Elezioni in Francia e Dittatura Europea

Aperto da acquario69, 24 Aprile 2017, 01:19:23 AM

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acquario69

Ancora non sapevo di tal Emmanuel Macron che andrà al ballottaggio finale con marine le pen.
..e non sapevo nemmeno che il suo partito (?) "En Marche" fosse nato da poco, all'incirca soltanto un anno fa.

Mi e' tornato in mente Berlusconi nel 93-94 che dopo mani pulite e lo smantellamento del vecchio regime democristiano, che fu idoneo per l'Italia per tutto il periodo della guerra fredda (pro USA,stay behind-gladio-Cia eccetera eccetera) nasceva all'improvviso forza italia che ottenne da subito il maggior numero di voti...in sostanza da un regime se ne passo ad un altro e in realtà non cambio niente, equivalse solo ad un passaggio di consegna necessario per il motivo del cambio di situazione mondiale dopo la caduta del muro di berlino. 
Nacquero cosi i cosiddetti parti di centro destra e centro sinistra...in pratica la stessa pappa.

Ora da un certo punto di vista vedo la stessa analogia per quanto sta succedendo in Francia da parte dell'élite europea (e mondialista!) ...gli stessi di sempre..almeno da duecento anni a questa parte

Ma la gente non lo sa ed abbocca come al solito..basta fargli stringere un po il sedere, magari con qualche attentato nel posto e nel momento giusto od anche stimolare la sua parte atavica ed emotiva (oggi non mancano certo gli strumenti per questo) e in quel caso (guarda caso) quasi all'improvviso si fanno avanti personaggi perfetti per "l'incarico" e del calibro come descritti sopra (macron in questo caso specifico) che ne incarnano le aspettative della massa che per sua natura e' la sua più facile preda


chi e' davvero questo Macron e chi davvero lo sostiene (qui sotto)

http://blog.ilgiornale.it/rossi/2017/03/14/lapolide-mondialista-macron-e-la-nuova-sinistra/

Fharenight

#1
Macron, Mondialista e liberista, favorevolissimo alla Ue. Il potere del nuovo capitalismo è forte e ben radicato ed ha la complicità di tutta la sinistra, del centro e del centrodestra! Hai visto come si sono già coalizzati tutti contro la Le Pen per il ballottaggio?  E guarda caso ci sono proteste contro la Le Pen cosí come ci sono state (e continuano ad esserci) proteste contro Trump. Che io ricordi non è mai accaduta una cosa del genere  dopo democratiche elezioni, quindi si capisce che il cambiamento "populista" fa paura e si fa di tutto per scongiurarlo.
In Francia la sinistra proprio è crollata, allora perché non votare Le Pen? Perché si preferisce un altro burattino della Ue sapendo che nulla cambierà?  Perché si teme, si ha paura del cambiamento. E poi ci sono gli stranieri, tanti, troppi. Ecco a cosa serve la società multirazziale: divide et impera! L'Europa è finita, si è suicidata. Come un malato che soffrendo di  personalità multipla, la parte liberista, la sinistra e la  mondialista hanno prevalso e si è suicidata. Vincono i poteri forti che muovono i fili e dirigono tutto dal retroscena. Le nuove  guerre le porteranno gli invasori; etnie differenti che vorranno dominare. Noi autoctoni ormai siamo fuffa, non siamo piú capaci di nulla, altro che rivoluzione! Ormai la maggioranza è stata trasformata in una massa informe ed imbelle, una massa di anime morte e rincitrullita: buonisti, anime belle, cuori d'oro, arcobaleni, gender, gessetti, "cittadini del mondo", soldi facili, partite di calcio, sesso a gogò, moglie e amante, discoteca, alcol e droga. 

Considerazioni che ho trovato tra miei amici e conoscenti su fb e che condivido:
"Geniali i francesi. Odiano Hollande e il partito socialista tanto che prende solo il 6%, ma votano in massa un fuoriuscito del partito socialista ed ex ministro di suddetto governo, Macron, che condivide praticamente il 99% del programma politico con quello di Hamon.

