Fede nell'Impossibile

Aperto da ricercatore, 23 Agosto 2021, 14:04:15 PM

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iano

#75
Insomma ciò che sembra impossibile, un diluvio universale, passando ai tempi geologici, diventa una probabilissima eventualità. Cioè la normalità.
Ciò di cui si dubitava era che uno di questi potesse essere avvenuto tanto recentemente da poter essere tramandato.
Ma adesso ci sono buone prove di ciò.
Che poi si parli di diluvio universale è comprensibile, perché allora il mediterraneo era il mondo.
Di altri diluvi si iniziano a trovare tracce geologiche. Le scoperte scientifiche sono come le ciliegie. Una tira l'altra.
Guardando il Gran Canyon si può immaginare quanto tempo ci abbia messo il Colorado a scavare quel solco.
In effetti pochissimo, il tempo di un altro dei tanti diluvi più o meno universali.
In un modo o nell'altro, porre fede nella Bibbia , non è una cosa malvagia.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Iano, con paradiso terrestre intendevo proprio lo stato di non consapevolezza.
La consapevolezza del bene e del male.

Nel momento in cui compare, questa stessa consapevolezza ti espelle necessariamente dal paradiso terrestre.

Nella Bibbia ciò è descritto con una magnifica allegoria, ma è ciò che capita, o dovrebbe capitare, a ognuno di noi.

È un passaggio necessario.

Che parrebbe definitivo, ma è invece solo un momento della evoluzione spirituale.

Evoluzione che richiede di distinguere il bene dal male.

Che il male esista certamente e che sia dentro di me e che io stesso sia il male... è la constatazione inevitabile che mi condanna all'inferno.

L'inferno è senza speranza.
Si annulla la speranza dell'io di tornare al paradiso terrestre.
Perché il male c'è!

Allora cosa resta da fare?

L'io deve morire.

E muore nel momento in cui il figliol prodigo torna al Padre.

L'io era illusione.
Sono ciò che sono!
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

anthonyi

Citazione di: iano il 10 Settembre 2021, 00:14:38 AM

I testi sacri non sono libri di fantasia, ma neanche cose da prendere alla lettera.
Se vi si parla di diluvio universale vuol dire che un diluvio c'è stato e che se ne è tramandata memoria, per poi essere messo nero su bianco.
Secondo un ipotesi accreditata scientificamente potrebbe essere avvenuto 7000 anni fa'.
Un tempo compatibile credo con la trasmissione della memoria orale.
Cosa è successo.
Lo dico in modo scorretto e poi lo preciso meglio.
Si è chiuso lo stretto di Gibilterra. Il mediterraneo nel corso di qualche millennio si è prosciugato per evaporazione. Poi si è riaperto ed è arrivato il diluvio.
In effetti non era lo stretto di Gibilterra, che si è formato dopo, ma qualcosa di equivalente.
Sono impreciso. La memoria non è perfetta. Ma la sostanza è quella.
Un fenomeno naturale avvenuto quasi...ieri, di cui è rimasta traccia scritta.
Se la cosa ti incuriosisce cerco il riferimento bibliografico.
Anche qui nulla di strano. Le zolle continentali si muovono aprendo e chiudendo mari.
I sedimenti che stanno sotto il letto del Nilo e di altri fiumi che sfociano nel mediterraneo diversamente non si spiegano.
Quando il mediterraneo si è prosciugato il Nilo ha iniziato a scavare il suo letto, per poi riempirlo di nuovo di sedimenti, per stare a pari col livello del mare, quando il mediterraneo si è di nuovo riempito, e tutto ciò è scientificamente databile.
Ciao iano, cerchiamo di interpretare le cose sulla base delle poche conoscenze che abbiamo. Circa 5 mila anni fa il mar nero era una grande depressione, poi d'un tratto si ruppe la barriera che era nello stretto dei Dardanelli e nacque il mar nero. Il mediterraneo si è chiuso e riaperto più volte, ma si tratta di eventi troppo antichi per avere a che fare con la storia umana.

iano

7000 anni mi sembrano ben compatibili con la storia umana :)
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#79
Citazione di: bobmax il 10 Settembre 2021, 07:58:38 AM
Iano, con paradiso terrestre intendevo proprio lo stato di non consapevolezza.
La consapevolezza del bene e del male.

Nel momento in cui compare, questa stessa consapevolezza ti espelle necessariamente dal paradiso terrestre.

Nella Bibbia ciò è descritto con una magnifica allegoria, ma è ciò che capita, o dovrebbe capitare, a ognuno di noi.

