Cos'è il "populismo"?

Aperto da 0xdeadbeef, 13 Gennaio 2019, 12:57:30 PM

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anthonyi

Citazione di: InVerno il 25 Gennaio 2019, 14:37:42 PM
Insomma, se uno volesse essere "puntiglioso" potrebbe tranquillamente far notare ad Anthonyi che la già SCARSA regolamentanzione che portò alla crisi del 2008 è rimasta praticamente invariata nonostante un collasso catastrofico, che il tutto (compreso la tenuta dei governi) è ancora affidato ad agenzie di rating private con interessi a dir poco opachi e che fanno il bello e cattivo tempo in relazioncine di una pagina (che poi alcuni ripetono a pappagallo) , e tante altre amenità tra l'assurdo e il faceto che farebbero mettere da parte un po di questo "candido" (nel senso di ottimista) fatalismo. Io personalmente lascerei perdere, perchè continuo a pensare che il populismo non si capisca nei libri di economia. Sarei invece molto curioso di sapere se qualcuno volesse portare sul tavolo un capolavoro della letteratura italiana, per capirci un attimino di più, che va generalmente con il nome di "Pinocchio" , per come la vedo io, non basterebbero una decina di pagine per esaurire l'argomento.

Ciao Inverno, sulla questione dei rating sono d'accordo con te. Credo che ha BCE avrebbe una sufficiente autorevolezza per predisporli lei, e per imporre che quanto meno gli operatori della UE si basino sui suoi rating. Sarei proprio curioso di sapere quale rating darebbe al debito federale USA (Quando nel 2011 una delle agenzie gli tolse la tripla A Obama fece fuoco e fulmini). Non credo saremmo più protetti dalle cattive sorprese, ma almeno elimineremmo una condizione di sudditanza rispetto al sistema finanziario Anglo-Americano.
Comunque le mie opinioni sulla regolamentazione sono soprattutto riferite al sistema Italiano, sugli altri non discuto perché non ne so abbastanza.
I collassi catastrofici, poi, fanno parte della storia dell'economia, quello del 2008 non è stato il primo, e non sarà l'ultimo e prima di quel collasso i sistemi finanziari hanno garantito agli USA una crescita economica costante dal 1991. Poi certo il populismo sa dove puntare il dito per far crescere la rabbia. A Pinocchio ci avevo pensato anch'io, non so perché ma il Gatto e la Volpe mi fanno pensare tanto a due personaggi di vertice della nostra attuale politica.
Un saluto, e W l'Italia.