Si vede che sono i nostri cugini, democristiani nel sangue come noi."
------
"Dopo Sarkozy e Hollande non era facile riuscire a far ingoiare ai francesi un nuovo rospo per tenere insieme la baracca. Una baracca parecchio malconcia, forse per certi versi messa addirittura peggio dell'Italia, ed è tutto dire. Ma è nei momenti difficile che si vedono gli amici, soprattutto quando tali amici hanno interessi che coincidono con l'intero Paese. E i Rothschild sono pur sempre i Rothschild, quindi in fretta e furia hanno tirato fuori dal cilindro il loro bel coniglietto bianco: Emmanuel Macron, già ribattezzato "Micron", che come da copione ha svolto bene il suo compitino. Et voilà. Poi, a dio piacendo, verrà tutto il resto."

acquario69

Citazione di: Fharenight il 24 Aprile 2017, 13:11:06 PM
Macron, Mondialista e liberista, favorevolissimo alla Ue. Il potere del nuovo capitalismo è forte e ben radicato ed ha la complicità di tutta la sinistra, del centro e del centrodestra! Hai visto come si sono già coalizzati tutti contro la Le Pen per il ballottaggio?  E guarda caso ci sono proteste contro la Le Pen cosí come ci sono state (e continuano ad esserci) proteste contro Trump. Che io ricordi non è mai accaduta una cosa del genere  dopo democratiche elezioni, quindi si capisce che il cambiamento "populista" fa paura e si fa di tutto per scongiurarlo.
In Francia la sinistra proprio è crollata, allora perché non votare Le Pen? Perché si preferisce un altro burattino della Ue sapendo che nulla cambierà?  Perché si teme, si ha paura del cambiamento. E poi ci sono gli stranieri, tanti, troppi. Ecco a cosa serve la società multirazziale: divide et impera! L'Europa è finita, si è suicidata. Come un malato che soffrendo di  personalità multipla, la parte liberista, la sinistra e la  mondialista hanno prevalso e si è suicidata. Vincono i poteri forti che muovono i fili e dirigono tutto dal retroscena. Le nuove  guerre le porteranno gli invasori; etnie differenti che vorranno dominare. Noi autoctoni ormai siamo fuffa, non siamo piú capaci di nulla, altro che rivoluzione! Ormai la maggioranza è stata trasformata in una massa informe ed imbelle, una massa di anime morte e rincitrullita: buonisti, anime belle, cuori d'oro, arcobaleni, gender, gessetti, "cittadini del mondo", soldi facili, partite di calcio, sesso a gogò, moglie e amante, discoteca, alcol e droga.

Considerazioni che ho trovato tra miei amici e conoscenti su fb e che condivido:
"Geniali i francesi. Odiano Hollande e il partito socialista tanto che prende solo il 6%, ma votano in massa un fuoriuscito del partito socialista ed ex ministro di suddetto governo, Macron, che condivide praticamente il 99% del programma politico con quello di Hamon.

Si vede che sono i nostri cugini, democristiani nel sangue come noi."
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"Dopo Sarkozy e Hollande non era facile riuscire a far ingoiare ai francesi un nuovo rospo per tenere insieme la baracca. Una baracca parecchio malconcia, forse per certi versi messa addirittura peggio dell'Italia, ed è tutto dire. Ma è nei momenti difficile che si vedono gli amici, soprattutto quando tali amici hanno interessi che coincidono con l'intero Paese. E i Rothschild sono pur sempre i Rothschild, quindi in fretta e furia hanno tirato fuori dal cilindro il loro bel coniglietto bianco: Emmanuel Macron, già ribattezzato "Micron", che come da copione ha svolto bene il suo compitino. Et voilà. Poi, a dio piacendo, verrà tutto il resto."

Semplice;... Perche tutto deve cambiare perché nulla cambi  :)

...quindi sarebbe in corso l'ennesima metamorfosi 

anthonyi

Citazione di: acquario69 il 24 Aprile 2017, 01:19:23 AM
Ancora non sapevo di tal Emmanuel Macron che andrà al ballottaggio finale con marine le pen.
..e non sapevo nemmeno che il suo partito (?) "En Marche" fosse nato da poco, all'incirca soltanto un anno fa.

