Cloe Bianco

Aperto da Jacopus, 18 Giugno 2022, 14:02:14 PM

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Jacopus

Fra le tante notizie di questi giorni mi ha colpito il suicidio di Cloe Bianco, un professore di scuola superiore che, qualche anno fa fece outing, presentandosi a scuola vestito da donna. Le conseguenze sarebbero state oscurantiste ed invece, con il suicidio, possono essere definite "tragiche". A seguito dei risolini e delle prese in giro degli alunni seguirono le lettere di protesta dei genitori, probabilmente ossessionati dalla possibilità di essere loro stessi dei gay repressi. Infine vi fu il demansionamento del professore a compiti di segreteria amministrativa e l'epilogo, particolarmente crudo.
In questo episodio scorgo la straordinaria arretratezza culturale dell'Italia, in una regione sufficientemente avanzata: non stiamo parlando del profondo sud di Rocco e i suoi fratelli (con tutto il rispetto per il Sud Italia, è solo una semplificazione sociologica).
Insomma non riesco davvero a capire questa incapacità a comprendere. Una avversione simile al razzismo nei confronti degli ebrei o dei neri o di chi pensa che le donne stanno bene solo in cucina. O dei poveri, considerati tali per un loro supposto deficit e non per la struttura sociale e l'organizzazione economica. È come se i fragili, di qualunque fragilità si tratti, debbano sforzarsi a far parte del "gruppone" di testa,  bianchi, giovani, ricchi, popolari, belli, maschi.  Nessun riconoscimento di un sè, che si discosti da questo modello, con in più l'aggravante che se uno nasce nero non lo sceglie, mentre questo "pagliaccio" ha deliberatamente scelto di presentarsi donna in un corpo d'uomo, addirittura a scuola, di fronte a ragazzini innocenti di 16 anni che non sono mai entrati in you-porn, o in Sacher-Masoch Tv. Eternamente nel loop dei vizi privati e delle pubbliche virtù: che nazione provinciale!
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

La scelta di Cloe, di presentarsi a scuola vestito da donna, a mio parere é stata scorretta rispetto al suo ruolo di insegnante, tale da poter indurre confusione in quelli che sono dei minori. Se fai outing, lo fai nei confronti di altre persone adulte, certamente non nei confronti dei tuoi studenti. 
Certamente il suo demansionamento é discutibile, in quanto fondato  su motivazioni discriminatorie, ma penso che addebitare il suo suicidio all'arretratezza culturale italica sia esagerato, ho avuto un insegnante omosessuale, a scuola, e la cosa era anche risaputa, non ho mai assistito a derisioni che oltretutto avevano luogo verso altri insegnanti per ragioni completamente differenti.
Credo che sia l'atto del travestirsi che il suicidio siano il segno di una personalità indubbiamente fragile che avrebbe avuto bisogno innanzitutto di aiuto psicologico. 