Jacopus

Non so se è già stato scritto ma vorrei sottolineare che gli stratagemmi architettati dalla politica per contenere le crisi sono destinati a sommarsi alle continue crisi di questo turbocapitalismo. Perché la sua anima è dentro il denaro come unico Dio da venerare, l'unica Supercosa rispetto alla quale tutto è servitù e tutto è oggetto. Un totalitarismo pervasivo e dolce.
Di fronte all'esclusione sempre più estesa di popolazione dalla promessa della ricchezza, questa stessa popolazione reagisce in un modo umano: non posso entrare al vostro desco? Bene ecco che invito al desco un convitato rude e privo delle Vs raffinatezze, e fuori dalla porta scalciano altri convitati ancora più barbarici. Questo è il populismo: sostituzione del potere economico cristallizzato con potere politico che rimovimenta la speranza in un mondo diverso. Ovviamente ciò non significa che davvero il populismo sia un avversario del Dio denaro.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Citazione di: anthonyi il 25 Gennaio 2019, 19:57:17 PMCiao Inverno, sulla questione dei rating sono d'accordo con te. Credo che ha BCE avrebbe una sufficiente autorevolezza per predisporli lei, e per imporre che quanto meno gli operatori della UE si basino sui suoi rating. Sarei proprio curioso di sapere quale rating darebbe al debito federale USA (Quando nel 2011 una delle agenzie gli tolse la tripla A Obama fece fuoco e fulmini). Non credo saremmo più protetti dalle cattive sorprese, ma almeno elimineremmo una condizione di sudditanza rispetto al sistema finanziario Anglo-Americano.
Posto che credo anche io sarebbe un miglioramento, io onestamente mi preoccupo più di un altra cosa, ovvero di una schiera di soldatini che le note delle agenzie di rating le prende come testo di propaganda politica da copiare paro paro, la pravda del mattino. E sono TANTI, basta avere la premura di leggersi queste dannate note e vedere che qualcuno il giorno dopo che escono va a ripeterle in televisione (e ci fa campagna politica finchè non ne esce una nuova). Peggio se provengono dal sistema angloamericano anzichè europeo, ma partiamo da un presupposto: l'analisi di un agenzia di rating (e gli interessi degli investitori a cui scrive) non può essere la stessa di un politico che si appresta a governare un paese. Per forza di cose, perchè un uomo di stato non governa un popolo di investitori, ma di esseri umani (con dei bisogni ben più complessi dell'interesse sui bot). Allora è facile capire perchè i populisti, forse sguaiatamente, diano dei "venduti" a certi politici, o dei "amici delle banche" e altre accuse magari strampalate ma che sottolineano un problema di fondo.. se queste persone si apprestano a fare gli interessi di un popolo, non possono dire le stesse cose che dicono accrocchi di brokers, e quando questo accade significa che qualcosa si è rotto nella rappresentanza politica.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 26 Gennaio 2019, 09:41:11 AM
Citazione di: anthonyi il 25 Gennaio 2019, 19:57:17 PMCiao Inverno, sulla questione dei rating sono d'accordo con te. Credo che ha BCE avrebbe una sufficiente autorevolezza per predisporli lei, e per imporre che quanto meno gli operatori della UE si basino sui suoi rating. Sarei proprio curioso di sapere quale rating darebbe al debito federale USA (Quando nel 2011 una delle agenzie gli tolse la tripla A Obama fece fuoco e fulmini). Non credo saremmo più protetti dalle cattive sorprese, ma almeno elimineremmo una condizione di sudditanza rispetto al sistema finanziario Anglo-Americano.
Posto che credo anche io sarebbe un miglioramento, io onestamente mi preoccupo più di un altra cosa, ovvero di una schiera di soldatini che le note delle agenzie di rating le prende come testo di propaganda politica da copiare paro paro, la pravda del mattino. E sono TANTI, basta avere la premura di leggersi queste dannate note e vedere che qualcuno il giorno dopo che escono va a ripeterle in televisione (e ci fa campagna politica finchè non ne esce una nuova). Peggio se provengono dal sistema angloamericano anzichè europeo, ma partiamo da un presupposto: l'analisi di un agenzia di rating (e gli interessi degli investitori a cui scrive) non può essere la stessa di un politico che si appresta a governare un paese. Per forza di cose, perchè un uomo di stato non governa un popolo di investitori, ma di esseri umani (con dei bisogni ben più complessi dell'interesse sui bot). Allora è facile capire perchè i populisti, forse sguaiatamente, diano dei "venduti" a certi politici, o dei "amici delle banche" e altre accuse magari strampalate ma che sottolineano un problema di fondo.. se queste persone si apprestano a fare gli interessi di un popolo, non possono dire le stesse cose che dicono accrocchi di brokers, e quando questo accade significa che qualcosa si è rotto nella rappresentanza politica.

Il punto è, Inverno, che questi brokers sono anche accreditati di una certa competenza. Poi certo si sbagliano anche loro, o peggio ancora possono dire cose al servizio di un interesse privatistico. Per questo la mediazione politica è utile, ma c'è una differenza abissale tra il politico che valuta criticamente (Anche perché magari è capace di farlo perché capisce qualcosa di Economia), e il populista che non capisce nulla di Economia e favoleggia di boom e di crescite dei posti di lavoro immaginari usando le note dei broker come bersaglio per le freccette.
Un saluto e W l'Italia.

baylham

Citazione di: Jacopus il 26 Gennaio 2019, 08:30:49 AM
Non so se è già stato scritto ma vorrei sottolineare che gli stratagemmi architettati dalla politica per contenere le crisi sono destinati a sommarsi alle continue crisi di questo turbocapitalismo. Perché la sua anima è dentro il denaro come unico Dio da venerare, l'unica Supercosa rispetto alla quale tutto è servitù e tutto è oggetto. Un totalitarismo pervasivo e dolce.

