Geopolitica 2024

Aperto da InVerno, 18 Gennaio 2024, 10:12:41 AM

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anthonyi

Citazione di: Pio il 11 Marzo 2024, 18:44:49 PMhttps://www.ilmessaggero.it/t/zelensky
Direi che, se è vero quello che viene riportato in questo articolo del 5 marzo l: Ucraina ha più bisogno di uomini che di armi. "Molti ucraini non sentono più la minaccia esistenziale" dice Zelensky, e sono molto recalcitranti all'arruolamento. La stanchezza serpeggia tra le fila dei due eserciti (come è normale dopo due anni di guerra e pochi risultati).
Non credo sia cosi, anche perchè sull'interpretazione di quello che dice zelensky da parte della nostra stampa abbiamo gia visto toppe colossali. Comunque anche nel caso sono cose loro, faranno quello che credono meglio per loro, quello che è importante è che nessuno dall'esterno vada a fargli la morale.

Pio

Del Papa si dice che è una autorità morale. Quindi è il suo lavoro "fare la morale". Essere un: autorità morale però è un titolo che si conquista più che si acquisisce. Bergoglio lo è? Per alcuni certamente sì, per molti altri no. Lui ha provato a mediare tra i due slavi mandando Zuppi in missione nei due paesi. Risultati? Strette di mano, gran sorrisi, accompagnamento reverente all'aereo. Quando due che dovrebbero essere fratelli si odiano così tanto c'è solo da sperare che il tempo faccia il suo lavoro, stemperando gli animi e gettando una cortina di oblio su tutto. Attenzione che Zelensky non diventi, con la guerra, un piccolo Putin. Già ha reso illegali tutti i partiti d'opposizione, destituisce quelli che non sono d'accordo con lui per la guerra a oltranza, ecc.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

anthonyi

Zelensky non ha destituito nessuno che non era d'accordo con lui per la resistenza ad oltranza. Zalushny, infatti, non é mai stato un sostenitore della resa nei confronti dei russi, ipotesi che é una specie di bestemmia per la quasi totalità degli ucraini.
Il disaccordo con Zalushny verteva su questioni strategiche di guerra, e poi c'era il fatto che comunque la controffensiva era stata deludente, ed era una controffensiva gestita da lui. 
La soppressione poi di quelle attività politiche che si sono dimostrate attuare intelligenza con il nemico é poi una necessità bellica, é prevista anche dai codici militari italiani in caso di guerra. 
Comunque non sono d'accordo sul fatto che il Papa debba: "fare la morale". Compito del papà é certamente esprimere principi morali, e di logica, in questo caso, i principi dovrebbero essere direzionati verso il vero criminale di questa situazione, anche secondo il tribunale dell' AIA, cioé Putin. Al limite si dovrebbe esprimere astrattamente invitando alla pace, al dialogo.
Ma invitare l'Ucraina, e solo l'Ucraina, alla resa é veramente un fatto paradossale. 
Nel mondo cattolico poi la reazione sta anche venendo fuori, in Germania sia la conferenza dei vescovi, sia i vertici della loro azione cattolica, si sono pronunciati invitando il Papa a parole correttive, ad esempio invitando anche la Russia a ritirare le truppe che ha ancora in ucraina prima che gli ucraini le distruggano. 

InVerno

@niko, certo che hai difficoltà nel seguirmi, mi metti in bocca cose che non ho mai detto e pretendi che le difenda, tu hai sostenuto che io vedo come fascista tutto ciò che non è occidentale, affermazione che non saprei come seguire, non solo perchè credo che il fascismo sia un fenomeno prettamente occidentale, ma anche che la Russia è un paese occidentale ed europeo. Le due cose stanno benissimo insieme, sei tu che mi addebiti l'idea che per me siano contradditorie. Mai detto neanche che sia il migliore dei mondi possibili, semplicemente di quelli esistenti, seguendo vari parametri econometrici, alcuni a te cari come la distribuzione egualitaria delle risorse, e seguendo anche le rotte migratorie.

