Effetti avversi della Filosofia?

Aperto da Claudia K, 28 Marzo 2023, 13:51:59 PM

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Claudia K

Citazione di: Socrate78 il 02 Aprile 2023, 20:35:17 PMla follia ha un'origine SOCIALE
??? In che senso?  ???

Può valere (parzialmente) per le nevrosi, ma non per le psicosi (e la depressione è proprio il parametro  meno illuminante, potendo essere tanto su base nevrotica che su base  psicotica). 

Inoltre: mentre penso che continui ad imperversare l'idea romantica del "genio e sregolatezza" in declinazioni di pura fantasia, perdonami ma mi sembra proprio che della malattia mentale non si abbia visione concreta e durissima, come è nella realtà. 
Ricucio i due cenni : il genio "sregolato" (guarda caso) poteva essere più o meno volutamente sregolato per tot consuetudini quotidiane e relazionali, ma era SEMPRE perfettamente "sul pezzo" della propria arte o scienza, e non gli capitava certo di affermare o tramandare farneticazioni. E persino la sregolatezza indotta da sostanze psicotrope (dall'assenzio all'LSD) ampliava il respiro di performances geniali. 
Nulla di ciò avviene nella malattia mentale (se)vera, in cui lo sconquasso di ogni possibile bussola si palesa in ogni gesto-pensiero-parola. 
E vale anche per le allucinazioni, le quali assurgono a dignità di sintomo psichiatrico quando e solo quando si inseriscono in un quadro d'insieme che è privo di ogni bussola (non a caso : dei tanti "veggenti" che molto coerentemente fondano una bella aziendina iperproduttiva...si pensa mica mai che siano schizofrenici! Si pensa che siano paracarri (= perfettamente sani di mente e con una faccia di granito). 

Claudia K

Citazione di: Jacopus il 02 Aprile 2023, 21:28:24 PMsi può perfino vincere un premio Nobel ed essere diagnosticati schizofrenici ( fatto vero, si chiamava J. Nash, se ricordo bene).
Tutto vero, ma sulla diagnosi di schizofrenia è doveroso ricordare che a Nash fu fatta molto prima che la psichiatra inquadrasse i disturbi dello spettro autitistico e particolarmente quelli ad <alto funzionamento> . 
Ed è l'autismo ad alto funzionamento che caratterizza veri e propri talenti soprattutto in ambito scientifico. 

Jacopus

#92
Ovvio che la malattia mentale ha una concausa sociale. Se la società crea i presupposti per il non-riconoscimento, una possibile via di fuga è la malattia mentale. Non tutti adottano questa strategia poiché interagiscono fattori sociali, fattori genetici e fattori casuali. Se la società crea i presupposti per la violenza, una risposta adattiva può essere la malattia mentale.
Nash era solo un esempio. La schizofrenia e la paranoia permettono il mantenimento delle funzioni cognitive generali, al punto che si possono architettare progetti lucidissimi,che però sono minati alla base dal delirio. È possibile anche la remissione dei sintomi, sia temporanea che permanente. Sull'accentuazione delle capacità digitali e del pensiero classificatore e tipologico negli schizofrenici , vedi anche Mc Gilchrist, "il padrone e il suo emissario."

Sull'autismo ho più dubbi, anche se è vero che autismo schizofrenia e paranoia hanno molti punti in comune. E tutte e tre le condizioni si muovono entro uno spettro di esperienze molto diverse fra di loro in termini di gravità e di espressioni. L'autismo però ha una origine molto più genetica e quindi organica rispetto a schizofrenia e paranoia.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Claudia K

Citazione di: Jacopus il 02 Aprile 2023, 22:30:13 PMla malattia mentale ha una concausa sociale
Sulla/e CONcausa/e della malattia mentale...ci può stare tutto e anche di più.
Dire, invece e come Socrate, che LA causa sia sociale...e no, ma proprio no.
Sono passati i tempi dell'elettroshock che produceva effetti anche se nessuno sapeva perchè.
Oggi una terapia farmacologica di ambito psichiatrico è perfettamente mirata a ripristinare squilibri organici, e non funziona "bromurando", bensì consentendo al sofferente psichico di recuperare per questa via condizioni di vivibilità anche del tutto liete e godibili.
E poi...basta pensare al bipolare per aver prova che le cause del suo disturbo siano anzitutto endogene : il bipolare che vive ogni giorno la stessa identica vita...è quello che in fase up ne è felicissimo ed euforico, e che poi, in fase down che può subentrare dopo una notte di sonno pure goduto...vede la stessa realtà a rovescio e vuole solo farla finita.
E non recita in nessuna delle due fasi.

 

Jacopus

I bipolari rispondono con la loro bipolarità a una situazione di disagio. Non ho ancora mai visto un bipolare provenire dalla famiglia del Mulino Bianco. È possibile che la scelta per la bipolarità sia influenzata da modelli già presenti in famiglia.
Preciso ancora una volta.
Accanto a cause sociali, ci sono cause endogene che facilitano l'insorgenza in certi soggetti e proteggono invece altri. Le
Cause endogene a loro volta possono essere determinate epigeneticamente, attraverso un arco di tempo almeno trisgenerazionale. Inoltre la storia di ogni individuo percorre precisi piani endocrinologici ed ormonali che condizionano l'evoluzione della malattia mentale. È difficile diventare schizofrenici a 70 anni così come è difficile ammalarsi di Alzheimer a 40.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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