Mi e' tornato in mente Berlusconi nel 93-94 che dopo mani pulite e lo smantellamento del vecchio regime democristiano, che fu idoneo per l'Italia per tutto il periodo della guerra fredda (pro USA,stay behind-gladio-Cia eccetera eccetera) nasceva all'improvviso forza italia che ottenne da subito il maggior numero di voti...in sostanza da un regime se ne passo ad un altro e in realtà non cambio niente, equivalse solo ad un passaggio di consegna necessario per il motivo del cambio di situazione mondiale dopo la caduta del muro di berlino.
Nacquero cosi i cosiddetti parti di centro destra e centro sinistra...in pratica la stessa pappa.

Ora da un certo punto di vista vedo la stessa analogia per quanto sta succedendo in Francia da parte dell'élite europea (e mondialista!) ...gli stessi di sempre..almeno da duecento anni a questa parte

Ma la gente non lo sa ed abbocca come al solito..basta fargli stringere un po il sedere, magari con qualche attentato nel posto e nel momento giusto od anche stimolare la sua parte atavica ed emotiva (oggi non mancano certo gli strumenti per questo) e in quel caso (guarda caso) quasi all'improvviso si fanno avanti personaggi perfetti per "l'incarico" e del calibro come descritti sopra (macron in questo caso specifico) che ne incarnano le aspettative della massa che per sua natura e' la sua più facile preda


chi e' davvero questo Macron e chi davvero lo sostiene (qui sotto)

http://blog.ilgiornale.it/rossi/2017/03/14/lapolide-mondialista-macron-e-la-nuova-sinistra/

Credo che il confronto con Berlusconi sia abbastanza improprio, Macron è di sinistra, di una sinistra liberale che sa presentarsi con una nuova immagine. Il riferimento è Renzi con la differenza che mentre Macron ha preferito uscire dal suo partito e di farsene uno suo, Renzi è rimasto ed ha fatto andare via gli altri.

acquario69

Il paragone con berlusconi e' la loro "discesa in campo" o come dice fharenight il magico coniglio bianco uscito dal cilindro

InVerno

Citazione di: acquario69 il 24 Aprile 2017, 16:27:01 PM
Il paragone con berlusconi e' la loro "discesa in campo" o come dice fharenight il magico coniglio bianco uscito dal cilindro
E' un paragone piuttosto flebile se paragonato alle affinità di programma politico, lo stesso Renzi è "disceso in campo", tanti sono discesi in campo, succede che le persone si diano alla politica sfruttando l'ossigeno degli astenuti.. A collegarli tutti viene fuori un analisi piuttosto bislacca..
Ps. Il partito socialista è in crescita :D non tutti sanno che il gradimento di Hollande era al 4%, sono due punti percentuali mica da ridere! :D
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

myfriend

Mi auguro che i cugini francesi votino il FN.
Questa Europa governata dalla massoneria conservatrice neo-liberista che si è comprata sia la destra che la sinistra va fatta implodere...o esplodere.
Viva Le Pen.  :D

Chi paragona Berlusconi a Macron non ha capito molto degli ultimi 30 anni.
Non voterei Berlusconi neanche morto. Ma non si può dimenticare che quelli che hanno fatto fuori il Cavaliere sono quelli che hanno creato il "governo" Monti. Cioè sono quelli che sostengono Macron.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Fharenight

Credo che Acquario non volesse confrontare Il personaggio Belrusconi col personaggip Macron, piuttosto confrontare la mossa di "salvataggio" in extremis resa necessaria dalla baracca parecchio mal concia e per una parte di popolo che incomincia a rivoltarsi contro; il coniglietto bianco uscito per magia dal cilindro. 

Poi ci sono gli stranieri che sono contro una Francia e un'Europa forte, autorevole; gli allogeni desiderano imporsi in una terra  di nessuno.

La grande moschea di Parigi ha appena fatto un appello ai quasi sei milioni di  musulmani di Francia: votare in massa Macron. 

I francesi dovrebbero svegliarsi tutti, perché come dice Mayfried, 
questa Europa governata dalla massoneria neo-liberista  che si è comprata sia la destra liberale (rappresentata da Berlusconi) che tutta la sinistra va fatta implodere... o esplodere.
Viva Le Pen !

acquario69

Citazione di: Fharenight il 25 Aprile 2017, 14:19:05 PM
Credo che Acquario non volesse confrontare Il personaggio Belrusconi col personaggip Macron, piuttosto confrontare la mossa di "salvataggio" in extremis resa necessaria dalla baracca parecchio mal concia e per una parte di popolo che incomincia a rivoltarsi contro; il coniglietto bianco uscito per magia dal cilindro.