La maggior parte delle persone è preoccupata, giustamente, di quello che potrebbe fare la Russia se costretta in un "angolo" esistenziale, poco importa se hanno esteso la loro "esistenzialità" in territori che nessuno riconosce come loro, ma va bene così, giusta prudenza. Pochi si chiedono di quello che potrebbe fare l'Ucraina in caso di rischio esistenziale, la vulgata degli "esperti" è quella che le "piccole nazioni" non hanno esistenzialità, sono pedine che seguono gli ordini, alzino bandiera bianca prima di farsi troppo male. Son gli stessi esperti che hanno perso tutte le guerre sottovalutando l'esistenzialità degli altri, dal Vietnam all'Afganistan, ma sempre esperti sono.

Se io fossi il presidente ucraino, e vedessi che non arrivano più munizioni, e vedessi che l'unica prospettiva è quella di un negoziato senza garanzie e pacche sulle spalle che preparerebbe ad un invasione futura, direi che chiaramente la mia esistenzialità sarebbe piuttosto a rischio, e sarei pronto a strategie meno convenzionali. Comincerei a far ritirare l'esercito, kilometro per kilometro, scegliendo gli ingaggi e salvando le truppe, non parteciperei a negoziati, non ci parteciperebbero per i primi i russi che vedendo che stanno guadagnando terreno deciderebbero di avanzare anzichè trattare. A un certo punto si arriverebbe ai grandi centri abitati, che cosa se ne fanno i russi di un popolo che non li vuole? Ne fanno Mariupol, e fanno Bucha dei centri più piccoli, le foto arrivano, l'indignazione sale, l'idea di trattare con chi commette certi atti si affievolisce. Dal fronte attuale fino a Kiev, ogni peggioramento del fronte ucraino è una chances in più di far intervenire le potenze occidentali, l'unica chances che mi è rimasta per liberare l'Ucraina. Insomma, se io fossi il presidente ucraino, se sentissi forte il pericolo esistenziale, proverei a iniziare la terza guerra mondiale pur non di sparire dalla mappa, ma dei pericoli esistenziali ucraini non si interessa nessuna, sono piccoli, figurati se gli interessa così tanto esistere, solo i palestinesi sanno usare il proprio massacro politicamente... sarà, sarà, oppure non sarà, e quando le meccaniche dell'escalation si mettono in moto, mi raccomando, tutti in piazza a chiedere la pace eh.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

#260
Citazione di: InVerno il 12 Marzo 2024, 11:16:17 AM@niko, certo che hai difficoltà nel seguirmi, mi metti in bocca cose che non ho mai detto e pretendi che le difenda, tu hai sostenuto che io vedo come fascista tutto ciò che non è occidentale, affermazione che non saprei come seguire, non solo perchè credo che il fascismo sia un fenomeno prettamente occidentale, ma anche che la Russia è un paese occidentale ed europeo. Le due cose stanno benissimo insieme, sei tu che mi addebiti l'idea che per me siano contradditorie. Mai detto neanche che sia il migliore dei mondi possibili, semplicemente di quelli esistenti, seguendo vari parametri econometrici, alcuni a te cari come la distribuzione egualitaria delle risorse, e seguendo anche le rotte migratorie.

La maggior parte delle persone è preoccupata, giustamente, di quello che potrebbe fare la Russia se costretta in un "angolo" esistenziale, poco importa se hanno esteso la loro "esistenzialità" in territori che nessuno riconosce come loro, ma va bene così, giusta prudenza. Pochi si chiedono di quello che potrebbe fare l'Ucraina in caso di rischio esistenziale, la vulgata degli "esperti" è quella che le "piccole nazioni" non hanno esistenzialità, sono pedine che seguono gli ordini, alzino bandiera bianca prima di farsi troppo male. Son gli stessi esperti che hanno perso tutte le guerre sottovalutando l'esistenzialità degli altri, dal Vietnam all'Afganistan, ma sempre esperti sono.

