DIASTOLE E SISTOLE - IL RESPIRO DEL NULLA

Aperto da Visechi, 15 Novembre 2024, 20:41:55 PM

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niko

#15
Citazione di: green demetr il 30 Novembre 2024, 22:07:12 PMIl problema è chi detiene tutti i mezzi determina anche tutti i fini.
E infatti oggi il fine è il mezzo stesso.


Il mondo e' pieno di pazzi, che sopravvalutano la tecnica.

La guerra c'e' perche' il mezzo, raporesentato dalla tecnica, e' asservito ai fini umani. Che sono sempre gli stessi piu' o meno da cinquemila anni, per non dire duecentomila.

Capisco, che sia difficile accettare la realta', ma la guerra fara' pulizia di un sacco di falsi problemi, oltreche' di false illusioni.

Nessuno, detiene "tutti i mezzi", il capitalismo e' sostanzialmente anarchico. Cattiva anarchia, ma pur sempre anarchia. Basta vedere quali siano, ad oggi, i suoi "mezzi", di autoregolazione, e auto-ritorno, ad uno stato di equilibrio, o quantomeno, di minor disequilibrio. I mezzi che fanno servizio al collettivo, attuale, della condizione umana, in questo caso, non all'individuale.

Guerra sola igiene del mondo, diceva un poeta, fascista.

Magari non proprio la sola, ecco, direi io.

Ma sicuramente una delle possibili, e probabili.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Citazione di: niko il 30 Novembre 2024, 23:08:58 PMNessuno, detiene "tutti i mezzi", il capitalismo e' sostanzialmente anarchico.
Certo che esiste chi detiene tutti i mezzi, o pensi siano pubblici?
Secondo te la guerra per la guerra a cosa è dovuta? se non dal fatto che qualcuno ha i mezzi di guerra e che ha bisogno qualcuno che detenga i mezzi di propaganda (i mass media).
Entrambi hanno bisogno dell'altro per auto-alimentarsi, ossia il loro mezzo, fa da fine.
Entrambi vogliono continuare a detenere quei mezzi.
A parte le questioni politiche egemoniche, in realtà le cose sono ben diverse.
A nessuno frega veramente di questo o di quello stato.
Anzi non so se hai letto i loro programmi: lo stato deve essere abbattuto perchè è una zavorra rispetto a questa riproduzione di se stesso.
Il potere ha bisogno di riprodursi.
E oggi solo chi detiene il know how scientifico è quello che dominerà.
Noi faremo la fine dell'africa. Te lo dico io.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Visechi

Citazione di: green demetr il 30 Novembre 2024, 22:56:53 PMSu questo siamo pienamente d'accordo io aborro l'oriente politico.

Ma se uno vuole trattare il sociale come categoria, allora ne deve derivare le sue cordinate.
Anzitutto a colui che queste cordinate le ha scoperte.
Esso ha nome di capitalismo.
La socialità è una categoria del capitalismo (Marx).
E dunque non esiste una politica dell'economia (come i comunisti hanno travisato, estinguendosi e rinchiudendosi nei recinti dei forum e dei gruppi vari social),
Ma una ECONOMIA politica.
Non è la politica che determina l'economia, ma l'economia che determina la politica.
E' questo il messaggio di Marx, ancora oggi inascoltato.
Dunque quel che rimane dei socialisti veri dovrebbe immediatamente parlare dell'economia, lasciando da stare le stoltezze della tassazione.
La tassazione è di per sè ininiqua. E' il pizzo che l'amministratore chiede al produttore per lasciarlo lavorare. E' mafia legalizzata.
Il nichilismo in questo non c'entra niente: è proprio la base della teoria.
Marx si è sempre raccomandato di non dirsi filosofo, fino all'esaurimento.
E invece qui ancora a menare il can per l'aia, non c'è trippa nemmeno per i gatti.

