COMUNICAZIONE ED INDIVIDUALISMO

Aperto da viator, 30 Dicembre 2021, 15:49:17 PM

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viator

 Salve. Riflettendo sull'attuale stato della comunicazione umana, trovavo che l'immediata, quasi istintiva conclusione circa la stupefacente diffusione ed immediatezza da essa raggiunta (leggere, ovviamente : il web)........dovesse consistere nell'effetto per il quale essa comunicazione umana – oggi più che mai – permetta la partecipazione collettiva dei suoi attori, e quindi sia strumento destinato ad ammortizzare l'urto, il cozzo tra gli individualismi degli interlocutori.




L'aumento delle possibilità di comunicare e della quantità di informazioni scambiate dovrebbe quindi tendenzialmente opporsi all'espressione degli individualismi estremi e favorire invece il dialogo assembleare.




Riflettendo invece in modo meno istintivo, a me pare invece che l'effetto complessivo del dilatarsi della comunicazione abbia invece l'effetto opposto, quello cioè di favorire l'individualismo spesso eccessivo di chi si trovi a farne uso – per così dire – troppo libertario.




Secondo voi il web (lasciando ovviamente a parte i suoi contenuti mercantili od istituzionali) è spazio e sistema che favorisce quindi maggiormente il confronto assembleare o non piuttosto l'egoismo di chi vuole porre ed imporre soprattutto la propria individuale presenza (in immagine, in opinione, in protesta etc.) ? Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Ciao viator, la caratteristica principale della comunicazione nel web è quella di essere molto simmetrica diversamente da tutte le altre forme di comunicazione nelle quali c'é chi ascolta/legge e chi parla/scrive. Come tu giustamente noti questo rafforza gli individualismi, ma non credo questo sia da mettere in contrapposizione ad approcci di costruzione del pensiero collettivo, che comunque si forma in tutti coloro che non hanno una concezione narcisistica del loro pensiero, e non sentono il bisogno di presentarlo nel web. Le posizioni presentate nel web sono spesso minoritarie, fuori dal main stream, non hanno nulla a che vedere con il pensiero comune.

iano

#2
Ciao Viator.
Penso che il web abbia almeno due effetti.
1. Non amplifica l'individualità' , ma la rimarca. Fa' apparire meglio la diversità individuale, che in se' è comunque potenzialmente una ricchezza che si produce dal confronto casuale fra diversi, per cui prima o poi ti capita di avere a che fare con tutti.
2. L'effetto negativo è che il confronto potenzialmente costruttivo e arricchente non è più casuale, , come quando in una metropoli ti capita inevitabilmente di confrontarti con diversità di ogni tipo  ,che diversamente  preferiresti evitare, e che grazie al web riesci proprio ad evitare.


Un risultato è che più facilmente manteniamo i nostri pregiudizi,  e anzi li rafforziamo scegliendo di dialogare con chi li condivide, che non può quindi fare altro che confermarceli. Così ad esempio quelli che credono di possedere la verità ancor più se ne convinceranno, amplificando il web la loro ristrettezza mentale..
Così che gli ignoranti come me,  che almeno una cosa la sapevano, di essere ignoranti, adesso rischiamo di non possedere neanche più quella conoscenza.
Io sono immune a ciò, perché non credo in nessuna verità.😅


Quello che mi sembra significativo è che, col senno di poi , avremmo dovuto aspettarci questi effetti, e invece non lo abbiamo fatto, e questo spiega perché non siamo riusciti a prevenire il caos che la pandemia ha provocato, che amio parere ha fatto più male del virus stesso..
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

#3
La rete ci ha salvato dal totalitarismo politico e ce ne siamo resi conto in covidemia. Meglio tanti scarrafoni a confronto che la postverità e indottrinamento di regime. Non so quanto durerà e se andremo verso una rete a pensiero unico. La voglia da parte del potere è tanta, ma le contraddizioni della tecnologia si sommano a quelle del capitale nel tenere la partita aperta.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 30 Dicembre 2021, 22:02:47 PM
La rete ci ha salvato dal totalitarismo politico e ce ne siamo resi conto in covidemia. Meglio tanti scarrafoni a confronto che la postverità e indottrinamento di regime. Non so quanto durerà e se andremo verso una rete a pensiero unico. La voglia da parte del potere è tanta, ma le contraddizioni della tecnologia si sommano a quelle del capitale nel tenere la partita aperta.
I tanti scarrafoni potrebbero essere tranquillamente tutti schiacciati da un'eventuale manovra totalitaristica che, per fortuna, in Italia non c'è stata.
L'individualismo deviante favorito dal web, per quanto ne sappiamo, è stato solo fonte di alcuni progetti eversivi, in particolare ai danni della classe medica, per fortuna preventivamente repressi.
Che poi la rete vada o meno verso un pensiero unico e argomento ambiguo. In fondo gran parte della rete è già a pensiero unico, essendo dominata dai demiurghi del no.
No al sistema, no alla politica dello stato, no alle regole, no agli scienziati, no ai vaccini, no ai lockdown, no alle mascherine, no al greenpass....