Se io fossi il presidente ucraino, e vedessi che non arrivano più munizioni, e vedessi che l'unica prospettiva è quella di un negoziato senza garanzie e pacche sulle spalle che preparerebbe ad un invasione futura, direi che chiaramente la mia esistenzialità sarebbe piuttosto a rischio, e sarei pronto a strategie meno convenzionali. Comincerei a far ritirare l'esercito, kilometro per kilometro, scegliendo gli ingaggi e salvando le truppe, non parteciperei a negoziati, non ci parteciperebbero per i primi i russi che vedendo che stanno guadagnando terreno deciderebbero di avanzare anzichè trattare. A un certo punto si arriverebbe ai grandi centri abitati, che cosa se ne fanno i russi di un popolo che non li vuole? Ne fanno Mariupol, e fanno Bucha dei centri più piccoli, le foto arrivano, l'indignazione sale, l'idea di trattare con chi commette certi atti si affievolisce. Dal fronte attuale fino a Kiev, ogni peggioramento del fronte ucraino è una chances in più di far intervenire le potenze occidentali, l'unica chances che mi è rimasta per liberare l'Ucraina. Insomma, se io fossi il presidente ucraino, se sentissi forte il pericolo esistenziale, proverei a iniziare la terza guerra mondiale pur non di sparire dalla mappa, ma dei pericoli esistenziali ucraini non si interessa nessuna, sono piccoli, figurati se gli interessa così tanto esistere, solo i palestinesi sanno usare il proprio massacro politicamente... sarà, sarà, oppure non sarà, e quando le meccaniche dell'escalation si mettono in moto, mi raccomando, tutti in piazza a chiedere la pace eh.


Se "il migliore esistente", di mondo possibile, (tipo l'occidente euroatlantico, verso cui come dici tu in molti emigrano), non arriva nemmeno alla decenza, esistenziale, allora per me esso va comunque obliato e distrutto, come mondo...
La politica e' una cosa seria, scopo della politica e' la felicita', non la sopravvivenza.

Mariupol e' stata la sconfitta del battaglione nazista azov e, per me, (per me che non faccio il tifo curvaiolo per tutte le schifezze umane della storia quando esse sono dichiarate le migliori tra le schifezze umane esistenti a insindacabile giudizio dei posapiano, e dei loro patametri econometrici, intendo), fare Mariupol di tutte le citta' dell'Ucraina non sarabbe male.

Ma poi, il fatto e' che tu, naturalmente, sopravvaluti il consenso popolare del governo (nazista) ucraino: tale governo non puo' fare una Mariupol di tutte le citta', ne' tantomeno di citta' grosse come Kiev, perche' al di la' dell'esercito, non ha il sostegno popolare immenso e la rappresentativita' politica che gli attribuisci (bevendoti, appunto, tutta la "nostra" propaganda di guerra) tu.

Per me devono, appunto venire i nodi al pettine della Storia, con la S maiuscola per una volta, e, un vasto attacco di truppe di terra su Kiev o un'altra grossa citta', che per te sarebbe il prodromo dell'apocalisse, per me, molto semplicemente, li farebbe venire, i nodi al pettine: i nodi sono che tale governo e' solo un pupazzo, un fantoccio degli stranieri, perche' esso ha occidentalizzato, e "schierato internazionalmente" a forza il paese, il suo stesso paese, senza avere un reale e diffuso, e locale, consenso popolare a farlo. Le famose "statue di Lenin", di cui ci troviamo a parlare a volte, e di cui tu non comprendi il, metaforico, significato. La strage di Odessa e dintorni.
Chi ha bisogno di fare strage razzista ed etnica per affermatsi, non ha, consenso popolare

Nessuno, tranne forse i soldati, e/o i terroristi nazisti, di professione, spendera' una pallottola, o una molotov, o un siffio di fiato per Kiev qualora, (tanto per seguirti nella tua stessa fantapolitica e risponderti per le rime...) essa venisse davvero massicciamente e militarmente attaccata. Il governo ucraino e' un governo di pupazzi, che non ha, sostegno popolare. Perche' l'occidente stesso, e la prospettiva occidentale stessa, non ha (piu') sostegno popolare presso il mondo.

Se Zelensky ci provasse, tanto per mettete le cose in modo un po' piu' reslistico, a coinvolgere una grossa citta' come Kiev facendo arretrare volontariamente l'esercito invece di trattare, probabilmente verrebbe deposto dai suoi stessi, piu' vicini collabboratori. 