Poi ci sono gli stranieri che sono contro una Francia e un'Europa forte, autorevole; gli allogeni desiderano imporsi in una terra  di nessuno.

La grande moschea di Parigi ha appena fatto un appello ai quasi sei milioni di  musulmani di Francia: votare in massa Macron.

I francesi dovrebbero svegliarsi tutti, perché come dice Mayfried,
questa Europa governata dalla massoneria neo-liberista  che si è comprata sia la destra liberale (rappresentata da Berlusconi) che tutta la sinistra va fatta implodere... o esplodere.
Viva Le Pen !


Certo esattamente cosi...l'allusione era fin troppo chiara.
Ma misa che l'hai capita soltanto tu.

Oggi e' uscito questo articolo qui sotto che riprende para para la tua frase del coniglio uscito dal cilindro
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=58787

Piu chiaro di cosi ! 

Ovviamente per chi ha ancora occhi per voler vedere..cioe quasi più nessuno! 
ed e' per questo semplice motivo che vincerà come al solito la massoneria.

InVerno

Citazione di: acquario69 il 25 Aprile 2017, 15:31:36 PM
Citazione di: Fharenight il 25 Aprile 2017, 14:19:05 PM
Credo che Acquario non volesse confrontare Il personaggio Belrusconi col personaggip Macron, piuttosto confrontare la mossa di "salvataggio" in extremis resa necessaria dalla baracca parecchio mal concia e per una parte di popolo che incomincia a rivoltarsi contro; il coniglietto bianco uscito per magia dal cilindro.

Poi ci sono gli stranieri che sono contro una Francia e un'Europa forte, autorevole; gli allogeni desiderano imporsi in una terra  di nessuno.

La grande moschea di Parigi ha appena fatto un appello ai quasi sei milioni di  musulmani di Francia: votare in massa Macron.

I francesi dovrebbero svegliarsi tutti, perché come dice Mayfried,
questa Europa governata dalla massoneria neo-liberista  che si è comprata sia la destra liberale (rappresentata da Berlusconi) che tutta la sinistra va fatta implodere... o esplodere.
Viva Le Pen !


Certo esattamente cosi...l'allusione era fin troppo chiara.
Ma misa che l'hai capita soltanto tu.

Oggi e' uscito questo articolo qui sotto che riprende para para la tua frase del coniglio uscito dal cilindro
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=58787

Piu chiaro di cosi !

Ovviamente per chi ha ancora occhi per voler vedere..cioe quasi più nessuno!
ed e' per questo semplice motivo che vincerà come al solito la massoneria.
Preposto che, esattamente come in Italia, tra il marcio e la muffa trovo difficile avere simpatie, Macron in primis.
Premessa che sono obbligato a questa premessa per evitare che il dialogo prenda la solita "piega calcistica" perlomeno in Francia (dove a quanto pare, nell'altro campo non gioca più "quasi nessuno"sic! )
Ci sarebbe da discutere alcuni punti dell'articolo, ma mi limito a una veloce osservazione. Ad un nazionalista\sovranista  (o che dir si voglia) Italiano dovrebbe innanzitutto interessare l'interesse nazionale (Italiano), non l'elezione di altri citrulli affini ai propri oltreconfine! Siamo proprio proprio proprio sicuri che l'elezione di LePen coincida con il maggior interesse Italiano, anzichè un Macron che vada in europa a contrastare lo strapotere germanico che nel frattempo ha disintegrato il manifatturiero Italiano? E gli stranieri! Ce li vedo fermi al confine di Ventimiglia fermati dai "confinissimi" Lepenisti. Siamo cosi contenti di tenerceli noi questi stramaledetti piscia-muri? A quanto pare si, Viva Le Pen! Viva L'Italia!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

acquario69

#10
non ci sono più interessi nazionali da salvaguardare..si e' andati ben oltre!
in ballo ce la liberta o il votarsi definitivamente alla schiavitù ... e del mondo intero
ciao!

PS: Fharenight hai la casella dei messaggi piena

Fharenight

Citazione di: acquario69 il 26 Aprile 2017, 08:07:33 AM
non ci sono più interessi nazionali da salvaguardare..si e' andati ben oltre!
in ballo ce la liberta o il votarsi definitivamente alla schiavitù ... e del mondo intero
ciao!

