Democrazia : mito, rito, totem è tabù

Aperto da viator, 03 Gennaio 2018, 17:48:28 PM

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InVerno

Citazione di: Kobayashi il 05 Gennaio 2018, 13:07:32 PM
Se la selezione del politico avviene in base a criteri che non hanno niente a che fare con l'espressione di qualità utili alla comunità, con il sorteggio si ha almeno una possibilità su dieci di reclutare una persona saggia.
La democrazia, in teoria, vorrebbe che i criteri che hanno a che fare con l'espressione di qualità fossero scelti dal popolo. E' la cultura a descrivere la politica di un paese "ce li scegliamo noi". Poi uno può avere alterchi sulla qualità della democrazia, su quanto ciò sia vero, e va bene. Ma siamo noi a mettere l'asticella da saltare per essere votati, 10€, appartenenza politica, tattiche da bar, promesse elettorali.. Proprio per questo, dietro a tutti quei politici mediocri che evidentemente, e giustamente, ti hanno stufato ci stanno migliaia di voti di altre persone mediocri. Ciò significa che andando a pescare a caso in questo elettorato avrai possibilità ben più basse di 1\10  di prenderne uno buono, e parecchio alte di trovare un "mediocre a caso" ex elettore )
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: viator il 04 Gennaio 2018, 23:10:16 PM
Salve. Per Anthony : Ovviamente con il mio intervento iniziale intendevo portare il concetto di democrazia ad una conseguenza integralistica spinta all'assurdo.

Infatti il tuo punto di vista, reagendovi, mostra che le democrazia reale è sempre "manieristica" poiché la sua prassi richiede o addirittura invoca una componente meritocratica. Quindi senza volerlo tu hai fatto emergere il quesito fondamentale filosofico ma anche politico e pratico relativo alla democrazia stessa : si tratta di una domanda tanto ovvia quanto pudicamente tenuta celata (è un tabù) dalla cultura dominante la quale preferisce le ridicole menzogne (non c'è nulla di meglio della democrazia rappresentativa) alle analisi serene ed impersonali.

Il quesito è il seguente : I rappresentanti del popolo devono essere come il popolo o migliori del popolo ??.

Tu, mi sembra, li vorresti migliori. Ma non sono né i titoli di studio né il numero di preferenze ottenute a rendere migliore uno degli eletti. Il problema di scegliere i rappresentanti migliori (o quanto meno di provarci, o quantomeno di escludere i peggiori) è quello - anzitutto - di stabilire chi debba sceglierli e cosa debba essere considerato "migliorativo" rispetto ai risultati di una selezione casuale per sorteggio di un qualsiasi candidato.

Chi li dovrebbe scegliere sarebbe sempre il popolo. Con meccanismo un poco diverso dall'attuale. Niente campagna elettorale. Vietata la diffusione dell'immagine del candidato (sai quanti voti vengono dati unicamente alle facce?) della sua identità e della sua età. Solo un numero, od un nome fittizio. Celata persino la sua identità sessuale (in questo modo non ci sarebbero più piagnistei per le "quote rosa" e si instaurerebbe la vera "democrazia sessuale"). Nessuna lista di partito (inutile in quanto una volta eletto il candidato voterebbe solo segretamente).

Naturalmente l'obiezione dei veri o finti ingenui sarebbe : Inaudito! Ma siamo pazzi?? L'elettore deve "conoscere", deve "aver fiducia" nel "suo" candidato. Deve instaurarsi un rapporto "personale", un "patto implicito di lealtà" con chi deve rappresentarlo in un così alto consesso con così alte "responsabilità" !!! Naturalmente ad una simile obiezione io risponderei con una sonora pernacchia.

Del candidato dovranno venir diffusi (a cura e spese del Ministero dell'Interno) solo un curriculum ben certificato dallo stesso Ministero ed un suo "programma" o "proclama" circa la personale scala di valori che si intenderà applicare nell'affrontare i tempi del bene pubblico.

Naturalmente la questione non sarebbe così semplice (anche perché il tutto dovrebbe essere incluso in una Costituzione piuttosto diversa dall'attuale) ma naturalmente a questo punto né voglio né devo né posso farla lunga.