Duemila anni fa e oltre non c'era il turbocapitalismo, ma, stranamente,  molti facevano gli stessi ragionamenti sul denaro e sulla ricchezza.
In genere da chi sente la mancanza di denaro e di ricchezza, da chi vorrebbe averne.

baylham

Citazione di: InVerno il 26 Gennaio 2019, 09:41:11 AM
Citazione di: anthonyi il 25 Gennaio 2019, 19:57:17 PMCiao Inverno, sulla questione dei rating sono d'accordo con te. Credo che ha BCE avrebbe una sufficiente autorevolezza per predisporli lei, e per imporre che quanto meno gli operatori della UE si basino sui suoi rating. Sarei proprio curioso di sapere quale rating darebbe al debito federale USA (Quando nel 2011 una delle agenzie gli tolse la tripla A Obama fece fuoco e fulmini). Non credo saremmo più protetti dalle cattive sorprese, ma almeno elimineremmo una condizione di sudditanza rispetto al sistema finanziario Anglo-Americano.
Posto che credo anche io sarebbe un miglioramento, io onestamente mi preoccupo più di un altra cosa, ovvero di una schiera di soldatini che le note delle agenzie di rating le prende come testo di propaganda politica da copiare paro paro, la pravda del mattino. E sono TANTI, basta avere la premura di leggersi queste dannate note e vedere che qualcuno il giorno dopo che escono va a ripeterle in televisione (e ci fa campagna politica finchè non ne esce una nuova). Peggio se provengono dal sistema angloamericano anzichè europeo, ma partiamo da un presupposto: l'analisi di un agenzia di rating (e gli interessi degli investitori a cui scrive) non può essere la stessa di un politico che si appresta a governare un paese. Per forza di cose, perchè un uomo di stato non governa un popolo di investitori, ma di esseri umani (con dei bisogni ben più complessi dell'interesse sui bot). Allora è facile capire perchè i populisti, forse sguaiatamente, diano dei "venduti" a certi politici, o dei "amici delle banche" e altre accuse magari strampalate ma che sottolineano un problema di fondo.. se queste persone si apprestano a fare gli interessi di un popolo, non possono dire le stesse cose che dicono accrocchi di brokers, e quando questo accade significa che qualcosa si è rotto nella rappresentanza politica.

Trovo più affidabili le valutazioni di esperti del settore finanziario rispetto a quelle di ignoranti in materia come gli esponenti principali del nuovo governo populista ed i loro consiglieri economici.
Le istituzioni finanziarie giustamente si basano su quelle per la concessione del credito. Gli errori di valutazione fanno parte della normale attività, sono inevitabili, il rischio e l'incertezza sono la normale condizione dell'economia, di qualunque economia. Il conflitto di interessi è altrettanto ineliminabile: ad esempio le politiche di questo governo, che sono di corto respiro, le prossime elezioni europee, sottolineo europee.

sgiombo

Proprio non capisco come (anche a prescindere dalla loro indubbia malafede al servizio del potere -che condividono con i connessi iniquissimi privilegi- e dell' ingiustizia) ci si possa fidare degli economisti (specie se "bocconiani") che non ne imbroccano mai una che é una, nemmeno per isbaglio, non dico piutosto che di populisti al governo meno, ma anche semplicemente del primo che passa per strada.

Ma vi rendete conto dell' obbrobrio anche tecnico, non solo (anti-) etico e (dis-) umanitario (un autentico, letterale crimine contro l' umanità) perpetrato dall' abominevole Fornero con la "creazione egli esodati"?