Jacopus

#2
Sulla necessità di un aiuto psicologico siamo d'accordo, proprio per fronteggiare in modo equilibrato il trogloditismo imperante. Ma cosa c'è di scorretto nel vestirsi da donna se un uomo maschio si sente come genere, donna? Io penso che abbia molto a che fare, ancora una volta, con la necessità di concepirsi rigidamente "differenti", in modo tale che la massaia sia  donna e il manager uomo. Non vedo scorrettezze. Sicuramente, ma non sappiamo come sia andata nei particolari, in un caso di questo tipo, la classe andava preparata. Non puoi presentarti di punto in bianco con gonna e tacchi, anche se un certo Michael Foucault lo fece già negli anni '80 dello scorso secolo (ma insegnava in California e all'Università e non fu demansionato, anche se l'idea di Foucault in segreteria matricole è ilare e grottesca allo stesso tempo). Al di là della preparazione, magari con dei temi discussi con gli altri professori, io continuo a considerare questi atteggiamenti il risultato di un profondo bigottismo italiano. Ricordo che gli italiani sono fra i più assidui turisti sessuali verso Thailandia, Brasile e paesi caraibici. In realtà ciò che conta è che il peccato non sia reso pubblico. E qui non parliamo neppure di peccato ma di rappresentazioni del sè, influenzate da fattori endocrini e culturali di ognuno di noi e sui quali dovremmo avere il massimo rispetto, visto che non lede minimamente il mio grado di libertà. Anzi il rispetto verso quella richiesta di riconoscimento del genere aumenta il grado di libertà complessivo di una società. Possiamo poi discutere sul perché vi sia questo aumento di richieste di cambio del genere sessuale, ma che ciò debba essere rispettato e tutelato dal trogloditismo, credo che sia il minimo, soprattutto per una ideologia liberale come quella occidentale.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2022, 14:57:50 PMLa scelta di Cloe, di presentarsi a scuola vestito da donna, a mio parere é stata scorretta rispetto al suo ruolo di insegnante, tale da poter indurre confusione in quelli che sono dei minori. Se fai outing, lo fai nei confronti di altre persone adulte, certamente non nei confronti dei tuoi studenti.
Certamente il suo demansionamento é discutibile, in quanto fondato  su motivazioni discriminatorie, ma penso che addebitare il suo suicidio all'arretratezza culturale italica sia esagerato, ho avuto un insegnante omosessuale, a scuola, e la cosa era anche risaputa, non ho mai assistito a derisioni che oltretutto avevano luogo verso altri insegnanti per ragioni completamente differenti.
Credo che sia l'atto del travestirsi che il suicidio siano il segno di una personalità indubbiamente fragile che avrebbe avuto bisogno innanzitutto di aiuto psicologico.


Ma come si fa a parlare di "indurre confusione" nei minori semplicemente se un adulto si mostra in pubblico sessualmente travestito, come se ci fosse una scelta sessualie "giusta" (naturalmente quella cisgender)  e una sbagliata (naturalmente quella transgender), e l'esempio della scelta sbagliata da parte dell'adulto potesse "confondere" i piccoli innocenti.

Ben altri, in questo paese, hanno bisogno dello psicologo (e meno del patriarca/prete) !!!


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Secondo me l'esibizionismo sessuale non é una cosa giusta, la sessualità va trattata con riservatezza, non é ipocrisia, è la necessità di fondare la società e il rapporto tra le persone su altri argomenti che non siano quello della sessualità. 
Per stimare o meno un professore le sue propensioni sessuali non devono essere importanti, sono cose che riguardano il suo privato. 
Sui diritti degli LGBT, quando riguardano solo la loro persona, siamo d'accordo, ma quando si entra nell'ambito di ciò che é pubblico certi atteggiamenti provocatori del mondo omosessuale credo non facciano bene neanche alla loro causa di libera scelta.
Considera il gay pride che, con il suo stile carnevalesco, suscita fastidio ed ironia. Le manifestazioni politiche devono essere sobrie per sottolineare la serietà dell'argomento per il quale si manifesta, se non sei serio é difficile che gli spettatori ti prendano sul serio. 
Una riflessione poi su quello che tu definisci "cambio del genere sessuale", che é cosa impossibile, al limite la chirurgia può intervenire sugli aspetti esteriori, ma il genere sessuale, quello che é scritto in ogni cellula è in ogni ghiandola linfatica, quello non lo cambi, ed é quello che determina lo stato degli ormoni che poi hanno uno stretto rapporto con la stabilita psicologica. Per questa ragione, ad esempio, lo stato di innamoramento negli LGBT produce risultati profondamente differenti da quelli che notiamo nell'innamoramento eterosessuale. 


Ipazia

Gender e sessualità mi paiono l'ennesima arma di distr(a)/(u)zione di massa, da infilare come il prezzemolo in ogni evento sociale, anche quando generano nient'altro che rumore e distorsione. E' significativo che tale patente di libertà sia così a buon mercato e fortemente sponsorizzata in un sistema sociale che su altri aspetti è assai meno libertario, avendo ridotto a merce anche l'anima di chi vi è inserito, dopo averne fatto, del corpo, carne di porco in guerra, lavoro e sperimentazioni sociobiologiche.