Si dirà : ma siamo ricaduti nei sogni deliranti !!! Certo !! Ma sognare non fa danno ed è gratis.

Resta la domanda - ignorata ostinatamente ma più reale che mai ....... ma costoro.....devono essere come noi o migliori di noi ???

Devono essere i migliori tra noi, sulla definizione di cosa vuol dire essere migliori si può discutere, un parametro come quello dello studio non è inutile, perché è comunque indicativo di una capacità personale. Sulla inutilità dei partiti non condivido, al contrario i partiti io li regolamenterei per legge, ad esempio per garantire che all'interno degli stessi siano rispettati i principi democratici.
Non capisco poi il senso della sparizione dei dati identificativi, il popolo deve votare chi conosce, magari da tanti anni, piuttosto sarebbe da favorire questa scelta basata su una conoscenza il più possibile diretta (e non mediata dai media) costringendo il candidato a presentarsi a casa sua, laddove è residente, magari con un sistema uninominale.

anthonyi

Citazione di: Kobayashi il 05 Gennaio 2018, 08:43:16 AM
.
Mentre fare carriera in un'organizzazione politica implica possedere qualità completamente diverse (furbizia, ambizione, capacità nel mentire, fedeltà al leader del partito – non alla comunità – etc.).
....

Fare carriera in politica vuol dire dimostrare ad altri, interessati di politica, che si è capaci di amministrare la cosa pubblica, nei sistemi democratici qualsiasi rappresentanza la ottieni perché gli altri ti hanno dato la loro fiducia che, evidentemente, tu hai dimostrato di meritare.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 05 Gennaio 2018, 14:29:17 PM
. Un criterio folle per fare il politico io ce l'avrei. Dimostrare di aver fatto il volontario in qualche associazione per almeno tre anni..

Il criterio non è per niente folle, esso è parte comunque di un criterio di valutazione generale delle qualità morali del soggetto (Qualcosa di più ampio dell'onestà).

anthonyi

Citazione di: viator il 06 Gennaio 2018, 00:47:52 AM
Salve. Sull'onda della mia implacabile causticità voglio deliziarvi con un breve commento dell' Art.1 della attuale Costituzione della Repubblica Italiana cui segue il testo dell'Art.1 di una ipotetica (onirica !!) nuova Costituzione.

Art.1 - L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
Che significa fondata sul lavoro ? Capisco i tempi e le circostanze in cui si dovette stendere una Carta Costituzionale di alti contenuti e soprattutto di estremo compromesso tra marxisti, laicisti e clericali, ma una simile inespressiva banalità potevano risparmiarcela !
Per chi sia in grado di svolgerne uno,  quale dovrebbe essere l'atteggiamento verso il lavoro, l'attività produttiva ?
Il lavoro, per il cittadino italiano, si intendeva dovesse essere un diritto, un dovere od una facoltà ??
E' incredibile vedere che, dopo settant'anni, ci ritroviamo con il lavoro che non è certo un diritto (se così fosse lo stato sarebbe tenuto a procurare un lavoro a tutti coloro che ne facciano richiesta).
Che il lavoro non sia un dovere non risulta, altrimenti la giustizia dovrebbe mandare ai lavori forzati tutti coloro che, pur potendo lavorare, vìvono di rendita,  da parassiti o da nullafacenti.
Che il lavoro infine sia una facoltà..........mi scapperebbe da ridere ma per riguardo mi trattengo, al pensiero di cosa ne pensano i molti milioni di indigenti disoccupati di questa Repubblica compromissoria fondata sul lavoro di troppo pochi.

Nuovo Art.1 - L'Italia è una Repubblica meritodemocratica fondata sull'impegno di realizzare il benessere individuale attraverso quello collettivo ed al di fuori di qualsiasi ideologia, dottrina o fede collettivamente organizzata.

viator, ti piace vincere facile. L'Art. 1 è un totem ideologico, con quelle tre paroline venne dato il contentino alle sinistre e si sono create le premesse per tanti dei mali che riguardano l'Italia perché il lavoro è diventato cosa politica, usata dai politici per fare clientelismo, per costruire privilegio in quei posti di lavoro tutelati e riservati ai figli di chi.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 06 Gennaio 2018, 02:49:21 AM
. Delle leggi ben scritte favoriscono certamente il buon andamento di una societa' ma e' proprio lo spirito di una societa', la sua cultura e la sua storia a permettere la scrittura di buone leggi, che sopratutto siano poi messe in pratica e non esposte come paravento inutile,.

