Cos'è il "populismo"?

Aperto da 0xdeadbeef, 13 Gennaio 2019, 12:57:30 PM

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InVerno

Citazione di: 0xdeadbeef il 20 Gennaio 2019, 13:17:49 PM
A Inverno e Sariputra
Mi sembra di rilevare che la classe media, la borghesia, sia scomparsa o perlomeno che vada scomparendo.
Quindi non mi sembrerebbe molto vero che essa non ha nessun reale reclamo di natura economica...
Poi è chiaro che le motivazioni del populismo non sono soltanto economiche, come già dicevo in apertura.
C'è un forte bisogno di identità culturale, di etica comune, di sicurezza cui la sinistra storica, con la
sua visione eccessivamente spostata sull'economicismo, non sa dare risposte.
Ma il reclamo di natura economica c'è eccome, e sarebbe grave miopia non vederlo. Come hanno votato le
periferie degradate? E' forse curioso che partiti (cosiddetti...) "di sinistra" abbiano preso quei pochi
voti cha hanno preso nei centri cittadini dove abitano i più benestanti?
E' forse inspiegabile il perchè C.Calenda stia di fatto proponendo un fronte di tutti i partiti europeisti
e liberali contro la "minaccia" populista?
saluti
La classe media sparisce perchè sono spariti i corpi intermedi che la rappresentavano, ma questo non è un problema della sinistra storica (sempre che non intendi per storica, quella post-89) ma è un problema di valore dell'intermediazione, che nella società postmoderna non ha appunto valore. Il silenzio delle anime che vedo nella società, che poi presa dal panico (perchè il silenzio è assordante e terribile) si lancia su chi urla più forte - a patto che sappia porre termine al silenzio -, è lo stesso che vedo nelle facoltà di "scienze umanistiche" dove il fatto si è consumato già da tanto tempo (derrida,foucalt,etc). Mio dio, ho partecipato ad alcune lezioni pubbliche di critica letteraria, e il professore si chiedeva perchè nessuno avesse domande al di la delle date degli esami, una riga di zombie dove "uno vale uno" senza alcuna voglia di prevalere e di cercare la verità. Di quanti soldi avranno bisogno per essere felici? Milioni di milardi non basteranno.. A che servono i corpi intermedi se ognuno intermedia se stesso? Questo, è il frutto finale e maturo del materialismo, di cui liberisti e socialisti sono solo due mele cadute dallo stesso albero, rotolate poco più in la in direzioni opposte. Il populismo riporta in auge il non-materiale, fregnacce e balle per la maggior parte (anche per colpa di pessimi interpreti) ma la richiesta è chiara:  dalla politica vogliamo speranze, sogni, progetti .. in barba ai trattati, al debito\PIL, e a tutta quella "realtà" che "le elite" pensano possa frenare il nostro irrazionale. Le elite se la ridacchiano, sanno che la realtà li frenerà ancora (insegnerà a votare) ma non si rendono conto che ad ogni sconfitta i "populisti" alzano la posta in gioco, e presto la loro domanda di irrazionale sarà più forte di quei "vincoli" che di materiale non hanno assolutamente nulla, e che scompaiono nel momento che cessano di essere creduti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

0xdeadbeef

Ciao Inverno
Diciamo che la classe media sparisce innanzitutto per motivi di ordine economico/ideologico (e solo indirettamente
perchè spariscono i corpi intermedi che la rappresentano).
Se, ovvero, il "motore primo" è l'utile individuale allora l'accumulo capitalistico che ne consegue, non "regolato",
porta necessariamente ad una sempre maggior polarizzazione fra chi possiede molto e chi molto poco.
In altre parole, la classe media è/era il frutto della "regolazione", attuata dal potere politico, dell'accumulo
capitalistico.
saluti

Ipazia

Invece l'economia c'entra alla grande perché si è inceppata l'illusione dell'ascensore sociale in una società classista che per un po' di tempo ci ha politicamente marciato sopra, facendo gran mitologia e propaganda sui self made men (i partiti "progressisti", le "riforme" rivelatesi garrote sociali).

