Crisi della narrazione e viandanti troppo distratti.

Aperto da PhyroSphera, 14 Aprile 2024, 14:55:29 PM

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niko

#60
Citazione di: PhyroSphera il 17 Aprile 2024, 21:52:10 PMBisogna capire inoltre che l'idea di attenuare a tutti i costi la sofferenza non è corretta. Nella vita bisogna accettare anche il dolore e questo è un principio giusto;


Accettalo te, amico, il "dolore", e vergognati, di fare del colonialismo culturale per imporre anche agli altri, di accettarlo.

L'unica cultura della morte e' quella di chi vuole negare i diritti e liberta'... soprattutto quelle acquisite.

Crogiolati dunque nella tua, di accettazione della croce e del dolore in questa valle di lacrime, e... fattela bastare.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

#61
Citazione di: bobmax il 17 Aprile 2024, 21:59:52 PMProbabilmente non è stato davvero letto ciò che ho scritto. Almeno così spero.
Perché quello che sottolineavo non riguardava certo la scelta individuale, che è senz'altro legittima ricerca di un conforto.

Mi riferivo invece all'idea di una libertà che permettesse davvero il raggiungimento della felicità.
Attraverso soluzioni tecniche.

La reazione, scomposta e incongruente con ciò che ho scritto, conferma le mie osservazioni riguardo agli applausi rivolti a quello che resta un dramma esistenziale.
Non c'è niente di male interpretato, io ho chiesto l'origine di quel "davvero" che ti arroghi di sapere rispetto a chi soffre in prima persona di determinate condizioni, o altrimenti la ragione per cui soluzioni tecniche siano da escludere a priori come sembri implicitamente supporre. Come sai quali sono i veri passi per risolvere la disforia di genere e non i palliativi? Da che esperienze o letture ti consideri capace di consigliare una persona in tale stato psicologico?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

green demetr

Citazione di: PhyroSphera il 14 Aprile 2024, 14:55:29 PMQuest'oggi ho compiuto una piccola incursione in una libreria. Davo un'occhiata ad alcuni titoli e riflettevo. Uno attirava particolarmente la mia attenzione, "L'etica del .....

Mauro Pastore
Ciao Mauro, a mio modo di vedere ciò per cui vale la pena combattere è quello sul tema della grande narrazione spirituale e di cui ti considero alleato.
MA.
Ricordati che Galimberti e Byung-Chun fanno parte di quella classe di intellettuali asserviti al potere.
Sembra proprio che ti manchi completamente l'immersione nella storia contemporanea.
Come ho già detto ad Antony, non è tanto il problema della disforia sessuale a essere sul banco quanto il suo uso politico e cioè identitario.
Ovvero la distruzione dell'identità che certo secondo la dottrina cristiana è quello del giusnaturalismo alla cui base non c'è tanto l'evoluzionismo quanto il CONCETTO DI PERSONA.
E' inutile dire che distrutto il concetto di persona, andando cioè proprio a manipolare sin dentro la storia, la nostra storia giudaico-cristiana, si arriva a IMPORRE per CONVINCIMENTO ossia per INDUZIONE, che questo concetto sia di tipo naturalistico.
Ma non è naturalistico, bensì cultural-naturalistico, ossia spirituale.
L'intento della tencia è distruggere questo impianto.
Perchè ciò che l'occidente ha dimenticato in un batter di ciglia è la dimensione morale dell'uomo.

Purtroppo la strategia è tutto in questa battaglia fra bene e male.
Che stanno vincendo i musulmani prima ancora che i capitalisti.
E' questa la doppia cecità.

Concentrarsi sulla disforia sessuale, negandola come fai tu, è talmente sbagliato tatticamente, strategicamente, che bisognerebbe andare a capire come mai tu che sei spiritualista e niko che è un transumanista e per giunta (fintamente)marxista facciate una guerra senza accorgervi che ci stanno togliendo i DIRITTI.

Alla base del giusnaturalismo vi è infatti il diritto della PERSONA, che contine i caratteri fondamentali dei diritti dell'uomo.
Compreso il principlae: quello al diritto di SACRALITA' del corpo.
Fatto esplodere ad arte dalla pandemenza del 2020.

Vi sono cioè narrazioni artificiose (quelle che vorrebbe gli infami traditori dell'occidente cristiano: galimberti, suo dichiarato nemico dal giorno 1, e più sottilmente byun-chung. Senza dimenticare TUTTI gli altri. Vale a dire che non se ne salva NEMMENO UNO).