Sicuramente vero, ma il rapporto tra cultura e leggi è più complesso. Il nostro (di noi Italiani) problema è che noi abbiamo una cultura barocca, molto attenta all'estetica, abbastanza attenta all'etica, ma pochissimo attenta alla pratica. Le nostre leggi spesso sono belle, anche forti nei principi, ma non funzionano.
Io mi sto lambiccando il cervello a cercare di capire perché hanno fatto una legge tanto rumorosa sul pagamento delle buste per frutta e verdura, e poi non permettono alle persone di usare buste portate da casa, tanto valeva lasciare tutto come prima e imporre ai negozi di usare buste compostabili.

viator

Salve. Per Anthonyi e Jacopus : "........costringere il candidato a presentarsi a casa dell'elettore", ".....hanno dato la loro fiducia, che tu EVIDENTEMENTE hai dimostrato di meritare".......... Anthonyi !!!!!!! Ma tu meriti il Premio Nobel per il candore infantile !! Magari ex-aequo con Jacopus il quale propone tre anni di volontariato preventivo per potersi candidare !!. Volontariato del tipo di quello fatto dall'ex Cavaliere S.B. presso l'Ospizio Sacra Famiglia di Cesano Boscone ??????????????

Sembra pensiate che la situazione del nostro Paese possa migliorare con il tempo, con le nespole e con le buone intenzioni !!

In Italia è stato costruito, nel secondo dopoguerra, un SISTEMA di connivenze ed equilibri che nessuno singolo e nessuna parte minoritaria del sistema può modificare. Il meccanismo è il rigetto automatico da parte del sistema stesso di coloro che non vi si adeguano rapidamente (naturalmente in nome dell'"....ismo" di turno (anticomunismo, antifascismo, antiseparatismo, resistenzialismo .....)).

Avete presente con quale prontezza è stata omologata la Lega ex Lombarda poi ex Nord ed ora (grottesco trasformismo) Lega - Salvini Premier ? Avete presente con quale prontezza negli anni '90 il vuoto lasciato da un partito confessionale (DC) sia stato colmato da un "movimento" fondato da un plutocrate, il cui relativo successo è stato affidato alla scelta di un nome-slogan paracalcistico come "Forza Italia" ?? Cosa pensate accadrà se i pentastellati avessero un ottimo successo alle prossime elezioni ? Che la spunteranno contro una coalizione pluto-clerical-mafioseggiante ??

Modifiche concrete potranno aversi solamente con modalità traumatiche se non addirittura violente. Altro che volontariato e visite a domicilio !!!!!!!
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