PS: Fharenight hai la casella dei messaggi piena
Certo, Acquario, piú leggo certe risposte e piú mi viene da piangere... Ipocrisia allo stato puro.
Forse non si tratta neppure piú di ideologia ma di ottundimento della ragione, perché conosco persone che pure essendo di ideologia di sinistra si rendono conto de tradimento e fallimento di tutta la sinistra attuale e la criticano aspramente. È questione di intelligenza ed onestà intellettuale. Ciò che piú trovo pazzesco è il buonismo melenso distruttivo. Incredibile!

green demetr

Si mi accodo anch'io alle varie prese di posizione, che poi sono un semplice prendere atto di....
(e quindi mi congratulo  :) )

La lunga strada che ha portato la Le Pen alla possibilità di un ballottaggio, vanta tra l'altro gli elogi di Costanzo Preve, e di filosofi come Benoist.

Siamo certamente al punto di svolta destinale per l'europa.(la lotta ai poteri imperialisti).

e allora mi sono riletto quel celebre pezzo del Preve che non posso non ri-citare, canto del cigno di uno dei più lucidi intellettuali che io abbia mai sentito. (e su cui concordo in tutto e per tutto)

Devo dire che a distanza di 5 anni, non ha perso niente del suo valore politico, anche a testimonianza che la Le Pen è tutt'altro che una populista impreparata.

cit
http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/quando-il-marxista-preve-invitava-a-votare-front-national-

"5. Essendo un uomo di libri (e non vergognandomene affatto) cito nell'ordine quattro libri francesi, che mi hanno portato liberamente a questa folle decisione politicamente scorrettissima (ndr votare Le Pen Alle presidenziali 2012), anche se virtuale perché non ho il passaporto francese. Il primo è un recente saggio di de Benoist (cfr. Au bord du gouffre, Krisis, Paris 2011). Il secondo è un saggio di Jean-Claude Michéa (cfr. Le complexe d'Orphée, Climats, Paris 2011). Il terzo è un saggio di Régis Debray (cfr. Èloge des frontières, Gallimard, Paris, 2011). Il quarto e ultimo è direttamente di Marine Le Pen (cfr. Pour que vive la France, Grancher, Paris, 2012). D'ora in poi li citerò con il nome del solo autore, ma lo farò analiticamente, perché mi pare che due esistano anche in traduzione italiana, ma due ancora no. Cercherò di fare un ragionamento piano e non settario."