È un passaggio necessario.

Che parrebbe definitivo, ma è invece solo un momento della evoluzione spirituale.

Evoluzione che richiede di distinguere il bene dal male.

Che il male esista certamente e che sia dentro di me e che io stesso sia il male... è la constatazione inevitabile che mi condanna all'inferno.

L'inferno è senza speranza.
Si annulla la speranza dell'io di tornare al paradiso terrestre.
Perché il male c'è!

Allora cosa resta da fare?

L'io deve morire.

E muore nel momento in cui il figliol prodigo torna al Padre.

L'io era illusione.
Sono ciò che sono!
Capisco e concordo sulla prima metà, ma io non sono il male; io sono responsabile delle mie azioni in quanto cosciente, e imparo dai miei errori, come anche una ameba sa' fare, ma senza senso di responsabilità.
Tutto ciò che siamo in grado di fare faremo, ma non tutto ciao che faremo ripeteremo, discriminando, ma a posteriori fra bene e male.
Se tu fossi male come dici allora persisteresti nell'errore, e non ti ci vedo in questi panni.
Non hai bisogno di annullarti come individuo, perché non sei solo quello.
Sei già parte di un tutto e neanche ben definito come parte.
Gli individui nel campo della vita svolgono di fatto la stessa funzione che svolge il caso nel campo della materia, ma in entrambi i casi la loro individuazione e definizione rimane incerta.
È dalla nettezza delle distinzioni che credi di possedere che trai conclusioni paradossali, a io parere.
Non puoi annullarti come individuo, perché non sai neanche bene di cosa parli, anche se lo credi.
Il caso, come gli individui, sembrano essere i motori del mutamento, almeno apparentemente.
Certamente se tu ti annulli non puoi piace fare male.
Ma è vero anche il contrario.
Cioè, se tu smettessi di fare male ti annulleresti di fatto, perché smetteresti di agire, interagendo con la realtà.
Seppure tu, in un modo o nell'altro, ti annullassi, non cambierebbe perciò la storia del mondo di cui sei casuale parte.
Ma nella misura in cui io non mi percepisco solo come individuo, ma come parte, te compreso, cambierebbe la mia storia individuale. Mi sentirei più povero.
È come se tu ti sopravvalutassi e sottovalutassi al contempo.
Ti sopravvaluti credendo di sapere bene chi sei e ti sottovaluti perché escludi la possibilità di ciò che sarai.
Il libero arbitrio svolge nel campo della vita la stessa funzione del caso.
Più siamo, migliore è il risultato .
Non siamo uno perché essere uno equivarrebbe a negare il mutamento e quindi la vita.
Ma chi siamo noi per decidere ciò?
Tu credi davvero di saperlo?
Ma come tu stesso dici affermando di essere quel che sei provi vertigine come ai margini di un abisso, e non le certezze che vuoi farci credere altrimenti.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Qui Iano non vi è alcuna certezza.

Mi scuso per il tono affermativo con il quale tendo ad eccedere.
Ma sinceramente dubito che un tono ipotetico possa davvero dare un'idea dell'argomento.

Qui ci muoviamo nel vuoto, senza alcuna sicurezza.

Un po' come le onde elettromagnetiche, di cui ricordo ancora i miei studi giovanili, che si muovono nel vuoto... Che meraviglia!

Di modo che ogni affermazione vorrebbe indicare uno slancio, l'accettazione di un rischio, non una certezza intesa come verità conosciuta.

L'unico sostegno in questa avventura può venire solo da noi stessi.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

iano

Citazione di: bobmax il 10 Settembre 2021, 15:08:23 PM
Qui ci muoviamo nel vuoto, senza alcuna sicurezza.

Un po' come le onde elettromagnetiche, di cui ricordo ancora i miei studi giovanili, che si muovono nel vuoto... Che meraviglia!

Ecco un esempio di ciò che consideravamo impossibile, e su cui poi abbiamo posto fede. :)
Sembra incredibile , ma solo perché prima ponevamo fede su altro, che però col senno di poi non era meno incredibile.
Alla fine ci accontentiamo che il racconto, l'invenzione, funzioni facendoci interagire in qualche modo con la realtà.
Domani se fosse necessario saremmo disposti a ritrattare e riesumare qualcosa di simile all'etere.
Dunque vale la pena cercare la verità in questi termini? Non in questo senso, certamente.
Ma rispetto la tua ricerca di verità, che immagino abbia un altro senso.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''