Questa gente è al soldo di narrazioni molto più grandi del singolo problema raziale, o indentitario di genere.
Quelli sono grimaldelli, il vero nemico è il catecon cristiano.
Come tutta la teologia politica del novecento ha evidenziato.

Nelle parole, e nei fatti contraddetto: pensiamo a Heidegger come caso limite.

Pensiamo a come si è ridotto Agamben, studioso serio di Paolo, teologo POLITICO.
A favore di Hamas.
Cosi come gli studentelli decerebrati di roma.
O come i media e l'esercito.
Contro hamas e iran a parole, e loro ALLEATI nei FATTI.
(rifiuto di aiutare ISRAELE).


Come dire le grandi narrazioni sono sparite: si quelle occidentali però!
Quelle orientali sono invece piu forti che mai.
Questo forum, come tutto il resto che non sia dentro la cultura ebraica (questo vuol dire che anche il cristianesimo ha tradito) è fuori strada.
E di molto.
E' il bla bla culturale che si è imposto dal 45 in poi.

No torniamo a bisanzio! e ragioniamo meglio, ovvero rafforziamo, ricordiamo le nostre RADICI culturali.
almeno fra noi amici della cultura questo dovrebbe essere molto piu che assodato.
e invece no.
ed è fantastico come Heidegger abbia visto nella sfera del tempo.
Il nemico della terra (ossia l'occidente) sta per venire distrutto dall'allenza fra capitalismo e comunismo.
I 2 mostri di mare e dell'aria.
Assurdo aver pensato che questa alleanza fosse incarnabile da israele.
questo è stato assurdo! vedere il mostro ebraico (che non c'è), e non vedere la bestia islamica che c'è dietro...era lì al posto di bisanzio...
gli autori della teologia politica NON SAPEVANO DI STORIA!!!!!! ???
ogni uomo si merita il destino distopico che lo attende.
ben oltre quello capitalistico sotto cui versavamo l'anima e il sangue del tempo.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

niko

Citazione di: green demetr il 17 Aprile 2024, 22:59:04 PMCiao Mauro, a mio modo di vedere ciò per cui vale la pena combattere è quello sul tema della grande narrazione spirituale e di cui ti considero alleato.
MA.
Ricordati che Galimberti e Byung-Chun fanno parte di quella classe di intellettuali asserviti al potere.
Sembra proprio che ti manchi completamente l'immersione nella storia contemporanea.
Come ho già detto ad Antony, non è tanto il problema della disforia sessuale a essere sul banco quanto il suo uso politico e cioè identitario.
Ovvero la distruzione dell'identità che certo secondo la dottrina cristiana è quello del giusnaturalismo alla cui base non c'è tanto l'evoluzionismo quanto il CONCETTO DI PERSONA.
E' inutile dire che distrutto il concetto di persona, andando cioè proprio a manipolare sin dentro la storia, la nostra storia giudaico-cristiana, si arriva a IMPORRE per CONVINCIMENTO ossia per INDUZIONE, che questo concetto sia di tipo naturalistico.
Ma non è naturalistico, bensì cultural-naturalistico, ossia spirituale.
L'intento della tencia è distruggere questo impianto.
Perchè ciò che l'occidente ha dimenticato in un batter di ciglia è la dimensione morale dell'uomo.

Purtroppo la strategia è tutto in questa battaglia fra bene e male.
Che stanno vincendo i musulmani prima ancora che i capitalisti.
E' questa la doppia cecità.

Concentrarsi sulla disforia sessuale, negandola come fai tu, è talmente sbagliato tatticamente, strategicamente, che bisognerebbe andare a capire come mai tu che sei spiritualista e niko che è un transumanista e per giunta (fintamente)marxista facciate una guerra senza accorgervi che ci stanno togliendo i DIRITTI.

Alla base del giusnaturalismo vi è infatti il diritto della PERSONA, che contine i caratteri fondamentali dei diritti dell'uomo.
Compreso il principlae: quello al diritto di SACRALITA' del corpo.
Fatto esplodere ad arte dalla pandemenza del 2020.

