Dante epilettico e narcolettico?

Aperto da Pensarbene, 18 Marzo 2023, 11:51:49 AM

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Pensarbene

Un articolo interessante:

https://www.repubblica.it/salute/2021/08/28/news/pisolini_e_batticuore_nella_mente_del_poeta-314028521/#:~:text=Se%20poi%20tali%20personaggi%20sono,diagnosi%20neurologiche%3A%20epilessia%20e%20narcolessia.

In effetti, chi conoscesse bene la Divina Commedia essendo libero da idealizzazioni e dalla prosopopea storica e letteraria, potrebbe essere d'accordo con queste ipotesi.
Un tempo, gli epilettici venivano considerati vittime del diavolo posseduti da demoni,quindi l'idea di un inferno siffatto tale da Dante non può meravigliare.
Soffrendo di tali disturbi e vivendo in un'epoca in cui la religione era legge,tenuto conto dell'idea dell'inferno come castigo di Dio n relazione a sesso,potere e soldi....
Forse per questo il Paradiso ne esce...ristretto come il caffè al bar e il Purgatorio è un mezzo inferno.

Claudia K

Grazie di aver condiviso l'articolo, che però di base non mi convince per nulla. 
Mi sembra un voler "spiegare" (peraltro in termini necessariamente clinici) quel che in Letteratura è molto più frequentemente spiegabile con il genio creativo dell'autore. 
E se così non fosse...avremmo il pass per sospettare quanto meno schizofrenia in tutti gli autori di letteratura epica di ogni tempo, o in qualunque autore di Fantasy. 

Pensarbene

"E se così non fosse...avremmo il pass per sospettare quanto meno schizofrenia in tutti gli autori di letteratura epica di ogni tempo, o in qualunque autore di Fantasy. "

Probabilmente è proprio così.
Ma questo non c'entra con la critica letteraria e la qualità artistica.
Hai in mente il Bacchino malato di Caravaggio?

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.elledecor.com/it/arte/a43115028/bacchino-malato-caravaggio/&ved=2ahUKEwiZ3MjNweX9AhXCt6QKHQmcBiQQFnoECEIQAQ&usg=AOvVaw2lVk4otnTGQkt3GVsaFLgC

Tutti gli amanti dell'arte pittorica sanno che Caravaggio era quello che era, ma  questo non svaluta le sue doti di pittore e i suoi quadri.
Hemingway era fortemente depresso,non aveva una vita molto serena ed era alcolizzato.Ma i suoi libri sono un capolavoro!
Einstein maltrattava la prima moglie, la ripudiò di fatto, non le riconobbe i meriti che aveva per lo sviluppo della teoria della relatività e altri problemi.
Kean scrisse Genio e sregolatezza, potremmo andare avanti per ore.
Tornando a Dante, se non avesse avuto quei problemi, sempre che li abbia avuti,
l'atmosfera della Divina Commedia forse sarebbe stata diversa e più leggera, o forse no...avrebbe magari calcato di più la mano qui e là, chissà?




Claudia K

#3
Citazione di: Pensarbene il 18 Marzo 2023, 13:59:50 PMProbabilmente è proprio così.
Ma questo non c'entra con la critica letteraria e la qualità artistica.
Non riesco a seguire : non mi sembrava fosse stata messa in discussione  la qualità artistica della Divina Commedia. Era stato solo ipotizzato che alcuni passaggi potessero dipendere da problemi clinici dell'autore.
Nel sacro rispetto del genio creativo...io 'sto problema non lo vedo proprio, sembrandomi del tutto ovvio che il Creativo, come il Filofoso, abbia il dono e la qualità di astrarre da perfettamente sano di mente...

Citazione di: Pensarbene il 18 Marzo 2023, 13:59:50 PMTornando a Dante, se non avesse avuto quei problemi, sempre che li abbia avuti,
l'atmosfera della Divina Commedia forse sarebbe stata diversa e più leggera, o forse no...avrebbe magari calcato di più la mano qui e là, chissà?
Io non ho avuto eccelsi Prof di Lettere al Liceo, però ho sempre trovato molto sensato il loro ripetere il frusto ma probabilmente vero concetto secondo cui "Inferno e Purgatorio riecheggiano in mille vibrazioni la vita vera ed esperita, mentre il Paradiso è il Canto a cui manca il supporto di ogni sorta di esperienza...".
E quando penso che Dante fu anche uomo d'azione e partecipazione nella vita del suo tempo...ancor più mi persuade l'idea che il frusto concetto dei miei prof cogliesse nel vivo. Un Uomo che aveva presentissime le umane miserie (di allora come odierne) e che non poteva avere altrettanto presenti (allora come oggi) gli apici paradisiaci.
Mi verrebbe persino da dire il contrario, e cioè che in persona completamente sana di mente, e salvo uso di allucinogeni, la rappresentazione letteraria di un "paradiso" sia preclusa sul nascere.


Pensarbene

#4
Ho risposto al tuo post critico nei confronti dell'articolo con alcuni esempi.
Il fatto che artisti abbiano sofferto di malattie non cambia la critica relativa ai loro lavori.
Potrebbe risultare la cosa per molti artisti e non vedo il problema.
Un critico d'arte ha il diritto di parlare di questo e non lo usa certo per svalutare l'opera.


Pensarbene

Questo. è il Dante che piace a me:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/State_contenti,_umana_gente,_al_quia

Il Purgatorio ricorda la Terra e la condizione generale degli esseri umani.

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