(Tralasciando la faccia oscura della luna del mercato procreativo, complemento socioeconomico al mercato del sesso)

Con tutto il rispetto per le altrui preferenze sessuali, penso che il professor Cloe si sia sovraesposto con un esibizionismo decisamente poco consono al ruolo maieutico professionale; e pure il suicidio teatrale denota quella che da Svevo in poi si chiama: inettitudine. (Il suicidio ideologico è l'arma degli inetti).
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#6
Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2022, 16:44:59 PMSecondo me l'esibizionismo sessuale non é una cosa giusta, la sessualità va trattata con riservatezza, non é ipocrisia, è la necessità di fondare la società e il rapporto tra le persone su altri argomenti che non siano quello della sessualità.
Per stimare o meno un professore le sue propensioni sessuali non devono essere importanti, sono cose che riguardano il suo privato.
Sui diritti degli LGBT, quando riguardano solo la loro persona, siamo d'accordo, ma quando si entra nell'ambito di ciò che é pubblico certi atteggiamenti provocatori del mondo omosessuale credo non facciano bene neanche alla loro causa di libera scelta.
Considera il gay pride che, con il suo stile carnevalesco, suscita fastidio ed ironia. Le manifestazioni politiche devono essere sobrie per sottolineare la serietà dell'argomento per il quale si manifesta, se non sei serio é difficile che gli spettatori ti prendano sul serio.
Una riflessione poi su quello che tu definisci "cambio del genere sessuale", che é cosa impossibile, al limite la chirurgia può intervenire sugli aspetti esteriori, ma il genere sessuale, quello che é scritto in ogni cellula è in ogni ghiandola linfatica, quello non lo cambi, ed é quello che determina lo stato degli ormoni che poi hanno uno stretto rapporto con la stabilita psicologica. Per questa ragione, ad esempio, lo stato di innamoramento negli LGBT produce risultati profondamente differenti da quelli che notiamo nell'innamoramento eterosessuale.




A casa mia, sarebbe "esibizionismo sessuale" se (e solo se) uno, transessuale, con manie di protagonismo o peggio, andasse davanti a dei minori vestito da donna scollato, con tette finte e/o ormonalmente ottenute mezze in mostra, pesantemente truccato e con  tacchi vertiginosi e gonna corta, allora si' che sarebbe irrispettoso e darebbe fastidio, come lo sarebbe anche se una professoressa donna normale facesse cosi',  perche' trans o no che siano stanno li' per insegnare, non per farsi guardare il corpo e fare come nei film di Pierino/Alvaro Vitali.

Ma la cosa grave, e' che tu consideri "esibizionismo" SESSUALE, il fatto stesso che un uomo sia vestito da donna, cioe' non concepisci nemmeno lontanamente la possibilita' che un UOMO possa vestirsi da DONNA in un modo casto e rispettoso di un contesto, appunto da bravo abitante di un paese medioevale, quale in effetti siamo.

Non ci sono, scelte sessuali giuste e sbagliate, che possano confondere i minori in un contesto, semmai ci sono modi giusti e sbagliati, di ostentare il corpo in un contesto e che possono dare cattivo esempio, appunto riguardo alla neutralita' e alla imparzialita' del ruolo di un insegnante,  che non dovrebbe essere platealmente seduttivo o seducente nei confronti dei i suoi alunni, a prescindere dai gusti sessuali.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: niko il 18 Giugno 2022, 17:42:13 PMMa la cosa grave, e' che tu consideri "esibizionismo" SESSUALE, il fatto stesso che un uomo sia vestito da donna, cioe' non concepisci nemmeno lontanamente la possibilita' che un UOMO possa vestirsi da DONNA in un modo casto e rispettoso di un contesto, appunto da bravo abitante di un paese medioevale, quale in effetti siamo.






Se il vestirsi da donna é finalizzato ad ostentare una certa tendenza sessuale in pubblico quello é esibizionismo sessuale, questo é un fatto al di là della mia opinione sullo stesso, la sconcezza poi é un altro discorso.

