette in discussione che coloro che hanno messo volontariamente a rischio la loro vita nel mediterraneo debbano essere salvati. Solo che bisogna rendersi conto che questo comportamento opportunistico di ricatto morale (Io metto in pericolo la mia vita, tu mi devi salvare e io ci guadagno perché tu sei costretto a garantirmi uno standard di benessere nettamente superiore a quello che io avevo prima) non si deve incentivare perché a quel punto le persone sui canotti diventeranno milioni e decine di milioni. Ho poi parlato di efficienza, io non metto in discussione l'aiuto da dare ai popoli subsahariani, noto però che quei 500000 salvati che sono nel nostro territorio costano circa 6 miliardi di Euro di spese vive e che probabilmente, con gli stessi soldi, sarebbe possibile offrire servizi di sopravvivenza ad almeno 10 milioni di subsahariani (Che non sono meno importanti solo perché non sono riusciti a procurarsi i 5000 dollari che sono necessari per il viaggio verso l'Italia. Riguardo a questi 5000 dollari faccio presente che questi, moltiplicati per tutti quelli che sono venuti, fanno due miliardi e mezzo di dollari, tutti soldi che sono stati sottratti ai sistemi economici di quei paesi, dove avrebbero potuto produrre un certo sviluppo, per finire nelle tasche delle mafie.
Io non ti ho mai dato del razzista, non distribuisco patenti in generale. Gestione ordinata dei flussi sembra buon senso kantiano, bene. Siamo tutti per una gestione ordinata dei flussi, cosi come per la pace nel mondo, per la bellezza della nona di Beethoven, e per il bel tempo. Non esistono persone per il "porte aperte a tutti" (e additarle alla cieca non è diverso dall'accusare di razzismo) esistono però persone che si rendono conto delle dimensioni e della sistemicità dei flussi migratori e rifiutano soluzioni semplicistiche O criminogene. Riguardo all'aiuto nell'africa subsahariana vanno segnalate due cose. A) La Germania si è impegnata per la prima volta nella creazione di campi di smistamento in Africa, facendo vedere un piccolo spiraglio d'Europa (notizia per feticisti dell'ultima pagina) B) In un intervento differente hai detto che le migrazioni sono originate dalle condizioni di vita che abbiamo creato e che hanno permesso la moltiplicazione dei subsahariani, posto che non sono d'accordo assolutamente con questo, ma posto che sia vero, che vai ad aiutarli a fare? Per farli moltiplicare ulteriormente? Ma sopratutto DA CHI dovremmo aiutarli? Segui i soldi e lo saprai (e lo sai già certamente), e si parla di montagne di soldi non dei 5000dollari del barcone. Breve inciso, esiste un unica e provata e sicura soluzione per il controllo demografico Africano, dare ovvero potere alle donne e sviluppare società paritarie, e di questo hanno pari colpa sia cristiani che islamici, sia i vari capetti di stato installati a difendere le nostre multinazionali del chiagni e fotti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2017, 11:52:03 AM
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2017, 07:29:36 AM
Citazione di: InVerno il 23 Maggio 2017, 08:53:21 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2017, 17:03:54 PM
Citazione di: maral il 21 Maggio 2017, 12:28:30 PM
PS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.

E' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.
Il consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere (2015) e altre amenità. Per consenso popolare, probabilmente dovremmo sparare sui barconi, non vuoti, ma carichi, anzi controllando ce ne siano il piu possibile sopra. Se vogliamo tornare alle tribù, non c'è bisogno di importare africani, basta fare referendum popolari su materie assurde, in pochi anni la sharia sarà un miraggio di civiltà e dovremo importarla per avere diritti cilvili. Non solo, un "referendum sull'immigrazione" altro non sarebbe che un razzo nel cielo per dire al resto del mondo che non abbiamo la più pallida idea di come si governa un paese. Un'ammissione che probabilmente per alcuni arriverà tardiva, ma prima o poi dovevamo mettere nero su bianco.
Riguardo il controllo alle frontiere, i firmatari della Bossi-Fini sono i due (ex) leader dei maggiori partiti xenofobi italiani, per cercare firmatari più efferati dobbiamo importarli dall'estero, suggerisco anche quelli dall'Africa.

Dimenticavo l'altra strategia, quella di tacciare di razzismo e inciviltà tutti coloro che semplicemente chiedono una gestione ordinata, efficiente e legale del problema immigrazione. Non è vero che in Italia la maggioranza è per la pena di morte, così come la maggioranza non mette in discussione che coloro che hanno messo volontariamente a rischio la loro vita nel mediterraneo debbano essere salvati. Solo che bisogna rendersi conto che questo comportamento opportunistico di ricatto morale (Io metto in pericolo la mia vita, tu mi devi salvare e io ci guadagno perché tu sei costretto a garantirmi uno standard di benessere nettamente superiore a quello che io avevo prima) non si deve incentivare perché a quel punto le persone sui canotti diventeranno milioni e decine di milioni. Ho poi parlato di efficienza, io non metto in discussione l'aiuto da dare ai popoli subsahariani, noto però che quei 500000 salvati che sono nel nostro territorio costano circa 6 miliardi di Euro di spese vive e che probabilmente, con gli stessi soldi, sarebbe possibile offrire servizi di sopravvivenza ad almeno 10 milioni di subsahariani (Che non sono meno importanti solo perché non sono riusciti a procurarsi i 5000 dollari che sono necessari per il viaggio verso l'Italia. Riguardo a questi 5000 dollari faccio presente che questi, moltiplicati per tutti quelli che sono venuti, fanno due miliardi e mezzo di dollari, tutti soldi che sono stati sottratti ai sistemi economici di quei paesi, dove avrebbero potuto produrre un certo sviluppo, per finire nelle tasche delle mafie.
Io non ti ho mai dato del razzista, non distribuisco patenti in generale. Gestione ordinata dei flussi sembra buon senso kantiano, bene. Siamo tutti per una gestione ordinata dei flussi, cosi come per la pace nel mondo, per la bellezza della nona di Beethoven, e per il bel tempo. Non esistono persone per il "porte aperte a tutti" (e additarle alla cieca non è diverso dall'accusare di razzismo) esistono però persone che si rendono conto delle dimensioni e della sistemicità dei flussi migratori e rifiutano soluzioni semplicistiche O criminogene. Riguardo all'aiuto nell'africa subsahariana vanno segnalate due cose. A) La Germania si è impegnata per la prima volta nella creazione di campi di smistamento in Africa, facendo vedere un piccolo spiraglio d'Europa (notizia per feticisti dell'ultima pagina) B) In un intervento differente hai detto che le migrazioni sono originate dalle condizioni di vita che abbiamo creato e che hanno permesso la moltiplicazione dei subsahariani, posto che non sono d'accordo assolutamente con questo, ma posto che sia vero, che vai ad aiutarli a fare? Per farli moltiplicare ulteriormente? Ma sopratutto DA CHI dovremmo aiutarli? Segui i soldi e lo saprai (e lo sai già certamente), e si parla di montagne di soldi non dei 5000dollari del barcone. Breve inciso, esiste un unica e provata e sicura soluzione per il controllo demografico Africano, dare ovvero potere alle donne e sviluppare società paritarie, e di questo hanno pari colpa sia cristiani che islamici, sia i vari capetti di stato installati a difendere le nostre multinazionali del chiagni e fotti.