La verita', a quel punto, verrebbe a galla.

Apocalisse si', ma nel senso etimologico di "rivelazione".

Rivelazione che "la migliore delle merde", e' sempre e comunque... una merda.

Visto che siamo arrivati a un punto in cui questo, c'e' bisogno di "rivelare".

A me non interessa la sopravvivenza.

Interessano la felicita' e la verita'.

E certo, che, anche in una situazione del genere, io andrei sempre e comunque in piazza a chiedere la pace. Pace subito, anche a costo del tramonto dell'occidente. Io sono cittadino eurasiano. Repubblicano (non nel senso di Trump) e ragionante. Non difendo a priori e in modo demente le identita' culturali e i vari feticci che mi dicono in giro che devo difendere, solo perche' mi dicono in giro, che devo difenderli.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

daniele22

Citazione di: Gyta il 10 Marzo 2024, 20:10:42 PMCiao.. La prima guerra si fa alle urne,
poi attraverso la disobbedienza,
e potendo, pure negli acquisti..

Le manifestazioni per essere potenti devono condurre alla disobbedienza.. allora qualcosa fanno..
ma la prima lotta prima che qualunque peggio degeneri si fa alle urne,
studiando bene chi abbiamo di fronte.. dove vuole andare e nella peggiore delle ipotesi scegliere perlomeno il meno peggio.. ed allora si continua con le altre vie, dirette al no dove è giusto e ci vuole..
Se la libertà, pur limitata della democrazia, non ce la prendiamo da noi, nei momenti critici nessuno verrà a donarcela.. L'unione fa sempre la forza..

Ma bisogna capire la direzione.. perché i bei discorsi (parziali bei discorsi) li trovi in tutti i colori politici.. e diventa facile l'errore di valutazione..

Io penso che la sintesi citata precedentemente da me dal discorso di Niko sia veramente più che sufficiente per sapersi muovere senza erroneamente appoggiare percorsi che non possono che sfociare nel conflitto (in casa e fuori) e non mi riferisco unicamente alle guerre fatte con armi.

Se si è per una direzione a sostegno di una pari opportunità degli individui allora questa posizione va tenuta centrale come cartina al tornasole a vagliare le scelte più giuste tra quelle che portano altrove.
Non è retorica. Sarà semplicistico.. ma saper discernere un idiota da una persona più saggia non è poi così difficile se la precedenza si dà all'individuo e solo dal valore dell'individuo si rapportano bisogni e interessi collettivi, se per collettivo intendiamo un insieme di individui il cui comune denominatore è il diritto ad una vita degna.

Nella pratica, i primi punti già elencati sopra.
Non sarà in un attimo la trasformazione sociale ma è in ogni attimo che ogni azione individuale genera il sociale.
La prima guerra la si fa alle urne, più che giusto, ma non votando il meno peggio come moltissimi fanno e continuano ad essere inesorabilmente gabbati. Ma per farlo bisognerebbe avere chiara quale sia la politica migliore che ci conduca di fatto a produrre più pace anziché guerra (guerra in tutti i sensi, non solo con le armi come dici tu). Guerra che da sempre di fatto è protagonista della nostra storia, interindividuale e tra popoli. E non vedo nulla nel panorama dei partiti, fuorché buone intenzioni che quasi certamente si scioglierebbero come neve al sole alla prova del fuoco.
Allora, visto che ti appelli alla disobbedienza, cosa che condivido al 99 per cento, ¿pensi che il partito che voteresti preveda nei suoi programmi la disobbedienza? Quindi, ti chiedo ancora: disobbedienza a cosa?
Andiamo pure a votare dico io, portando quindi la nostra disobbedienza già alle urne. Come? Annullando la scheda con uno slogan: "Stop alla mancanza di ignoranza". A me è saltato fuori questo, ma ci si può pensare.  Un saluto

