Come mai molte donne e anche uomini hanno la sindrome della crocerossina?

Aperto da Socrate78, 27 Maggio 2023, 19:08:43 PM

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Socrate78

Com'è abbastanza noto, la sindrome della crocerossina (o anche sindrome di Wendy presa dalla favola di Peter Pan) è quell'attitudine per cui una persona inizia una relazione sentimentale non perché è davvero innamorata del partner, ma per sostanziale commiserazione e narcisismo, con l'intento di cambiare la persona perché di fatto si sente superiore, migliore ed investita della missione di trasformare il partner secondo i suoi modelli ed ideali. Spesso riguarda le donne ma anche alcuni uomini, questi instaurano un rapporto con il partner vedendo tutte le sue gravi magagne (immaturità, violenza, persino disturbi mentali gravi, oppure tossicodipendenza ecc.) e però intendono cambiarlo, è come se dicessero: "Poveraccio, come sei conciato, ma io ti salverò, la tua salvezza dipenderà da me".  Il presupposto su cui sia basa tutto è l'assunto "Ti amerò solo se cambierai o sarai come dico io !". Tuttavia in questo modo si crea una relazione tossica in cui tutti e due i soggetti sono destinati a soffrire e non arriveranno mai all'accettazione reciproca e all'amore vero: La crocerossina (o l'uomo crocerossino) potrà anche fare del bene ma si sentirà delusa, frustrata perché vedrà che i suoi sforzi non raggiungono il fine ed allora finirà per provare risentimento e rabbia verso l'altro e il partner che viene "aiutato" si ribellerà perché prima o poi percepirà che l'amore non è autentico, non è basato sull'accettazione ma sulla volontà narcisistica di cambiarlo, sostanzialmente sulla manipolazione.
Per quale motivo quindi questi soggetti non capiscono che iniziare una relazione su queste basi non è amore, ma è di fatto solo una forma di volontà di potenza sull'altro?

Jacopus

Ciao Socrate. Accettare l'altro senza volerlo cambiare è un segno di maturità, così come pretendere di non voler essere cambiato. In realtà ogni rapporto con gli altri ci cambia, figurarsi quello con un partner. Detto questo, la tua domanda è diversa, ovvero riferita alla intenzione di voler salvare qualcuno da sè stesso. Di solito chi ha la sindrome di Wendy, è vissuto in famiglie dove la manipolazione era presente e quindi ha interiorizzato certo modelli relazionali, che giustamente, hai definito tossici. Ci si può identificare nel "violento/a" che ha bisogno di qualcuno/a che lo capisca e lo redima oppure "nella crocerossina/o" che redime. Di solito sono rapporti ambivalenti, conflittuali, con ruoli da vittima/carnefice. Roba brutta, insomma. Ma talvolta, ad esemplificazione di come la vita umana sia varia, possono crearsi anche dei rapporti che funzionano, ad esempio con personalità "dipendenti", che deviano la dipendenza da sostanze a dipendenza da partner. E non sempre la deviazione è patologica, permettendo il superamento di situazioni difficili.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Socrate78

@Jacopus: Secondo me la dipendenza affettiva dagli altri è SEMPRE negativa, perché distrugge la libertà e anche l'autostima vera, fa in modo che la persona in realtà sia schiava delle gratificazioni che riceve dall'altro e non raggiunga mai la vera felicità e quando poi rimarrà sola (per un lutto ad esempio o per la rottura del rapporto) ecco che percepirà un grandissimo senso vuoto sino a possibile depressione, ma perché percepisce tutto questo? Perché l'altro in realtà non ti ha mai dato la felicità, ti ha dato solo gratificazioni che passano e che lasciano sempre il vuoto anche se non te ne accorgi e soprattutto la dipendenza affettiva dagli altri fa sì che tu non percepisca il tuo valore INTRINSECO di persona e quindi senza l'altro senti erroneamente di valere poco o nulla, dal momento che la mente dipende dalle attestazioni di stima che riceve dagli altri. Il grandissimo errore che quasi tutti compiono secondo me è proprio quello di ricercare la felicità nell'affetto che si riceve dal prossimo.

Aspirante Filosofo58

Questa domanda, a mio avviso, è come un sasso in piccionaia, o se preferite al battito d'ali di una farfalla all'equatore, che fa cambiare il clima nel mondo, con tutto ciò che ne consegue: un susseguirsi di cause ed effetti.
Tenterò di rispondere alla domanda: perché esistono persone che si sentono a proprio agio nel ruolo della crocerossina, ossia nel salvare qualcuno da qualcosa.  Leggendo qua e là, scopro che, tutto sommato anche Gesù ci salva dal peccato. Può anch'egli essere considerato un crocerossino? Secondo voi?

Ambiente familiare, sociale, scolastico, ecc.... : tutti ambienti in cui qualcuno incarna il ruolo di "salvatore" e qualcun altro di "salvato".  Perché esistono questi due "tipi sociali" (salvatore e salvato)? Forse perché dietro c'è un bagaglio culturale di un certo tipo e non di un altro? Oppure perché le convinzioni e le convenzioni sociali sono di un certo tipo e non di un altro? O ancora, perché le aspettative, per esempio di una famiglia (supponiamo con i classici "genitori in carriera" che non hanno tempo per occuparsi dei figli, che, quando va bene godono della presenza dei nonni, e diversamente sono lasciati allo sbando) nei confronti del figlio (o dei figli) sono superiori a ciò che il figlio può dare (o i figli possono dare)?

Oppure perché gli astri sono favorevoli o contrari a certe situazioni?

O, ancora, perché secondo la teoria della reincarnazione, chi oggi ha bisogno, in una vita precedente ha avuto la possibilità di aiutare qualcuno e non lo ha fatto e quindi capisce a sue spese cosa significhi non aiutare chi ha bisogno? Così come chi oggi aiuta il prossimo, magari in una vita precedente aveva bisogno e non è stato aiutato, perciò ora, capendo l'importanza dell'aiuto, lo porta all'esasperazione quasi come un voler dire "ti aiuto però farò di tutto per metterti nelle condizioni di chiedere il mio aiuto (e il mio soltanto, perché devo rimediare ad una mia mancanza), come se si trattasse di una "vendetta" tra una vita e l'altra?

Ho fatto alcune ipotesi, tentando di provocare un dibattito, che spero non si limiti al "io non credo a questo, o a quello" ;) , oppure al darmi del matto senza dimostrarmi che io sia tale!  :D
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Claudia K

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 28 Maggio 2023, 16:26:29 PMPerché esistono questi due "tipi sociali" (salvatore e salvato)?
Questa domanda mi sembra molto fertile, a patto che anche la risposta cerchi di esserlo.

A me sembra (anche dopo averci MOLTO riflettuto) che i due "tipi sociali" siano - appunto - due tipi sociali.
C'è chi passa la vita a rimuginare su chi sia il "colpevole" dei propri fallimenti, e chi - INVECE - si rialza ogni volta che cade, nel concetto che "sono io che devo alzare il deretano" (dopo aver attivato il cervello, auspicabilmente).

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