Non ho detto che mi hai dato del razzista, anche se spesso i sostenitori delle porte aperte (e non ho detto che tu lo sia) usano questo argomento. Comunque i sostenitori delle porte aperte ci sono (L'ho già detto sono il 20 % degli italiani). Tu dici di essere favorevole a una gestione ordinata del problema immigrazione. Ora partendo dall'esperienza di tutti gli altri paesi sviluppati che con questo problema si confrontano, quale soluzione presentano. Cosa fa la Spagna? Accordi con Algeria e Marocco per non avere un'invasione di immigrati. Cosa fa la Francia, l'Austria, la Svizzera? Bloccano le frontiere. Cosa fa Israele? Ha fatto un accordo con un solo paese africano, tutti gli immigrati li manda li pagando un tanto a testa.
Cosa fanno Australia e Canada i paesi con il servizio immigrazione più efficiente di tutti, non te lo stò neanche a spiegare.
Comunque non ti ho parlato di soluzioni semplicistiche o criminogene, a meno che tu non voglia affermare che tutti i paesi sviluppati attuano soluzioni di questo genere.
Riguardo alla Germania, personalmente non condivido neanche l'idea di fare gli smistamenti in Africa, bisogna capire che l'immigrazione non ha più alcun senso logico nel mondo in cui viviamo perché il lavoro non serve più da nessuna parte, produce costi enormi che alla fine paghiamo tutti, noi indigeni e gli stessi immigrati.
I più bravi a confrontarsi con il problema sono i Cinesi, investono in Africa, stanno producendo un forte sviluppo economico in Etiopia valorizzando (I sostenitori delle porte aperte direbbero sfruttando) le risorse locali. 

baylham

Una gestione legale ed ordinata delle migrazioni è un obiettivo irraggiungibile, al massimo uno Stato può adottare una politica di gestione e tentare di realizzarla.

Sono convinto che qualunque politica efficace sia messa in atto per bloccare le migrazioni sia illegale rispetto al diritto e alle convenzioni internazionali, a partire dalle violazioni dei diritti dei richiedenti asilo. Sfido chiunque a dimostrarmi che il Marocco o la Libia o la Turchia siano organizzati ed in grado di affrontare in modi legali il problema delle migrazioni meglio di qualunque stato europeo. La realtà è che si chiede a questi paesi di fare il lavoro sporco, illegale, per gli stati europei, per non disturbare il benessere e ordine sociale.

Secondo me una parziale soluzione è costituita dalla gestione unitaria, organizzata e legale dei richiedenti asilo, i profughi, senza quote, e dei migranti "economici", attraverso quote annuali, da parte della Comunità Europea intera. Le tendenze demografiche europee consentono, anzi necessitano di una tale politica. Per scoraggiare gli altri dal venire in Europa bisogna concordare il tentativo di rimpatrio con i paesi di origine. In breve la soluzione ideale non c'è, a meno di diventare totalmente disumani e crudeli, neo nazisti.

Presumo che i progressi tecnologici ed economici nell'agricoltura dei paesi africani portino anche un incremento della povertà e della miseria degli esclusi, non essendo questi stati in grado di sostenere un sistema di assistenza sociale generalizzato. Il mercato non ha strumenti altruistici, solidaristici per rimediare agli squilibri sociali ed economici prodotti dalle innovazioni.

Magdi Allam non dovrebbe spacciare falsità, nessun governo europeo ha interesse a favorire le migrazioni, semmai è vero il contrario.

Il capitalismo non ha bisogno delle migrazioni, l'esercito industriale di riserva è endogeno al sistema, come già Marx aveva illustrato. Commento rivolto a filosofi simil Fusaro.

InVerno

#18
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2017, 14:40:29 PM
Non ho detto che mi hai dato del razzista, anche se spesso i sostenitori delle porte aperte (e non ho detto che tu lo sia) usano questo argomento. Comunque i sostenitori delle porte aperte ci sono (L'ho già detto sono il 20 % degli italiani). Tu dici di essere favorevole a una gestione ordinata del problema immigrazione. Ora partendo dall'esperienza di tutti gli altri paesi sviluppati che con questo problema si confrontano, quale soluzione presentano. Cosa fa la Spagna? Accordi con Algeria e Marocco per non avere un'invasione di immigrati. Cosa fa la Francia, l'Austria, la Svizzera? Bloccano le frontiere. Cosa fa Israele? Ha fatto un accordo con un solo paese africano, tutti gli immigrati li manda li pagando un tanto a testa.
Cosa fanno Australia e Canada i paesi con il servizio immigrazione più efficiente di tutti, non te lo stò neanche a spiegare.
Comunque non ti ho parlato di soluzioni semplicistiche o criminogene, a meno che tu non voglia affermare che tutti i paesi sviluppati attuano soluzioni di questo genere.
Riguardo alla Germania, personalmente non condivido neanche l'idea di fare gli smistamenti in Africa, bisogna capire che l'immigrazione non ha più alcun senso logico nel mondo in cui viviamo perché il lavoro non serve più da nessuna parte, produce costi enormi che alla fine paghiamo tutti, noi indigeni e gli stessi immigrati.
I più bravi a confrontarsi con il problema sono i Cinesi, investono in Africa, stanno producendo un forte sviluppo economico in Etiopia valorizzando (I sostenitori delle porte aperte direbbero sfruttando) le risorse locali.
E' inutile raccontarti delle differenze geografiche e dei corridoi migratori, a differenza di Trump che non sa che la corsica è francese, tu hai ben chiaro perchè non stiamo qua a cincischiare di "modello Australiano" suppongo (edit: scusa, non avevo notato che avevi davvero citato l'Australia.....). Devi raccontarmi cosa fa il Libano, cosa fa la Turchia, cosa fa la Grecia, nazioni nel bel mezzo dei corridoi migratori, non l'Austria che deve sorvegliare tre passi di montagna. Ma possiamo anche parlare di cosa faceva l'Italia ai tempi dei famosi "trattati libici" ovvero finanziava dei veri e propri lager (suggerisco reportage a riguardo) e con numeri sostanzialmente invariati. La differenza tra "sfruttamento" e "valorizzazione" non è una questione interpretativa arbitraria, basta sapere quanta percentuale della ricchezza prodotta va a finire in mano ai locali. Nel caso dell'Etiopia, caso che conosco abbastanza bene avendola visitata e avendo parte della mia famiglia di questa provenienza (ricordi coloniali, di quando esportavamo pace e bene) ho serissimi dubbi riguardo al valore di queste "joint venture", non a caso il paese è stato sull'orlo della guerra civile (e lo è ancora) proprio per via del land grabbing che piace tanto ai cinesi. Beh che dire, contratti di affitto di 99 anni di durata che interessano migliaia di milioni di ettari sono sicuramente una "valorizzazione del territorio", infatti fra 99 anni (se non ci sarà un rinnovo) i locali potranno godersi le infrastrutture dell'indotto e impianti di trasformazione del secolo precedente (da smaltire probabilmente) mentre nel frattempo saranno stati portati dall'innocua pastorizia alla povertà salariale. Roba da leccarsi i baffi!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

