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LOGOS - Argomenti => Tematiche Culturali e Sociali => Discussione aperta da: Aspirante Filosofo58 il 14 Marzo 2023, 09:07:45 AM

Titolo: ... e se....
Inserito da: Aspirante Filosofo58 il 14 Marzo 2023, 09:07:45 AM
A mio avviso, l'essere umano sta percorrendo la direzione sbagliata, quella che lo porterà a piombare dritto filato in un burrone. In pratica l'essere umano comune:

Poi capita qualcuno che, come me, ha dovuto fare i conti con una vita non proprio idilliaca, che ha dovuto pensare a soluzioni di problemi per altri inesistenti, e allora sono guai.

Gli ultimi avvenimenti sempre più drammatici e sempre più frequenti mi hanno fatto pensare che forse dovremmo un po' tutti iniziare a ragionare autonomamente perché, se è vero che pensare costa fatica, è altrettanto vero che, una volta trovata la soluzione ad un problema e una volta risolto il problema stesso, la soddisfazione di gridare al mondo intero "ce l'ho fatta" è immensa, e comunque, l'esserci riusciti accresce il proprio bagaglio di conoscenze.

Io ci provo, provo a ragionare con la mia testa. Poi, se vi va, prendetemi per matto!


Questo è solamente l'inizio delle mie elucubrazioni mentali!  :D :D :D

... A voi la linea.  ;)



Titolo: Re: ... e se....
Inserito da: iano il 14 Marzo 2023, 13:27:03 PM
Penso che ad ognuno di noi capiti per motivi per lo più accidentali di doversi dare una ''resettata'' senza disporre di un manuale.
Nulla ci infastidisce più di questa evenienza, ma nulla ci soddisfa più del trovarvi soluzione pur senza disporre di un manuale d'uso, tanto che maldestramente a volte siamo tentati di crearci problemi da soli per poter rinnovare quella sensazione.
In effetti c'è pieno di manuali d'uso viventi, approssimandosi ai quali per le più svariate motivazioni, diciamo poi di ricevere da essi più di quanto credevamo di poter dare.
Inutile negare che gli altri, quando non si tratta dei soliti noti, ci inquietano e direi che ciò non sia innaturale.
Inutile negare che, pur ben sapendo che una maggiore conoscenza degli altri ridimensiona l'inquietudine fino ad annullarla, perchè si tratta banalmente di allargare la cerchia dei soliti noti, non sempre ciò facciamo, perchè non è facile da fare.
Quando però l'inquietudine diventa patologica è proprio ciò che vale la pena fare.
Scopriamo allora, come effetto imprevisto, di entrare in contatto con una miriade di soluzioni viventi a problemi che abbiamo o potremmo avere, e magari anche prevenire.
Al minimo riusciamo così ad uscire da una miriade di contraddizioni con le quali decidiamo giocoforza di convivere, ma che alla lunga ci consumano.

Facile a dirsi, ma difficile a farsi per cui di fatto lo facciamo solo quando la necessità ci spinge o il caso ci assiste, e il risultato è sempre lo stesso, grande soddisfazione, perchè di fatto la nostra natura è quella di risolvere problemi e nel farlo troviamo soddisfazione, ma per lo più facciamo la vita dei cavalli da corsa nella stalla.
Titolo: Re: ... e se....
Inserito da: atomista non pentito il 14 Marzo 2023, 14:28:09 PM
Bello e condivisibile l'elenco di cose da fare il problema e' sempre solo uno pero' : "come" ? Riferirsi all' "uomo" o all'"umanità'" al singolare puo' dare l'illusione che il come sia quasi immediato da focalizzare. Invece siamo piu' o meno 8 miliardi ( piu' o meno , si veda altro post) ED OGNUNO CON IL SUO (LEGITTIMO E CONNATURATO) EGOISMO , con poi una minoranza ,ma che pesa migliaia di volte piu' della maggioranza, che l'egoismo lo ha piu' che dopato ed illegittimo , tuttavia ha anche le possibilita' di perpetuarlo. Come la mettiamo ?
Titolo: Re: ... e se....
Inserito da: Ipazia il 15 Marzo 2023, 07:17:02 AM
La mettiamo come sempre, con qualche complicazione demografica e sociologica in più.  Gruppi di interesse che si aggregano e si scontrano, generando nicchie di sopravvivenza dove rifugiarsi, scrivendo giorno per giorno il proprio manuale, in una galassia antropologica che sta attraversando uno spaziotempo disgregato. Attendendo che la materia oscura, che muove la sua massa, trovi un moto di aggregazione più soddisfacente.

Nel frattempo il Capitale imperversa sovrano e non è un belvivere, perché questi dio fenicio ha continuo bisogno di carne umana per conservarsi. Non resta, come topi in un labirinto, che aguzzare l'ingegno e sperare che un colpo di fortuna ci faccia trovare la via d'uscita, in numero e con mezzi sufficienti da poter realizzare qualcosa di diverso.