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Europa

Aperto da viator, 29 Maggio 2018, 23:00:01 PM

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viator

Salve. Argomento di grande attualità. Europa sì, Europa no, Europa....dipende !!

Circa il ruolo italiano (anzi il ruolo di un qualsiasi Paese dell'Unione) in Europa occorre lasciar perdere ogni genere di retorica idealistica e chiedersi per quale ragione ciascun Paese dell'Unione, quando è stato il momento di decidere, ha optato per il "sì".

Le motivazioni sono state di tre generi : per i Paesi prosperi, la speranza di ampliare la propria influenza, per i Paesi con problemi, la speranza di ottenere un contributo alla loro soluzione. Per tutti i Paesi, la speranza di veder realizzata una sinergia che oermettesse di affrontare la ormai imminente globalizzazione planetaria affermando la vitalità del nostro Continente o quanto meno il non vederlo soccombere alle Potenze planetarie extraeuropee.

Ora, è chiaro che una simile logica prevedesse un aumento di influenza dei Paesi prosperi e stabili ed una calo di indipendenza e di influenza per quelli meno prosperi e meno stabili. Ciascun Paese doveva prenderne atto in modo non ipocrita.

Ciascuno di voi veda intanto in quale delle due categorie l'Italia si collocava allora e si colloca ora.

Ora siamo in una situazione per la quale una parte dell'opinione pubblica (non solo da noi) crede di aver capito che l'Europa stia creando ai Paesi meno influenti più problemi di quelli che intendeva risolvere. In particolare crede che direttive, vincoli e sacrifici proposti od imposti dai Paesi più prosperi servano essenzialmente ad avvantaggiare chi li propone ed impone.

Un'altra parte è invece convinta che tutto ciò sia necessario per continuare a godere di una tutela che, benché magari interessata da parte dei Paesi più prosperi ed influenti, risulterà utile per produrre - a termini certo non immediati- quelle soluzioni che i Paesi meno prosperi non riescono a rimediare da soli.

Secondo me l'Italia, che al proprio ingresso (ed ovviamente alle e nelle condizioni di allora) poteva vantare una qualche influenza, con il tempo l'ha inesorabilmente vista diminuire. E non a causa di interessi ed intrighi di altri Paesi dell'Unione (in tutte le compagnie ci sono interessi ed intrighi), bensì per proprie colpe e carenze.

Naturalmente ciò è pubblicamente un tabù.

Il fatto è che il nostro Paese è stato abituato dalla "demagogia del consenso" a vivere costantemente al di sopra delle proprie possibilità (e ciò non significa negare - anzi lo conferma - il fatto che estesi strati della popolazione abbia sempre vissuto in prossimità dell'indigenza!! - se metà del popolo vuole vivere alla grande, ovvio che ciò avverrà a spese dell'altra metà)).

Una cultura provinciale, periferica rispetto all'Europa, non ha fatto che enfatizzare miti e valori di basso livello che creavano l'illusione di avere il paradiso a portata di mano. Bastava acquistare un poco di più.

Ora che i nodi per noi stanno venendo al pettine, molti vorrebbero che l'Europa si occupasse solo di risolvere i nostri problemi (che abbiamo allegramente lasciato si deteriorassero) lasciando però che noi si continui a vivere come ci piace.

Eh no, miei cari.........non funziona proprio cosi !!!


Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

L'Italia dall'unione con l 'Europa ha ottenuto un notevole salto verso la deprovincializzazione, anche se il livello di oscurantismo continua a sussistere. L'Italia vive la condizione di un paese di forti diversita'. Luoghi dove vige una cultura semifeudale e luoghi che possono competere con il Giappone.
Molte normative sono state accolte e sviluppate solo attraverso l'interazione con gli altri paesi membri che ci hanno spesso offerto una pietra di paragone con i nostri costumi.
Ormai pensare di affrontare la globalizzazione come stato singolo avrebbe come conseguenza l'impoverimento inevitabile dell'Italia. Un impoverimento strutturale ben piu' forte di quello determinato dall'euro forte. L'euro forte infatti ha delle conseguenze benefiche che vanno ben al di la' degli effetti nocivi.