Si è inceppata per operai e ceti medi congiuntamente risucchiati in una proletarizzazione sempre più pauperistica appena tamponata dalle pensioni dei nonni e dagli ultimi lavori a tempo indeterminato dei genitori. Per inciso, nella tromba dell'ascensore rotto, molti operai disoccupati e imprenditori falliti ci hanno lasciato pure la vita. Tutte cose che un sindacalista non può non vedere.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

0xdeadbeef

Ciao Ipazia
Sì concordo. E, diciamo la verità, i sindacati hanno da tempo spostato il loro "core business"; sono diventati
delle agenzie di gestione (soprattutto dei fondi pensione privati) e consulenza, mantenendo il tesseramento
dei soli statali e dei pensionati (per gli altri ormai non ha senso l'iscrizione ad un sindacato).
Hanno seguito mansueti l'onda "riformatrice" della nuova sinistra liberale, che hanno appoggiato oltre ogni
limite alla decenza, ed hanno miseramente perso (anche, e forse soprattutto, la faccia...).
saluti

everlost

Risposta a Davintro.
Chiedo scusa a tutti per l'OT, ma prometto di essere breve (ci provo ).
Parlando di questioni pratiche, bisognerebbe ascoltare chi le vive sulla propria pelle.
Non ho dubbi che per certi imprenditori e certi clienti sia vantaggioso tenere aperti i negozi 24 ore su 24. Però, per sentito dire, l'orario flessibile, i turni e il part time creano ai lavoratori dipendenti più problemi di quanti ne dovrebbero risolvere; agevolare i desideri della maggioranza va benissimo, se si tiene conto anche di chi si troverebbe in difficoltà: ad esempio, genitori single o separati, con familiari anziani o malati. Che forse sono più di quanto si pensi.
CitazioneContinuo a pensare che la strategia migliore per l'obiettivo di far sì che più persone possibili possano svolgere il lavoro che più risponde alle loro esigenze resti quello di rafforzare ulteriormente il carattere concorrenziale del mercato del lavoro, con un'offerta sempre più variegata, di modo da stimolare i datori di lavoro, consapevoli della possibilità che un suo lavoratore che si sente sfruttato abbia tutte le possibilità di dimettersi per andare a lavorare in un'ente concorrente che gli possa offrire condizioni ben migliori, a fornire, per evitare che ciò accada, a sua volta condizioni di rapporto retribuzione/carico orario sostenibile migliori possibili, cosa che va in una direzione opposta rispetto a ciò che accadrebbe in un sistema collettivista/monopolista.
Per adesso, nel mondo a noi noto, la possibilità di cambiare lavoro trovandone un altro più soddisfacente e meglio retribuito è solo virtuale per la gran parte dei lavoratori dipendenti, anche nelle società capitaliste per eccellenza dove la concorrenza e la libertà imprenditoriale vengono esaltate allo spasimo. Dubito che aumentarle sia una strategia valida se non cambiano altre condizioni sociali ed economiche, soprattutto nel nostro paese ma anche in altri.
Con questo non credo neppure nei sistemi collettivisti attuali, sia chiaro.
Forse un buon modello sarebbe il liberalsocialismo (Rosselli & co.). Ma non so perché, appena ci penso mi appare l'immagine di un minotauro; è che mi piacerebbe molto poter mettere insieme il meglio di liberalismo e socialismo però, dati i risultati grotteschi raggiunti finora da chi ha tentato di farlo, temo di nutrire vane speranze.
D'altra parte, constatiamo che neppure il marxismo applicato ha dato di sé prove strabilianti, per cui delle due l'una, o siamo tutti illusi e fissati perché cerchiamo rimedi sociali che in realtà non possono esistere, oppure i tentativi messi in atto finora (neppure tanti se li vogliamo contare) sono falliti per mancanza di uomini adeguati al posto e al momento giusto.
Per uomini naturalmente intendo esseri umani. Finora nella storia le donne hanno comandato troppo poco, limitandosi per lo più a seguire leader maschi con grande zelo e fedeltà, ma scarsa autonomia propositiva. Mi auguro che contribuiscano di più, anche considerato che esistono, almeno nel mondo occidentale, molte brave laureate in scienze politiche.

Ipazia

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Non credo che alla base del populismo vi sia solo la solita lotta di classe. I meccanismi sono più complessi e coinvolgono anche la cosiddetta sovrastruttura, fino a ridurre in poltiglia le stesse basi della conoscenza. E' come se ai piani alti si fosse deposto ogni sogno pedagogico, che per quanto paternalista poteva avere anche un anelito di miglioramento del mondo e ai piani bassi si stia rispondendo rivendicando spazi di libertà sempre maggiori anche nel mondo simbolico della cultura, come compensazione del disinteresse e della disparità. Ovviamente c'è chi fiuta l'affare politico e lo traduce in posti parlamentari.
E' tutto spiegato molto bene qui:
https://www.youtube.com/watch?v=Zh3Yz3PiXZw&feature=youtu.be&fbclid=IwAR07ovvdSdhSrcG9quXyvTWp_j5EksUzcGT4xZ-be0THtAAFrmdj9wJsiZo
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sgiombo

#67
Splendido esempio di POLITICAMENTE CORRETTO, E NON DI POPULISMO (casomai l' esatto contrario).