Io non avendo ancora tutta l'opera, mi baso su quelle prime venti pagine circa che ho letto.
Non è che che queste pagine non dicano niente, anzi!
Marx impiega buona parte delle pagine per far capire all'operaio il concetto di uguaglianza.
Uguaglianza dei diritti? Ma nemmeno per sogno!
L'uguaglianza fra lavoro e valore.
Alla base delle teoria sta la teoria del valore, ossia della differenza tra valore d'uso e valore di scambio.
Il liberismo la teoria ignorante che precede l'arrivo rivoluzionario di Marx, non ragiona sul primo, ma solo sul secondo instaurando come dice Marx in avvio del capitale, una teoria merceologica.
La merce riguarda ESCLUSIVAMENTE la merce di fabbrica.
In quanto l'agricoltura è esente dalla teoria, infatti è la terra che dà i frutti.
Ciò che conta in Marx è la teoria aziendale.
Oggi come oggi l'economia è passata da un modello industriale ad uno finanziario.
Oggi il capitale si è trasferito nel digitale.
L'investimento non sta più nei prodotti, ma nel capitale che produce capitale.
E' la via più veloce al profitto.
In questo senso la teoria marxiana è diventata obsoleta.
Peccato che Marx ne avesse parlato di questa possibilità liquidandolo come irriproducibile non solo nel lungo, come il capitalismo, ma anche nel breve periodo.
Sappiamo benissimo che questa bolla, come la chiamano loro, i capitalisti, è esplosa nel 2008 con il caso Lehman brother.
Ci avviciniamo al ventennale, e da allora le politiche di austerity e di raccoglimento del capitale dei privati nelle tasche delle elites economiche, sottoforma di asset creditizi finanziari ha creato tutte le condizioni per cui l'Europa deve necessariamente tornare ad una politica aziendale, o finire in banca rotta.
Nel frattempo nessuno si è attrezzato o si sta attrezzando a che questa caduta dalla bolla economica, non lasci segni indelebili su ogni cosa, dalle aziende che a stento rimangono aperte, a quelle degli operai, sempre più sottopagati.
Purtroppo per noi le nicchie economiche, compresa l'ideale spostamento del commercio su piattaforme digitali, sono occupate già o anche dalla Cina.
Io veramente non capisco come fanno a non capire cose di una banalità così evidente.
Non è che siccome il commercio non si fa più nei mercatini, allora il commercio non dipenda dalla solita cara vecchia dottrina della domanda e offerta.
L'offerta cinese è infinitamente più allettante.
L'Europa deve decidersi tra scegliere se investire nella produzione o diventare il consumatore stesso.
Cosa che non decide l'Europa essendo il consumatore il re della catena alimentare, ed avendo nome di USA.

Le coordinate a che si torni a ragionare sul valore d'uso, ossia sul valore SOCIALE della merce, ci sono già tutte.
Ma qualcuno le sta pensando?

Oppure si accettano le teorie fuse di testa delle coop?
La gente si può permettere l'auto elettrica?
La gente ha bisogno dei lavori pubblici contro l'emergenza climatica, o di cambiare l'intero paradigma di consumo?
Domanda abnorme rispetto all'emergenza reale.

Salve.

Tutto veramente molto chiaro, interessante ed imprescindibile.

niko

Citazione di: green demetr il 30 Novembre 2024, 23:21:58 PMCerto che esiste chi detiene tutti i mezzi, o pensi siano pubblici?
Secondo te la guerra per la guerra a cosa è dovuta? se non dal fatto che qualcuno ha i mezzi di guerra e che ha bisogno qualcuno che detenga i mezzi di propaganda (i mass media).
Entrambi hanno bisogno dell'altro per auto-alimentarsi, ossia il loro mezzo, fa da fine.
Entrambi vogliono continuare a detenere quei mezzi.
A parte le questioni politiche egemoniche, in realtà le cose sono ben diverse.
A nessuno frega veramente di questo o di quello stato.
Anzi non so se hai letto i loro programmi: lo stato deve essere abbattuto perchè è una zavorra rispetto a questa riproduzione di se stesso.
Il potere ha bisogno di riprodursi.
E oggi solo chi detiene il know how scientifico è quello che dominerà.
Noi faremo la fine dell'africa. Te lo dico io.


I detentori dei mezzi non sono tutti d'accordo tra di loro, nel bene e nel male non sono e non formano un blocco unico, e tantomeno essi sono d'accordo, ideologia a parte, con il grosso dell'umanita', cioe' con i non detentori, dei mezzi.

Anzi la guerra da muovere ai non detentori, dei mezzi, e' l'unica, ed effimera cosa, che li metta, temporaneamente, tutti d'accordo.

Non puo' che risultarne un sistema che si autoregola con la guerra, molto di piu' che con la pace. E in questi travagliati tempi, lo stiamo vedendo.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Citazione di: niko il 01 Dicembre 2024, 10:48:08 AMI detentori dei mezzi non sono tutti d'accordo tra di loro, nel bene e nel male non sono e non formano un blocco unico
Non sei nemmeno in grado di vedere come le notizie da un capo del mondo all'altro (dell'emisfero occidentale) le notizie siano sempre le stesse, che tu veda un canale di destra o di sinistra le notizie sono UGUALI.
Ma se non si riesce nemmeno a vedere questa cosa, direi che stiamo parlando di dissonanza cognitiva, è una cosa ubiquitaria, accade nel "popolo" americano che in quello europeo.
Le tv sono in mano ai privati, che hanno un agenda, e te la dicono pure.
Ma per carità, continuiamo a non vedere.
Lascio il 3d per evidente disonestà intellettuale, non mi interessa se reale o indotta.



Vai avanti tu che mi vien da ridere

InVerno

Riguardo diastole e sistole consiglio il lavoro di Peter Turchin. Con l'ovvia premessa che torturando abbastanza dei numeri questi confesseranno ogni cosa, e che si tratta di uno studio sperimentale e transdisciplinare, offre degli spunti interessanti per individuare delle ciclicità macrostoriche. Magari ha avuto solo culo, ma la crisi americana era nei suoi modelli.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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