Vi sono cioè narrazioni artificiose (quelle che vorrebbe gli infami traditori dell'occidente cristiano: galimberti, suo dichiarato nemico dal giorno 1, e più sottilmente byun-chung. Senza dimenticare TUTTI gli altri. Vale a dire che non se ne salva NEMMENO UNO).

Questa gente è al soldo di narrazioni molto più grandi del singolo problema raziale, o indentitario di genere.
Quelli sono grimaldelli, il vero nemico è il catecon cristiano.
Come tutta la teologia politica del novecento ha evidenziato.

Nelle parole, e nei fatti contraddetto: pensiamo a Heidegger come caso limite.

Pensiamo a come si è ridotto Agamben, studioso serio di Paolo, teologo POLITICO.
A favore di Hamas.
Cosi come gli studentelli decerebrati di roma.
O come i media e l'esercito.
Contro hamas e iran a parole, e loro ALLEATI nei FATTI.
(rifiuto di aiutare ISRAELE).


Come dire le grandi narrazioni sono sparite: si quelle occidentali però!
Quelle orientali sono invece piu forti che mai.
Questo forum, come tutto il resto che non sia dentro la cultura ebraica (questo vuol dire che anche il cristianesimo ha tradito) è fuori strada.
E di molto.
E' il bla bla culturale che si è imposto dal 45 in poi.

No torniamo a bisanzio! e ragioniamo meglio, ovvero rafforziamo, ricordiamo le nostre RADICI culturali.
almeno fra noi amici della cultura questo dovrebbe essere molto piu che assodato.
e invece no.
ed è fantastico come Heidegger abbia visto nella sfera del tempo.
Il nemico della terra (ossia l'occidente) sta per venire distrutto dall'allenza fra capitalismo e comunismo.
I 2 mostri di mare e dell'aria.
Assurdo aver pensato che questa alleanza fosse incarnabile da israele.
questo è stato assurdo! vedere il mostro ebraico (che non c'è), e non vedere la bestia islamica che c'è dietro...era lì al posto di bisanzio...
gli autori della teologia politica NON SAPEVANO DI STORIA!!!!!! ???
ogni uomo si merita il destino distopico che lo attende.
ben oltre quello capitalistico sotto cui versavamo l'anima e il sangue del tempo.


Ma vai a fare il fanatico altrove, e sproloquia senza nominarmi...

Tu sei tra i motivi per cui il giorno che la tecnica punkislamica distruggera' per sempre l'occidente giudaico-cristiano, io faro' festa...

Al di la' del bene e del male, spero di essere vivo il giorno che i dromedari si abbevereranno in piazza san Pietro...

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Citazione di: niko il 17 Aprile 2024, 23:40:19 PMMa vai a fare il fanatico altrove, e sproloquia senza nominarmi...

Tu sei tra i motivi per cui il giorno che la tecnica punkislamica distruggera' per sempre l'occidente giudaico-cristiano, io faro' festa...

Al di la' del bene e del male, spero di essere vivo il giorno che i dromedari si abbevereranno in piazza san Pietro...


Ma io ti lascerei volentieri nella valle dei senza speranza.
Mi irrita sommamente che ti dici marxista.
Ma marxista in cosa scusa?
E poi ti stavo citando perchè condivido la guerra delle minoranze etniche e di genere.
Io non sono un cattolico bigotto, che antepone la dottrina ai sentimenti di una persona.
Quindi siamo alleati in questo.
E per questo ti ho citato.
Infatti il marxismo fa a meno della spiritualità e si concentra sui fatti.
nella mia testa prima viene il marxismo, ossia la possibilità di una economia sociale, e DOPO la ricerca spirituale, che sennò è puro bigottismo.
Secondo te perchè sarei di sinsitra ancora nonostante tutto.
Me lo spieghi?
Che poi in quanto pro-israele tu mi odi, e che ci vuoi fare, torna pure a leggere il corano.
e non rompere con il fatto che israele è capitalista, perchè lo è anche la cina e la russia.
e marx non era contro al capitalismo in toto, questo è quello che pensate voi comunisti zeloti, piuttosto al suo uso.(guardati i video di la grassa! ancora vivente e anti-sionista, come piace a te, dunque non cosi distante da te, mi sembra anche con antiche simpatie maoiste, e quindi pro-cina, anche se oggi pure lui capisce che il capitalismo va ristudiato in base alle condizioni odierne).