Jacopus

In questo dibattito la mia posizione è molto simile a quella di Niko. Condivido la sua replica ad Anthonyi. Per quanto riguarda Ipazia, noto il solito disprezzo per i deboli e per i non allineati, un atteggiamento che mi fece letteralmente scappare dalla FGCI, quando in giovane età provai a frequentare i loro circoli. Del resto il bigottismo e il moralismo dei comunisti (non tutti, ma molti) è molto simile a quello dei credenti reazionari (non tutti ma molti). I gay non avevano certo vita facile nell'impero sovietico così come non ce l'hanno alla corte di zar Putin. Mi fa pensare questo screditare la lotta per i diritti civili, considerata una specie di specchietto per le allodole per non pensare ai diritti economici e alla lotta di classe. Come se le due lotte non fossero invece strettamente interconnesse.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

La mia esperienza da scolaro è che l'attenzione e il rispetto in una classe terminano quando un professore attira l'attenzione su sé stesso, che siano le sue maniere, i suoi sfoghi, il suo accento, i suoi attacchi di bile, la sua passività, non ha importanza, più il professore è al centro dell'attenzione più aumentaranno le insubordinazioni, le caricature e tutto il resto.. se ho visto delle classi ordinate, attente e rispettose verso l'insegnante, erano tutte classi rette da professori trasparenti nella forma ma impenetrabili nella sostanza. Partendo da questa chiave di lettura, un uomo che si veste da donna ha sicuramente la strada più in salita di tutti, e sicuramente la scuola è l'ambiente più complicato dove portare avanti una condizione personale di questo tipo.. non ho idea di quale sia il modo di farlo, ma sicuramente non ci entrerei con la presunzione del fatto che "deve" essere accettato nel proprio ideale di società, se poi personalmente non si ha la forza di sorreggere il peso che porta quell'imperativo, purtroppo si potrebbe scoprire di non farcela quando è troppo tardi. Parlo in generale, del caso specifico non so niente e non lo sto commentando, al massimo terrei prudenza sui processi in contumacia, il sucidio è una conseguenza statisticamente molto elevata nella disforia di genere anche in paesi che sono considerati più tolleranti del nostro, non è così chiaro cosa sia correlazione  e causazione salvo voler prendere posizioni precostituite. Non dovremmo aspettare un altro processo holliwoodiano per scoprire che le vittime designate dal "senso comune" si rivelano a volte meno vittime del previsto, la realtà è complicata, la legge deve essere fatta rispettare, il suicidio è una rispettabilissima scelta personale.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

iano

#10
Secondo me poteva iniziare con un semplice outing verbale e poi eventualmente far seguire con gradualità altri tipi di esternazione.
Per quanto riguarda l'arretratezza di una nazione in materia sessuale, per quanto numerose possano essere le categorie sessuali da essa considerate ed accettate, il problema sta nel fatto che esse necessariamente saranno in numero limitato, e il problema riguarda quindi secondo me ogni popolo di ogni nazione.
A che serve fare una classifica, se il problema riguarda comunque tutti?
Se uno non è m, f, l, g, b, t che cosa ne facciamo?
Il problema sta nel voler categorizzare l'orientamento sessuale.
Certamente più numerose saranno le categorie minore sarà' il problema, che però rimane.
Più complessa sarà' però l'organizzazione sociale per categorie sessuali.
E mi viene da chiedermi, ma è proprio necessaria?
Finché sarà necessaria il problema resta, perché ci sarà sempre qualcuno pronto a confondere la realtà con le sue schematizzazioni descrittive.
Esistono davvero i maschi, le femmine , le masse, le onde?
Ovviamente no, se non come semplificazioni della realtà al fine di potervi interagire ed organizzare la nostra esistenza.
Credere che esistano davvero tutte queste cose non potrà che generare persecuzioni per quelli che non sembrano allineati al racconto di moda, ma a rigore nessuno è del tutto mai allineato perfettamente.
È il tema che propongo nella sezione filosofica con la discussione "realtà ",
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Citazione di: Jacopus il 18 Giugno 2022, 19:10:47 PM... Mi fa pensare questo screditare la lotta per i diritti civili, considerata una specie di specchietto per le allodole per non pensare ai diritti economici e alla lotta di classe. Come se le due lotte non fossero invece strettamente interconnesse.

Non vanno necessariamente di pari passo quando si mettono i piedi nel "comune senso del pudore" di una comunità, che ha pure una connotazione estetica, oltre che etica (etica ed estetica vanno molto più di pari passo).