Sui motivi della nascita della UE, ti soffermi sulle motivazioni economiche, effettivamente presenti, ma all'epoca della fondazione vi erano anche fortissime motivazioni politiche, ovvero il tentativo di non vedere piu' nascere una guerra sul territorio europeo. Intento che si e' sostanzialmente avverato.
L'UE pero' un errore forse lo ha commesso nel suo eccessivo allargamento. Vediamo ora come i paesi dell'ex cortina di ferro siano gestiti in modo autoritario e demagogico. E' una unione che ora dovrebbe accellerare sui processi di unificazione prevedendo magari due Unioni a velocita' di integrazione diverse.
Ad esempio pensare di avere una moneta unica e tanti diversi debiti pubblici e' poco razionale e crea un motivo di opposizione estremamente valido a favore di coloro che desiderano l'uscita dall'Ue.
Pero' per creare una vera federazione occorre una storia comune, perfino una mitologia comune e questo processo e' appena iniziato.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

paul11

sono un profondo assertore degli STATI UNITI D'EUROPA  ispirati dai padri fondatori come l'italiano Altiero Spinelli,

Sono un altrettanto scettico di fronte all'Europa economica dei commerci, con divisione di convenienza.
Perchè è in questo sistema che emergono le differenze e non i punti di confluenza.

E' possibilissima la strada di una unità politica e gli USA lo dimostrano, Perche l'hawaiano non ha nulla a che fare con l'Alaska, cos'ì come il Texas non ha nulla a che fare con il Nebraska, ecc. Hanno persino avuto una guerra interna di secessione fra unionisti e confederati. 
Eppure sono la più potente forza politica, economica  e militare ancora oggi.

La sapienza del governo è sapere cosa alle periferie dare come autonomia e cosa invece deve fare il potere centrale

E a dirla tutta penso e credo, anche se non la vedrò, unità mondiale federale, con una unica moneta.
Vale  a dire tutti cittadini del mondo

Fuori dal paradigma politico, l'Europa come sola economia  non esiste, è solo una ulteriore sovrastruttura in competizione istituzionale con le sovranità locali e come logica contrattuale con poteri di forza economici che determinano le reali gerarchie di chi davvero comanda.

stefano

#3
Citazione di: viator il 29 Maggio 2018, 23:00:01 PMSecondo me l'Italia, che al proprio ingresso (ed ovviamente alle e nelle condizioni di allora) poteva vantare una qualche influenza, con il tempo l'ha inesorabilmente vista diminuire. E non a causa di interessi ed intrighi di altri Paesi dell'Unione (in tutte le compagnie ci sono interessi ed intrighi), bensì per proprie colpe e carenze. Naturalmente ciò è pubblicamente un tabù.
Io condivido in pieno questa osservazione di Viator ma democraticamente cerco anche di rispettare
le idee chi non la condivide.
Però mi sembra anche che nell'antieuropeismo italiano ci sia qualcosa di inaccettabile
che ha molto a che fare con l'ipocrisia.Si tratta infatti di un antieuropeismo tanto ribelle
quanto  ambiguo.Come questo nuovo governo,chiaramente antieuropeo ma dichiaratamente
NON antieuropeo, che ha la pretesa di stare in Europa ma senza rispettare le norme dell'Unione.

Io mi chiedo perche nessuno di questi ribelli sovranisti non abbia mai pensato seriamente a un referendum
per l'uscita dall'Unione.Non intendo un uscita dall'euro ma dalla Unione Europea stessa.
Il tentativo di proporre un referendum per uscire solo dall'area euro infatti c'è stato ma subito naufragato
nelle solite ambiguità.Inoltre se si è veramente antieuropeisti come pare che i nostri concittadini vogliano
dimostrare,la soluzione di un referendum solo antieuro,oltre al fatto che pare sia quasi impraticabile.
sarebbe anche questa un ulteriore ambiguità.Si vorrebbe il sovranismo monetario ma all'interno di una
Unione che inevitabilmente prevede norme da rispettare.Che razza di sovranisti sono questi che non sono
nemmeno capaci di staccarsi da una unione internazionale?