InVerno

Certo, andrà tutto a ramengo e finalmente tutti si accorgeranno che Niko aveva ragione sin dall'inizio, era il comunismo che mancava alla società per farla funzionare, serve certamente un evento apocalittico per la rivelazione del vangelo marxista, e tutti vivremo nel paradiso dove nessuno fa profitto perchè sono tutti in perdita. Tu più che eurasiano mi sembri narcisista, sacrificheresti il mondo per una vaga speranza di rivincita ideologica ,ragioni come un agente del caos, non un fascista come Putin, sei più un Trumpiano.. Non è un caso che da motivazioni così spurie nascano morali bislacche dove da una parte versi lacrime di coccodrillo per i palestinesi e poi ti auguri altre Mariupol. La mia speranza è che anche quelli come te, intelligenti ma un pò persi nei propri barbecue mentali, abbiano oggi l'occasione di risvegliarsi. Io non ho le certezze che hai tu nel valutare gli ucraini, ho detto che è quello che farei io se fossi il presidente ucraino messo a quel bivio, sicuramente sono dei fantocci, teleguidati, si svenderanno per due carote, buttano giù le statue di Lenin, da gente così cosa ti puoi aspettare, vedrai faranno  tutto quelli che speri, e se non lo fanno "ops mi sono sbagliato".. io personalmente sono per non correre quel rischio, sono per la pace, solo che indico anche come penso si possa fare, non mi limito a pensarci forte e pregare.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

#263
Citazione di: InVerno il 12 Marzo 2024, 20:18:49 PMCerto, andrà tutto a ramengo e finalmente tutti si accorgeranno che Niko aveva ragione sin dall'inizio, era il comunismo che mancava alla società per farla funzionare, serve certamente un evento apocalittico per la rivelazione del vangelo marxista, e tutti vivremo nel paradiso dove nessuno fa profitto perchè sono tutti in perdita. Tu più che eurasiano mi sembri narcisista, sacrificheresti il mondo per una vaga speranza di rivincita ideologica ,ragioni come un agente del caos, non un fascista come Putin, sei più un Trumpiano.. Non è un caso che da motivazioni così spurie nascano morali bislacche dove da una parte versi lacrime di coccodrillo per i palestinesi e poi ti auguri altre Mariupol. La mia speranza è che anche quelli come te, intelligenti ma un pò persi nei propri barbecue mentali, abbiano oggi l'occasione di risvegliarsi. Io non ho le certezze che hai tu nel valutare gli ucraini, ho detto che è quello che farei io se fossi il presidente ucraino messo a quel bivio, sicuramente sono dei fantocci, teleguidati, si svenderanno per due carote, buttano giù le statue di Lenin, da gente così cosa ti puoi aspettare, vedrai faranno  tutto quelli che speri, e se non lo fanno "ops mi sono sbagliato".. io personalmente sono per non correre quel rischio, sono per la pace, solo che indico anche come penso si possa fare, non mi limito a pensarci forte e pregare.


Sei tu, che hai prospettato eventi apocalittici per primo (la terza guerra mondiale...piu' apocalittico di cosi') io ti ho seguito nella tua originale ucronia (ucronia in cui Zelensky scatena la terza guerra mondiale) cosi' tanto per chiacchierare, e per mostrarti che essa e' un'ucronia assai poco probabile, data la natura, appunto di pupazzo, di Zelensy.

Se pure Zelensky fosse in grado di scatenare la terza guerra mondiale (e non lo credo), la mia opinione su di lui non cambia.