Il dirigente scolastico - manager  sembra il perfetto ritratto di quel merdoso nemico del popolo piddino (non a caso!) aspirante schiavizzatore di insegnanti che é il preside della scuola di mia moglie (potesse mai finire sulla ghigliottina!).

Devo convincere mia moglie (insegnate) a mandarlo a TUTTE le colleghe che può contattare!

Grazie mille, più altre mille (== ventiduemila)!

La lotta d classe comprende come sua importantissima componente le sovrastrutture ideologiche.

InVerno

#68
Citazione di: sgiombo il 22 Gennaio 2019, 08:45:50 AM
Splendido esempio di POLITICAMENTE CORRETTO, E NON DI POPULISMO (casomai l' esatto contrario).

Devo convincere mia moglie (insegnate) a mandarlo a TUTTE le colleghe che può contattare!

Grazie mille, più altre mille (== ventiduemila)!

La lotta d classe comprende come sua importantissima componente le sovrastrutture ideologiche.
Nel frattempo gli "eredi" della lotta di classe (quella che oserei chiamare "vera" e non l'invidia sociale) mettevano su un po di sano egualitarismo nella classe accanto :)
https://www.youtube.com/watch?v=iKcWu0tsiZM
Quanto linkato da Jacopus invece è sul punto, forse le addizioni sono ancora salve (per quanto?) ma la direzione è propria quella. Mi sorprendo solo che Jacopus abbia appena aperto un elogio all'individualismo, quando esso è proprio il motivo per cui ognuno può chiedere il proprio risultato personalizzato alle addizioni!!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sgiombo

Strasottolineo le virgolette:

Che i pretesi eredi "piddini e affini (portatori d' acqua di Rifondazione Anticomunista et similia)" di un goloriso, lontanissimo passato (altro che spazio-tempo relativistico: centinaia di migliaia di "anni-cultura"!) siano i peggiori nemici del popolo "da trattamento alla Robespierre - Stalin" già lo sapevo da un bel pezzo!


Comunque splendido anche quest' altro gioiellini di satira (populistica?) del politicamente corretto.

Dove li trovi?

Grazie!

sgiombo

#70
Citazione di: InVerno il 22 Gennaio 2019, 09:05:06 AM
Citazione di: sgiombo il 22 Gennaio 2019, 08:45:50 AM
Splendido esempio di POLITICAMENTE CORRETTO, E NON DI POPULISMO (casomai l' esatto contrario).

Devo convincere mia moglie (insegnate) a mandarlo a TUTTE le colleghe che può contattare!

Grazie mille, più altre mille (== ventiduemila)!

La lotta d classe comprende come sua importantissima componente le sovrastrutture ideologiche.
Nel frattempo gli "eredi" della lotta di classe (quella che oserei chiamare "vera" e non l'invidia sociale) mettevano su un po di sano egualitarismo nella classe accanto :)
https://www.youtube.com/watch?v=iKcWu0tsiZM
Quanto linkato da Jacopus invece è sul punto, forse le addizioni sono ancora salve (per quanto?) ma la direzione è propria quella. Mi sorprendo solo che Jacopus abbia appena aperto un elogio all'individualismo, quando esso è proprio il motivo per cui ognuno può chiedere il proprio risultato personalizzato alle addizioni!!
Citazione
Quello di Jacopus per me é un elogio di un corretto collettivismo, conditio sine qua non di ogni possibile valorizzazione degli individui.

E che é quasi l' esatto contrario di "differenzialismo", genderismo" e così via politicamente correggendo a vantaggio del distorto e patologico individualismo capitalistico.


Jacopus

Se il politicamente corretto sfocia ai livelli del video, allora si sviluppa una evidente connessione con il populismo. Se tutti i valori hanno pari dignità, e tutti possono rivendicare il loro sistema di riferimento per quanto idiota possa essere, l'unico metodo per gestire un tale tipo di società è l'autoritarismo, non più fondato sul tiranno, o sul re assoluto, che dall'alto della sua posizione poteva permettersi di far fiorire l'arte e la cultura. E neppure fondato sul culto della personalità, almeno non solo. Questo autoritarismo è fatto di indifferenza rispetto ai valori e alle argomentazioni, di apparente omologazione del potere con l'uomo della strada, di cialtroneria che rifiuta ogni sguardo competente sulla base del criterio che siamo tutti uguali, tutti medici, ingegneri, professori, politici, generali. Una democratizzazione delle competenze, senza competenze. In una situazione del genere è inevitabile che si tenda a riscoprire come modello regolatore la semplice forza: das Macht, come dicono i tedeschi, che la contrappongono al Gewalt.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

0xdeadbeef

Citazione di: everlost il 21 Gennaio 2019, 18:17:26 PMo siamo tutti illusi e fissati perché cerchiamo rimedi sociali che in realtà non possono esistere, oppure i tentativi messi in atto finora (neppure tanti se li vogliamo contare) sono falliti per mancanza di uomini adeguati al posto e al momento giusto.