Io purtroppo non so molto di economia,ma al di la di tutte le analisi economiche credo sia sensato pensare
che questi in fondo hanno paura della montagna di debiti e che il sovranismo sia solo un
atteggiamento ribellista diffuso ma inconsistente e opportunista.
La teoria del sovranismo monetario promette meraviglie compresa la
cancellazione del debito pubblico e quindi benessere a non finire.
Ma un conto è la teoria e un conto è la pratica e a quanto pare tutte le teorie dei geni dell'economia
sovranista non riescono a sminuire la realtà del debito pubblico italiano.
Forse nella pratica conviene (a loro) essere molto piu cauti.

Invece di agire pubblicamente questi brillanti economisti preferiscono progettare segreti piani
di uscita.Sinceramente io non so se c'è da preoccuparsi troppo considerato che pur essendo segreti
questi piani avranno bisogno poi di qualcuno che si assuma la responsabilità di attuarli e a quanto
pare la responsabilità non è un punto forte di questi sovranisti che hanno scelto molto prudentemente
di mettere un tecnico (neutro) al posto di primo ministro del loro governo.
C'è forse piu da preoccuparsi che questo atteggiamento ribellista non abbia soluzioni di termine.

Inoltre c'è la questione della mancata unione politica in Europa e anche qui rispunta la presenza
insopportabile di un'ipocrisia strisciante.
Mi chiedo infatti come possa un sovranista essere credibile quando dice che vorrebbe una Europa
unita politicamente e quale contributo possa dare il suo atteggiamento al raggiungimento di questo
obbiettivo.

Francamente il piagnisteo di un paese potenzialmente tra i piu ricchi del mondo che si indebita
e si ribella all'infinito non è un bello spettacolo e non so cosa possa avere a che fare con
qualsiasi unione politica.Va considerato che nel mondo c'è veramente chi sta male e non puo
lamentarsi forse perche da qualche altra parte c'è qualcuno che pretende che non ci sia un limite
al proprio benessere.Oggi il mondo benestante è pieno di ribelli,abbiamo anche un presidente
americano anti establishment.

Come ho detto non sono esperto di economia ma ritengo che l'ideale sovranista potrebbe avere una
bandiera e un simbolo:la gallina dalle uova d'oro,ovvero,il diritto assoluto al benessere.

anthonyi

Citazione di: stefano il 03 Giugno 2018, 00:57:11 AM


Come ho detto non sono esperto di economia ma ritengo che l'ideale sovranista potrebbe avere una
bandiera e un simbolo:la gallina dalle uova d'oro,ovvero,il diritto assoluto al benessere.

Ciao stefano, è un'ottima idea, anche perché in tante narrazioni la gallina dalle uova d'oro è una truffa per il gonzo di turno.
Un saluto.

InVerno

Citazione di: paul11 il 30 Maggio 2018, 10:53:26 AME' possibilissima la strada di una unità politica e gli USA lo dimostrano, Perche l'hawaiano non ha nulla a che fare con l'Alaska, cos'ì come il Texas non ha nulla a che fare con il Nebraska, ecc. Hanno persino avuto una guerra interna di secessione fra unionisti e confederati.
Eppure sono la più potente forza politica, economica  e militare ancora oggi.
Se l'Alaska avesse un debito con le Hawaii, e i secondi cominciassero a chiamare i primi scrocconi, anche considerato che l'intera popolazione è perennemente armata, penso che il far west sarebbe ancora una realtà. Peraltro l'unione linguistica è prerequisito dell'unione politica, non si può immaginare un politico  arringare tramite google translator in 23 lingue :)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