Vai avanti tu che mi vien da ridere

Jacopus

CitazioneBobmax wrote: Quei tanti che plaudono, senza però alcuna loro intenzione di cambiare sesso, cosa mostrano in realtà?
Assenza di profondità, senz'altro, ma soprattutto nichilismo.
Mi sono soffermato su questo pensiero per cercare di capire se c'è qualcosa che ho trascurato. Da un lato infatti credo che il plauso derivi dalla soddisfazione che esistano dei diritti riconosciuti per situazioni "difficili", così come l'IVG, o la transizione di genere. Vi è innegabilmente un processo, in Occidente, e soprattutto in Europa, di allargamento dei diritti.È un processo "a fisarmonica", con alti e bassi ma la linea verso sempre maggiori diritti è costante, con una forte accelerazione, dopo la rivoluzione francese. In questo riconoscimento vi è la considerazione della dignità dell'essere umano nelle sue molteplici espressioni. È pur sempre un riconoscimento formale e non sostanziale, perché quello sostanziale significherebbe la modifica profonda dell'assetto capitalistico-liberale attuale è non ne vedo alcun segnale, eppure non è neppure un semplice regalo per rabbonire le folle. Anzi, le folle per essere rabbonite spesso hanno bisogno di capri espiatori semplici, come la ragazza madre, il trans, il delinquente, il mussulmano o l'ebreo. Ed allora in questa lotta pro/contro i nuovi diritti cosa si gioca realmente? Inevitabilmente in entrambi i campi ci sono i lucratori di affari e di consenso. Ma le due posizioni sono sovrapponibili? A mio parere no, a patto che chi difende questi nuovi diritti, li difenda in modo coerente ed avendo sempre presente l'umanità, distinta dal denaro. Le due posizioni ci sembrano interscambiabili perché ogni posizione è inquinata dal denaro ed anche se non è così, lo è nella percezione generale. Il male del nostro tempo, più che originarlo nel nichilismo, lo originerei in questa colonizzazione sempre più capillare del denaro, colonizzazione che rende fasulla ogni processo di liberazione.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Citazione di: green demetr il 18 Aprile 2024, 00:11:44 AMMa io ti lascerei volentieri nella valle dei senza speranza.
Mi irrita sommamente che ti dici marxista.
Ma marxista in cosa scusa?
E poi ti stavo citando perchè condivido la guerra delle minoranze etniche e di genere.
Io non sono un cattolico bigotto, che antepone la dottrina ai sentimenti di una persona.
Quindi siamo alleati in questo.
E per questo ti ho citato.
Infatti il marxismo fa a meno della spiritualità e si concentra sui fatti.
nella mia testa prima viene il marxismo, ossia la possibilità di una economia sociale, e DOPO la ricerca spirituale, che sennò è puro bigottismo.
Secondo te perchè sarei di sinsitra ancora nonostante tutto.
Me lo spieghi?
Che poi in quanto pro-israele tu mi odi, e che ci vuoi fare, torna pure a leggere il corano.
e non rompere con il fatto che israele è capitalista, perchè lo è anche la cina e la russia.
e marx non era contro al capitalismo in toto, questo è quello che pensate voi comunisti zeloti, piuttosto al suo uso.(guardati i video di la grassa! ancora vivente e anti-sionista, come piace a te, dunque non cosi distante da te, mi sembra anche con antiche simpatie maoiste, e quindi pro-cina, anche se oggi pure lui capisce che il capitalismo va ristudiato in base alle condizioni odierne).




Tu sarai pure di sinistra, ma usi categorie mafioso/fasciste, come bene, male, infami, tradimento, odio verso i poveri, odio verso la tecnica, odio verso tutti gli intellettuali (corrotti) tranne una ristrettissima cerchia che va bene a te e che tu identifichi in senso narcisistico ed elitario, odio verso l'islam...

La prima etnia oppressa dei nostri tempi, se proprio lo vuoi sapere, e' quella palestinese, e il problema e' che Israele non e' solo "capitalista": e' colonialista, imperialista, ed e' attualmente uno stato terrorista, fonte di illegalita' e destabilizzazione internazionale continua, e votato allo sterminio, di tale etnia, e di chiunque altro intralci i suoi piani.