InVerno

Citazione di: anthonyi il 26 Gennaio 2019, 13:44:50 PM
Il punto è, Inverno, che questi brokers sono anche accreditati di una certa competenza. Poi certo si sbagliano anche loro, o peggio ancora possono dire cose al servizio di un interesse privatistico. Per questo la mediazione politica è utile, ma c'è una differenza abissale tra il politico che valuta criticamente (Anche perché magari è capace di farlo perché capisce qualcosa di Economia), e il populista che non capisce nulla di Economia e favoleggia di boom e di crescite dei posti di lavoro immaginari usando le note dei broker come bersaglio per le freccette.
Un saluto e W l'Italia.
Il punto era diverso, sia tu che Baylham mi dite che le agenzie sono più affidabili rispetto al populista, e va bene (forse), io dico che il populista presume un fatto molto più semplice, cioè che un uomo di stato non può dire quello che dice un agenzia di rating, perchè ha interessi e prospettive completamente diversi. Siete d'accordo con questo rilievo "populista"? Similarmente a quanto sarebbe sospetto se un capo di stato copiasse i discorsi da un altro capo di stato, il populista non è tanto li per fornirvi la soluzione ai vostri problemi economici, lui indica col dito "lesa maestà", e lo fa da una posizione che era vacante da tempo alla corte del capitalismo: il giullare. E' inutile aspettarsi un dottore da un giullare, il suo scopo non è quello di curare o governare, ma quello di smascherare l'ipocrisia. Sia prima Grillo, che i suoi migliori emuli (Trump in primis) si sono presentati tutti come dei giullari venuti a curare un sistema incapace di autocritica, stagnante, dove la metafisica è diventata cosi densa da tagliarsi col coltello, dove non c'è più libertà davanti alle leggi del PIL..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Citazione di: Freedom il 25 Gennaio 2019, 15:13:04 PM
... il quattordici settembre 2008 una delle tre agenzie di rating mondiali, mi sembra di ricordare Moody's, aveva assegnato a Lehman Brothers la singola "A". Cioè una classifica di solvibilità elevatissima. Superiore ad essa c'è solo la doppia "A" e la tripla "A".

La competenza dei dottori della fede capitalistica, gli economisti, si limita ad una professione di fede.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: InVerno il 27 Gennaio 2019, 08:20:40 AM
E' inutile aspettarsi un dottore da un giullare, il suo scopo non è quello di curare o governare, ma quello di smascherare l'ipocrisia.

Il punto è che poi il giullare al governo diventa più ipocrita di quelli di prima. Io le bugie di Di Maio ormai non le conto più. In particolare a me disturba la disonestà intellettuale con la quale si attaccano Monti e la Fornero, persone che si sono messe al servizio dell'Italia, in uno dei momenti più delicati, e hanno dovuto fare dei provvedimenti che non sarebbero piaciuti a nessuno, perché altrimenti sarebbe stato molto peggio per tutti gli Italiani.
Un saluto.

Ipazia

Il mestiere di sicario è davvero duro. Alla fine solo maledizioni e nessun riconoscimento.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Si confondono i sicari: la riforma di Elsa Fornero salvaguarda un sistema previdenziale, sulla base di principi non assistenziali, quella attuale lo distrugge.
I sicari del sistema previdenziale pubblico sono quindi i populisti demagoghi attuali, ma siccome la maggioranza dei cittadini italiani ha una scarsa conoscenza di economia , si rovescia la realtà, capitalistica ovviamente, con la fantasia. Basta attendere uno, due anni al massimo per vederne gli effetti.
Ovviamente nulla vieta che i lavoratori italiani ed i cittadini in genere siano ben disposti a trasferire una parte crescente dei loro redditi a favore dei pensionati attraverso le imposte, pensionati che di per sé non considero parte della popolazione povera del paese, basta essere chiari ed onesti. 

Ovviamente i populisti con la fantasia fanno miracoli: le loro politiche hanno il potere di avvantaggiare tutte le classi ed i ceti sociali, di fare il benessere e la ricchezza del popolo intero. Ovviamente la competizione del mercato, il nucleo del liberismo, scompare per incanto, come il conflitto di classe, il nucleo del marxismo, come la concorrenza sulle risorse, il nucleo del darwinismo. L'economia scompare per incanto di fronte alla politica.

I giullari sono normalmente al servizio del padrone di turno, come gli artisti, sono molto ipocriti.