paul11

Citazione di: InVerno il 04 Giugno 2018, 13:09:43 PM
Citazione di: paul11 il 30 Maggio 2018, 10:53:26 AME' possibilissima la strada di una unità politica e gli USA lo dimostrano, Perche l'hawaiano non ha nulla a che fare con l'Alaska, cos'ì come il Texas non ha nulla a che fare con il Nebraska, ecc. Hanno persino avuto una guerra interna di secessione fra unionisti e confederati.
Eppure sono la più potente forza politica, economica  e militare ancora oggi.
Se l'Alaska avesse un debito con le Hawaii, e i secondi cominciassero a chiamare i primi scrocconi, anche considerato che l'intera popolazione è perennemente armata, penso che il far west sarebbe ancora una realtà. Peraltro l'unione linguistica è prerequisito dell'unione politica, non si può immaginare un politico  arringare tramite google translator in 23 lingue :)
ciao Inverno.
Ci stiamo fasciando la testa.
Quando improvvisamente i Paesi aderenti all'euro sono passati, come noi ad es. dalla lira all'euro è stato  molto più traumatico che non creare una unità politica. Perchè utilizzare una nuova moneta voleva dire riparametrare tutto il governo delle nostre famiglie  i nostri diciamo così "budget". provate a pensarci, a rifletterci................Poi pensa alle aziende, poi pensa allo Stato.
L'unità politica sarebbe molto più semplice che l'unità economica ed è per questo che ho dei dubbi sulla buona fede di questa attuale  Europa
ciao.

stefano

#7
Citazione di: paul11 il 04 Giugno 2018, 13:40:50 PML'unità politica sarebbe molto più semplice che l'unità economica ed è per questo che ho dei dubbi sulla buona fede di questa attuale Europa ciao.
Secondo me l'unione monetaria rappresenta una premessa necessaria
proprio per raggiungere l'unione politica.I paesi europei sono tutti
democratici,c'è dunque un'affinità che porterebbe facilmente a una
unione,ma il fattore economico non si puo ignorare non è facile far
convivere per esempio un economia come quella tedesca con una come
quella italiana,credo sia necessario un vincolo.
Non essendo un economista procedo con ragionamenti semplici.E' come dire:
siamo tutti paesi democratici e sarebbe molto bello raggiungere una
unione politica però avere un debito pubblico al di sopra delle proprie
possibilità non è consentito,non porta a nessun tipo di
unione perche manca la credibilità senza la quale non ci puo essere
solidarietà.
Quindi solidarietà,non assistenzialismo.Qui infatti si parla di
paesi industrializzati e benestanti che potrebbero benissimo
evitare di indebitarsi.Se uno di questi si indebita
è un problema serio,dovrà sciegliere se farsi assimilare economicamente
accettando la moneta unica con tutti i parametri e i vincoli oppure
continuare per la sua strada di crisi perenne,o anche giocare
il tutto per tutto e rilanciare la sua economia al di la di ogni debito
pubblico,perche no? Ma fuori dall'Europa
Non credo che ci siano alternative,non credo che l'Europa possa essere
un ente assistenziale,ci si sta alla pari,se qualcuno manca di credibilità
deve per forza recuperarla o uscirne.
Forse puo sembrare un ragionamento brutale ma ripeto,si tratta di paesi
tra i piu ricchi del mondo.Credo che tutti noi sappiamo bene cos'è il
peso del denaro.
Essere ricchi non è certo una cosa giusta,ma essere ricchi e indebitarsi
è ancora piu ingiusto.O meglio è ancora piu ingiusto essere
ricchi e non accontentarsi,andare oltre a tutti i costi.
Credo che ci sia qualche meccanismo dell'economia per cui la ricerca
ossessiva del benessere nei paesi ricchi porti di pari grado in altre
parti del mondo povero a una maggiore povertà.
In ogni caso il debito pubblico di un paese ricco è uno schiaffo alla
povertà reale che c'è nel mondo.
Concludendo, secondo me ,il raggiungimento di una Unione tra paesi ricchi se
pur democratici non puo prescindere dal peso del denaro.

Citazione di: anthonyi il 03 Giugno 2018, 06:16:30 AM
Citazione di: stefano il 03 Giugno 2018, 00:57:11 AMCome ho detto non sono esperto di economia ma ritengo che l'ideale sovranista potrebbe avere una bandiera e un simbolo:la gallina dalle uova d'oro,ovvero,il diritto assoluto al benessere.
Ciao stefano, è un'ottima idea, anche perché in tante narrazioni la gallina dalle uova d'oro è una truffa per il gonzo di turno. Un saluto.