Poi ti ho anche spiegato di cosa e' simbolo secondo me Marupol, e, se tu non sei d'accordo, ti consiglierei di limitarti a non essere d'accordo, e magari ad argomentare in modo serio, invece di fare sempre e comunque finta di non capire come tuo solito. Mariupol con la palestina per me non c'entra un fico secco. Ti ho spiegato, di cosa e' simbolo per me Mariupol. Di una auspicabile, e putinianissima denazificazione. Data la natura dell'azov, su Mariupol in particolare come simbolo, non su tutta la guerra in Ucraina in se', do esplicitamente ragione a Putin.
La palestina, invece, e' per me simbolo che il colonialismo occidentale non e' mai finito, si continua oggi con la metastasi del cancro occidentale che e' Israele, e io il colonialismo lo avverso sempre, senza se e senza ma.
Gli eccessi di violenza dei colonizzati, tipo le stragi di Hamas, restano colpa dei colonizzatori e delle loro folli ambizioni e politiche.
Quindi il mio non e' benaltrismo, e' proprio attrbuzione di responsabilita'. "Faccio il tifo", per modo di dire, per Hamas, esattamente come, e con lo stesso spirito, con cui farei il tifo, sempre per modo di dire, per dei cannibali dell'africa nera che si cucinassero nel pentolone il colonizzatore bianco inglese saccente col cappello da esploratore e tutta la sua scorta, o come farei il tifo per dei furiosi e invasati Sioux se legassero al palo della tortura dei cowboys invasori yankee e li facessero morire in modo orribile. Le violenze eccessive del colonizzato nello sforzo di liberarsi, per me ricadono moralmente sempre e solo sul colonizzatore, per quanto ben riconosco che a volte esse siano "eccessive". L'eccessivita', di certe violenze, non cancella il discrimine e il distinguo tra chi e' in casa sua, e chi, invece, e' andato a rompere le scatole in casa d'altri.

E comunque, certo, che voglio vedere bruciare il mondo. Ma non nello stesso senso in cui lo vuole Trump. E non in senso "sacrificale". Bruciare il mondo per me non e' e non sarebbe un sacrificio.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Vedo che anche per niko un po', ma pure un eccesso, di sovranismo, non guasta. Chapeu. Tifo anch'io per il sovranismo di palestinesi e russi ucraini e baltici, ma la casa comune è davvero un grosso problema. Non risolvibile con arcobalenate varie, ma piuttosto col crudo realismo del politicante di razza:

"A giudicarli ci pensera Dio, io mi limito a mandarglieli" (cit.apocrifa)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: niko il 12 Marzo 2024, 22:00:28 PM. Le violenze eccessive del colonizzato nello sforzo di liberarsi, per me ricadono moralmente sempre e solo sul colonizzatore, per quanto ben riconosco che a volte esse siano "eccessive". L'eccessivita', di certe violenze, non cancella il discrimine e il distinguo tra chi e' in casa sua, e chi, invece, e' andato a rompere le scatole in casa d'altri.





Bravo niko. Mi fa piacere che anche tu come me sei dalla parte degli ucraini in ogni caso, per il diritto che hanno di difendersi dalla Russia colonizzatice che é venuta a rompergli le scatole, a anche a fare massacri e saccheggi, in casa loro (ed é casa loro sulla base di trattati internazionali che anche la Russia ha sottoscritto ben 3 volte). 

niko

#266
Citazione di: anthonyi il 13 Marzo 2024, 08:55:41 AMBravo niko. Mi fa piacere che anche tu come me sei dalla parte degli ucraini in ogni caso, per il diritto che hanno di difendersi dalla Russia colonizzatice che é venuta a rompergli le scatole, a anche a fare massacri e saccheggi, in casa loro (ed é casa loro sulla base di trattati internazionali che anche la Russia ha sottoscritto ben 3 volte).


Quella della Russia in Ucraina e' una invasione, ma e' anche una, praticamente "leggittima" risposta alla occidentalizzazione ed europeizzazione forzata del paese da parte di un governo ultranazionalista (ucraino) che poco consenso popolare aveva, soprattutto nei territori del Donbass.

Occidentalizzazione che non e' passata per la democrazia... ma per le piazze violente, per le infiltrazioni di agenti stranieri e per un colpo di stato.

La vera ucronia "seria" da considerare qui, e' che se un ipotetico governo ucraino (migliore di quello reale) avesse occidentalizzato il paese passando per un vero momento democratico, e per un vero, rispetto delle minoranze, e per una vera, graduale costruzione di consenso (che concettualmente ed eticamente non si fa con i battaglioni paramilitari nazisti) Putin non avrebbe mai invaso, perche' non avrebbe mai avuto il pretesto, ne' il consenso territoriale locale, ne' il parziale sostegno internazionale, per invadere.

Ma purtroppo, cosi' non e' andata. I colpi di stato sono e restano colpi di stato anche quando sono "arcobalenati", benedetti dal papa, dai giornalisti occidentali e dalla cia.