@ viator:
Citazione A parte il fatto che viviamo un'epoca postideologica (non sappiamo per quanto tempo ancora), io trovo che il concetto di laicità di una Costituzione e di tutti i comportamenti, le costruzioni e gli atti da essa discendenti consista proprio nell'eliminazione delle loro pregiudiziali dogmatiche.
Vorrei capire cosa intendi con epoca post-ideologica, forse ti riferisci al famoso libretto di Fukuyama sulla fine della storia? Se è così ti posso tranquillamente opporre il pensiero che le ideologie non sono mai scomparse e comunque non potrebbero scomparire, perché servono a orientare la nostra azione pratica. Anche proporre l'idea di un'epoca post-ideologica è una ideologia. Ovviamente gli stati, dalla rivoluzione americana in poi, hanno tentato di "guardare dall'alto" le varie ideologie che muovono gli uomini, non tanto in termini di laicità, che ritengo un termine scorretto in questo contesto, quanto il termine di "stato di diritto", ovvero della subordinazione dello scontro ideologico,, connaturato nella dialettica sociale, al rispetto delle leggi promulgate rispettando le procedure previste.
CitazioneIl termine politica ha due significati : quello originario di gestione degli affari della "polis" (città) e quello attuale e vigente (generato dall'enorme aumento degli aspetti e delle relazioni che il politico è chiamato a gestire) di strategia non più puramente amministrativa ma di gestione tesa all'acquisizione e mantenimento del potere.
Non esistono solo questi due significati. Politica è uno dei termini polisemantici per eccellenza. Tu fai riferimento ad un generico richiamo al concetto di polis (grazie per la traduzione) senza spiegare esattamente cosa ti ha colpito di esso e quello attuale, ovviamente descritto negativamente, per cui la politica non è più puramente amministrativa ma di acquisizione e mantenimento del potere. Francamente mi sembra tutto molto confuso. La politica non è mai semplice amministrazione, anzi proprio i greci hanno prodotto la distinzione fra amministrazione della casa (oikos) e politica come dovere dei cittadini al di fuori dell'amministrazione dei loro beni privati in quanto zoon politikon. Che la politica sia acquisizione e mantenimento del potere è invece una tautologia: come dire che la medicina serve a curare.
Citazione Non il capitalismo, poichè esso non è affatto ideologia o fede. Il capitalismo non ha avuto fondatori o profeti. Nessun "manifesto" e nessun "vangelo" ha accompagnato la sua nascita. Esso possiede sì una dottrina ma non è fondato su di essa poichè la (le) dottrine capitalistiche sono una conseguenza del suo esistere, non la causa.
Ciò perchè il capitalismo è un meccanismo naturale, è l'evoluzione darwiniana trasferita in ambito socioeconomico.
Qui si rischia l'Ot ma mi sembra importante chiarire ciò che penso in proposito. Intanto il capitalismo non è certo una fede, ma una ideologia sì, eccome. Il capitalismo ad esempio prevede la trasmissione delle proprietà di generazione in generazione.  Si tratta di un principio ideologico, visto che si potrebbe tranquillamente ipotizzare che la proprietà non debba essere trasmessa di padre in figlio: si tratta di una convenzione. Che si debba prevedere il pagamento di un interesse su un prestito, per cui il denaro costa un surplus di denaro è una ulteriore convenzione. Il capitalismo ha avuto molti fondatori e profeti, da Adam Smith a Calvino, da Locke a Ferguson. Che il capitalismo sia un meccanismo naturale, echeggia le teorie diffuse all'inizio del XX secolo sul darwinismo sociale e presentarlo in questo modo è il modo più coerente per considerarlo una ideologia, una ideologia tanto potente da essere considerata naturale. Ti faccio presente che anche il marxismo, il nazifascismo, tutte le varie teorie dell'esistenza di Dio o sulla legittimazione dei Re faceva riferimento a ipotetiche e assurde fondazioni "naturalistiche". Purtroppo il genere umano si è scisso dalla natura da qualche millennio di anni e ne fa parte solo parzialmente, essendosi costruito una sovrastruttura culturale che non ha più niente di naturale. Pertanto, per quanto io consideri il capitalismo una forma di organizzazione dei rapporti sociali potenzialmente valida, non la considero di certo valida "sub specie aeternitate".

CitazioneTornando ai politici io quindi vorrei che ad essi venisse tolta la facoltà di costruire il potere, piegandoli alla pura gestione di esso nei limiti stabiliti dalle leggi.
Scusami ma stai ancora confondendo. La gestione del potere è compito del potere esecutivo, e se ne occupa il diritto amministrativo. La burocrazia pubblica gestisce nella realtà il potere, nei limiti stabiliti dalla legge. I politici invece dovrebbero essere quelli che le leggi le fanno, sperabilmente nell'interesse di tutti i cittadini (ma non è così semplice fare contemporaneamente l'interesse di 60 milioni di cittadini).

CitazioneMagari ex-aequo con Jacopus il quale propone tre anni di volontariato preventivo per potersi candidare !!.