Purtroppo Anthonyi ho l'impressione che qui non si tratta di gonzi
cioe sembra che questi sianomolto abili in materia economica e finanziaria,
almeno cosi pare a me che ne so poco e niente.
Alcuni pare siano geni del sovranismo monetario.Io però nella mia ignoranza
continuo a pensare alla gallina dalle uova d'oro.

anthonyi

Citazione di: stefano il 05 Giugno 2018, 01:38:38 AM



Purtroppo Anthonyi ho l'impressione che qui non si tratta di gonzi
cioe sembra che questi sianomolto abili in materia economica e finanziaria,
almeno cosi pare a me che ne so poco e niente.
Alcuni pare siano geni del sovranismo monetario.Io però nella mia ignoranza
continuo a pensare alla gallina dalle uova d'oro.

Ciao stefano, visto che ne sai poco provo a farti capire qualcosa.
I "geni" del sovranismo monetario sostengono (E in questo sono d'accordo con Pancho Villa che conquistata la capitale andò ad occupare la zecca dello stato invece del palazzo del governo nella convinzione che grazie ad essa avrebbe reso ricchi tutti i messicani) che stampando tanta moneta e distribuendola tra i cittadini si fa crescere l'economia. Citando Baglioni potremmo dire, "E' troppo bello per essere vero".
La realtà è che se stampi tanta moneta questa si svaluta perché i beni prodotti sono sempre quelli, anzi possono anche diminuire perché l'inflazione ha effetti distorsivi.
I sovranisti in realtà non hanno come avversario la UE ma gli interessi dei risparmiatori Italiani, perché nessuna delle belle cose che vogliono fare potrebbero farle senza trasformare i risparmi degli Italiani, che oggi sono denominati in Euro e quindi in una moneta che mantiene il suo valore reale, in un'altra moneta alla quale potrebbero far perdere valore a piacimento.
Poi ci sono anche lavoratori dipendenti e pensionati, che hanno un reddito fisso che l'Euro garantisce nel suo valore, e che invece potrebbe essere ridotto notevolmente in una moneta inflazionata.
Verrebbe da pensare che il sovranismo danneggia tutti i cittadini ma non è vero neanche questo, i ricchi sono mediamente avvantaggiati dall'inflazione della moneta, perché detengono soprattutto beni reali e attività finanziarie in valute forti, per cui non ci dobbiamo meravigliare se il sovranismo è una posizione tipicamente di destra.
Un saluto.

paul11

Citazione di: stefano il 05 Giugno 2018, 01:38:38 AM
Citazione di: paul11 il 04 Giugno 2018, 13:40:50 PML'unità politica sarebbe molto più semplice che l'unità economica ed è per questo che ho dei dubbi sulla buona fede di questa attuale Europa ciao.
Secondo me l'unione monetaria rappresenta una premessa necessaria
proprio per raggiungere l'unione politica.I paesi europei sono tutti
democratici,c'è dunque un'affinità che porterebbe facilmente a una
unione,ma il fattore economico non si puo ignorare non è facile far
convivere per esempio un economia come quella tedesca con una come
quella italiana,credo sia necessario un vincolo.
Non essendo un economista procedo con ragionamenti semplici.E' come dire:
siamo tutti paesi democratici e sarebbe molto bello raggiungere una
unione politica però avere un debito pubblico al di sopra delle proprie
possibilità non è consentito,non porta a nessun tipo di
unione perche manca la credibilità senza la quale non ci puo essere
solidarietà.
Quindi solidarietà,non assistenzialismo.Qui infatti si parla di
paesi industrializzati e benestanti che potrebbero benissimo
evitare di indebitarsi.Se uno di questi si indebita
è un problema serio,dovrà sciegliere se farsi assimilare economicamente
accettando la moneta unica con tutti i parametri e i vincoli oppure
continuare per la sua strada di crisi perenne,o anche giocare
il tutto per tutto e rilanciare la sua economia al di la di ogni debito
pubblico,perche no? Ma fuori dall'Europa
Non credo che ci siano alternative,non credo che l'Europa possa essere
un ente assistenziale,ci si sta alla pari,se qualcuno manca di credibilità
deve per forza recuperarla o uscirne.
Forse puo sembrare un ragionamento brutale ma ripeto,si tratta di paesi
tra i piu ricchi del mondo.Credo che tutti noi sappiamo bene cos'è il
peso del denaro.
Essere ricchi non è certo una cosa giusta,ma essere ricchi e indebitarsi
è ancora piu ingiusto.O meglio è ancora piu ingiusto essere
ricchi e non accontentarsi,andare oltre a tutti i costi.
Credo che ci sia qualche meccanismo dell'economia per cui la ricerca
ossessiva del benessere nei paesi ricchi porti di pari grado in altre
parti del mondo povero a una maggiore povertà.
In ogni caso il debito pubblico di un paese ricco è uno schiaffo alla
povertà reale che c'è nel mondo.
Concludendo, secondo me ,il raggiungimento di una Unione tra paesi ricchi se
pur democratici non puo prescindere dal peso del denaro.