maral

#19
Citazione di: Fharenight il 23 Maggio 2017, 02:33:10 AM
Non hai neppure idea di quanta bravissima gente c'è ancora in Italia, cristiani credenti e non, che proprio per il loro essere sostanzialmente persone  per bene e di buoni  sentimenti soffrono nel vedere la propria terra, la propria patria ridotta a discarica, a letamaio, a terra di nessuno. Non si tratta piú ormai nemmeno di ideologia, ma di rispetto della propria dignità.
Tutte queste bravissime persone allora farebbero meglio a preoccuparsi dell'inciviltà dei propri connazionali, di intere regioni governate di fatto dalla delinquenza organizzata sempre DOC, da una classe politica e burocratica sempre più corrotta e dalla totale indifferenza per la salvaguardia del proprio territorio (cosa che ci contraddistingue da secoli) ridotto a pubblica discarica per interesse privato, piuttosto che degli immigrati. Ma fa comodo scaricare sugli altri le proprie magagne!

CitazioneE ma a quanto pare la sinistra ama chi fa danni purché non sia DOC.  :)
Ma come??? l'islam non fa danni?
Leggetevi i libri degli intellettuali dissidenti islamici va'.
Sempre meno finora di quanti non ne abbia fatti il fascismo e le idee di una razza pura e selezionata. Quali sarebbero poi questi intellettuali dissidenti islamici? Magdi Allam che citi sarebbe forse un dissidente islamico? Ma quante balle racconti! Altro che disco rotto!

CitazioneDirei allora alle persone che ancora ragionano e che avessero ancora un residuo di coraggio e di amor proprio e amor di patria (lo so, ce la stanno mettendo tutta per distruggerci anche questi sentimenti, invece in me si stanno rafforzando) di farsi coraggio, prendere decisamente una posizione e lottare contro questa ingiustizia, contro il piú grande inganno e tradimento della storia italiana ed europea.
Sentiamo un po' cosa proporresti per difendere il sacro suolo della patria ...
CitazioneCome diceva Pasolini, la verità la senti dentro di te, anche sei vuoi nasconderla.
Abbi almeno la decenza di non citare Pasolini per la tua propaganda sentimental popolare per favore.


Citazione di: anthonyiE' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.

Che tu lo voglia o no è proprio così, le migrazioni ci sono sempre state e gli Europei (per non parlare degli Italiani!) ne sono stati protagonisti indiscussi. Quanto al tanto temuto meticciato noi Italiani ne siamo il prodotto, dato che qui sono passati tutti, ma proprio tutti (a eccezione degli Indiani d'America e dei nativi australiani). Vorrei proprio sapere che ne sai poi della "politica di controllo alle frontiere" che solo in Italia non esisterebbe. A quali frontiere ti riferisci poi?  Dobbiamo rinforzare i controlli ai confini con la Svizzera, pericoloso paese extracomunitario? Mi pare una buona idea.
Citazione di: altamareaIo invece non voglio convivere con loro, perché ne vedo troppi in giro.
Apprezzo la sincerità, sapessi io con quanta gente preferirei non convivere e sono quasi tutti connazionali.
Detto poi tra noi non me ne frega niente di maggioranze o minoranze. In Germania i nazisti erano la maggioranza, capita che la demenza più ributtante diventi maggioranza, la storia europea del secolo scorso lo ha ampiamente dimostrato e di nuovo il rischio è esattamente quello.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2017, 19:03:10 PM
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2017, 14:40:29 PM
Non ho detto che mi hai dato del razzista, anche se spesso i sostenitori delle porte aperte (e non ho detto che tu lo sia) usano questo argomento. Comunque i sostenitori delle porte aperte ci sono (L'ho già detto sono il 20 % degli italiani). Tu dici di essere favorevole a una gestione ordinata del problema immigrazione. Ora partendo dall'esperienza di tutti gli altri paesi sviluppati che con questo problema si confrontano, quale soluzione presentano. Cosa fa la Spagna? Accordi con Algeria e Marocco per non avere un'invasione di immigrati. Cosa fa la Francia, l'Austria, la Svizzera? Bloccano le frontiere. Cosa fa Israele? Ha fatto un accordo con un solo paese africano, tutti gli immigrati li manda li pagando un tanto a testa.
Cosa fanno Australia e Canada i paesi con il servizio immigrazione più efficiente di tutti, non te lo stò neanche a spiegare.
Comunque non ti ho parlato di soluzioni semplicistiche o criminogene, a meno che tu non voglia affermare che tutti i paesi sviluppati attuano soluzioni di questo genere.
Riguardo alla Germania, personalmente non condivido neanche l'idea di fare gli smistamenti in Africa, bisogna capire che l'immigrazione non ha più alcun senso logico nel mondo in cui viviamo perché il lavoro non serve più da nessuna parte, produce costi enormi che alla fine paghiamo tutti, noi indigeni e gli stessi immigrati.
I più bravi a confrontarsi con il problema sono i Cinesi, investono in Africa, stanno producendo un forte sviluppo economico in Etiopia valorizzando (I sostenitori delle porte aperte direbbero sfruttando) le risorse locali.
E' inutile raccontarti delle differenze geografiche e dei corridoi migratori, a differenza di Trump che non sa che la corsica è francese, tu hai ben chiaro perchè non stiamo qua a cincischiare di "modello Australiano" suppongo (edit: scusa, non avevo notato che avevi davvero citato l'Australia.....). Devi raccontarmi cosa fa il Libano, cosa fa la Turchia, cosa fa la Grecia, nazioni nel bel mezzo dei corridoi migratori, non l'Austria che deve sorvegliare tre passi di montagna. Ma possiamo anche parlare di cosa faceva l'Italia ai tempi dei famosi "trattati libici" ovvero finanziava dei veri e propri lager (suggerisco reportage a riguardo) e con numeri sostanzialmente invariati. La differenza tra "sfruttamento" e "valorizzazione" non è una questione interpretativa arbitraria, basta sapere quanta percentuale della ricchezza prodotta va a finire in mano ai locali. Nel caso dell'Etiopia, caso che conosco abbastanza bene avendola visitata e avendo parte della mia famiglia di questa provenienza (ricordi coloniali, di quando esportavamo pace e bene) ho serissimi dubbi riguardo al valore di queste "joint venture", non a caso il paese è stato sull'orlo della guerra civile (e lo è ancora) proprio per via del land grabbing che piace tanto ai cinesi. Beh che dire, contratti di affitto di 99 anni di durata che interessano migliaia di milioni di ettari sono sicuramente una "valorizzazione del territorio", infatti fra 99 anni (se non ci sarà un rinnovo) i locali potranno godersi le infrastrutture dell'indotto e impianti di trasformazione del secolo precedente (da smaltire probabilmente) mentre nel frattempo saranno stati portati dall'innocua pastorizia alla povertà salariale. Roba da leccarsi i baffi!