Alexander

#5
Buon Ultimo a tutti


L'individualismo è anche conseguenza della grave crisi di credibilità delle istituzioni. E' logico che, quando ti senti abbandonato dal potere, tendi a rintanarti nel tuo guscio, nella tua famiglia al massimo, per cercare di resistere in un mondo in cui non hai più riferimenti certi e credibili. Naturalmente questo non è colpa dell'individuo, ma è l'effetto finale di un'onda lunga di scandali, errori, disinteresse sociale, malaffare, incuria ambientale, ecc. che la classe dirigente occidentale ha seminato per decenni e che i social adesso rimandano con evidenza alle istituzioni stesse, che appaiono "sorprese" quasi che la gente non si fidi più o si fidi solo in parte di esse. I governanti trovano stupido, per esempio, che i giovani passino le serate a ubriacarsi nella movida, ma chi ha spinto per una società del consumo e del divertimento basato sul consumo in cui questi ragazzi sono cresciuti? Sono passati i tempi in cui le masse si bevevano tutto  e urlavano entusiasti  alle guerre scatenate da chi li governava, per poi morire massacrati a milioni. Adesso , nell'era digitale dei social, le istituzioni devono guadagnarsi la fiducia dei governati e non lo puoi fare semplicemente con dpcm senza dibattito parlamentare e tagli delle tasse demagogici che si riducono a (forse) 20,00 euro in più al mese per uno stipendio basso, quando poi le famiglie vedranno aumentare le bollette in un colpo solo del 50%.  :(


green demetr

E' vero Viator.

Stavo giusto leggendo sui crawler di sinistra come molti profeti della democrazia digitale, si stanno ravvedendo, prendendo d'altronde atto dell'evidenza di come sia avvenuto l'esatto opposto.

Ma il fenomeno dell'individualismo, per me significa molto altro.
Infatti il vocio immenso e le numerose nicchie di discussione sono un sintomo di qualcosa di interiore che non sotto-valuterei.

Anzitutto l'incapacità delle strutture dei crawler di sinistra, di far sentire la gente appartenere a qualcosa.
Evidentemente si pensava che il mero socialismo fosse una spinta sufficiente, ma questo non solo non è vero, ma è stata decisamente un'arma a doppio taglio, quando il liberalismo ha proposto ben altre cose rispetto alle etiche.

Il bisogno del piacere è una parte costitutiva del soggetto che noi siamo.
Invece le strutture sociali, proprio storicamente, le bannano come discorso improprio (alcune forze politiche addirittura ne fanno la bandiera).

In questo senso il socialismo è sempre stato e sempre sarà un sistema che ragiona per esclusione, aumentando quel senso di impotenza e paura, che poi si trasforma nella vita senza senso che noi tutti conduciamo.

Dunque se da una parte l'individualismo è biasimevole, dall'altra è l'unica forma con cui le nostre anime spaventate riescono a nutrire l'anima vegetativa.

Per un cambio di prospettiva ci vogliono millenni, e anzi nemmeno quelli a quanto pare: siamo infatti ancora dentro il patriarcalismo.

Dunque a mio parere socialità e individualità, almeno per questi tempi e per i futuri andranno trattati separatamente (in vista di un miglioramento, chiarimenti nei tempi moderni queste debolezze verranno usate in maniera politica, ossia il socialismo verrà usato contro l'individualismo, l'ultimo terreno su cui l'uomo poteva ancora riposare sonni tranquilli, dunque anche le tue considerazioni sebbene sembrino dell'uomo di buona volontà, all'occhio disincantato sono le stesse di chi vuole dominare l'individualità altrui. Che è ben peggio dell'individualità che vuole dominare l'altra individualità, quella essendo cosa etica sbagliata, e speriamo che su quello siamo d'accordo, ma non saprei, visto i tempi che corrono).
Non la sentite l'etica green arrivare?  :D
Buon anno 2022. ;) (nonostante tutto)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

JE

Citazione di: iano il 30 Dicembre 2021, 17:19:07 PM
Ciao Viator.
Penso che il web abbia almeno due effetti.
1. Non amplifica l'individualità' , ma la rimarca. Fa' apparire meglio la diversità individuale, che in se' è comunque potenzialmente una ricchezza che si produce dal confronto casuale fra diversi, per cui prima o poi ti capita di avere a che fare con tutti.
2. L'effetto negativo è che il confronto potenzialmente costruttivo e arricchente non è più casuale, , come quando in una metropoli ti capita inevitabilmente di confrontarti con diversità di ogni tipo  ,che diversamente  preferiresti evitare, e che grazie al web riesci proprio ad evitare.


Un risultato è che più facilmente manteniamo i nostri pregiudizi,  e anzi li rafforziamo scegliendo di dialogare con chi li condivide, che non può quindi fare altro che confermarceli. Così ad esempio quelli che credono di possedere la verità ancor più se ne convinceranno, amplificando il web la loro ristrettezza mentale..
Così che gli ignoranti come me,  che almeno una cosa la sapevano, di essere ignoranti, adesso rischiamo di non possedere neanche più quella conoscenza.
Io sono immune a ciò, perché non credo in nessuna verità.😅


Quello che mi sembra significativo è che, col senno di poi , avremmo dovuto aspettarci questi effetti, e invece non lo abbiamo fatto, e questo spiega perché non siamo riusciti a prevenire il caos che la pandemia ha provocato, che amio parere ha fatto più male del virus stesso..


É interessante da questo punto di vista notare:


Che la maggior parte delle chat AI sviluppate finora hanno acquisito quasi subito tratti razzisti et similia, semplicemente assumendo dati dal web


Che quasi tutti gli algoritmi cercano di offrire cose simili a quelle gia viste, es. ultimamente si é parlato della "youtube nazi pipeline", dove gente che ha cercato un semplice video sui punti di vista dei nazisti si é trovata proposta altre decine di video simili, e da quel giorno non guarda altro.


Del resto molti siti mainstream come reddit offrono l'esatto opposto, cioé un "echo chamber" di completo comunismo, e cosí spesso anche le news.


Il tema centrale credo sia quello dell'overton window, cioé controllare quali idee siano ammissibili e quali no, e manipolarla lentamente finché non contiene solo idee che siano affini alla direzione.

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