Qui Viator ti applichi bene nell'arte della manipolazione. Se leggi il mio post avevo anteposto a questa proposta l'aggettivo folle, poichè non ha senso proporre una cosa del genere. Serviva solo a sottolineare come sia importante per chi si propone al servizio della Comunità, che abbia uno spirito di servizio anche nel senso della gratuità dell'operato, cosa che di solito avviene nell'ambito del volontariato (te lo garantisco, anche se ora è in azione una bella macchina del fango anche in questo campo).
CitazioneAvete presente con quale prontezza è stata omologata la Lega ex Lombarda poi ex Nord ed ora (grottesco trasformismo) Lega - Salvini Premier ? Avete presente con quale prontezza negli anni '90 il vuoto lasciato da un partito confessionale (DC) sia stato colmato da un "movimento" fondato da un plutocrate, il cui relativo successo è stato affidato alla scelta di un nome-slogan paracalcistico come "Forza Italia" ?? Cosa pensate accadrà se i pentastellati avessero un ottimo successo alle prossime elezioni ? Che la spunteranno contro una coalizione pluto-clerical-mafioseggiante ??
Questo pensiero mi sembra piuttosto "complottista". La Lega Nord è stata omologata da un bel pezzo. Ha fatto parte anche di qualche governo e ci ha regalato delle buone nefandezze. Berlusconi è sceso in campo per non scendere in galera e forte del suo appeal, più media, più soldi, ha coagulato gli orfani dei partiti di centro-destra, travolti da mani pulite. Rispetto a M5S, credo che abbia delle buone probabilità di vincere. Si è dimostrato sufficientemente reazionario in molte occasioni e l'italiano medio è reazionario. Se invece vinceranno gli altri, non credo che sarà a causa di brogli elettori anti M5S. Eventualmente saranno i soliti voti di scambio mafiosi, ma quelli ci sono dall'avvento della democrazia e non dipende certo dall'apparizione di Grillo e dei suoi associati.
CitazioneModifiche concrete potranno aversi solamente con modalità traumatiche se non addirittura violente.
La democrazia per essere tale non può accettare la violenza, se non quella minima per garantire la civile convivenza fra associati. Il fatto che tu auspichi una cosa del genere, ti esclude dal novero delle persone democratiche (non è chiaro se lo auspichi o lo paventi come possibile evento).
Del resto il M5S non è un movimento democratico e quindi questa affermazione non mi stupisce affatto.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: viator il 06 Gennaio 2018, 21:46:45 PM
Salve. Per Anthonyi e Jacopus : "........costringere il candidato a presentarsi a casa dell'elettore", ".....hanno dato la loro fiducia, che tu EVIDENTEMENTE hai dimostrato di meritare".......... Anthonyi !!!!!!! Ma tu meriti il Premio Nobel per il candore infantile !! Magari ex-aequo con Jacopus il quale propone tre anni di volontariato preventivo per potersi candidare !!. Volontariato del tipo di quello fatto dall'ex Cavaliere S.B. presso l'Ospizio Sacra Famiglia di Cesano Boscone ??????????????

Sembra pensiate che la situazione del nostro Paese possa migliorare con il tempo, con le nespole e con le buone intenzioni !!

In Italia è stato costruito, nel secondo dopoguerra, un SISTEMA di connivenze ed equilibri che nessuno singolo e nessuna parte minoritaria del sistema può modificare. Il meccanismo è il rigetto automatico da parte del sistema stesso di coloro che non vi si adeguano rapidamente (naturalmente in nome dell'"....ismo" di turno (anticomunismo, antifascismo, antiseparatismo, resistenzialismo .....)).

Avete presente con quale prontezza è stata omologata la Lega ex Lombarda poi ex Nord ed ora (grottesco trasformismo) Lega - Salvini Premier ? Avete presente con quale prontezza negli anni '90 il vuoto lasciato da un partito confessionale (DC) sia stato colmato da un "movimento" fondato da un plutocrate, il cui relativo successo è stato affidato alla scelta di un nome-slogan paracalcistico come "Forza Italia" ?? Cosa pensate accadrà se i pentastellati avessero un ottimo successo alle prossime elezioni ? Che la spunteranno contro una coalizione pluto-clerical-mafioseggiante ??

Modifiche concrete potranno aversi solamente con modalità traumatiche se non addirittura violente. Altro che volontariato e visite a domicilio !!!!!!!