Lo stare dentro un corridoio migratorio e questione di scelte e strategie. Il corridoio Turco-Tedesco è stato creato dalla Merkel la quale incoscientemente ha detto: "Venite, vi aspettiamo con le braccia aperte". Incentivando così gente disperata a correre qualsiasi rischio pur di arrivare prima alla meta. Una parziale soluzione è stata trovata con la compensazione pagata alla Turchia che è poi nella linea del mio modo di vedere il problema, Libano Turchia, Giordania sono paesi di confine con un paese dove c'è un problema umanitario, la cosa più sensata è che loro si occupino di gestirlo. Naturalmente gli altri paesi devono pagare le spese e anche a questi paesi conviene perché gestire quel problema accettando i profughi gli costerebbe più caro.
Naturalmente questo non riguarda in alcun modo la migrazione verso l'Italia, sulla base dello stesso principio, che è poi lo stesso principio espresso nell'accordo di Dublino, noi dobbiamo accettare tutti i libici che fuggono dalla guerra in Libia, ma non vi sono ragioni per essere costretti ad accettare persone che o non vengono da paesi con problemi umanitari, oppure pur venendo da questi hanno avuto modo di passare per altri paesi in grado di ospitarli. Sulla base di questa logica, conforme agli accordi internazionali, tutti i migranti della tratta Italiana possono essere espulsi, perché guarda un po' i libici, pur avendo la guerra in casa, non ci pensano per nulla ad abbandonare la loro patria, si tratta naturalmente di fare accordi con qualche paese africano, e di compensare lo stesso per il servizio reso. Considerato che ogni immigrato ci costa circa 25 mila Euro nel ridicolo iter di verifica dello status di rifugiato alla fine del quale comunque l'immigrato rimane sul territorio italiano, a noi converrebbe molto pagare diecimila euro per ogni immigrato accettato da un paese africano e credo che a molti paesi africani sarebbero propensi ad accettare questo scambio.
Il ritorno forzoso degli immigrati avrebbe l'effetto di risolvere la più grande emergenza del nostro paese per oggi e per il futuro, perché questo evento, magari opportunamente pubblicizzato sui mezzi di informazione africani (A proposito di sistema Australiano, l'Australia spende molto in campagne deterrenti nel Sud Est asiatico per rendere chiara la sua contrarietà all'ammissione di immigrati), ridurrebbe le aspettative dei potenziali nuovi immigrati che magari inizierebbero a riflettere su un modo migliore per impiegare i loro soldi(Se sono potenziali immigrati vuol dire che dispongono di una ricchezza di 5000 dollari) in maniera più utile a loro e alla loro patria.
Sulla questione dell'Etiopia è evidente la divergenza ideologica tra noi (non a caso ho parlato di sfruttamento e valorizzazione come interpretazioni alternative).


paul11

Il discorso è complesso.
1) per quanto mi riguarda ,ogni persona al mondo dovrebbe avere un minimo di dignità materiale e morale, in qualunque luogo di questo mondo si trovi.
2) non so se esista un vero "piano" politico economico, o se semplicemente l'Europa sta gestendo un problema più grande di lei.
3) la migrazione, intesa in termini ecologici e naturali, è data dalla risorsa economica: più c'è ricchezza e più dovrebbe crescere la densità della popolazione, nell'uomo il concetto naturale è socialmente al contrario. I ricchi sono pochi ed estesi territorialmente ,i poveri sono ammassati in numero superiore e in poco spazio, prolificano i poveri e non  i ricchi.Questo mostra che la cultura(giusta o sbagliata che sia) altera il concetto naturale di territorialità individuale e densità abitativa in funzione delle risorse
4) Gli occidentali ne hanno fatte e ne fanno  di tutti  i colori in Africa, condivido le analisi di Inverno. Hanno  esigenze da sempre di colonizzare in forme storicamente diverse Corrompono culturalmente.da una parte danno  i santini e dall'altra danno armi, da una parte acquistano terreni latifondistici alla gattopardo per controllare le materie prime a livello mondiale e lasciano che tribù, etnie, religioni ,si scatenino fra loro assecondando e armando chi gli conviene alla bisogna del momento.
Non abbiamo mai voluto aiutarli lì dove loro vivono, perchè il loro problema è nei loro territori originari.

La nostra ipocrisia è nella forma quindi di una carità che gestisce l'effetto..........perchè è un affare enorme anche questa

..ricordo almeno quarant'anni fa , si diceva cooperazione nord-sud del mondo............ma chi l'ha mai vista?