Non si e' concessa l'indipendenza o l'autonomia al Donbass, perche' lo scopo, del colpo di stato arcobalenato, era proprio quello di portare nell'area euro la zona industriale ed energetica del Donbass. La fetta grossa della torta. Ma Putin voleva la fetta grossa della torta pure lui. E non e' stato a guardare. E ha sfuttato tutti i pretesti che poteva sfruttare per invadere. Pretesti gentilmente forniti dal governo nazista ucraino che, al posto delle statue di Lenin, erige le statue di Bandera.

Per questo, io non considero la resistenza (militare) ucraina alla stregua di un vero, movimento anticolonialista e antioccidentale, come puo' essere, ad esempio, quello palestinese.

Ecci ti ho dato una risposta seria, perche' il tuo commento meritava, una risposta seria. Non so se te ne daro' ancora, visto che tu probabilmente ora mi risponderai che sono un putiniano, un agente del male eccetera eccetera :D


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Ma che dici, niko, tu putiniano? Ma chi avrebbe mai il coraggio di insinuarlo. 🤔

Gyta

#268
Citazione di: Gyta il 03 Marzo 2024, 22:56:44 PMSe io che "non ho molta cultura scientifica" sono in grado di leggere le contraddizioni che scrivi..

tue parole: <<il vaccinato può infettarsi ma non si infetterà in futuro perché il virus circolerà di meno.>>

Il come non è dato a sapersi, visto che la carica virale in grado di infettare resta la medesima ed a mutare -ammesso e non concesso- è la capacità di reazione del sistema immunitario che la combatte.

..allora siamo proprio a posto!!  :D



Citazione di: anthonyi il 04 Marzo 2024, 06:05:51 AMQueste parole le hai scritte tu, io avevo scritto che con il vaccino ci si può infettare, ma che la probabilità che l'infezione avvenga nella popolazione si riduce per ogni vaccinato in più. È la ragione sta nel fatto che anche se il vaccinato si infetta le sue difese immunitarie fanno durare meno in media il tempo della malattia e permettono meno al virus di replicare, sempre in media, e determinano minore immissione probabilistica del virus nell'ambiente da parte del vaccinato. Questo vuol dire che il vaccinato é anche probabilisticamente meno contagioso del non vaccinato.
Questo é il massimo della chiarezza con cui posso spiegare la cosa, e purtroppo non é possibile eliminare il concetto di probabilità che per te é tanto ostico.
Ti faccio notare poi che il concetto di "carica virale in grado di infettare" che tu usi con tanta disinvoltura é anch'esso di derivazione probabilistica.
Citazione di: anthonyi il 04 Marzo 2024, 06:05:51 AMQueste parole le hai scritte tu, io avevo scritto che con il vaccino ci si può infettare, ma che la probabilità che l'infezione avvenga nella popolazione si riduce per ogni vaccinato in più. È la ragione sta nel fatto che anche se il vaccinato si infetta le sue difese immunitarie fanno durare meno in media il tempo della malattia e permettono meno al virus di replicare, sempre in media, e determinano minore immissione probabilistica del virus nell'ambiente da parte del vaccinato. Questo vuol dire che il vaccinato é anche probabilisticamente meno contagioso del non vaccinato.
Questo é il massimo della chiarezza con cui posso spiegare la cosa, e purtroppo non é possibile eliminare il concetto di probabilità che per te é tanto ostico.
Ti faccio notare poi che il concetto di "carica virale in grado di infettare" che tu usi con tanta disinvoltura é anch'esso di derivazione probabilistica.

Forse questa risposta ora ti sarà più congeniale: min.18:41
seppure suggerisco l'ascolto a tutti dall'inizio
(segnalo altresì min 22:48)



"Prima di autodiagnosticarti la depressione o la bassa autostima,
assicurati di non essere circondato da idioti"

Gyta


p.s: Suggerisco la versione priva di interprete :
https://youtu.be/WYv-WSrPm04

"Prima di autodiagnosticarti la depressione o la bassa autostima,
assicurati di non essere circondato da idioti"