Decreto dignità, gioco e proibizionismo

Aperto da faraway, 06 Giugno 2019, 18:16:58 PM

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faraway

Ciao a tutti, apro un thread di riflessione sulla questione decreto dignità.
entrato in vigore da poco e che tra le altre cose vieta anche la pubblicità del gioco d'azzardo, gran bella cosa a parer mio.
Ma servirà davvero a qualcosa per contrastarlo? o è solo uno specchio per le allodole? La storia ci insegna che proibire una cosa porta sempre al risultato opposto.
Inoltre questo mondo, per quando riguarda il web, da lavoro a molti e non solo limitatamente ai casino online veri e propri, m anche in maniera indiretta ad altra gente (penso a quei siti di recensioni o informativi sul merito, o ai blogger della materia, i 100mila forum etc.). Essi pure sono interessati ai cambiamenti dovuti a questa legge, senza esserne direttamente interessati.
Quindi io personalmente in conclusione credo che questo decreto, per quanto nobile nella sua finalità, sotto un certo punto di vista debba "correggere" la scrittura di alcuni comma, perché così come è ora tocca da vicino una cosa che si chiama "libertà di espressione"
Che ne pensate?

anthonyi

Ciao faraway, se la pubblicità non funzionasse nell'incentivare la domanda, nessuno la pagherebbe. Per cui vietare la pubblicità serve a ridurre i rischi del gioco d'azzardo così come funziona per sigarette e superalcoolici.
Un saluto

viator

Salve Faraway e benvenuto. Conosci cos'erano "le gride" di manzoniana memoria ? Proclami stentorei aventi la funzione perlopiù demagogica di rassicurare che il goveno c'era, era autorevole e si preoccupava dell'ordine e del benessere del popolo.

Basterebbe vietare il gioco d'azzardo perchè intrinsecamente nocivo nei confronti delle classi sociali più deboli. Comunue lascerei in vigore il diritto di pubblicizzarlo. Quindi, chi lo facesse vedrebbe rispettata la libertà di espressione ma andrebbe in galera per altra imputazione : apologia di reato.

Infine c'è il problema della perdita del posto di lavoro per gli attuali addetti. Eh già......bisognerebbe depenalizzare l'omicidio per poter sostenere l'occupazione del settore funerario.

Perdona la mia causticità esagerata. Comunque ciò che ho sostenuto qui sopra è pura utopia esattamente quanto le intenzioni dei nostri "legislatori", Saluti ed incoraggiamenti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Ciao e benvenuto Faraway. Perchè paragoni questo divieto con il proibizionismo? Il divieto non è sul gioco ma sulla pubblicità ad esso. E' vero che questo decreto non risolverà la questione della ludopatia, ma è sicuramente un passo nella giusta direzione, un passo che tralaltro lo stato pagherà di tasca propria in mancati introiti. La pubblicità è limitata in tantissimi modi oltre che a questo, la libertà di "espressione" ha i suoi limiti, non solo nei casi citati da Anthony. Chi si è mosso nella direzione opposta, si è trovato in situazioni spiacevoli (vedi es. Australia) dal punto di vista sociale. Ripeto non sarà risolutivo, le scuole sono risolutive, far si che le persone maneggino meglio la statistica potrebbe esserlo, ma questo è un altro discorso. Garibaldi chiamava il lotto una "tassa sull'ignoranza" e finchè questa tassa la incassa lo stato è un conto, ma l'esagerato numero di privati che negli ultimi anni vogliono lucrare sull'ignoranza delle persone è francamente preoccupante.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sgiombo

Citazione di: InVerno il 08 Giugno 2019, 11:24:18 AM
Ciao e benvenuto Faraway. Perchè paragoni questo divieto con il proibizionismo? Il divieto non è sul gioco ma sulla pubblicità ad esso. E' vero che questo decreto non risolverà la questione della ludopatia, ma è sicuramente un passo nella giusta direzione, un passo che tralaltro lo stato pagherà di tasca propria in mancati introiti. La pubblicità è limitata in tantissimi modi oltre che a questo, la libertà di "espressione" ha i suoi limiti, non solo nei casi citati da Anthony. Chi si è mosso nella direzione opposta, si è trovato in situazioni spiacevoli (vedi es. Australia) dal punto di vista sociale. Ripeto non sarà risolutivo, le scuole sono risolutive, far si che le persone maneggino meglio la statistica potrebbe esserlo, ma questo è un altro discorso. Garibaldi chiamava il lotto una "tassa sull'ignoranza" e finchè questa tassa la incassa lo stato è un conto, ma l'esagerato numero di privati che negli ultimi anni vogliono lucrare sull'ignoranza delle persone è francamente preoccupante.


Concordo: un conto é il proibizionismo (che in generale non risolve i problemi e si rivela un' "ottimo" incentivo all' illegalità e alla malavita), un altro é la battaglia culturale (che dal momento che le idee non stanno in un immateriale "empireo", con buona pace di Platone) si combatte anche con mezzi materiali.

Tra incentivazione e proibizionismo ce ne passa...

Ah, dimenticavo: queste considerazioni valgono pari apri (oltre che per tante altre questioni) anche per l' immigrazione.

InVerno

Va anche segnalato che molti stati (principalmente nord europa, alcuni americani ) stanno legiferando anche su schemi di gioco d'azzardo presenti nei videogiochi e che sono facilmente accessibili a minorenni. Ci sono una serie di compagnie leader del settore che hanno girato gli investimenti da nuove produzioni allo sviluppo di schemi d'azzardo all'intero dei videogiochi, e che stanno attivamente facendo lobby per impedire che questi regolamenti vengano approvati perchè basano ormai i loro introiti sul mantenimento di questi schemi e perciò sullo sviluppo della ludopatia nei minorenni. Perciò sebbene il decreto dignità sia un buon passo per la tutela degli adulti, sarebbe stato auspicabile che avesse contenuto anche una normativa a protezione dei minorenni, in questo caso però proibendo totalmente la cosa. Le storie di minorenni ludopatici moltiplicano a vista d'occhio, e semmai è questa la vera mancanza della legge.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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