InVerno

#22
Citazione di: anthonyi il 25 Maggio 2017, 05:47:43 AMLo stare dentro un corridoio migratorio e questione di scelte e strategie. Il corridoio Turco-Tedesco è stato creato dalla Merkel la quale incoscientemente ha detto: "Venite, vi aspettiamo con le braccia aperte". Incentivando così gente disperata a correre qualsiasi rischio pur di arrivare prima alla meta. Una parziale soluzione è stata trovata con la compensazione pagata alla Turchia che è poi nella linea del mio modo di vedere il problema, Libano Turchia, Giordania sono paesi di confine con un paese dove c'è un problema umanitario, la cosa più sensata è che loro si occupino di gestirlo. Naturalmente gli altri paesi devono pagare le spese e anche a questi paesi conviene perché gestire quel problema accettando i profughi gli costerebbe più caro.
Naturalmente questo non riguarda in alcun modo la migrazione verso l'Italia, sulla base dello stesso principio, che è poi lo stesso principio espresso nell'accordo di Dublino, noi dobbiamo accettare tutti i libici che fuggono dalla guerra in Libia, ma non vi sono ragioni per essere costretti ad accettare persone che o non vengono da paesi con problemi umanitari, oppure pur venendo da questi hanno avuto modo di passare per altri paesi in grado di ospitarli. Sulla base di questa logica, conforme agli accordi internazionali, tutti i migranti della tratta Italiana possono essere espulsi, perché guarda un po' i libici, pur avendo la guerra in casa, non ci pensano per nulla ad abbandonare la loro patria, si tratta naturalmente di fare accordi con qualche paese africano, e di compensare lo stesso per il servizio reso. Considerato che ogni immigrato ci costa circa 25 mila Euro nel ridicolo iter di verifica dello status di rifugiato alla fine del quale comunque l'immigrato rimane sul territorio italiano, a noi converrebbe molto pagare diecimila euro per ogni immigrato accettato da un paese africano e credo che a molti paesi africani sarebbero propensi ad accettare questo scambio.
Il ritorno forzoso degli immigrati avrebbe l'effetto di risolvere la più grande emergenza del nostro paese per oggi e per il futuro, perché questo evento, magari opportunamente pubblicizzato sui mezzi di informazione africani (A proposito di sistema Australiano, l'Australia spende molto in campagne deterrenti nel Sud Est asiatico per rendere chiara la sua contrarietà all'ammissione di immigrati), ridurrebbe le aspettative dei potenziali nuovi immigrati che magari inizierebbero a riflettere su un modo migliore per impiegare i loro soldi(Se sono potenziali immigrati vuol dire che dispongono di una ricchezza di 5000 dollari) in maniera più utile a loro e alla loro patria.
Sulla questione dell'Etiopia è evidente la divergenza ideologica tra noi (non a caso ho parlato di sfruttamento e valorizzazione come interpretazioni alternative).
L'intero tuo ragionamento fa perno sull'idea della non necessità di ulteriore manodopera, che potrei anche condividere sotto certi aspetti e se declinato al futuro prossimo, c'è però da chiedersi allora dell'atteggiamento della Germania e della sostenibilità del suo hartz4, dei nostri bilanci ( http://www.dossierimmigrazione.it/docnews/file/Scheda%20Dossier%202016.pdf) di questioni demografiche che almeno attualmente parlano di una realtà diversa. E' una questione complessa ma che abbraccia non solamente il continente Europeo, la robotizzazione porta via posti di lavoro sopratutto in quei paesi dove nell'ultima metà di secolo le produzioni sono state portate (chiedere per esempio al Bangladesh e il tessile) e allora cominci anche a tirare i fili e ad avere previsioni realistiche su cosa significhi realmente urbanizzare paesi come l'Etiopia e verso quali scenari li stiamo (coercitivamente - il land grabbing è un esproprio) indirizzando. Su cui NON vi è alcuna questione ideologica, non è questo il topic adatto per parlarne probabilmente (interessante sarebbe parlare di Gibe3 e impregilo). Io metto sul piatto una scommessa, ovvero che nel prossimo decennio i prossimi "nigeriani" (subsahariani sedotti e abbandonati) saranno proprio gli etiopi a comprare il maggior numero di posti sul barcone vista mare. Tu scrivitelo su un foglietto e semai fra un decennio ci incontrassimo al bar, ho proprio paura dovrai pagarmi perlomeno il caffè, rigorosamente etiope, servito da mani etiopi. Buonagiornata.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: paul11 il 25 Maggio 2017, 09:27:32 AM
Il discorso è complesso.
1) per quanto mi riguarda ,ogni persona al mondo dovrebbe avere un minimo di dignità materiale e morale, in qualunque luogo di questo mondo si trovi.
2) non so se esista un vero "piano" politico economico, o se semplicemente l'Europa sta gestendo un problema più grande di lei.
3) la migrazione, intesa in termini ecologici e naturali, è data dalla risorsa economica: più c'è ricchezza e più dovrebbe crescere la densità della popolazione, nell'uomo il concetto naturale è socialmente al contrario. I ricchi sono pochi ed estesi territorialmente ,i poveri sono ammassati in numero superiore e in poco spazio, prolificano i poveri e non  i ricchi.Questo mostra che la cultura(giusta o sbagliata che sia) altera il concetto naturale di territorialità individuale e densità abitativa in funzione delle risorse
4) Gli occidentali ne hanno fatte e ne fanno  di tutti  i colori in Africa, condivido le analisi di Inverno. Hanno  esigenze da sempre di colonizzare in forme storicamente diverse Corrompono culturalmente.da una parte danno  i santini e dall'altra danno armi, da una parte acquistano terreni latifondistici alla gattopardo per controllare le materie prime a livello mondiale e lasciano che tribù, etnie, religioni ,si scatenino fra loro assecondando e armando chi gli conviene alla bisogna del momento.
Non abbiamo mai voluto aiutarli lì dove loro vivono, perchè il loro problema è nei loro territori originari.

La nostra ipocrisia è nella forma quindi di una carità che gestisce l'effetto..........perchè è un affare enorme anche questa

..ricordo almeno quarant'anni fa , si diceva cooperazione nord-sud del mondo............ma chi l'ha mai vista?

Quello che non riesco a capire è che se in Africa ci sono guerre e conflitti tribali allora la colpa e di noi occidentali che li lasciamo fare. Sulla questione della disponibilità di armi hai ragione, è chiaro che tutte le armi che si usano li le hanno prodotte, o quanto meno inventate e progettate gli Occidentali (Anche se rimane il mitico Kalashnikov che è stato inventato da un orientale europeo).
D'altronde le stesse armi girano per il mondo, a volte si usano per produrre sicurezza e stato di diritto, a volte per attività criminali, dipende dalle propensioni e dall'educazione delle rispettive popolazioni. Credo che per noi sia importante impegnarci per favorire crescite positive, per far si che le armi finiscano solo nelle mani delle persone giuste, anche perché in quel caso sono necessarie proprio per controllare la criminalità, ma chiaramente non possiamo far tutto e soprattutto non possiamo vivere continuamente con questo senso di colpa come se noi fossimo la causa delle loro sofferenze.

Fharenight

#24
Maral dice: "Tutte queste bravissime persone allora farebbero meglio a preoccuparsi dell'inciviltà dei propri connazionali, di intere regioni governate di fatto dalla delinquenza organizzata sempre DOC, da una classe politica e burocratica sempre più corrotta e dalla totale indifferenza per la salvaguardia del proprio territorio (cosa che ci contraddistingue da secoli) ridotto a pubblica discarica per interesse privato, piuttosto che degli immigrati. Ma fa comodo scaricare sugli altri le proprie magagne!"

UN APPLAUSO!  Quindi, siccome lo Stato democratico sinistroide e debole non è in grado di debellare la delinquenza organizzata e la corruzione, è giusto che sia saccheggiato, invaso e calpestato anche dagli stranieri e da un'ideologia politico-religiosa di tipo nazista o stalinista. Davvero un sentimento di elevata nobiltà d'animo. Complimenti. E tu che ti senti superiore cosa fai per lottare contro l'inciviltà dei propri connazionali, di intere regioni governate di fatto dalla delinquenza organizzata sempre DOC, da una classe politica e burocratica sempre più corrotta e dalla totale indifferenza per la salvaguardia del proprio territorio (cosa che ci contraddistingue dal dopoguerra ad oggi) ridotto a pubblica discarica per interesse privato, oltre a votare per ammirevoli partiti che cercano di "migliorare" la situazione importando quanti più immigrati possibili?


