FAMIGLIE TROPPO NUMEROSE

Aperto da viator, 19 Ottobre 2021, 16:44:25 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

viator

Salve.  Premesso che il concetto di "troppo" (e pure quelli di "famiglia" e di "numeroso") sono del tutto discutibili.................oserei tuttavia chiedere se - secondo voi - l'avere 15 figli sia da considerare frutto di :


       
  • Egoismo ?
  • Altruismo ?
  • Sbadataggine ?.
Attendo curiosamente. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

JE

Dipende da chi come e dove. Ed appunto come dici tu - numerosità "troppa" é dato variabile.


Hai migliaia di miglia di terra e risorse per mantenere un esercito? fai 10 figli a donna con 100 donne e non sei nel "troppo", per definizione se sei da solo, il "giusto" lo decidi tu.


Sei in zona ristretta, poche risorse etc? anche 1 figlio può essere "troppo".


Ovviamente sto parlando da lato maschile in quanto la donna ha limiti tecnici alla propria procreazione, per cui non si presta altrettanto all'indagine (ed esemplificazione) teoretica.


Dal mio punto di vista non c'é niente di "fisso" nel modo in cui la gente valuti il numero della propria prole.


Si può fare 1 figlio ed essere egoisti, 20 ed essere molto altruisti.


Personalmente credo che le famiglie larghe sia dove si trovano i migliori esempi di altruismo, e che dare ad ogni figlio un fratello o sorella in più sia una cosa bella, in quanto sappiamo tutti credo che le relazioni di sangue ben coltivate siano tra le più fedeli e lunghe nella vita.


viator

Salve Je. Citandoti : "Dal mio punto di vista non c'é niente di "fisso" nel modo in cui la gente valuti il numero della propria prole.".......poi........"Si può fare 1 figlio ed essere egoisti, 20 ed essere molto altruisti".


Prendo nota delle tua acutissime osservazioni; per quanto concerne la prima, la "valutazione fissa piuttosto che variabile della quantità della propria discendenza" è (per tua ammissione) un tuo libero commento.




Per la seconda (della quale può valere tranquillamente il reciproco)............anch'essa purtroppo non c'incastra nulla con il quesito da me posto, in quanto esso non riguarda cosa e come si possa essere, bensì la eventuale valutazione di come SIA giudicabile (da ciascuno di noi lettori) il padre (uomo/maschio) di 15 figli. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

JE

Ciao Viator,


Citazionela "valutazione fissa piuttosto che variabile della quantità della propria discendenza" è (per tua ammissione) un tuo libero commento.


Cosa non costituisce "libero commento"? Nel senso, cosa potrebbe costituirlo. Non conosco, francamente, altre opzioni  :)


Citazione Per la seconda (della quale può valere tranquillamente il reciproco)............anch'essa purtroppo non c'incastra nulla con il quesito da me posto, in quanto esso [/size]non riguarda cosa e come si possa essere[/size], bensì [/size]la eventuale valutazione di come SIA[/size] giudicabile (da ciascuno di noi lettori) il padre (uomo/maschio) di 15 figli.


Ancora non trovo il limite discreto tra i due stati:


L'essere come cosa in se non é conoscibile, noi possiamo dibattere l'essere in quanto apparenza (a noi).


Mi appare egoistico il giovane che fa un figlio perché si vuole tenere stretta una ragazza o perché non sa come evitare la procreazione nel sesso casuale tipico di oggigiorno,


Mi appare altruistico l'uomo che con un progetto di vita ben studiato crea la propria comunità e la rende la propria missione nella vita.


Tu parti dal punto di vista che il numero di prole corrisponda ad un dato set di caratteristiche, io considero le circostanze in cui tale prole viene concepita lo faccia ed il numero sia irrilevante.


Una famiglia di 50 persone che abiti la terra in senso stretto, anche con computers e elettricità, occupa meno "ambiente" di un qualsiasi businessman (o woman dati i tempi!) che sta sempre in aeroporto o in sfarzosi mezzi di trasporto.


Per quanto mi riguarda il "quanti" al tempo della tecnologia é nettamente meno influente del "come".


Personalmente lascerei tra l'altro il problema dei quanti a società senza spazio (cina) o risorse (africa) per gestire le nuove generazioni, non all'Europa che ha spazi e risorse per non preoccuparsene, salvo dovere gestire le eccedenze estere e doversi poi sentire in colpa per non farsene carico come se fosse stata scelta nostra.

Discussioni simili (2)