Negli ultimi tempi, il gioco dei dadi è tornato molto di moda, sia nei Casinò "legali" (online e offline) sia altrove; dove, però, in quanto "gioco d'azzardo", è proibito dalla legge.

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Ed infatti l'art.718 del codice Codice Penale stabilisce che: "Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, o in circoli privati di qualunque specie, tiene un gioco d'azzardo o lo agevola, è punito con l'arresto da tre mesi ad un anno e con l'ammenda non inferiore a euro 206."

Diventa un po' difficile giocare a dadi con le manette ai polsi!

Nel proprio domicilio privato, invece, è lecito giocare d'azzardo quanto si vuole; anche con i dadi.

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In origine, nei tempi più remoti, i dadi venivano usati esclusivamente a "fini divinatori"; ma già in tempi molto antichi cominciarono ad essere usati anche a "fini ludici".

Ed infatti alcuni dadi a sei facce, tipici del gioco d'azzardo, risalenti circa al 2.000 a.c., sono stati rinvenuti in Cina; quelli  più antichi ritrovati in Italia, invece, d'avorio e a sei facce, risalgono all'epoca etrusca, quindi circa al 500/600 a.c.

Però, dal punto di vista "storico-leggendario", pare che l'inventore del gioco dei dadi sia stato un certo Palamede  (Pausania, X, 31, 1; II, 20, 3; Sofocle fr. 438 Nauck).

Il quale, essendo un Procio (con la "p"), inventò tale gioco per passare il tempo insieme agli altri Proci, in attesa che Penelope si decidesse a terminare la sua tela; e sembra pure che, con tale gioco, si arricchisse notevolmente, barando in modo sfacciato.

Poi, alla fine, arrivò Ulisse, il quale, invece di lanciargli dei dadi, gli scagliò una freccia; e da quel momento Palamede smise per sempre di giocare a dadi (ed a qualunque altro gioco).

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Come in tutti i giochi d'azzardo, i "bari" e i "giocatori professionisti" (da non confondere con i bari) prolificano anche nel gioco dei dadi; sebbene, per quanto riguarda tale gioco, non è sempre facile stabilire il confine fra un "trucco" poco lecito ed una "tecnica" perfettamente lecita.(NOTA *)

L'unica cosa certa è che, chi non conosce nè gli uni nè le altre, ci rimette sempre le penne!

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Ad esempio, giocando con un singolo dado, un trucco molto banale sfruttato dai "bari" di basso profilo, è quello di far roteare il dado con le facce 4 5 e 6 posizionate verso l'alto.

In tal modo, ovviamente, quando gioca il baro, uscirà quasi sempre un 4 un 5 o un 6; per cui, molto probabilmente, alla fine vincerà la partita ai punti, come si vede nel seguente videoclip.

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Con due dadi (se non sono truccati) diventa molto più difficile influenzare il risultato; ma non è affatto impossibile.

Ed infatti, anche usando la modalità corretta per il lancio dei due dadi, facendoli roteare liberamente nella palmo della mano aperta sotto gli occhi di tutti, per poi farli rotolare sul tavolo fino a fermarsi, esistono delle tecniche per ottenere dei punteggi superiori alla media statistica, come si vede nel seguente videoclip.

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Dai tre ai cinque dadi (ovviamente non truccati), se vengono lanciati con l'apposito "bussolotto", è pressochè impossibile influenzare il risultato; soprattutto se si usano i cinque dadi da "poker".

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                                    CONCLUSIONE

I miei suggerimenti conclusivi sono i seguenti:

Non giocate "mai" a soldi con i dadi (o in qualsiasi altro gioco d'azzardo), se non a Natale ed esclusivamente in famiglia.

Se proprio volete giocare a soldi con i dadi, pretendete che tutti li lancino con l'apposito "bussolotto" (o con un bicchiere), e mai a mani nude; anche se questo non vi preserverà dal restare vittima di eventuali dadi truccati.

In questo THREAD, ovviamente, non prendo in considerazione i "dadi truccati" (con apposite smussature, pesi, calamite, chip ecc.); l'uso dei quali configura una vera e propria "truffa" ai sensi dell'art.640 del Codice Penale, e che può essere scoperta solo utilizzando attrezzature speciali e particolari (a cominciare dalla "hidden camera").