Maral dice: "Sempre meno finora di quanti non ne abbia fatti il fascismo e le idee di una razza pura e selezionata. Quali sarebbero poi questi intellettuali dissidenti islamici? Magdi Allam che citi sarebbe forse un dissidente islamico? Ma quante balle racconti! Altro che disco rotto!

Non era il fascismo fissato con la razza pura, ma il nazismo. L'islam è uguale al nazismo, fattene una ragione; il nazismo è un fantasma del passato, il mostro presente ha un altro nome e viene da lontano, non è doc.
Posso farti un lungo elenco di chi grida al mondo l'ambiguità e la pericolosità di quella religione e sono persone che l'islam lo hanno conosciuto benissimo, ci sono nate, tra i dissidenti credenti ci sono: Kazemeyni Boroujerdi,  Amir Taheri, Kamel Daoud e altri...  Abdel Samad poi dovresti conoscerlo e leggere il suo libro che a te, che detesti il fascismo, dovrebbe interessare tantissimo, si intitola "Fascismo islamico" e spiega le similitudini tra il fascismo, il nazismo e l'islam; per quanto il suo paragone col fascismo l'ho trovato più un'arrampicata sugli specchi, però sull'islam dice cose reali. Figurati, lui è egiziano, dunque nato in un paese islamico e vive sotto scorta, insegna ai boriosi intellettualoidi di sinistra europei  cos'è e come difendersi dall'islam.

Poi ti posso suggerire anche  Wafa Sultan, psicologa siriana rifugiata negli Usa, in un dibattito su Al-Jazeera disse:  

"Lo scontro che stiamo osservando nel mondo non è uno scontro di religioni, o uno scontro di civiltà. E' uno scontro fra due opposti, è uno scontro fra due ere. E' uno scontro tra una mentalità che appartiene al Medioevo e un'altra che appartiene al XXI secolo. E' uno scontro fra la civilizzazione e l'arretratezza, tra barbarie e razionalità. E' uno scontro fra libertà e oppressione, tra democrazia e dittatura. E' uno scontro fra diritti umani, da una parte, e la violazione di questi diritti, dall'altra. E' uno scontro fra coloro che trattano le donne come bestie (bahīmah), e coloro che le trattano come esseri umani. Ciò che vediamo oggi non è uno scontro di civiltà. Le civiltà non si scontrano, ma competono... [...]

Gli ebrei sono usciti fuori dalla tragedia (dell'Olocausto), ed hanno forzato il mondo a rispettarli, con la loro conoscenza, non con il loro terrore; con il loro lavoro, non con il loro urlio. L'umanità deve la maggior parte delle scoperte e la scienza del XIX secolo e del XX secolo agli scienziati ebrei. Quindici milioni di persone, esiliati in tutto il mondo, si sono unite e hanno guadagnato i loro diritti attraverso il lavoro e il sapere. Non abbiamo mai visto un solo ebreo farsi esplodere in un ristorante tedesco. Non abbiamo mai visto un solo ebreo distruggere una chiesa. Non abbiamo mai visto un solo ebreo protestare contro questo (l'Olocausto) uccidendo le persone.

I musulmani hanno fatto in pezzi tre statue di Buddha. Non abbiamo visto un solo buddista incendiare una moschea, uccidere un musulmano, o dar fuoco ad un ambasciata. Solo i musulmani difendono le loro credenze incendiando chiese, uccidendo persone e distruggendo ambasciate. Questa strada non produrrà nessun risultato. I musulmani devono chiedere a loro stessi cosa possono fare per l'umanità, prima di pretendere che l'umanità li rispetti."

(http://m.asianews.it/index.php?art=5619&l=it

Questa è intelligenza e onestà intellettuale)


Inverno: "Ma possiamo anche parlare di cosa faceva l'Italia ai tempi dei famosi "trattati libici" ovvero finanziava dei veri e propri lager (suggerisco reportage a riguardo) e con numeri sostanzialmente invariati."
Io vorrei capire dove sta scritto che abbiamo il dovere assoluto di accogliere chiunque, anzi tutti. E' assurdo. Lo spazio di una Nazione è quello che è, ad un certo punto non c'è più spazio, non c'è più lavoro, non ci sono più risorse, né più possibilità di controllo del territorio. Diventeremmo animali che si scannano tra loro; le migrazioni e le conseguenti guerre sono sorte per questo, per accaparrarsi il territorio. Vogliamo finire in guerra? O davvero la rabbia o la paura dei fantasmi del passato non vi permettono di comprenderlo? E ora che hai rivelato di avere parenti africani, capisco questi tuoi sentimenti e perché sei immigrazionista, non è più un mistero. A questo punto rimane per me un mistero solo Maral...

InVerno

Citazione di: Fharenight il 25 Maggio 2017, 23:24:49 PME ora che hai rivelato di avere parenti africani, capisco questi tuoi sentimenti e perché sei immigrazionista, non è più un mistero. A questo punto rimane per me un mistero solo Maral...
Mi hai clamorosamente sgamato, ho mezza famiglia che vuol venire nel bengodi e sto cercando di allargare le maglie dei permessi di soggiorno per poterli riabbracciare, e visti i parenti Russi ci metterei pure che sono pro-Putin, cosi per non farmi mancare niente. Il mistero di Maral è presto risolto, dopo che ha saputo degli Italiani che non riescono a pagarsi il ritorno da Londra sta facendo lo scafista nella manica e ha interessi paralleli nel business sinistroide. I fanatici si riconosco facilmente, vedono il nemico proprio all'interno della comunità che dicono di difendere.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Fharenight

#26
Quando già verso la fine dell Ottocento l'Italia  iniziò la propria colonizzazione in Somalia, Etiopia ed Eritrea le  popolazioni locali si aggiravano intorno a poche migliaia di abitanti su una vasta estensione di territorio per niente sfruttato. L'invasione che invece  stiamo subendo noi a causa di governi incapaci, si sta effettuando su un territorio già abbondantemente occupato e sfruttato dagli indigeni.

A mio modesto parere gli africani devrebbero imparare a lottare per le loro terre (che sono vaste e ricchissime), invece di farsi ospitare da noi, sia perché è un loro diritto e sia per la loro dignità. Dovrebbero lottare innanzitutto contro i loro governanti corrotti, magari molti sinistri anarchici nostrani (bravi ad imbbracciare armi)  potrebbero aiutarli, cosí come  l'arabia saudita, Qatar ecc, fa con quelli dell'isis.