Citazione di: anthonyi il 03 Giugno 2018, 06:16:30 AM
Citazione di: stefano il 03 Giugno 2018, 00:57:11 AMCome ho detto non sono esperto di economia ma ritengo che l'ideale sovranista potrebbe avere una bandiera e un simbolo:la gallina dalle uova d'oro,ovvero,il diritto assoluto al benessere.
Ciao stefano, è un'ottima idea, anche perché in tante narrazioni la gallina dalle uova d'oro è una truffa per il gonzo di turno. Un saluto.


Purtroppo Anthonyi ho l'impressione che qui non si tratta di gonzi
cioe sembra che questi sianomolto abili in materia economica e finanziaria,
almeno cosi pare a me che ne so poco e niente.
Alcuni pare siano geni del sovranismo monetario.Io però nella mia ignoranza
continuo a pensare alla gallina dalle uova d'oro.
1) la storia insegna che prima invadevano con la guerra e poi con la servitù di guerra, oltre al risarcimento imponevano cultura, moneta, politica
2) in via pacifica personalmente ritengo un assurdo, l'unità economica, senza prima aver costruito unità istituzionali. Infatti in Europa stanno imponendo riforme.Si dimentica che l'Europa non ha una Costituzione quindi non può assolutamente intervenire sulle sovranità nazionali, cosa che invece hanno fatto con Renzi che ha voluto il referendum sulla riforma del Parlamento. 
Vogliono l'unità bancaria e l'unità fiscale, che poi significa controllo totale delle economie locali con riconoscimento delle gerarchie superiori di Bruxelles. Se questo non è asservimento, bisogna essere ciechi per non vederlo.
3) può benissimo esistere una moneta gestita con debito pubblico molto altro, Ribadisco, il Giappone è arrivato anche al 270%
Fino a quando non si capisce che è il PIL e non il debito pubblico il determinante economico non si capirà il perchè questa economia globale vive sulla speculazione dei debiti pubblici e privati finanziando dall'acquisto dello smartphone, alle ferie e persino inventano il mutuo sulla pensione con l'APE sociale.
3) non c'entra nulla il debito pubblico con la poverta, visto che alcuni Stati africani arrivano al 500%; anzi è il contrario.
Infatti la Banca mondiale, che non è il Fondo Monetario Internazionale agisce sui debiti del terzo mondo cercando di "stornarli".