"6. Intitolato in italiano "Sulla soglia dell'abisso", il più recente libro di de Benoist sarebbe forse il più bel libro di "sinistra" pubblicato nell'ultimo anno, se la sinistra esistesse ancora e non fosse stata completamente fagocitata dalla "polizia del pensiero", dal futurismo progressistico automatizzato, dalla retorica dei diritti umani a bombardamenti incorporati, dall'antifascismo nostalgico-paranoico in totale assenza di fascismo, e via dicendo. So che quello che dico pare surrealistico e kafkiano, ma leggere per credere. Oggi chi è di sinistra dovrebbe essere contro la globalizzazione finanziaria, forma post-moderna di imperialismo post-borghese e post-proletario, ed in effetti libri contro il finanz-capitalismo (Gallino) si sprecano. Ma de Benoist è veramente contro la globalizzazione, non per finta o in modo teatrale (indignatos, Occupy Wall Street, eccetera), ma lo è con il coraggio di tirare anche alcune conclusioni sgradevoli e politicamente scorrette per i palati di sinistra: connotazione esatta del nemico principale indicato con nome e cognome e senza perifrasi, contingentamento dell'immigrazione incontrollata (senza la minima ombra di razzismo), ritorno alla sovranità monetaria nazionale anche se in forma federalista, protezionismo moderato ma visibile, opposizione al multiculturalismo americanizzante, eccetera. Tutte cose che la sinistra politicamente corretta non osa non solo dire, ma neppure pensare.  A proposito della globalizzazione, la "sinistra" è divisa in due grandi tronconi, che definirei dei globalizzatori anarchico-utopisti e degli altermondialisti politicamente corretti. I globalizzatori anarchico-utopisti (Negri, Hardt, ma anche Badiou e Zizek) sono soprattutto nemici del vecchio Stato nazionale autoritario, e vedono nella globalizzazione nuove possibilità di liberazione ed il potenziale avvento di una nuova "moltitudine" (che sostituisca la vecchia e noiosa classe salariata, operaia e proletaria, che nel frattempo ha "deluso"), cioè di una soggettività capace di legare "la singolarità al comune". Formalmente, si tratta di marxismo ortodosso legato analogicamente al Marx del Manifesto del 1848: così come la società borghese è un progresso rispetto a quella feudale, così l'impero mondializzato è un passo avanti rispetto alla realtà degli Stati nazionali edificati dalla borghesia (cfr. G. Giaccio, Diorama Letterario, n. 306, 2011). Si tratta di una ipocrita follia popolare nei due estremi della società, le cafeterias dei campus americani ed i centri sociali, dove vegeta una generazione di disoccupati.  Gli altermondialisti politicamente corretti (ad esempio "Le Monde diplomatique", i trotzkisti francesi delle due varianti, i tre porcellini italiani Vendola, Diliberto e Ferrero, la Linke tedesca, eccetera) respingono invece le idiozie precedenti, ma ritengono in buona fede che le "lotte" (proletari più ecologisti, femministe e pacifisti) possano "imporre" alle oligarchie un secondo compromesso keynesiano-fordista, riproducendo i trenta anni gloriosi (Hobsbawm). Essi condannano virtuosamente la globalizzazione e la dittatura dello spread e della speculazione, ma pensano di poterne venire fuori non solo con Bersani, Hollande e la SPD rinnovata, ma anche senza pagare prezzi sgradevoli come il contingentamento dell'immigrazione, misure protezionistiche e ristabilimento delle monete sovrane nazionali (magari tenendo l'euro come sola unità di conto di riserva). Insomma, vogliono la botte piena e la moglie ubriaca, e vogliono fare la frittata senza rompere le uova.  Il libro di de Benoist rompe finalmente l'ipocrisia politicamente corretta, ed ora si capisce meglio perché la "polizia del pensiero" adori Negri, Badiou e Zizek e lo condanni alla damnatio memoriae in vita."

"7. Il libro di Michéa affronta in modo impareggiabile un tema che un secolo prima di lui solo Georges Sorel aveva saputo affrontare così bene, anche se Sorel non aveva ancora conosciuto la natura controrivoluzionaria del cosiddetto Sessantotto (in proposito vedi D. Fusaro, Minima Mercatalia, Bompiani, Milano 2012, pp. 372-394). Michéa spiega come la "sinistra" abbia potuto alienarsi la "gente comune" sulla base dell'adozione dogmatica della "religione del progresso". Il paradosso che Michéa spiega in modo magistrale sta nel fatto che da un lato la sinistra critica il liberismo economico ed il liberalismo politico, visti correttamente come l'involucro del dominio delle oligarchie finanziarie, e poi accetta supinamente il suo necessario complemento culturalistico, la liberalizzazione dei costumi, la religione del progresso, il mito per cui l'Avanti è sempre per definizione meglio dell'Indietro, ed il fatto che la morale per definizione è considerato un fatto strettamente privato. Michéa non coltiva nessuno nostalgismo reazionario, semplicemente spiega con ricchi riferimenti storici, antropologici e filosofici in che modo la schizofrenia progressista si è impadronita del recinto sacro della sinistra, recinto ben sorvegliato dalla nota "polizia del pensiero" e dai "crociati dell'interventismo umanitario".  Leggere per credere."



"8. Régis Debray ha alle spalle una lunghissima storia rivoluzionaria che l'ha portato dal Che Guevara a Mitterrand alla difesa sacrosanta della Jugoslavia nel 1999. Debray vede nella "frontiera" un limite alla mondializzazione, perché è ad un tempo la precondizione della sovranità monetaria nazionale e la precondizione dell'opposizione al "mondialismo planetario", che si copre di buone intenzioni multiculturali, assistenzialistiche e pacifistiche, e poi inevitabilmente copre l'interventismo a cento ottanta gradi (Schmitt, Zolo). Quello di Debray è un vero discorso contro il politicamente corretto sans frontiéres e sans papier, fatto da una persona che ha girato il mondo, ha le credenziali "internazionalistiche" a posto ed è multilingue. Appunto per questo non ha bisogno di coprirsi con il ridicolo mantello del multiculturalismo politicamente corretto, può tranquillamente restaurare il significato positivo e non negativo della frontiera: un limite magari facilmente oltrepassabile con una semplice carta d'identità, ma anche un limite fisiologico della sovranità comunitaria praticabile."