E per il resto stai tranquillo, che La Grassa non e' piu' marxista da un pezzo.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Citazione di: niko il 18 Aprile 2024, 00:56:49 AMTu sarai pure di sinistra, ma usi categorie mafioso/fasciste, come bene, male, infami, tradimento, odio verso i poveri, odio verso la tecnica, odio verso tutti gli intellettuali (corrotti) tranne una ristrettissima cerchia che va bene a te e che tu identifichi in senso narcisistico ed elitario, odio verso l'islam...

La prima etnia oppressa dei nostri tempi, se proprio lo vuoi sapere, e' quella palestinese, e il problema e' che Israele non e' solo "capitalista": e' colonialista, imperialista, ed e' attualmente uno stato terrorista, fonte di illegalita' e destabilizzazione internazionale continua, e votato allo sterminio, di tale etnia, e di chiunque altro intralci i suoi piani.

E per il resto stai tranquillo, che La Grassa non e' piu' marxista da un pezzo.


I palestinesi non sono un etnia, ma sono arabi.
E' inutile che strilli la storia non ammette la fanta-storia.

Solo perchè ti vanno bene certi intellettuali piuttosto che non altri, non ti da il diritto, tra l'altro manco argomentato, come al solito, di dire che La Grassa non è un marxista.
Mi pare anzi l'unico marxista che parla di marx come piace a me argomentando e spiegando i concetti chiave, non in inutili teorie, ma proprio ricordandoli nel discoros pratico-politico proprio per non fare confusione.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

niko

#68
Citazione di: green demetr il 18 Aprile 2024, 01:21:22 AMI palestinesi non sono un etnia, ma sono arabi.
E' inutile che strilli la storia non ammette la fanta-storia.

Solo perchè ti vanno bene certi intellettuali piuttosto che non altri, non ti da il diritto, tra l'altro manco argomentato, come al solito, di dire che La Grassa non è un marxista.
Mi pare anzi l'unico marxista che parla di marx come piace a me argomentando e spiegando i concetti chiave, non in inutili teorie, ma proprio ricordandoli nel discoros pratico-politico proprio per non fare confusione.


Lo dice pure wikipedia, e pure lui stesso, di non essere (piu') un marxista, dai, su'...

La fanta, fanta, super-fanta storia e' il proggetto sionista di Israele, e la (presunta) etnicita' ebraica, che poi a ben vedere e' solo un'unita' religiosa... stato pseudodemocratico attualmente governato da un fascista che estende la guerra e il genocidio per rimanere illeggittimamente al potere a tempo indefinito, e per non andare in galera, che sarebbe il suo unico giusto posto...

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Citazione di: niko il 18 Aprile 2024, 01:43:33 AMLo dice pure wikipedia, e pure lui stesso, di non essere (piu') un marxista, dai, su'...



la wiki-smart è sotto il dominio capitalista e si sta trasformando nel luogo di disinformazione per eccellenza del futuro.
E' l'allarme dato anche da uno dei suoi fondatori, gli altri evidentemente sono stati corrotti.
Ovviamente il primo bersaglio è la storia.
Stanno oscurando avvenimenti storici di genocidio contro gli ebrei fatti dai musulmani.
Ovviamente stanno infangando il nome di quegli intellettuali che stanno provando a mettere in guardia l'occidente contro il nemico islamico.

Ora se la prendono anche con La Grassa  :))

E certo se vai sul suo canale lo dice sempre di non essere marxista.

La verità è che sta mettendo in luce quanto i marxisti contemporanei non solo NON SANNO proprio le basi della teoria del capitale.
Ma si stanno chiaramente facendo intortare, a suo modo di vedere, in maniera prosaicia PROBABILMENTE pagati da qualcuno.
vediamo di unire i puntini non facciamo i comunisti tonti. grazie.

ps
ecco ulteriori hint cosi ci alleniamo per il futuro.
lo sappiamo vero che la cina finanzia l'iran giusto?
eh già.
e che la russia da le armi all'irna giusto?
e russia e cina, sono comuniste giusto?
Ok ma che tipo di comunismo è quello che dicono sia tale?
perchè la wiki attacca israele e la grassa...
mmm temo di aver incasinato la cosa: non sono capace di parlare per enigmi. :D
forse con USA=CINA...mmm mi sa di no  :D
purtroppo la ragione e la critica vanno di nuovo usate.
siamo esausti e consumati, ma ci tocca far andare di nuovo il vecchio macinino: il cervello  8) :D

l'islam è socialista no francesi? viva komeini...o forse no...cosi meglio. :D
Vai avanti tu che mi vien da ridere

bobmax

@Jacopus @InVerno

Non è in discussione la libertà dell'individuo nelle possibili scelte su se stesso.
Sia sul proprio corpo sia sulla propria psiche uno deve poter fare come vuole.
L'unica condizione è che le sue scelte non rechino danno ad altri.