Non mi pare di aver mai parlato di costrizioni, io parto dall'idea che l'eletto deve essere scelto nel territorio, nel senso che ogni territorio si sceglie un eletto e questo rompe in maniera radicale tutte le reti di potere che si vengono a creare ad alto livello le quali canalizzando in maniera organizzata piccole percentuali di voti riescono ad avere poteri nettamente superiori a quelle percentuali.
E' stato sempre questo il problema dell'Italia, un problema che gli Italiani hanno spesso cercato di eliminare prima abolendo le preferenze nel 91, poi votando a favore di un sistema uninominale che venne parzialmente realizzato nel Mattarellum.
La politica alta invece ha cercato di annullarlo  con il porcellum, e infatti ci ha dato la peggiore qualità politica di sempre.
Per fortuna oggi è tornato un pò di uninominale e quindi io qualche speranza ce l'ho.
Comunque se tu ti aspetti un tentativo di cambiamento dai grulli mi sa che l'ingenuo sei tu. Dovresti leggerti il Gattopardo e domandarti chi, nella politica di oggi, ragionevolmente può proferire la nota frase: "Per far si che nulla cambi, bisogna far si che tutto cambi."
I grulli non sono nient'altro che una quinta colonna del sistema di potere clientelare di destra che ha sempre bloccato questo paese, e non a caso sono d'accordo con i vari esponenti di quel sistema di potere nel dare contro all'unico personaggio politico che può rappresentare un vero rinnovamento per il nostro disastrato paese, cioè Matteo Renzi.

viator

Salve. Per Jacopus : vedo che le nostre rispettive ottiche (e dico ottiche, non opinioni, poiché sono proprio i nostri organi di senso ad essere diversi) circa contenuti e significati della politica sono talmente diverse che il discuterne - secondo me - sarebbe solo una faticosa perdita di tempo. Circa la postideologicità, non conosco lavori su tale tema essendo tipo non di poche letture ma bensì di nessuna lettura, e comunque intendevo il fatto che l'epoca recente fosse praticamente priva di ideologie PLANETARIE. Inoltre io non ha parlato di GESTIONE del potere, ma della sua COSTRUZIONE. In nome di quanto dico qui in esordio, lascio perdere ulteriori precisazioni pur necessarie.
Grazie comunque per il tuo intervento.

Per Anthony : scusami ma non sono addentro al gergo credo giornalistico. I grulli avrebbero a che fare con i grilli?? Ma io non mi attendo nessun sostanziale cambiamento dai Grilli !! Anche loro non riusciranno ad imporsi (cioè a superare il 50%) quindi se vorranno sopravvivere dovranno anch'essi omologarsi al SISTEMA di cui parlavo nel mio intervento. Stammi bene, anzi benissimo.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

green demetr

#25
Per viator

tu citi
"avrà i poteri per affrontare situazioni straordinarie ma per il resto non dovrà occuparsi nè di politica interna nè di ideologia."

Si sulla carta è cosi, ma mettiamo, nel momento di dover fare gli interessi della propria nazione dovrà necessariamente fare politica!

Europa Pan-Germanica o Europa federazione? mi sembrano tutti temi contemporanei.

(ovviamente bypassati dal trattato del MES, a testimonianza che è solo amministrazione, e che il governo presunto di questa amministrazione, va contro gli interessi nazionali, per cui le destre saliranno al potere, come forma fasulla di protenzione, ideologia amministativa più delle paure e della rabbia della gente, che delle cose del publlico, della RES-PUBLICA, della repubblica).

cit "le necessarie competenze specifiche" o anche il da Inverno invocate cit " riforme scolastiche" chi le decide?

La proposta di Kobayashi per quanto provocatoria è più risolvente nel suo incipit disperato.

Infatti chi decide/sceglie il personale amministrativo? cioè gente che faccia il suo lavoro, ma un lavoro scelto non certo dal popolo, e nemmeno in direzione del popolo.
L'esatto opposto del suo idealizzato fine, per cui la meritocrazia diviene semplicemente uno strumento del potere e non una risoluzine democratica/oligarchica che sia.
E' il potere di decisione che viene stabilito (sottratto all'ignoranza delle folle), ma si stabilisce in altre vie che politiche, questo bisogna dirlo. (ossia è per vie economiche, politico-economiche come aveva ben intuito marx, senza per questo pensare che allora la soluzione sia marx, dico).



"Il popolo non ha la possibilità di esprimere direttamente le strutture portanti dei diversi Poteri poichè non ha le competenze per farlo."