Sottoscrivo l'intervento di InVerno. Est modus in rebus. Cloe ha toppato il rebus professionale e pure quello esistenziale. E lo ha fatto in un contesto sociale in cui non si impiccano gli omosessuali, ma vengono ampiamente accettati.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Citazione di: Ipazia il 18 Giugno 2022, 17:35:20 PMGender e sessualità mi paiono l'ennesima arma di distr(a)/(u)zione di massa, da infilare come il prezzemolo in ogni evento sociale, anche quando generano nient'altro che rumore e distorsione. E' significativo che tale patente di libertà sia così a buon mercato e fortemente sponsorizzata in un sistema sociale che su altri aspetti è assai meno libertario, avendo ridotto a merce anche l'anima di chi vi è inserito, dopo averne fatto, del corpo, carne di porco in guerra, lavoro e sperimentazioni sociobiologiche.

(Tralasciando la faccia oscura della luna del mercato procreativo, complemento socioeconomico al mercato del sesso)

Con tutto il rispetto per le altrui preferenze sessuali, penso che il professor Cloe si sia sovraesposto con un esibizionismo decisamente poco consono al ruolo maieutico professionale; e pure il suicidio teatrale denota quella che da Svevo in poi si chiama: inettitudine. (Il suicidio ideologico è l'arma degli inetti).

Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2022, 19:07:50 PMSe il vestirsi da donna é finalizzato ad ostentare una certa tendenza sessuale in pubblico quello é esibizionismo sessuale, questo é un fatto al di là della mia opinione sullo stesso, la sconcezza poi é un altro discorso.


Appunto:

"Se il vestirsi da donna e' finalizzato ad ostentare una certa tendenza sessuale in pubblico, quello e' esibizionismo sessuale, questo e' un fatto, al di' la' della mia opinione sullo stesso"

Parole sante.

Ora, Antony e Ipazia, aggiungete a questa sacrosanta verita' or ora enunciata da Antony, anche questa seconda, sacrosata verita', enunciata da me, che recita:

"Lo stesso beneficio del dubbio che un certo modo di vestire NON sia neanche lontanamente finalizzato ad "ostentare una certa tendenza sessuale in pubblico", ma sia semplicemente quello che a un povero cristo gli e' uscito stamattina dall'armadio, che voi, quantomeno per quieto vivere, se non anche per vostra spontanea nobilta' d'animo, sicuramente concederete duemila volte al giorno un uomo vestito da uomo, per strada sull'autobus eccetera, potreste ben provare, una volta nella vita, a concederlo anche a un uomo vestito da donna, e a quel punto uscirereste dal medioevo".

Magari potrebbe anche piacervi. Uscire dal medioevo dico. Non vestirvi da sesso opposto.

Soprattutto a chi parla sempre di umanesimo.

Ma anche di mondo classico.

Che la nascita della filosofia senza il Fedro la vedo dura. 

Come anche, prima e dopo, la nascita della tragedia senza la tragedia della nascita.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Eutidemo

#13
"Ce n'est qu'un début!"
Sentite il programma di quella che, purtroppo, sarà probabilmente a capo del nostro governo dopo le prossime elezioni politiche; lo ha detto chiaro e tondo in un suo comizio "neo-franchista" in Spagna:
(password: "logos")
https://www.dailymotion.com/video/x8bstga
***
Ben tornato medioevo!

***
Non si può dire che non abbia parlato  chiaro (anche se in spagnolo); per cui ricordiamocene quando andremo a votare!
***

Ipazia

Continuo a ritenerla una questione marginale che poco ha a che vedere con umanesimo, progresso e civiltà. Sarà che prediligo da sempre una certa discrezione nelle manifestazioni erotiche che mi riguardano, pur non vietando a nessuno i numeri da circo e teatro a loro piacimento. Resterei ferma al modus in rebus delineato da InVerno, senza tirare in ballo regimi sessuo e omo fobici assai improbabili, con ossessiva ricerca di sanfedisti dove non ve ne sono. Meglio lupanari a cielo aperto che campi di battaglia classici o metropolitani, ma meglio ancora un certo stile erotico e mondano. Ho abitato qualche anno vicino ad una coppia dagli orgasmi rumorosi e non è stata una bella esperienza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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