Semmai deciderò di porre fine alla mia vita, ne avrò senz'altro diritto. Ma dovrò farlo col maggior garbo possibile verso la comunità, evitando ogni inutile disturbo.

Quindi non è una questione di diritti.
Il problema è ben altro.
Ed è il plauso acritico.

Quale critica manca?
La percezione del tragico!

Siamo di fronte a situazioni tragiche, dove, dati per scontati i diritti di ognuno, non vi è nessuna autentica definitiva soluzione.
La tragedia è proprio nella impossibilità di un effettivo superamento.

E allora, di fronte alla tragedia, non vi e nulla da applaudire!
Si è arrivati al punto di applaudire ai funerali...

Il silenzio fa paura.

Ma la compassione richiede un passo indietro. E invece, applaudendo, ne facciamo uno avanti: nichilismo.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Pensarbene

qui bobmax ha ragione: la libertà implica il dovere di pagarne il prezzo laddove ci sia un prezzo da pagare.
Inoltre,ad ogni libertà si accompagna una costrizione,ad ogni scelta la perdita di altre scelte.
Questo ha creato nella gente un accumulo di PICCOLI E MEDI LUTTI 
inelaborati che si evidenziano poi in atteggiamenti negativi verso sè stessi e gli altri,depressioni,nichilismo,violenza,
ecc...
Io sono tendenzialmente un libertario e sono cosciente che la libertà non è un'allegra vacanza spensierata e gaudente. Essa implica valori e rinunce, piccoli lutti quotidiani e un confronto costruttivo con sé stessi e gli altri.




InVerno

Citazione di: bobmax il 18 Aprile 2024, 08:22:30 AM@Jacopus @InVerno

Non è in discussione la libertà dell'individuo nelle possibili scelte su se stesso.
Sia sul proprio corpo sia sulla propria psiche uno deve poter fare come vuole.
L'unica condizione è che le sue scelte non rechino danno ad altri.

Semmai deciderò di porre fine alla mia vita, ne avrò senz'altro diritto. Ma dovrò farlo col maggior garbo possibile verso la comunità, evitando ogni inutile disturbo.

Quindi non è una questione di diritti.
Il problema è ben altro.
Ed è il plauso acritico.

Quale critica manca?
La percezione del tragico!

Siamo di fronte a situazioni tragiche, dove, dati per scontati i diritti di ognuno, non vi è nessuna autentica definitiva soluzione.
La tragedia è proprio nella impossibilità di un effettivo superamento.

E allora, di fronte alla tragedia, non vi e nulla da applaudire!
Si è arrivati al punto di applaudire ai funerali...

Il silenzio fa paura.

Ma la compassione richiede un passo indietro. E invece, applaudendo, ne facciamo uno avanti: nichilismo.
Certo che è una questione di diritti, surrettiziamente viene implicato che ci sia un danno ad altri, spesso di natura "morale" o "sociale", ma molto più spesso indefinita e retorica, e che la diffusione di tali pratiche segnali un malessere sociale o lo rinforzi, perciò si suggerisce che suddette pratiche dovrebbero essere sanzionate. Tu lo chiami "nichilismo" altri lo chiamano altro. Violando l'essenzialità (?) dei caratteri maschili si finirebbe in terra di nessuno dove niente può essere conquistato, un miraggio palliativo, secondo chi non vive la condizione stessa, mai secondo chi la vive.


Il capo del dipartimento psichiatrico di Harvard, lobbysta cattolico americano, nel 1979 disse di opporsi ai trattamenti di reassignazione di genere perchè "erano contenti di ciò che avevano fatto e solo pochi se ne pentirono. Ma sotto ogni altro aspetto la loro condizione psicologica era poco cambiata. Avevano più o meno gli stessi problemi di prima con le relazioni, il lavoro e le emozioni."

La reassignazione di genere non è pensata per risolvere le relazioni, il lavoro o le emozioni, neanche per trovare il nirvana ,
ma se chi la fa non se ne è pentito, nella maggior parte dei casi, già nel 1979 dove la chirurgia era di molto peggiore, significa che a loro importa, perciò l'unico nichilista è chi non riconosce i valori degli altri, che invece se ne abbisognano per fare scelte esistenziali riguardo al proprio corpo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

bobmax

Citazione di: InVerno il 18 Aprile 2024, 11:34:50 AMCerto che è una questione di diritti, surrettiziamente viene implicato che ci sia un danno ad altri, spesso di natura "morale" o "sociale", ma molto più spesso indefinita e retorica, e che la diffusione di tali pratiche segnali un malessere sociale o lo rinforzi, perciò si suggerisce che suddette pratiche dovrebbero essere sanzionate. Tu lo chiami "nichilismo" altri lo chiamano altro. Violando l'essenzialità (?) dei caratteri maschili si finirebbe in terra di nessuno dove niente può essere conquistato, un miraggio palliativo, secondo chi non vive la condizione stessa, mai secondo chi la vive.


Il capo del dipartimento psichiatrico di Harvard, lobbysta cattolico americano, nel 1979 disse di opporsi ai trattamenti di reassignazione di genere perchè "erano contenti di ciò che avevano fatto e solo pochi se ne pentirono. Ma sotto ogni altro aspetto la loro condizione psicologica era poco cambiata. Avevano più o meno gli stessi problemi di prima con le relazioni, il lavoro e le emozioni."

La reassignazione di genere non è pensata per risolvere le relazioni, il lavoro o le emozioni, neanche per trovare il nirvana ,
ma se chi la fa non se ne è pentito, nella maggior parte dei casi, già nel 1979 dove la chirurgia era di molto peggiore, significa che a loro importa, perciò l'unico nichilista è chi non riconosce i valori degli altri, che invece se ne abbisognano per fare scelte esistenziali riguardo al proprio corpo.

Pure questo discorso non c'entra niente con quello che ho scritto.
Va beh, forse non sono stato abbastanza chiaro.

Resta il fatto di venire giudicato arrogante. Senza comprenderne il motivo.

Tra l'altro, da una fonte che non brilla certo per chiarezza, se non quando pretende di giudicare qualcuno...
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

PhyroSphera

#74
Quest'oggi sono stato alle prese con un'altra pubblicazione di Byung-Chul Han, Infocrazia.
Ho letto un po' dell'inizio, che fa un'impressione quasi monumentale, ma con un difetto, manca la specificazione: di quale capitalismo si sta dicendo, qualsiasi o uno in particolare, per esempio quello selvaggio additato dal papa polacco (l'autore ha anche studiato teologia cattolica)?
E una volta descritta la estrema aberrazione dell'uso violento e pervasivo delle informazioni nella 'era di internet e del digitale', si può davvero attribuirne a un potere politico, a una '-crazia'? Quando il torto è troppo non ci può essere vero potere della politica ma solo nella politica.

Il libro Infocrazia è del 2021, due anni prima (secondo date delle pubblicazioni originarie) della proclamazione della "crisi della narrazione", da parte dello stesso autore.
Tra le Grandi Narrazioni che nella Età del postmoderno finivano v'era pure quella di Marx ed Engels col loro Manifesto. Dopo lo spartiacque della caduta dell'URSS, il marxismo restava senza il proprio racconto fondatore ma senza abbandonarne il linguaggio. L'incubo del borghese cattivo, responsabile della indigenza diffusa nel mondo e con un piano assolutamente spietato per sfruttarlo, il sogno della fatale superiorità morale e sociale del proletariato: da elementi di un prepotente e falsificante schema intellettualistico a insistenti e invadenti (più di prima, forse, senza i fronti ideologici contrapposti) relitti del discorso pubblico culturale, organizzati comunque in una storia, narrati... Non è forse anche questa residua narrazione di sinistra quella che odiernamente sta cadendo? Tutte le cadute sono un male o sono un vuoto?

Il 'capitalismo infocratico' esiste ma va distinto dalla organizzazione violenta e superficiale dei dati attuata dalla degeneazione propriamente dicibile neoliberista. La versione dei fatti che accomuna cose differenti ed altre sotto una unica accusa, che confonde una forma generale, quella del potere del capitale, con una sua insensibile e distratta applicazione fra tante, non è una narrazione che deve entrare in crisi, mentre altre innocenti perdurare?
(La domanda è retorica, per chi ha seguito il mio ragionamento.)


MAURO PASTORE

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