Questo è il preambolo a che il popolo sia dismesso di ogni competenza E rappresentanza.
Ma poichè la competenza non è il diritto alla vita (e il diritto alla vita è superiore a qualsiasi competenza, aborro queste genere di discorsi.)


"...il popolo è in grado di esprimere solo la richiesta di virtù astratte e di benefici concreti"

Certo come no  ::) , dillo a chi è sotto le bombe, dillo a chi fugge da situazioni di intolleranza, e di schiavitù  >:(


"Oggi il vertice del Potere Esecutivo è costantemente ostaggio di un altro Potere (il Legislativo) a sua volta completamente condizionato da chi è esterno ai tre Poteri della Repubblica (i partiti)."

Questo sì, concordo, è proprio dal fatto di essere ostaggio che consegue che rimanga disponibile solo l'opzione amministrativa.

La meritocrazia non risolve niente, è la politica economica che lo fa, e quindi bisogna scegliere con chi stare con i padroni (tu? non lo so, non riesco a evincerlo) e chi con i pezzenti (io di certo, essendo un pezzente, con tutti gli oneri annessi, ossia far fronte alle utopie e alle ideologie storiche che purtroppo accompagnano chi è da questa parte).
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

#26
Citazione di: viator il 07 Gennaio 2018, 18:24:57 PM
Per Anthony : scusami ma non sono addentro al gergo credo giornalistico. I grulli avrebbero a che fare con i grilli?? Ma io non mi attendo nessun sostanziale cambiamento dai Grilli !! Anche loro non riusciranno ad imporsi (cioè a superare il 50%) quindi se vorranno sopravvivere dovranno anch'essi omologarsi al SISTEMA di cui parlavo nel mio intervento. Stammi bene, anzi benissimo.

Sembra la Storia si stia divertendo ad aiutare i pentastellati, infatti nel frattempo che i partiti continuino nel loro percorso di polverizzazione, i pentastellati, pian pianino stanno formando la loro elite, le loro eccellenze (meritocratiche come vorresti tu Viator).

Così se è vero che Renzi e Berlusconi faranno alleanza una volta che si stabilirà che manca la governabilità (non credo proprio i pentastellati cedano ai ricatti da sinsitra e da destra), così è vero anche che il continuo deterioramento sociale, spingerà sempre più gente disperata a votare pentastellato.

Visto l'imprevedibile vittoria del no al referendum abrogativo (ma qualcuno ha parlato di resistenza dell'italiano a cambiare, come matrice, e non illuminazione democratica come a me è felicemente parso, per un attimo  ;)  ).

Chi lo sà che invece non fosse una vera illuminazione democratica.
Del desiderio di vivere, e non morire insieme ai partiti (letteralmente qualche complottista si azzarda a dire, speriamo di no  :'(  )

PS tra l'altro non so voi amici del forum cosa pensate del discorso di fine anno del presidente.

Quel richiamo lugubre alla guerra mi ha messo un angoscia serpeggiante.

Anche il viso terreo con cui cercava di dare un messaggio (che in sè ho apprezzato molto, di grande valore etico, come non ne sentivo da anni) di speranza, a me è suonato come ultimatum, come un "toglietevi di mezzo definitivo".

Meno male che il Grillo invece mi ha fatto tanto ridere. Infondendomi ottimismo assolutamente senza senso.

Non rimane che attendere la Storia.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

anthonyi

Citazione di: green demetr il 07 Gennaio 2018, 21:25:36 PM
Citazione di: viator il 07 Gennaio 2018, 18:24:57 PM
Per Anthony : scusami ma non sono addentro al gergo credo giornalistico. I grulli avrebbero a che fare con i grilli?? Ma io non mi attendo nessun sostanziale cambiamento dai Grilli !! Anche loro non riusciranno ad imporsi (cioè a superare il 50%) quindi se vorranno sopravvivere dovranno anch'essi omologarsi al SISTEMA di cui parlavo nel mio intervento. Stammi bene, anzi benissimo.

Sembra la Storia si stia divertendo ad aiutare i pentastellati, infatti nel frattempo che i partiti continuino nel loro percorso di polverizzazione, i pentastellati, pian pianino stanno formando la loro elite, le loro eccellenze (meritocratiche come vorresti tu Viator).