"11. E passiamo ora al libro della Le Pen. Mi si dirà che è un libro propagandistico, fatto per ingannare i creduloni "di sinistra" come me. Ma io non faccio parte della polizia del pensiero, ed ho già largamente pagato i miei prezzi al gossip malevolo. Io leggo libri, mi devo fidare di quello che leggo, e raramente ho avuto modo di trovarmi tanto d'accordo con un testo politico-teorico. Marine Le Pen (p. 135) afferma apertamente il deperimento attuale della dicotomia Destra/Sinistra. Se lo fa, questo significa che cerca voti a destra, al centro e a sinistra. Bene, è esattamente quello che da 15 anni aspetto da un politico. Perché ora che arriva dovrei sospettare l'inganno?                              Essa critica la guerra dell'Iraq (p.37). Sostiene che la bolla speculativa immobiliare è stata una strategia voluta (p. 36). Sostiene con Polanyi che il mercato è più utopico del piano (p.26). Sostiene con Maurice Allais che il liberalismo ha un codice "stalinista" e che il mondialismo è un'alleanza fra consumismo e materialismo (p. 49). Sostiene con Todd che c'è incompatibilità fra libero scambio e democrazia (p.50). Sostiene che se c'è qualcosa di "fascista", questo qualcosa è l'euro (pp. 54-61), affermazione certamente un po' hard, ma meglio esagerare che sottovalutare. Le è perfettamente chiara la natura abbietta dell'interventismo umanitario di Kouchner (p. 127). Si rifà positivamente a Lipovetsky, a Michéa ed a Bourdieu, e cita positivamente sia De Gaulle che lo stesso comunista Marchais.                                                                                                                                 Ma soprattutto ci sono due punti importanti. In primo luogo, a differenza dei soliti politicanti ignoranti, la Le Pen traccia una vera genealogia teorica del capitalismo liberista, dai fisiocratici a Smith. In secondo luogo, non lascia dubbi sul fatto che la mondializzazione è cattiva in sé, è un orizzonte di rinuncia (p. 19), il modello americano è al cuore del progetto mondialista (p. 34), il debito pubblico è un buon affare mondialista (p. 72), l'organizzazione europea di Bruxelles è l'avanguardia europea del mondialismo (p. 74), e che infine l'immigrazione incontrollata è parte di un'offensiva economica e culturale del mondialismo (p. 80). Questa ultima affermazione è particolarmente sgradevole per le anime pie politicamente corrette di sinistra, perché identificata con il razzismo ed il populismo. Bisogna però sapere se essa è fondata o infondata, ed io la considero parzialmente fondata. La Le Pen afferma anche che il sarkozysmo è lo stadio supremo del mondialismo (p. 151), che la nazione non deve essere demonizzata (p. 103), che la scuola e la cultura classica devono essere difese (p. 111 e p. 235), che il popolo è diventato "indesiderabile" e viene sempre accusato di "populismo", termine vuoto e per questo sorvegliato dalla polizia del pensiero (p. 128). E potrei continuare.  Sottolineo per chiarezza che la mia dichiarazione "scandalosa" deve essere giudicata solo ed esclusivamente sulla base del libro e dei punti citati; essa non comporta in alcun modo  la condivisione del razzismo e della xenofobia anti-immigrati, con le quali la Le Pen si deve e si dovrà inevitabilmente confrontare sul piano elettorale. A questo punto mi si dica, se lo si vuole, che sono un vecchio ingenuo gabbione e che mi lascio infinocchiare da una scaltra "populista". Ammetto di avere un fraterno amico, che qui non cito, che fa parte del circolo politico della Le Pen. Egli afferma, ed io gli credo, che il libro corrisponde a verità e che la Le Pen crede veramente a quello che scrive. Preferisco sbagliare per ingenuità che essere sospettoso per paranoia."
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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