DARE DEL TU E' UNA PIAGA SOCIALE?

Aperto da Mariano, 27 Giugno 2016, 14:55:41 PM

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Mariano

In un articolo sul "Fatto Quotidiano" odierno la Giornalista Daniela Ranieri giudica che l'abitudine generalizzata di dare del tu sia una piaga sociale.
Invito a leggere l'articolo a mio avviso scritto in maniera molto piacevole,ma pongo la domanda del titolo di questo topic (anche questa parola credo sia un neologismo ) per stimolare altre considerazioni.
Da una parte è una moda dilagante come l'imbarbarimento della nostra bellissima lingua con l'uso di parole straniere delle quali spesso non tutti ne comprendono il significato e può nascondere un negativo paternalismo .
Da un'altra parte permette un dialogo più diretto ed una maggiore coesione sociale.
Quanto ritengo personalmente e che riduce la comunicazione fatta con i sentimenti : il Voi di un contadino di un tempo verso una persona "colta" o il Voi dei figli verso i propri genitori (ed altri possibili esempi ancora in uso in alcune realtà ),rappresentano un senso di rispetto che difficilmente può essere trasmesso con le parole.

paul11

#1
Non lo so Mariano, se sia meglio o peggio, dipende dalle persone.
Mia madre dava del voi a sua madre, matriarca nata a fine Ottocento che fu postina del poeta Carducci in villeggiatura nel suo paese di alta montagna.Grande raccontatrice che pur avendo sì e no al massimo le scuole elementari sapeva narrare e incantare noi bambini sulle leggende e miti di montagna che poi trovai in libri di antropologi .
Erano persone temprate, scolpite dal vento e dai sacrifici che davano rispetto e pretendevano rispetto.
Ma questo darsi del voi e del lei creava un distacco, del tipo "stai al tuo posto"che può essere giusto o sbagliato, poco umano oppure ambiguo.
Nel mondo del lavoro fino ad un certo punto si è dato del lei, poi si è cominciato a dare de tu anche alle gerarchie.
La scolarizzazione sociale dell'obbligo, ha contribuito ad appiattire quel distacco sociale e anche familiare.Il problema è che ragazzini oggi danno del tu ai genitori e li mandano anche a quel paese; .nel lavoro quel  diamoci tutti del tu perchè siamo tutti sulla stessa barca, nasconde ipocrisie di fondo, perchè la gerarchia non è che d'incanto sia scomparsa , c'è. ,ma  conviene far credere che non ci sia  e semmai al momento opportuno si passa inevitabilmente ad un lei.

Io penso che sia una questione di autocoscienza personale.Oggi si sta meno al proprio posto come un tempo, quel voi rendeva chiaro e trasparente la gerarchia sociale e familiare, ma mancava la complicità empatica, una via di comunicazione più diretta creato da quelle barriere.
Oggi è tutto più ambiguo, con meno barriere, ma più ipocrisie anche per mancanza di quelle chiarezze , si fingono più confidenze per poi mandarsi a quel paese.
Insomma ci sono dei pro e dei contro, ma sta tutto alla maturità delle persone, che temo peggiorerà, perchè tutto inizia dalla famiglia e se già lì non sono chiari i ruoli educativi si può solo immaginare cosa ne sortirà.

Mariano

Citazione di: paul11 il 29 Giugno 2016, 10:26:35 AM
Non lo so Mariano, se sia meglio o peggio, dipende dalle persone.
Anche io non so, ma come tu dici oggi esiste una confusione dei ruoli che disorienta; è nata come emancipazione , ma poi ci ha travolto.
Confido che saranno capaci di trovare un altro equilibrio, che non riesco ad intravedere, ma sicuramente esiste.

Daniele_Guidi

#3
Non è nel dare del TU o altro che possa cambiare qualcosa nelle persone. Bisogna rivedere la propria coscienza. E nella propria coscienza che c'è la soluzione di un cambiamento duraturo. Tutto il resto e di poco conto. Tutto parte da quella!! Per poter vedere un cambiamento nel mondo che ci circonda, e' necessario prima cambiare noi stessi. Il mondo e fatto da uomini che se responsabili danno origine ad un mondo responsabile e prospero per tutti. (Pensiero generalistico) che abbraccia un po' ciò che stiamo vivendo.
Buona giornata a tutti voi
Daniele Guidi

Riccardo

Per quel che ne so io, il "Voi" rivolto ad un singolo è qualcosa che esiste solo in poche lingue. Ad esempio in inglese non esite, nelle lingue scandinave neppure. I giapponesi so che usano il "san" o il "sama" per enfatizzare rispetto verso il prossimo.
Secondo me il "Voi" è molto bello formalmente, ma inutile e controproducente socialmente.
Ogni volta che si dà del "Voi", si allontana l'interlocutore da sè, lo si pone in una posizione di reverenza distaccata che allontana invece di unire. Quando ci si dà del "Tu", invece, si è subito messi sullo stesso piano e il rapporto ne beneficia perchè si crea un immediato senso di vicinanza più "umana", per così dire. Personalmente credo che si debba lasciare il "Voi" alle opere letterarie e incominciare ad usare il "Tu" nei normali rapporti sociali per sentirsi più vicini e favorire i legami interpersonali.

maral

Veramente nella lingua inglese attuale esiste praticamente solo il voi (you che è sempre  plurale), mentre il tu è una forma arcaica, conservato solo nelle preghiere (thou, con il quale ci si può rivolgere solo a Dio). Questo non esclude ovviamente le forme di rispetto che si ritrovano negli appellativi e che, come in tutte le lingue tendono via via a scomparire.
Gli antichi Romani invece è noto che usavano solo il tu per rivolgersi a chiunque altro, imperatore o schiavo che fosse, ma naturalmente il senso di rispetto era diverso. Poi con il medioevo, venne in uso il "voi" e infine lo spagnoleggiante "lei". In entrambi i casi la forma di rispetto ha il significato di evitare che appaia che ci si rivolge direttamente alla persona con cui si interloquisce. Il voi stempera il singolare in una pluralità indefinita, il lei tratta l'interlocutore come una terza persona a cui non ci si può rivolgere mai direttamente.
Comunque sia un uso generalizzato del tu, come quello del lei fanno perdere al pronome qualsiasi significato differenziante. Paradossalmente ho notato che spesso in certi ambiti lavorativi il tu è sempre usato tra persone che si sentono quanto meno di pari rango, mentre il lei a volte è utilizzato per rimarcare l'inferiorità dell'interlocutore.

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