Durante il fascismo, l'Eritrea e l
a Somalia furono oggetto di un progetto di modernizzazione, voluto inizialmente dal Governatore Jacopo Gasparini nel 1924, che cercò di tramutarla in un importante centro per la commercializzazione dei prodotti e materie prime.

Specialmente negli anni trenta, l'Eritrea fu la colonia maggiormente ammodernata: furono costruiti migliaia di km di strade e ponti, la ferrovia Massaua-Asmara e Asmara-Biscia[3] (iniziata alla fine dell'Ottocento), il porto di Massaua potenziato, e le città furono sistemate anche con la creazione di numerosi quartieri italiani (ancora visibili). Il porto di Massaua divenne il principale e più attrezzato del Mar Rosso, essendo sede del "Comando Navale Africa Orientale Italiana" della Regia Marina.
L'amministrazione italiana sviluppò i servizi ospedalieri e sanitari in Eritrea e favorì lo sviluppo dell'agricoltura specie nell'altopiano eritreo. Molti eritrei furono impiegati nelle fabbriche sviluppate dagli italiani negli anni trenta e tutte le città e villaggi eritrei ebbero un notevole sviluppo urbanistico. Asmara divenne un laboratorio d'urbanistica d'avanguardia.

In una regione africana caratterizzata da differenze etniche, linguistiche e religiose, i Governatori italiani riuscirono a mantenere una notevole stabilità ed ordine pubblico.
L'Eritrea fu scelta dal governo italiano come sede delle industrie nell'Africa Orientale Italiana, particolarmente nel settore metalmeccanico. Vi era anche un piccolo cantiere navale a Massaua. Alcune fabbriche di munizioni e di armamenti ebbero sede ad Asmara e servirono per la conquista dell'Etiopia nel 1935.

Asmara era popolata nella prima metà del Novecento da una numerosa comunità italiana: la città aveva un aspetto tipicamente italiano negli anni trenta e quaranta. Del resto allo scoppio della seconda guerra mondiale Asmara era l'unica capitale africana con la maggioranza della popolazione costituita da europei. Attualmente Asmara viene conosciuta mondialmente per la sua architettura in stile "Art Deco" e "Fascista anni quaranta": le Nazioni Unite la considerano "World Heritage center".

Asmara vanta edifici come l'"Art Deco" Cinema Impero, la "Cubista" Pensione Africa, l'eclettica chiesa ortodossa Tewahdo, il teatro dell'Opera, la costruzione "futurista" Fiat Tagliero, la "neoromanica" Cattedrale di Asmara ed il "neoclassico" Palazzo del Governatore. La città è piena di ville e mansioni in stile "coloniale italiano". Gran parte della città di Asmara fu creata tra il 1936 ed il 1941, in soli cinque anni.[7] Le comunicazioni di Asmara furono potenziate con la creazione di un aeroporto internazionale (servito anche dalla famosa Linea dell'Impero), di una moderna strada asfaltata per Addis Abeba (detta "Via dell'Impero"), di una efficiente ferrovia per Massaua e finanche di una Teleferica (all'epoca la maggiore del mondo).

Asmara aveva una popolazione di 98.000 abitanti, dei quali 53.000 erano Italiani, secondo il censimento del 1939. Questo fatto rese Asmara la principale "città italiana" nell'Africa Orientale Italiana. In tutta l'Eritrea vi erano 75.000 Italiani in quell'ultimo anno di pace prima della seconda guerra mondiale.

(Tratto da Wiki)

Per quanto riguarda Maral, no, non mi sembra il tipo che si abbassa a fare lo scafista, piuttosto lo immagino innamorato di una musulmana con tanto di jihab e che sta pensando di convertirsi per ottenere il permesso di sposarla... (ahahah... scherzo).

E, per il maschilismo con tratti misogini ancora presenti in Occidente, posso capire perché il musulmanesimo attragga molti uomini italiani; non capisco invece le donne che si convertono alla condanna della loro dignità e libertà... Mah, è un mistero.... L'essere umano è pieno di misteri.... e non è affatto vero che sia l'essere vivente piú intelligente; è acora molto stupido invece.


acquario69

Fharenight sapevi che un certo JEAN RASPAIL nel lontano 1973 scrisse un romanzo dal titolo "il campo dei santi" dove si narra una vicenda a dir poco profetica.
Lo scrittore avrebbe immaginato un invasione di immigrati provenienti dall'india e diretti in europa (Francia nel testo) con il beneplacito delle autorità e della maggioranza della popolazione (indotta)

Qui sotto la sua stessa recensione nell'introduzione al suo testo:

"Il campo dei santi è un libro simbolico, una sorta di profezia scritta in modo assai rozzo con i mezzi a disposizione di uno scrittore, ma sotto l'impulso di un'ispirazione ... sono convinto che tutto avverrà su scala planetaria ... probabilmente ciò non avverrà affatto come ho descritto nel mio romanzo, perché Il campo dei santi è solo una parabola, ma in sostanza l'esito non sarà affatto diverso. Forse assumerà una forma più diffusa e, apparentemente, più tollerabile. ... L'Occidente è vuoto, anche se non ne è del tutto cosciente. Civiltà straordinariamente creativa ... l'Occidente non ha più un'anima ... oggi molti francesi di antica discendenza sono soltanto paguri che vivono in conchiglie abbandonate dai rappresentanti di una specie attualmente estinta ... Essa si chiamava la specie francese e non lasciava certo presagire la comparsa di un'altra specie che in questa fine di secolo ha usurpato il suo nome ... costoro si accontentano di sopravvivere. Vivono alla giornata come automi, sempre più infiacchiti ...".

http://pauperclass.myblog.it/2016/04/11/il-campo-dei-santi-libro-profetico-alceste/

la sua ispirazione pare gli sia venuta da questo passo dell'apocalisse (20,7-9)  :o

"Quando i mille anni saranno trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare. E salirono sulla superficie della terra e assediarono il campo dei santi e la città diletta ...".

doxa

Ieri sono sbarcati in Italia altri quattromila migranti. Altre quattromila persone da sfamare ed alloggiare. Sempre ieri (28-5-2017) sul quotidiano "Il Sole 24 c'è un articolo sulle rotte dei migranti, una riguarda "Bangladesh-Libia in volo, poi gommone per l'Italia", questo è anche il titolo dell'articolo del giornalista Marco Ludovico.

"Sulla pista dell'aeroporto di Istanbul decolla il volo per Tripoli. Tra i passeggeri, diversi bengalesi. Si preparano a un altro viaggio, molto più rischioso: un gommone per attraversare il Mediterraneo e giungere in Italia. Forse. Gli arrivi dall'Asia sono ormai ingenti e continui. È l'altra rotta dell'immigrazione insieme a quella dai Paesi africani.
Mi domando fino a quando si abuserà della nostra pazienza e della dabbenaggine governativa.