cvc

L'idea di un'Europa unita ha origine da Carlo Magno nel nome del Cristianesimo. Prima di lui al di sopra del Reno abitavano i barbari, strani e angoscianti individui che nella Roma antica venivano esorcizzati nel Colosseo trucidandoli simbolicamente, rappresentati dalle bizzarre uniforme dei gladiatori. Ma ancor prima di Carlo Magno, in seguito alle invasioni barbariche l'eredità di Roma -  il Cristianesimo e il diritto romano - ha avviato il processo di unificazione. Poi attraverso il medioevo fino all'assolutismo l'Europa era una specie di grande famiglia con tutti i re imparentati fra loro. Fino a quando Napoleone con il suo codice e l'esportazione degli ideali rivoluzionari ha aggiunto un altro importante step verso l'unità europea. Poi hanno avuto origine i grandi stati e quelle che prima erano guerre di famiglia fra i vari re parenti sono diventate guerre fra stati, fino a diventare guerre mondiali. Dopo essersi massacrati nel segno di un odio tanto profondo quanto ingiustificato in due guerre la cui crudeltà a paragone fa sembrare benevoli pure i talebani e l'Isis, si è scoperto (America docet) che commerciare è meglio che massacrarsi a vicenda. Quindi si è dato via ai vari accordi commerciali dalla Ceca alla Cee fino all'unione monetaria. Ora la bella Europa che presumo sia l'area che gode di maggior benessere al mondo, ha l'ossessione di ritrovarsi povera da un giorno all'altro. Ma forse la necessità di un'Europa unita non è che una forma di difesa verso la globalizzazione. Unirsi al proprio interno per difendersi all'esterno. Anche se i tedeschi ci odiano, sempre meglio gli spaghetti spendaccioni che vedere il turco seduto sul più alto scranno del parlamento europeo.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

InVerno

#11
Citazione di: paul11 il 04 Giugno 2018, 13:40:50 PM
Citazione di: InVerno il 04 Giugno 2018, 13:09:43 PM
Citazione di: paul11 il 30 Maggio 2018, 10:53:26 AME' possibilissima la strada di una unità politica e gli USA lo dimostrano, Perche l'hawaiano non ha nulla a che fare con l'Alaska, cos'ì come il Texas non ha nulla a che fare con il Nebraska, ecc. Hanno persino avuto una guerra interna di secessione fra unionisti e confederati.
Eppure sono la più potente forza politica, economica  e militare ancora oggi.
Se l'Alaska avesse un debito con le Hawaii, e i secondi cominciassero a chiamare i primi scrocconi, anche considerato che l'intera popolazione è perennemente armata, penso che il far west sarebbe ancora una realtà. Peraltro l'unione linguistica è prerequisito dell'unione politica, non si può immaginare un politico  arringare tramite google translator in 23 lingue :)
ciao Inverno.
Ci stiamo fasciando la testa.
Quando improvvisamente i Paesi aderenti all'euro sono passati, come noi ad es. dalla lira all'euro è stato  molto più traumatico che non creare una unità politica. Perchè utilizzare una nuova moneta voleva dire riparametrare tutto il governo delle nostre famiglie  i nostri diciamo così "budget". provate a pensarci, a rifletterci................Poi pensa alle aziende, poi pensa allo Stato.
L'unità politica sarebbe molto più semplice che l'unità economica ed è per questo che ho dei dubbi sulla buona fede di questa attuale  Europa
ciao.
Seguendo il tuo spunto, prendiamo un altro esempio di unificazione, quello tedesco. Kohl unificò le due germanie con tasso di scambio 1:1 , il risultato che probabilmente la calcolatrice dava era 1:10 o roba del genere, i bavaresi avrebbero voluto impiccarlo (la rivincita l'hanno comunque avuta) ma lui disse "non si fa la Germania con tedeschi di serie B". A dar retta ai contabili, oggi la Germania sarebbe un feudo francese, come da piano di Mitterand\USA, a seguire il primato politico del più grande statista europeo del dopoguerra, la Germania è leader mondiale. Kohl piegò l'economia agli interessi nazionali, oggi siamo piegati all'economia con un euro che comunque si regge in piedi non per i risultati delle calcolatrici, ma per quel "whatever it takes" che continua a risuonare nelle teste degli investitori. Stati Uniti d'Europa, già, ma dove stanno Paine e Jefferson da noi?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

paul11

ciao Inverno,
rimango dell'avviso che avrebbero dovuto calendarizzare l'Unità politica dell'Europa.
Giscard d'Estaing e se non ricordo male anche Prodi, hanno detto che l'errore è stato di allargare anche ad altri Stati, l'unione "economica".Penso sia sensato, perchè è aumentato il ritardo fra le compatibilità.
La storia della Germania, forse ha per modello l'unità raggiunta fra vari stati nell'Ottocento, quando unirono  il sistema doganale
Da noi il problema del Sud è aumentato con l'Unità d'Italia paradossalmente.

