Diventare adulti

Aperto da Jacopus, 24 Aprile 2018, 22:04:54 PM

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Jacopus

Questa è un'epoca particolare. Mai come oggi nel mondo occidentale i minorenni sono stati tutelati. Al punto tale che desideriamo tutti essere e restare minorenni, giovani, belli, spensierati (irresponsabili?), forever young...come recitava una canzone di Dylan. Il mondo adulto, strutturato, monoidentitario, solido, tradizionale non è più apprezzato. Non esiste neppure più un percorso coerente e condiviso di crescita e di appropriazione di ruoli sociali. I riti di passaggio sono solo riti di consumo (l'auto del neo-patentato, ad esempio). Nelle nostre città di intersecano adulti che si reputano tali in quanto "maschi alpha" e adulti che fingono di essere gli amici dei propri figli. E ovviamente c'è la stragrande maggioranza che non si pone il problema e vive all'interno della sua cultura quello che pensa debba rappresentare un adulto.
Ma come si diventa adulti? E' auspicabile diventarlo? Che cosa comporta la maggiore età? E perchè essa viene percepita come negativa se contrapposta all'adolescenza e alla giovinezza?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Socrate78

E' auspicabile diventarlo? Certamente! L'età adulta è la stagione migliore della vita, si è autonomi, si dipende molto meno dagli altri e si vedono le cose con maggior giudizio e senso critico rispetto agli adolescenti e ai giovani che si illudono e poi subiscono le peggiori batoste. Nell'età adulta si lavora e quindi ci si può sentire utili agli altri, alla società, certo comporta anche delle responsabilità, ma avere responsabilità ci porta anche ad essere attenti, padroni della nostra vita, ci porta a sviluppare la nostra intelligenza, a prendersi cura di chi ci è affidato e a crescere mentalmente e moralmente.
Invece poi prima e dopo dell'età adulta che cosa c'è? C'è l'infanzia in cui si dipende dagli altri, ad esempio dai genitori, si deve sottostare spesso al loro giudizio, ai loro umori, alle loro idee e dopo c'è l'età peggiore che è la vecchiaia, ci si ammala, si dipende da chi deve curarti, magari si viene rinchiusi in un ospizio dove ci si annoia a morte oppure anche se si sta ancora bene si resta soli come cani e si sente vuoto ,solitudine, angoscia. Il vero male non è la morte, quella è una cosa naturale, i vero mali sono la dipendenza e la solitudine, ovviamente quando la stessa solitudine non è frutto di una scelta ma di circostanze della vita.

green demetr

Citazione di: Jacopus il 24 Aprile 2018, 22:04:54 PM
Questa è un'epoca particolare. Mai come oggi nel mondo occidentale i minorenni sono stati tutelati. Al punto tale che desideriamo tutti essere e restare minorenni, giovani, belli, spensierati (irresponsabili?), forever young...come recitava una canzone di Dylan. Il mondo adulto, strutturato, monoidentitario, solido, tradizionale non è più apprezzato. Non esiste neppure più un percorso coerente e condiviso di crescita e di appropriazione di ruoli sociali. I riti di passaggio sono solo riti di consumo (l'auto del neo-patentato, ad esempio). Nelle nostre città di intersecano adulti che si reputano tali in quanto "maschi alpha" e adulti che fingono di essere gli amici dei propri figli. E ovviamente c'è la stragrande maggioranza che non si pone il problema e vive all'interno della sua cultura quello che pensa debba rappresentare un adulto.
Ma come si diventa adulti? E' auspicabile diventarlo? Che cosa comporta la maggiore età? E perchè essa viene percepita come negativa se contrapposta all'adolescenza e alla giovinezza?

Diventare vecchi è una gran seccatura.  ;D
L'unica cosa positiva è che solo allora si può fare filosofia  ;D
Vai avanti tu che mi vien da ridere