Ciao Everlost
Come si suol dire "registro" che fino alla caduta del socialismo reale (1989) le democrazie occidentali
erano ben diverse (pensa che riuscivano persino ad essere "socialdemocrazie")...
"Annoto" che le politiche perseguite allora, secondo i parametri attuali, avrebbero dovuto condurre al disastro...
Eppure non cè stato nessun "crack"; nessun "default": chissà come mai...
Trovo incredibile come la gente (non solo dei sempliciotti qualsiasi, ma anche persone sicuramente intelligenti,
acute e discretamente "colte") riesca a credere a certe palesi bischerate. Probabilmente (ahi, ahi, ahi...)
agiscono, "guicciardianamente", "per lo proprio interesse particolare"...
Altro che illusi, cara mia...
saluti

Jacopus

Citazione"Annoto" che le politiche perseguite allora, secondo i parametri attuali, avrebbero dovuto condurre al disastro...
Non sono un economista. E' un ramo dello scibile umano che mi manca, ma credo che i parametri di allora non siano sovrapponibili ai parametri di oggi e l'economia non essendo una scienza esatta, ovviamente ne deve tener conto. Le politiche economiche di allora erano motivate da una situazione geopolitica molto diversa, sia all'interno delle cosiddette socialdemocrazie che all'esterno. Con questo ovviamente non voglio essere frainteso. Oggi la situazione è peggiore da molti punti di vista. Le diseguaglianze sono aumentate in modo geometrico e il futuro non è assolutamente roseo, ma non vedo molte alternative: o il modello capitalistico trova gli strumenti per modificarsi ancora una volta, come ha sempre fatto per affrontare le difficoltà, oppure non ci aspettano anni sereni, almeno per chi non abita nelle uptowns. E francamente non è attraverso questi modelli populistici che il modello socialdemocratico può essere ricostruito. L'alternativa è l'incremento di violenza, che non si è ancora verificata, secondo me, per l'attuale curva demografica: le rivoluzioni o le più modeste rivolte, sono state sempre fatte in nazioni con alti tassi di popolazione in età giovanile.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Freedom

Citazione di: Jacopus il 22 Gennaio 2019, 22:48:20 PM
Non sono un economista.
Non serve esserlo per comprendere ciò che il buon senso e la sensibilità rivelano sempre. Così come non è necessario essere un letterato per commuoversi ascoltando una poesia. O un musicista per essere rapito in estasi da un brano musicale. O sentire scaturire l'emozione guardando un dipinto. A me capita di vivere il percorso opposto. E cioè che dopo aver provato quel non so che di fronte a qualcosa mi viene voglia di approfondirne anche l'aspetto tecnico.
E dunque, quando parliamo di economia, quello che conta è il suo scopo principale cioè il soddisfare i bisogni umani primari e poi gli altri.
E, purtroppo, in economia vince il più forte. Laddove il più forte, ahimè, non è il è più bravo ma il più forte tout court.
Citazione di: Jacopus il 22 Gennaio 2019, 22:48:20 PM
ma credo che i parametri di allora non siano sovrapponibili ai parametri di oggi e l'economia non essendo una scienza esatta, ovviamente ne deve tener conto. Le politiche economiche di allora erano motivate da una situazione geopolitica molto diversa, sia all'interno delle cosiddette socialdemocrazie che all'esterno.
Vedi che pur non essendo un economista, più avanti, rilevi, giustissimamente, una situazione macroeconomica del tutto differente rispetto al passato recente (diciamo prima dell' 89) che è indubbiamente importante: l'attuale decremento demografico europeo. Importantissima ma non decisiva. Decisivo fu il crollo del comunismo che fece da spauracchio per tutto il novecento impaurendo le élite e "costringendole", ecco lo snodo fondamentale, a concessioni così grandi, ma così grandi, che consentirono alle classi dominate una vera e propria età dell'oro. Certamente il decremento demografico non aiuta ma sarebbe superabile. Così come "lo  dice il mercato." Così come tutti i "totem" che ci fanno bere.

Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.