... e se....

Aperto da Aspirante Filosofo58, 14 Marzo 2023, 09:07:45 AM

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Aspirante Filosofo58

A mio avviso, l'essere umano sta percorrendo la direzione sbagliata, quella che lo porterà a piombare dritto filato in un burrone. In pratica l'essere umano comune:
  • si prostra dinnanzi a chi ha soldi, potere, fama, successo: lo idolatra;
  • preferisce evitare di pensare, perché è difficile, perché indaffarato in mille faccende, non ha tempo per farlo;
  • prende per matto chiunque voglia pensare con la propria testa, perché non sia mai che qualcuno osi mettere in discussione lo status quo!

Poi capita qualcuno che, come me, ha dovuto fare i conti con una vita non proprio idilliaca, che ha dovuto pensare a soluzioni di problemi per altri inesistenti, e allora sono guai.

Gli ultimi avvenimenti sempre più drammatici e sempre più frequenti mi hanno fatto pensare che forse dovremmo un po' tutti iniziare a ragionare autonomamente perché, se è vero che pensare costa fatica, è altrettanto vero che, una volta trovata la soluzione ad un problema e una volta risolto il problema stesso, la soddisfazione di gridare al mondo intero "ce l'ho fatta" è immensa, e comunque, l'esserci riusciti accresce il proprio bagaglio di conoscenze.

Io ci provo, provo a ragionare con la mia testa. Poi, se vi va, prendetemi per matto!

  • Le morti in mare, i terremoti, i cataclismi vari, la siccità in talune zone del mondo, e le inondazioni in talaltre, dovrebbero far pensare all'intera umanità che la direzione da prendere sia la collaborazione, per contribuire a costruire una società migliore in un mondo migliore;
  • Nel racconto biblico della torre di Babele, c'è collaborazione, ce n'è tanta, ma l'oggetto della collaborazione forse non è proprio il massimo: costruire una torre che arrivi a detronizzare Dio mi pare veramente poco furbo;
  • L'umanità è come un grande puzzle e gli esseri umani sono i pezzi di questo puzzle: è sufficiente che ognuno cerchi, si impegni a cercare e trovi il proprio posto in questo puzzle per contribuire a formare il disegno che si cela dietro al puzzle stesso;
  • Le stragi di ogni natura potrebbero essere una risposta della Natura o dell'Esistenza stessa, per non distruggere completamente questo Pianeta, dal momento che gli eventi naturali che senza  l'uomo accadevano ogni migliaio di anni, con l'uomo rischiano di ripetersi con una frequenza 100 volte maggiore;
  • L'essere umano è in grado di datare con precisione sbalorditiva ogni reperto archeologico, di darci il tempo esatto che impiega un raggio di sole ad arrivare sulla terra, di costruire macchine sempre più sofisticate e precise, per ogni uso: civile, o militare, ecc... ecc... ma nulla sa di sé, della propria anima, insomma di ciò che non può essere dimostrato scientificamente (sia che esista, sia che non esista);
  • Ognuno è parte del tutto: ogni parte influenza il tutto, e viceversa, e ogni parte influenza ed è influenzata da ogni altra parte, segno questo che non siamo isole e che ogni nostra parola o azione, avrà indubbiamente una conseguenza, influirà su chi ci sta intorno, o su chi ci vede e ci ascolta con i potenti mezzi tecnologici attuali. Anche gli astri ci influenzano e si influenzano reciprocamente. Anche noi influenziamo loro;
  • Si fa di tutto per allungare l'aspettativa di vita delle persone, ma cosa si fa per migliorarne la qualità della vita? Io credo, poco o niente. Segno questo che siamo più interessati alla quantità e alle statistiche, che alla qualità stessa.

Questo è solamente l'inizio delle mie elucubrazioni mentali!  :D :D :D

... A voi la linea.  ;)



La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

iano

Penso che ad ognuno di noi capiti per motivi per lo più accidentali di doversi dare una ''resettata'' senza disporre di un manuale.
Nulla ci infastidisce più di questa evenienza, ma nulla ci soddisfa più del trovarvi soluzione pur senza disporre di un manuale d'uso, tanto che maldestramente a volte siamo tentati di crearci problemi da soli per poter rinnovare quella sensazione.
In effetti c'è pieno di manuali d'uso viventi, approssimandosi ai quali per le più svariate motivazioni, diciamo poi di ricevere da essi più di quanto credevamo di poter dare.
Inutile negare che gli altri, quando non si tratta dei soliti noti, ci inquietano e direi che ciò non sia innaturale.
Inutile negare che, pur ben sapendo che una maggiore conoscenza degli altri ridimensiona l'inquietudine fino ad annullarla, perchè si tratta banalmente di allargare la cerchia dei soliti noti, non sempre ciò facciamo, perchè non è facile da fare.
Quando però l'inquietudine diventa patologica è proprio ciò che vale la pena fare.
Scopriamo allora, come effetto imprevisto, di entrare in contatto con una miriade di soluzioni viventi a problemi che abbiamo o potremmo avere, e magari anche prevenire.
Al minimo riusciamo così ad uscire da una miriade di contraddizioni con le quali decidiamo giocoforza di convivere, ma che alla lunga ci consumano.

Facile a dirsi, ma difficile a farsi per cui di fatto lo facciamo solo quando la necessità ci spinge o il caso ci assiste, e il risultato è sempre lo stesso, grande soddisfazione, perchè di fatto la nostra natura è quella di risolvere problemi e nel farlo troviamo soddisfazione, ma per lo più facciamo la vita dei cavalli da corsa nella stalla.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

atomista non pentito

Bello e condivisibile l'elenco di cose da fare il problema e' sempre solo uno pero' : "come" ? Riferirsi all' "uomo" o all'"umanità'" al singolare puo' dare l'illusione che il come sia quasi immediato da focalizzare. Invece siamo piu' o meno 8 miliardi ( piu' o meno , si veda altro post) ED OGNUNO CON IL SUO (LEGITTIMO E CONNATURATO) EGOISMO , con poi una minoranza ,ma che pesa migliaia di volte piu' della maggioranza, che l'egoismo lo ha piu' che dopato ed illegittimo , tuttavia ha anche le possibilita' di perpetuarlo. Come la mettiamo ?

Ipazia

La mettiamo come sempre, con qualche complicazione demografica e sociologica in più.  Gruppi di interesse che si aggregano e si scontrano, generando nicchie di sopravvivenza dove rifugiarsi, scrivendo giorno per giorno il proprio manuale, in una galassia antropologica che sta attraversando uno spaziotempo disgregato. Attendendo che la materia oscura, che muove la sua massa, trovi un moto di aggregazione più soddisfacente.

Nel frattempo il Capitale imperversa sovrano e non è un belvivere, perché questi dio fenicio ha continuo bisogno di carne umana per conservarsi. Non resta, come topi in un labirinto, che aguzzare l'ingegno e sperare che un colpo di fortuna ci faccia trovare la via d'uscita, in numero e con mezzi sufficienti da poter realizzare qualcosa di diverso. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri