Demografia, previdenza, risorse

Aperto da viator, 25 Agosto 2020, 18:31:15 PM

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viator

 Salve. Notando le reiterate lamentele di Ipazia (che condivido relativamente solo perchè – sia da lei che da me – il problema viene visto da un'ottica primomondista)....volevo appunto cercare di inquadrare il problema "demografia" anche da un'altro punto di vista. Magari quello terzomondista.




Ora, è vero che in termini assoluti sul pianeta siamo veramente in troppi per poter vivere tutti benino. (ed il "benino" viene da me inteso in ottica primomondista). Che ciò – per quanto riguarda sia il passato che il presente che il futuro – costituisca responsabilità di qualcuno, potrebbe essere il tema del presente "topic".


Abbiamo un bel "rimproverare" al terzo mondo la sua "irresponsabile" eccessiva prolificità. Le risorse che il primo mondo ha dragato dal terzo ci sono servite per costruire proprio ciò alla cui mancanza il terzo mondo deve sopperire attraverso la prole.......la previdenza sociale.




Quale alternativa offriamo a chi dovrebbe imparare a gestire la propria sessualità in combinazione con la prospettiva di eventuale e non assistito invecchiamento o disgrazia solitaria ?




La logica terzomondistica della procreazione è semplicissima : più figli farai, maggiore la probabilità che quelli sopravviventi possano un domani aiutare a sopravvivere genitori e congiunti all'interno della mutualità familiare, tribale, microsociale.




E ciò diventa possibile all'interno di una condizione anch'essa precipua del terzo mondo : l'equilibrio tra ciò che si produce (poco) e ciò che si consuma (meno di poco !!).




Ed è proprio questo l'equilibrio infranto dal primo mondo : produrre sempre di più per (anzi, per essere costretti a-) consumare sempre di più.
Da qual pulpito quindi viene la predica in favore della sopravvivenza della umanità ! Le considerazioni etiche a questo punto potranno sprecarsi. Saluti.



Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Sono d'accordo, il primo mondo si ritrova controvoglia a ridurre il tasso delle nascite e non certo per una qualche acquisita saggezza riguardo il rapporto tra persone e risorse, figurarsi, il cornucopismo è ancora imperante, e anzi l'occidente si ritrova a cercare di incrementare le nascite per i più assurdi motivi legati al mantenimento dello status quo, che esattamente segnalano il terrore verso un cambiamento di paradigma.
Ciò che realmente differisce è il fatto che la donna occidentale si è liberata della figura monodimensionale della "fattrice",  mentre i paesi del terzo mondo sono stati "recentemente" conquistati proprio da quelle antiche istituzioni patriarcali che hanno invece rinvigorito se non istituzionalizzato esattamente il processo opposto. Ma non trovo realmente nessun "piedistallo morale" da cui il primomondo possa guardare il terzo, quelli come Ipazia che fanno questo tipo di discorso assomigliano a quelli che caduti accidentalmente dalla groppa dell'asino esclamano "intanto volevo scendere!".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

La questione è molto più complessa di una faccenda morale con piedestallo al seguito. Temo che dalla groppa di quell'asino (o barcone) sarà difficile scendere ancora per lungo tempo e che per chi cade non ci sarà la possibilità di rialzarsi facilmente.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

La relazione tra sessualità, filiazione e previdenza non è diretta, immediata.
La relazione diretta, primaria, è tra sessualità e piacere, desiderio; la filiazione, la demografia e la previdenza vengono giustamente dopo.


Ipazia

A margine:
Noto una contraddizione tra l'occidente che a malavoglia non prolifica e le donne occidentali che di buonavoglia non vogliono essere ridotte a sformati contenitori di pargoli a maggior gloria del Capitale o del Profeta.

Neppure le islamiche vorrebbe esserlo e continuare a pungolare sulla maleducazione demografica ha quantomeno il merito di insistere su questo aspetto dell'emancipazione femminile più pregnante nell'immediato dei limiti dello sfruttamento delle risorse del pianeta.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri