Covid-19, l'ultimo pass

Aperto da Jean, 04 Luglio 2021, 23:09:52 PM

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Alexander

#60
cit. Contrariamente a quanto sostengono gli ideologi antiliberali, il pensiero liberale non ha dogmi rispetto al rapporto privato pubblico, semplicemente cerca la soluzione più opportuna e, sintetizzando, nel caso della produzione delle merci vede l'opportunità del privato, mentre nel caso della cura delle epidemie vede l'opportunità del pubblico.


Il loro motto è il famoso:" Privatizzare i guadagni e socializzare le perdite". Come Pfizer e Moderna che si fanno pagare dai governi per sviluppare i vaccini e però si tengono tutti i ricavi, aumentando pure i prezzi per "le nazioni con reddito medio più alto" (gli altri si servono dai russi e dai cinesi)....

Sono gli stessi che invitano la popolazione alla prudenza e poi ti organizzano il megaparty galattico con migliaia di invitati per festeggiare i sessant'anni. :-[

anthonyi

Alexander, tu fai troppe confusioni, tra posizioni teoriche e cultura d'impresa, posti i motti senza sapere chi è perché  li ha inventati e li usa.
Hai un'idea di come saremmo combinati se Pfizer, moderna
, Astrazeneca, Johnson e Johnson non avessero fatto i vaccini?

Alexander

Privatizzare i guadagni e socializzare le perdite mi sembra sia stato il leit motiv della politica economica dell'Occidente contemporaneo, almeno negli ultimi cinquant'anni. E diciamola tutta senza ipocrisia: bisognerebbe riconoscere che tale principio non ha funzionato solo per i grandi salvataggi bancari, ma è valso a tutti i livelli della società, dalle banche alla previdenza, passando per le IMPRESE e il mercato del lavoro. Tutti, salvo rarissime eccezioni, hanno munto, chi più chi meno, la gonfia mammella pubblica, ipotecando il futuro dei più giovani. E chi dice il contrario sospetto sia un ipocrita, voglio sperare in buona fede.

anthonyi

#63
Dovrei cancellare il post perché completamente OT, Alexander, invece ti invito a ragionare. La mammella pubblica non esiste, perché lo stato non produce latte ma usa una parte del latte prodotto dalle mammelle private.
Anche quando il latte dello stato è preso a debito, viene anch'esso da mammelle private che lo hanno prodotto, e se potrà restituire questo debito di latte, lo farà perché in futuro ci saranno altre mammelle private che producono latte.
Hai idea di come staremmo tutti noi se non ci fossero queste mammelle private che si chiamano imprese?


Qualsiasi imprenditore compie un lavoro, il lavoro più importante è più difficile che c'è nelle società di mercato, un lavoro che è premiato col profitto che è la misura del valore sociale del suo lavoro.
Oltretutto lo stato comunque partecipa ai profitti dell'impresa con l'imposizione delle tasse, e d'altronde un'impresa che funziona di tasse allo stato né fa incassare molte di più del suo profitto perché queste insistono su tutti i redditi prodotti nell'attività d'impresa.
Non mi risulta vi siano regole che stabiliscano che, in caso di perdita, questa sia a carico del settore pubblico.
L'imprenditore si carica delle perdite fino al capitale messo a rischio.
Se la perdita supera il capitale di rischio l'imprenditore perde l'impresa.
A quel punto lo stato può subentrare, ma nel farlo non va certo a compensare le perdite dell'imprenditore, ma va a tutelare i lavoratori ed eventualmente i creditori.
Non c'è nessuna socializzazione delle perdite, perché il fallimento di un'impresa è già una perdita sociale, se lo stato interviene è solo per minimizzare questa perdita.

Jean

Cit. Anthonyi : Hai un'idea di come saremmo combinati se Pfizer, moderna, Astrazeneca, Johnson e Johnson non avessero fatto i vaccini?

Dipende da come si da la possibilità all'idea, il punto di partenza di ogni azione di svilupparsi.


Su quelle pre-vaccini abbiamo scritto a sufficienza, se ancora continui con i "se", i "ma", dando poco (eufemismo) segno (per quel che riesco ad interpretarti, magari per altri non è così) di considerare punti di vista differenti (psichici... parbleu!) significa che psicologicamente tu, come tutti, sei la tua posizione, in quel pensier ti fingi (non per aver meriti, ma codesta citazione Leopardiana non mi par male, eh..?).


E allora, là, nel mondo (non qui, eh...), si arriverà allo scontro... al naufragar... addossando all'ignurant la colpa?



Ma per restare nel merito di codesti vaccini... son tutti uguali o no? Leggi questa:


Riccardo Illy: "Vaccinato con ReiThera, non mi danno il Green Pass. Così non posso lavorare"


https://www.huffingtonpost.it/entry/riccardo-illy-vaccinato-con-reithera-non-mi-danno-il-green-pass-cosi-non-posso-lavorare_it_610a3990e4b0552883e6ff62?ncid=other_trending_qeesnbnu0l8&utm_campaign=trending


e, giustamente, da liberale che si erge a tutela della trasparenza e dei valori, delle regole... assieme a chi vi crede, mi figuro insorgiate per difendere (certo, prima bisogna verificare, calcolare, quantificare, sperimentare, analizzare e vattelapesca...) un prodotto ITALIANO che pare funzionare (non credo lo affermino i no-vax a te cari, visto che ti ci riferisci ogni due per quattro) e i cui (presunti) stratosferici vantaggi ti son noti (citandoti: d'altronde un'impresa che funziona di tasse allo stato ne fa incassare molte di più del suo profitto perché queste insistono su tutti i redditi prodotti nell'attività d'impresa).

O vorresti credessi che i principali produttori di vaccini esteri, che stanno e realizzeranno ancor più mastodontici guadagni son anime candide, esenti da ogni attività di lobbying... e ben di più?


Qualcuno afferma che i soldi possono comprarsi ogni cosa, di destra e di sinistra... e di centro no?



J4Y


Ipazia

La privatizzazione dei profitti è evidente in tutti i grandi affari in cui il know how sociale viene incorporato gratis et amore dei (il dio Capitale) nei profitti aziendali: da internet, alle tecnologie green, alle infrastrutture, alla farmaceutica, alla medicina.

La socializzazione delle perdite è intrinseca al modello capitalistico tanto nel salvataggio dei too big to fail che nella fiscalizzazione degli sfracelli, ambientali e sociali, dell'impresa privata. La quale è un valore sociale solo per chi ne trae profitti, non certo per lavoratori e consumatori che potrebbero produrre e consumare le medesime cose anche in assenza dell'impresa capitalistica.

La vicenda covidemica è riuscita, con inedita novità, a socializzare, privatizzandola sulla pelle del malcapitato attraverso perverse procedure esplicitamente o implicitamente coattive, pure gli effetti avversi e le inefficienze di un vaccino sperimentale,  sicuro solo nei profitti. Garantiti dai rappresentanti del bene pubblico più falsi dell'intera storia umana.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Jean il 04 Agosto 2021, 18:15:12 PM
Cit. Anthonyi : Hai un'idea di come saremmo combinati se Pfizer, moderna, Astrazeneca, Johnson e Johnson non avessero fatto i vaccini?

Dipende da come si da la possibilità all'idea, il punto di partenza di ogni azione di svilupparsi.


Su quelle pre-vaccini abbiamo scritto a sufficienza, se ancora continui con i "se", i "ma", dando poco (eufemismo) segno (per quel che riesco ad interpretarti, magari per altri non è così) di considerare punti di vista differenti (psichici... parbleu!) significa che psicologicamente tu, come tutti, sei la tua posizione, in quel pensier ti fingi (non per aver meriti, ma codesta citazione Leopardiana non mi par male, eh..?).


E allora, là, nel mondo (non qui, eh...), si arriverà allo scontro... al naufragar... addossando all'ignurant la colpa?



Ma per restare nel merito di codesti vaccini... son tutti uguali o no? Leggi questa:


Riccardo Illy: "Vaccinato con ReiThera, non mi danno il Green Pass. Così non posso lavorare"


https://www.huffingtonpost.it/entry/riccardo-illy-vaccinato-con-reithera-non-mi-danno-il-green-pass-cosi-non-posso-lavorare_it_610a3990e4b0552883e6ff62?ncid=other_trending_qeesnbnu0l8&utm_campaign=trending


e, giustamente, da liberale che si erge a tutela della trasparenza e dei valori, delle regole... assieme a chi vi crede, mi figuro insorgiate per difendere (certo, prima bisogna verificare, calcolare, quantificare, sperimentare, analizzare e vattelapesca...) un prodotto ITALIANO che pare funzionare (non credo lo affermino i no-vax a te cari, visto che ti ci riferisci ogni due per quattro) e i cui (presunti) stratosferici vantaggi ti son noti (citandoti: d'altronde un'impresa che funziona di tasse allo stato ne fa incassare molte di più del suo profitto perché queste insistono su tutti i redditi prodotti nell'attività d'impresa).

O vorresti credessi che i principali produttori di vaccini esteri, che stanno e realizzeranno ancor più mastodontici guadagni son anime candide, esenti da ogni attività di lobbying... e ben di più?


Qualcuno afferma che i soldi possono comprarsi ogni cosa, di destra e di sinistra... e di centro no?



J4Y
Ciao Jean, sul caso reithera hai perfettamente ragione, le cavie del vaccino andavano comunque tutelate dando loro il green pass. Infatti esse, per permettere la continuità dell'esperimento, non possono vaccinarsi con un altro vaccino. Oltretutto è stato un profondo errore tagliare i finanziamenti a quel vaccino, che comunque avrebbe potuto produrre un know how nel nostro Paese utile in futuro, comunque non confondiamo un errore del nostro governo/amministrazione, con l'utilità, anzi la necessità dei vaccini.
Poi certo i produttori non sono santi né benefattori, ad esempio io ho sospettato dall'inizio che dietro il caos del vaccino Astrazeneca ci sia stata una sapiente manipolazione della rappresentazione degli effetti collaterali di altri che volevano toglierla dal mercato più remunerativo.

Alexander

#67

cit.Però, se per effetto della vaccinazione di tanti di noi diventa possibile andare ad un concerto in condizioni di ragionevole sicurezza probabilistica se siamo tra noi vaccinati, la richiesta da parte del no vax di partecipare comporta una riduzione di questa stessa sicurezza, a meno che lui non dimostri di non essere infettato con un tampone.


Per tornare OT. Sono passati pochi giorni, da quando si scriveva questo, e oggi rimbalza questa notizia:


La diffusione della variante Delta minaccia le strategie vaccinali che mirano all'immunità di gregge contro il Sars-cov-2. Tra i vaccinati e non vaccinati che sviluppano l'infezione, infatti, è stata rilevata la stessa carica virale.

A evidenziarlo è un articolo pubblicato sul British Medical Journal (Bmj) relativo ai dati emersi da un recente focolaio verificatosi nel Massachusetts. In sostanza, la vaccinazione anche se rimane altamente protettiva, potrebbe non essere sufficiente da sola per fermare la diffusione della variante delta.

I test condotti dal 3 al 17 luglio tra i residenti del Massachusetts durante un'epidemia a Provincetown, un noto luogo di vacanza negli Stati Uniti, hanno rilevato infatti che il 75% delle persone infette era completamente vaccinato. "Tra i vaccinati con infezione, la difficoltà di rilevare il virus nei tamponi nasali (valore di soglia del ciclo) era quasi identica a quella osservata nei non vaccinati. Questa scoperta suggerisce che entrambi i gruppi hanno la stessa carica virale e hanno la stessa probabilità di trasmettere le loro infezioni, hanno avvertito i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)".

I risultati supportano le affermazioni secondo cui le persone vaccinate stanno svolgendo un ruolo nell'ondata estiva delle infezioni da variante delta e hanno portato il Cdc a ripristinare la raccomandazione che le persone vaccinate indossino maschere al chiuso. Ma confermano che il vaccino continua a offrire una forte protezione contro le malattie gravi: delle 346 persone vaccinate che sono risultate positive nell'epidemia di Provincetown, il 79% era sintomatico e il test del genoma del campione ha suggerito che il 90% aveva la variante delta. Quattro sono stati ricoverati in ospedale e nessuno è morto.


A questo punto, qual'è la ratio del green pass, se vaccinati e non vaccinati hanno la stessa probabilità di tramettere l'infezione? "Coercizione gentile" solamente? Una famiglia di tre persone, due vaccinati e uno no, perché non può fare il vaccino, ha la stessa probabilità di trasmettere il virus, al membro fragile, di una famiglia in cui nessuno dei tre è vaccinato. Almeno stando a questo ricerca.
Faccio presente che non critico la scelta o meno di vaccinarsi, quanto l'utilità dello strumento green pass.

anthonyi

Citazione di: Alexander il 04 Agosto 2021, 23:54:10 PM

cit.Però, se per effetto della vaccinazione di tanti di noi diventa possibile andare ad un concerto in condizioni di ragionevole sicurezza probabilistica se siamo tra noi vaccinati, la richiesta da parte del no vax di partecipare comporta una riduzione di questa stessa sicurezza, a meno che lui non dimostri di non essere infettato con un tampone.


Per tornare OT. Sono passati pochi giorni, da quando si scriveva questo, e oggi rimbalza questa notizia:


La diffusione della variante Delta minaccia le strategie vaccinali che mirano all'immunità di gregge contro il Sars-cov-2. Tra i vaccinati e non vaccinati che sviluppano l'infezione, infatti, è stata rilevata la stessa carica virale.

A evidenziarlo è un articolo pubblicato sul British Medical Journal (Bmj) relativo ai dati emersi da un recente focolaio verificatosi nel Massachusetts. In sostanza, la vaccinazione anche se rimane altamente protettiva, potrebbe non essere sufficiente da sola per fermare la diffusione della variante delta.

I test condotti dal 3 al 17 luglio tra i residenti del Massachusetts durante un'epidemia a Provincetown, un noto luogo di vacanza negli Stati Uniti, hanno rilevato infatti che il 75% delle persone infette era completamente vaccinato. "Tra i vaccinati con infezione, la difficoltà di rilevare il virus nei tamponi nasali (valore di soglia del ciclo) era quasi identica a quella osservata nei non vaccinati. Questa scoperta suggerisce che entrambi i gruppi hanno la stessa carica virale e hanno la stessa probabilità di trasmettere le loro infezioni, hanno avvertito i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)".

I risultati supportano le affermazioni secondo cui le persone vaccinate stanno svolgendo un ruolo nell'ondata estiva delle infezioni da variante delta e hanno portato il Cdc a ripristinare la raccomandazione che le persone vaccinate indossino maschere al chiuso. Ma confermano che il vaccino continua a offrire una forte protezione contro le malattie gravi: delle 346 persone vaccinate che sono risultate positive nell'epidemia di Provincetown, il 79% era sintomatico e il test del genoma del campione ha suggerito che il 90% aveva la variante delta. Quattro sono stati ricoverati in ospedale e nessuno è morto.


A questo punto, qual'è la ratio del green pass, se vaccinati e non vaccinati hanno la stessa probabilità di tramettere l'infezione? "Coercizione gentile" solamente? Una famiglia di tre persone, due vaccinati e uno no, perché non può fare il vaccino, ha la stessa probabilità di trasmettere il virus, al membro fragile, di una famiglia in cui nessuno dei tre è vaccinato. Almeno stando a questo ricerca.
Faccio presente che non critico la scelta o meno di vaccinarsi, quanto l'utilità dello strumento green pass.
A me sembra, Alexander, che arrivi a conclusioni molto veloci. Gli individui, vaccinati e non, hanno tutti la stessa probabilità di infettarsi, cioè di acquisire il virus nelle narici.
Quello che fa la differenza tra le due categorie è il sistema immunitario che nei vaccinati è più forte e quindi ci mette meno tempo a sconfiggere la malattia permettendo al virus di fare molte meno replicazioni. Se le replicazioni sono minori, è minore anche il rilascio del virus nell'ambiente, e quindi la contagiosità.
Si tratta di una conclusione logica, oltretutto corroborata dalle rilevazioni che vengono fatte sulla presenza del virus in grandi popolazioni e sulla sua tendenza ad essere presente più nei non vaccinati che nei vaccinati in un determinato istante proprio perché i non vaccinati si portano appresso il virus per più tempo.
Nel caso che riporti, abbiamo un singolo focolaio epidemico, sicuramente molto veloce, per cui molti dei positivi erano tutti appena contagiati, e quindi non meraviglia che tra questi ci fossero molti vaccinati.
Per arrivare alla conclusione, che tu erroneamente desumi, che vaccinati è non vaccinati hanno la stessa probabilità di contagiare, si sarebbe dovuta seguire quella popolazione di infetti per tutto il ciclo della loro malattia e stimare la quantità di virus emesso, in caso fossero stati equivalenti allora la tua conclusione sarebbe corretta e porrebbe un problema alla letteratura scientifica che ha maturato conclusioni differenti.
Per ora la tua rilevazione dimostra solo che i vaccinati hanno la stessa probabilità di essere contagiati dei non vaccinati, e questa, in fondo, è la ragione per la quale è stato istituito il green pass.

Alexander

#69
Buongiorno Anthony



Mi sembra però che anche tu salti troppo frettolosamente a conclusioni certe, che invece non sono definitive. In un articolo del Corriere del 18 Luglio si leggeva:

Un vaccinato positivo quanto è contagioso per gli altri?
Ci sono una serie di studi che hanno analizzato la variante Alfa e hanno dimostrato che le possibilità che un vaccinato possa contagiare sono bassissime. Con la variante Delta non ci sono ancora dati pubblicati, ma sono in corso gli studi. Anthony Fauci, il consulente medico della Casa Bianca, ha dichiarato essere «un'ipotesi ragionevole» che le persone completamente vaccinate positive abbiano «molto meno» virus nelle vie aeree rispetto alle persone non vaccinate con infezioni asintomatiche. «Quello che vediamo è che le persone vaccinate non si infettano allo stesso modo e nella gran parte dei casi non hanno sintomi. Questo significa che la carica virale è bassa e hanno una possibilità inferiore di contagiare gli altri». La pecca di questo tipo di studi è che una persona vaccinata sarà testata molto meno e, se anche fosse positiva sarebbe facilmente asintomatica e quindi, ancora una volta, sottoposta meno a tamponi.


Come vedi lo stesso Fauci è già stato "smentito" ( in realtà lui parlava di "ipotesi ragionevole", correttamente) ieri dal Cdc statunitense che rileva la stessa carica virale tra vaccinati e non e la probabile stessa possibilità di trasmettere l'infezione. Non ci sono dati certi che la carica virale duri meno , in caso di variante delta, nei vaccinati, che infatti devono osservare la quarantena come i non vaccinati (stessa durata).  Naturalmente sono tutti studi ancora in corso e fattibili di ulteriori valutazioni. Rimane confermata al momento una minore possibilità di sviluppare forme gravi nei vaccinati, dopo un certo periodo dall'inoculazione, anche in presenza di variante delta. Tieni poi conto che il vaccino, come quello per l'influenza, ha un'efficacia che va a scemare nel tempo (non si sa ancora per certo perché la risposta è individuale), tanto che i paesi che hanno iniziato per primi la vaccinazione di massa si stanno preparando alla terza inoculazione nei soggetti più a rischio teorico.

anthonyi

Ciao Alexander, come faccio ad esser saltato a conclusioni certe se non ho tratto conclusioni?
Io ti ho presentato un ragionamento logico, che non mi sembra tu abbia messo in discussione, e le risoluzioni della letteratura allo stato attuale delle ricerche, quindi conclusioni non mie.
Certo il futuro della ricerca è del covid non lo conosce nessuno, sicuramente il dato che hai riportato è particolare e merita attenzione, comunque al di là di questo dato mi risulta che lo stesso CDC presenti dati aggregati su tutti gli USA che sono di tenore differente.

atomista non pentito

Penso che l'unico senso che puo' avere il passi verde sia che , trovandosi fra di loro ( e contagiandosi allegramente) , i "fortunati" possessori potranno rischiare di meno con la malattia ( o non subirla affatto)  evitando cosi' la ricaduta sul ssn.
Questo e' l'unico senso che mi viene in mente. Per il lavoro .... stessa cosa , pero' evitando giorni di malattia e plusvalenze mancate al datore di lavoro . STOP. Il resto  se c'e' e' discriminazione visto che , dopo un anno e mezzo di favoletta macabra , gli unici argini all'epidemia RESTANO :  distanziamento , igiene e mascherine ( ho scritto all'epidemia , non agli effetti di questa soprattutto per i "fortunati" paesi ricchi e vaccinandi). Infatti e' la vaccinazione , non il passi , che eventualmente limita l'evolversi di varianti.

Jacopus

Sono sempre stato favorevole al vaccino ma state a sentire cosa mi sta accadendo. Ho avuto il COVID a febbraio, marzo, di media intensità. Primo tampone ero già negativo, ma il primo anticorpale a marzo segnalava un livello di 2500 IgG e il secondo a luglio di 1500. Per fare il vaccino le linee guida stimano che il livello debba scendere a 100. Fatto sta che, ora, se voglio avere il green pass devo fare il vaccino, non esiste alcuna esenzione per chi si è ammalato. Da tenere presente che con il vaccino raramente si raggiunge il livello di IgG di 1000. Inoltre non sono chiari gli effetti del vaccino su chi ha già gli anticorpi. Nella migliore delle ipotesi è inutile ma non si escludono patologie. Nessuno però agisce in questo limbo e non capisco se per ignavia o secondo un piano prestabilito. Fatto sta che la mia posizione vaccinista non è più così ferma. Il dubbio che vi siano interessi economici che se ne fregano delle nostre vite mi sta attraversando.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Citazione di: Jacopus il 05 Agosto 2021, 20:57:47 PM
Sono sempre stato favorevole al vaccino ma state a sentire cosa mi sta accadendo. Ho avuto il COVID a febbraio, marzo, di media intensità. Primo tampone ero già negativo, ma il primo anticorpale a marzo segnalava un livello di 2500 IgG e il secondo a luglio di 1500. Per fare il vaccino le linee guida stimano che il livello debba scendere a 100. Fatto sta che, ora, se voglio avere il green pass devo fare il vaccino, non esiste alcuna esenzione per chi si è ammalato. Da tenere presente che con il vaccino raramente si raggiunge il livello di IgG di 1000. Inoltre non sono chiari gli effetti del vaccino su chi ha già gli anticorpi. Nella migliore delle ipotesi è inutile ma non si escludono patologie. Nessuno però agisce in questo limbo e non capisco se per ignavia o secondo un piano prestabilito. Fatto sta che la mia posizione vaccinista non è più così ferma. Il dubbio che vi siano interessi economici che se ne fregano delle nostre vite mi sta attraversando.

Benvenuto tra chi comincia ad averne le scatole piene della paranoia covidemica che ha prostituito ogni barlume di verità scientifica agli interessi di bigpharma e alla propria funzione di guardiano del bispensiero dominante. Oltre agli interessi economici, non sottovaluterei l'ignoranza abissale che si ancora fideisticamente a postverità che, come in 1984, cambiano e si contraddicono di giorno in giorno.

Ogni dialettica, che è l'ossigeno della scienza, è stata soppressa, demonizzata, criminalizzata, esclusa, per cui per avere un minimo di informazione indipendente bisogna infilarsi nell'hunderground della rete sperando di non incappare nelle ennesime bufale che fanno il paio con le bufale di regime.

Che vuoi che ti dica jacopus ?: Adda passa' 'a nuttata. (Se non hai la fregola da greenpass rimanda la vaccinazione fino a quando il sierologico cala. Ma anche allora potresti essere ugualmente protetto perchè il sistema immunitario ha memorizzato l'intruso e appena lo rivede si rimette a fabbricare anticorpi. Sistema decisamente più plausibile e affidabile della tossina artificiale. Studia, ne va della tua pelle di cui il regime se ne fotte: sei solo un numero statistico e un consumatore di bigpharma).

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alexander

#74
Buona sera Jacopus



Anch'io vivo una situazione analoga. Sono guarito dal covid, ma per avere il pass dovrei vaccinarmi, cosa che non solo è probabilmente inutile, ma forse anche rischiosa. Ho letto infatti queste dichiarazione di Galli (uno tra l'altro dei più rigoristi sull'uso dei vaccini):


Vaccinare contro Covid-19 le persone che da Covid sono guarite potrebbe essere inutile - almeno per alcuni mesi finché dura l'immunità acquisita dopo essere entrati in contatto con il coronavirus Sars-CoV-2 e averlo vinto - ma forse anche rischioso. L'avvertimento arriva da Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università degli Studi di Milano, che in queste ore ha messo il tema "sul piatto" anche in tv e su Twitter, e che all'Adnkronos Salute spiega: «Io non ho notizie dirette perché non ho avuto direttamente casi di questo tipo, però cominciano a esserci delle segnalazioni di qualche effetto collaterale in più per i vaccinati che avevano già avuto l'infezione». E precisa: «Magari anche semplicemente disturbi nel sito di inoculo. Ma se uno ha già un'immunità attivata, e tu gli fai il vaccino che gliela attiva ancora di più è più facile che a distanza anche di un tempo ragionevole ci sia un po' di reazione, perché quella persona l'immunità attivata contro Sars-CoV-2 ce l'ha già».
Galli cita, tra gli altri, uno dei lavori comparso su "Science" e condotto negli Usa su oltre 30mila persone, conclude che «la vasta maggioranza degli infettati che hanno avuto un'infezione da lieve a moderata, quindi la stragrande maggioranza di chi si ammala, manifesta la capacità di una robusta risposta anticorpale contro la proteina Spike del coronavirus; i livelli di anticorpi risultano stabili per almeno 5 mesi, e correlano significativamente con la neutralizzazione di virus Sars-CoV-2 reali. Più del 90% dei sieroconvertiti produce anticorpi neutralizzanti - sottolinea l'infettivologo - Qualcuno che non li fa c'è sicuramente, ma se non li fa dopo l'infezione naturale non è neanche detto che li faccia dopo il vaccino».
Il medico riferisce anche di un altro lavoro, condotto in Qatar su «133mila casi Covid, che non sono pochi, secondo cui la probabilità di reinfezione stimata è calcolata in uno 0,02%: una percentuale bassissima di persone, sicuramente al di là di ogni tentazione che porterebbe a sprecare milioni di dosi vaccinali soprattutto in questa fase della campagna di profilassi».
Quante dosi si potrebbero risparmiare? «Almeno 4 milioni» stima Galli calcolando gli oltre 2 milioni di italiani guariti che sanno di essere stati ammalati, più "altri 2 milioni" che hanno superato l'infezione senza nemmeno accorgersi di averla fatta.


Più di recente, sempre Galli:


Galli ritiene che le ipotesi sulla terza dose sono più «una sparata» con contenuti «di ordine soprattutto politico. Serve a tranquillizzare la pubblica opinione dicendo: male che va, faremo una terza dose». Ma dal suo punto di vista, conclude, «sarebbe più utile occuparci di capire lo stato infettivo delle persone immunodepresse e capire se gli operatori sanitari che sono stati vaccinati per primi hanno ancora una risposta immune. Altrimenti continuiamo a fare cose inutili con imposizione, come ad esempio vaccinare i guariti».

Quindi dovrei vaccinarmi, assumendo un rischio, a fronte di un 0,02& di possibilità di reinfettarmi ( e se succede è in forma lieve o asintomatica)? Considerando poi che il vaccinato può trasmettere il virus praticamente come il non vaccinato?  ???


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