Anni fa lessi quanto costò l'unità della Germani dell'Est e Ovest, e poteva farlo solo un grande Stato strutturato economicamente..
Hitler docet quanto la Germania sia potente.
Questa annessione è stata eseguita senza far spendere un soldo direttamente agli altri Stati europei, e a mio parere hanno un "leggero "risentimento.Bisogna dire che sempre la  Germania è lo Stato che sborsa più denaro per gli altri Stati per mantenere l'euro e l'unità europea e questo gli fa garantire la posizione di primato nel coro di voci europei.Hanno una "destra" un poco antieuropeista o che vuole condizionare la BCE di Draghi.
Ma è proprio la mancanza di unità politica che fa a sua volta crescere il malcontento nei singoli Stati.Ogni Stato ha già i suoi problemi e la doppia lettura è:a) essendoci tanti problemi per ogni Stato è impossibile unirsi politicamente;
b) l'unità politica potrebbe invece essere la medicina per dirimere le lotti localistiche.
Personalmente sono per la seconda strada, diversamente verrà rimandata all'infinito questa benedetta Costituzione Europea con un unico Parlamento centrale e poteri, penso, federali, ai singoli Stati.
Perchè la globalizzazione fa emergere sempre più i diversi "blocchi"USA-Russia-Cina  ci vuole una Europa con una unica regia, con un unico interlocutore rappresentativo europeo, una unica forza armata, un unico ministro degli esteri che pesi all' ONU.
Abbiamo visto con le crisi in Jugoslavia, in Medio Oriente, con Gheddafi, posizioni a dir poco ondivaghe, dove le singole posizioni non erano europee, ma per i singoli Stati.Non possiamo esser un'accozzaglia di voci in un coro stonato dove solo l'euro ci unisca.

Certo statisti..........mancano.Sono coloro che guardano meno alla loro poltrona e ragionano in termini temporali per generazioni e pensano appunto al bene comune.

ciao

Jacopus

Sono d'accordo con Paul quando chiede maggiore integrazione politica ma bisogna fare i conti con la realta'. Viviamo in un'epoca in cui e' l'economia a dettare l'agenda politica. Non possiamo pensare di tornare ad una moneta nazionale perche' sarebbe comunque un passo indietro che affliggerebbe, come ha spiegato Anthony le classi  medie e quelle povere, rendendoci complessivamente ancora piu' servi delle istituzioni finanziarie transnazionali.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

paraffo

Europa sì, Europa no. Si potrebbe discutere all' infinito, perchè infiniti sono i pro e i contro e tutti fondati o infondati, a seconda dei punti di vista.

Il mio punto di vista è che se è difficile tenere insieme popoli che parlano la stessa lingua, impossibile sia tenere insieme quelli che ne parlano 25 diverse, a meno che una delle nazioni europee, manu militari, imponga l' adozione della propria.

Un tizio, coi baffetti, ci ha provato, qualche decennio fa - POCHISSIMI decenni fa - ma ha fallito miseramente e disastrosamente. Che gli strumenti della cultura possano essere più efficaci delle armi è una di quelle pie illusioni che albergano nelle menti illuminate delle genti di sinistra, cristiane e/o laiche che siano.

Chi, come me, non riesce a coltivare quel tipo di illusioni ovvero è fuori tempo massimo per continuare a coltivare qualsiasi tipo di illusione, assiste - divertito - al dibattito.

Perchè divertito? Perchè ho sempre trovato esilarante la metafora dell' orchestrina che continua a suonare nel salone delle feste, mentre il Titanic affonda.  :D

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