Così se è vero che Renzi e Berlusconi faranno alleanza una volta che si stabilirà che manca la governabilità (non credo proprio i pentastellati cedano ai ricatti da sinsitra e da destra), così è vero anche che il continuo deterioramento sociale, spingerà sempre più gente disperata a votare pentastellato.

Visto l'imprevedibile vittoria del no al referendum abrogativo (ma qualcuno ha parlato di resistenza dell'italiano a cambiare, come matrice, e non illuminazione democratica come a me è felicemente parso, per un attimo  ;)  ).

Chi lo sà che invece non fosse una vera illuminazione democratica.
Del desiderio di vivere, e non morire insieme ai partiti (letteralmente qualche complottista si azzarda a dire, speriamo di no  :'(  )

PS tra l'altro non so voi amici del forum cosa pensate del discorso di fine anno del presidente.

Quel richiamo lugubre alla guerra mi ha messo un angoscia serpeggiante.

Anche il viso terreo con cui cercava di dare un messaggio (che in sè ho apprezzato molto, di grande valore etico, come non ne sentivo da anni) di speranza, a me è suonato come ultimatum, come un "toglietevi di mezzo definitivo".

Meno male che il Grillo invece mi ha fatto tanto ridere. Infondendomi ottimismo assolutamente senza senso.

Non rimane che attendere la Storia.

Magari per i grulli si potesse parlare di eccellenze. Di Maio ha lo sguardo allucinato di uno che non si rende conto del suo ruolo, della sindaca di Roma poi non ne parliamo.

Del discorso del PdR mi è piaciuto il riferimento al "realismo" delle proposte politiche. Comunque la drammaticità del soggetto fa parte del suo stile.

green demetr

anthonyi  :) quanto tempo 

Non parlavo di Di Maio e Raggi che sono politici, ma delle eccellenze professionistiche, professori, ingegneri, matematici etc....

Vedi è proprio quando ha parlato di realismo che io ho sentito la frase "toglietivi di mezzo, grazie: arrivano i mangiamorte! (cif.  Harry Potter) "  ;D
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Jacopus

La provocazione di Viator continua a farmi pensare, perche' seppure successivamente articolata in modo confuso, contiene un nucleo di verita'. I greci parlavano a proposito della democrazia di "isonomia", cioe' di uguaglianza, solo rispettando l'intercambiabilita' fra elettori ed eletti si poteva parlare di democrazia. Per tutta la storia dell'umanita' la democrazia perfetta non vi e' dunque mai stata, sostanzialmente perche' non puo' esistere l'isonomia: siamo diversi e meritiamo ricompense diverse. Cosi almeno ci insegnano a spron battuto.
Possiamo immaginare due modelli ideali di democrazia: il primo e' quello di Viator, non c'e' distinzione fra governati e governanti, e' un gioco al ribasso ma solo in questo modo non si tradisce il significato autentico di democrazia. Il secondo modello e' quello del merito: si ottiene il potere politico solo se si hanno delle "qualitá". In questo caso si apre subito la questione dei criteri per decidere la classifica meritocratica. La soluzione piu' pratica e' stata quella delle elezioni universalistiche. In questo modo pero' l'elettore e' stato ridotto ad un consumatore della politica, ad un passivo esercente di un diritto con un potere di gestione e controllo nullo, se non eventualmente rimandato alle prossime elezioni.
Contemporaneamente questo modello dell'elettore passivo ha perso negli ultimi anni molti strumenti di ribilanciamento del potere, ovvero fine dei partiti e sindacati tradizionali, fine della struttura lavorativa unitaria e garantita, fine della concorrenza del sistema del socialismo reale e successiva revanche dei ricchi contro i poveri.
I meccanismi istituzionali democratici, nati da sempre per difendere i deboli e i poveri dai potenti e dai ricchi si trova cosi in una situazione critica, di ampia delegittimazione proprio perche' non e' piu' in grado di difendere i poveri.
Il sistema capitalistico ora deve dimostrare di farsi carico di questo oppure potra' continuare a cavalcare i suoi "animal spirits" finche' una nuova deriva reazionaria violenta non si sviluppi, riportando le lancette della storia indietro di un secolo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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