Parafrasando l'incipit della prima delle orazioni (Catilinarie)  di  Marco Tullio Cicerone, dico:  Quousque tandem abutere, advenus, patientia nostra? (= Fino a quando dunque, migrante, abuserai della nostra pazienza?) Cicerone così prosegue: "Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?"  (= Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà (la tua) sfrenata audacia?" ).

"Al 25 maggio sono sbarcati in Italia 6.033 migranti del Bangladesh, uno ogni dieci stranieri arrivati (il totale è di 50.595, +33,7%). I bengalesi giunti quest'anno sono già i tre quarti di tutti quelli del 2016, pari a 8.131. I voli dalla Turchia per Tripoli sono continui. Ad attenderli, i trafficanti di esseri umani.
Si distingue, secondo informazioni di intelligence, la famiglia Dabbashi. Ahmed Dabbashi è un leader militare e criminale. La pianificazione del traffico di migranti è scientifica, non a caso molto redditizia: 'A daily business', un affare quotidiano, lo definisce Europol nel suo rapporto 2017. Il bello è che nella famiglia Dabbashi c'è un fondamentalista islamico, il sindaco di Sabrata e un diplomatico di rilievo, Ibrahim. Un mix perfetto nel caos libico per l'esercizio del potere. Violento e non violento.

Ma la rotta dall'Asia si impenna anche con il Pakistan: 1.709 stranieri che hanno dichiarato questa nazionalità sono arrivati da gennaio. L'anno scorso non figuravano neanche tra le prime dieci nazionalità. Gli arrivi dal Bangladesh, invece, oggi sono balzati al secondo posto dopo i nigeriani (7.060) mentre nel 2016 erano al nono. Nessuno lo dice, ma la moltiplicazione dei flussi di immigrati dall'Asia aumenta, in teoria, il rischio terrorismo.

Minniti rifiuta l'equazione immigrazione/terrorismo. Ed è vero che la programmazione militare di un attentato esclude i pericoli di una traversata in mare. Resta il fatto che i focolai di proselitismo e militanza di Al Qaeda e Isis in Asia sono molti di più di quelli in Africa, terra principale di afflusso verso la Libia per le partenze della disperazione. Uno scenario così in fibrillazione da motivare un incremento dell'impegno del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza), Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna).

Così ci sono almeno due obiettivi di sicurezza nazionale e internazionale finora irrisolti, se non trascurati. L'aggressione alla filiera dell'organizzazione di trafficanti, probabilmente non limitata alla Libia ma estesa anche a monte. E la catena di distribuzione di gommoni - prodotti in Cina - e motori per attrezzare gli sbarchi. Spezzare queste sequenze potrebbe incidere sull'efficienza finora indiscussa dei trafficanti. Pronti ad aumentare a dismisura i flussi, come stanno dimostrando in queste ore.
Con due risultati molto remunerativi: dimostrazione di forza politica in Libia, potenza del business criminale. Intanto per l'Italia è inevitabile approntare il sistema dell'accoglienza in fretta e furia. Da giovedì scorso fino a ieri ci sono stati circa 10mila migranti partiti dalla Libia. I gommoni da soccorrere, più di un centinaio. Il mare davanti alle coste di Tripoli è liscio come l'olio. Con l'esperienza ormai acquisita, gli addetti ai lavori ammettono: «Arriverà a breve una pausa. Perché finiranno i gommoni da mettere in acqua». Fino alle prossime consegne di imbarcazioni ai trafficanti e in assenza di mare mosso.

Di certo il sistema di accoglienza del Viminale è in affanno come non si era mai visto. Ci sono già in ospitalità oltre 200mila rifugiati. I prefetti sul territorio sono alla ricerca frenetica di Cas, i centri di assistenza temporanea. Inutile rivolgersi ai sindaci dei Comuni dove non si fa accoglienza: non sono obbligati e meno che mai cambiano idea se sono alla vigilia delle elezioni amministrative.

Si bussa così alla porta dei centri urbani dove i migranti ci sono già. Con il rischio di accentuare situazioni già in difficoltà. Di fatto sono già saltate le quote assegnate dal piano Anci (associazione nazionale Comuni d'Italia) a tutti i centri".....

Fharenight

#29
Eh ma per le anime belle tutto va bene  e  tutto è normale.  Le migrazioni ci sono sempre state... e anche noi emigravamo...
Che è parte ineluttabile del nostro destino, che ci conviene unirci agli invasori e assimilare il loro stile di vita per vivere  meglio.
Che se proprio non sopportate la cosa, ricordatevi che la colpa è nostra, del cattivone  Occidente.
Che, poverini, scappano, scappano tutti, scappano da guerre e carestie e in cerca di una vita migliore.

Vorrei sapere se scoppiasse una guerra da noi, noi dove scapperemmo in massa? E quanti di noi si potrebbero permettere il viaggio? E una volta sbarcati a milioni in un altro paese, facciamo un esempio, negli  Stati Uniti, ci offrirebbero alloggio, vestiario e vitto gratis a tempo indeterminato? Fornendoci pure telefonini, tablet, cuffiette, campi da gioco, biciclette,  tutto l'occorrente per i bambini, assistenza sanitaria e persino il dentista tutto naturalmente gratuito, e pure corsi gratuiti per tutti? Ah poi penserebbero ad inviarci aerei e flotte navali per venirci a prendere  e metterci subito al sicuro, rifocillandoci a causa del desagio.
Beh poi molti di noi verrebbero impiegati nei lavori che gli statunitensi non vogliono piú fare: lavoro nero, oppure nelle fabbriche ma pagati di meno, con la felicità dei lavoratori piú poveri statunitensi, che sarebbero felici di assumere  il nostro stile di vita.
Magari chiederemmo rifugio in Arabia Saudita o in Quatar, lí sono ricchi e ci accoglierebbero con tanto ardore, educati come sono dalla loro accogliente religione di pace e amore, noi cristiani non incontreremmo nessun ostacolo, anzi, nel giro di qualche anno costruirebbero per noi miriadi di chiese, chiesette, centri e circoli culturali cristiani.A noi donne occidentali, per rispetto verso gli ospiti, ci lascerebbero indossare minigonne, jeans e quant'altro è nei nostri usi; loro sono civili, non è mica come da noi. Ci consentirebbero persino di fare all'aperto le sagre della porchetta.

Oh, ma... a pensarci bene, ma facciamola scoppiare una guerra da noi! Ci converrebbe!

Scherzi a parte, vi sembra uno scenario da romanzo orwelliano di fantapolitica, vero?

Beh, è quello che sta invece realizzando la UE.

Adesso si capisce meglio l'enorme assurdità di questa apocalittica operazione? Vi pare che sia tutta generosità e amore fraterno?
Risposta: No, assolutamente.


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