Chi di speranza vive, disperato muore

Aperto da Arjuna56, 10 Febbraio 2020, 13:47:38 PM

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Arjuna56

Mi chiamavan Folle, perchè avevo un forte desiderio, quello di risalire la corrente come un salmone in stagione. Non sopportavo quel sistema, non osservavo neanche più le effigi morenti che propagandavano nei cantucci più disparati. Privo di controllo, avrei infuocato le sedie ove le terga dei grassoni si poggiavano, le cravatte bianche che di bianco avevano nulla. Forse Rosse nel colore del sangue spremuto dagli schiavi. La caducità dei governi era la costante di ogni impero. Derubati dei loro poteri, in una struttura piramidale, ora assomigliavano ad altri schiavi, solo che anch'essi mangiavano uova di storione, forse, avariato. "Il popolo non detiene voce".. Nessuno osava urlarlo ai quattro venti, la pena era la castrazione immediata, avrebbero perso le corde vocali in brevissimi istanti. La rivincita sussisteva nel sovverchiamento di un sistema latifondista, supportato dai migliori economi del pianeta. Ma la propaganda era per loro una cura, un pagliativo abbindolante che permetteva di governare le masse dentro recinti appositamemte costruiti. La voce traballante di uomini dicevan:"credete" e le pecore belavano a suon di taburi. Chi di speranza vive, disperato muore, lo diceva nonno davanti ad un buon bicchiere di vino. Non capivo il suo dire ma ora che avevo osservato da dentro quel sistema mi ero reso conto che vigeva l'erosione. Persa la forma dell'individuo, restava quella dell'ego che portava al conformismo assoluto in una società atta alla creazione di automi mal pensanti, pronti per la produzione di introiti nelle tasche dei paffutti lobbisti che detenevano le redini di un giovane pianeta, pronto al colasso. Già... Chi di speranza vive.. Disperato muore!


Cosa pensate di questo sistema?

bobmax

Dipende da cosa si intende con "speranza"
 
Se avere speranza esprime il desiderio del singolo di sopravvivere in qualche modo, magari in un aldilà, è probabile che questa speranza svanisca davanti alla morte.
 
Se viceversa la speranza è fede nella Verità, ossia fede nel Bene assoluto, allora tutta la disperazione dovrebbe essere già stata vissuta in vita.
La fede nella Verità implica infatti il vivere per la morte, e non può perciò concludersi nella disperazione, ma solo nell'attesa.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

viator

Salve Arjuna56. Questo sistema è il risultato del funzionamento del mondo (cioè dei - dicono - ultimi 14 miliardi di anni) e - dal punto di vista filosofico, fisico, naturalistico, biologico ed infine (ultimo recente battito di ciglia) umano......non è nè il migliore nè il peggiore dei mondi possibili, bensì E' L'UNICO MONDO "NECESSARIO" (cioè esprime l'automatica conseguenza di tutte le cause che finora hanno agito in esso), cioè rappresenta un effetto necessario cioè infine E' L'UNICO MONDO POSSIBILE.

Naturalmente credo che che la tua domanda si limiti invece all'aspetto uman-sociale del Mondo.

Il mondo degli umani è sempre stato ingiusto (oggi - secondo me in modo più sopportabile che in passato) e la ragione di ciò è dovuta al fatto che - essendo l'uomo stato dotato (dalla Natura o da Dio, scegli tu) di una coscienza o di un'anima, l'uomo stesso ha preferito indirizzare le scelte suggeritegli dalla sua coscienza verso l'egoismo e non verso l'altruismo, l'egualitarismo, la giustizia.

Mi sembra difficile non risultare d'accordo con me circa tale ultima osservazione.

Ora però si tratterebbe di stabilire se tali scelte egoistiche umane sono veramente di autonoma  selezione umana o se siano la conseguenza del come Dio o la Natura hanno fatto l'uomo stesso.
Cioè occorre stabilire se l'uomo sia veramente o solo apparentemente titolare - all'interno della propria anima o coscienza - del cosiddetto "libero arbitrio". Purtroppo su tale ultimo argomento esistono già interminabili ed infruttuose discussioni all'interno di questo Forum.

Gli idealisti continueranno a predicare, i cinici a ridere, i materialisti ad approfittare..............ma purtroppo le ingiustizie umane continueranno molto a lungo ad angustiare idealisti, buonisti, compassionisti, egualitaristi, comunisti, marxisti per la semplice ragione che sono i meccanismi naturali originari ad essere contrari al concetto umano di giustizia egualitaristica.

La natura ha orrore del vuoto....non appena se ne crea un poco, essa si precipita a riempirlo di materia o di energia.

Anche la società ha paura del vuoto di INIZIATIVE, che la condannerebbe a restare per l'eternità quella che è ed a rinunciare a qualsiasi "progresso" (le virgolette sono d'obbligo).
Per questo ha inventato il CAPITALISMO il quale provvede immediatamente a colmare con della INGIUSTA ed EGOISTICA INIZIATIVA UMANA ogni e qualsiasi varco, possibilità,, vuoto di iniziativa si generi all'interno della Società stessa. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

baylham

Preferisco il motto "la speranza è l'ultima a morire", che considero più realistico ed ottimistico.



Sariputra

"Chi vive sperando, muore piangendo"...Io ne ho sentito un altro: "Chi vive piangendo (preso a calci in lo deretano dalla vita..), muore sperando (di non piangere più e almeno di non prenderne altri)".  ::)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Ipazia

Citazione di: viator il 10 Febbraio 2020, 15:19:32 PM
Per questo ha inventato il CAPITALISMO il quale provvede immediatamente a colmare con della INGIUSTA ed EGOISTICA INIZIATIVA UMANA ogni e qualsiasi varco, possibilità,, vuoto di iniziativa si generi all'interno della Società stessa. Saluti.

E dove il varco non c'è, spintonando con le sue spalle possenti, lo crea. Chiudendolo subito dopo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Ipazia.
Citazione di: Ipazia il 11 Febbraio 2020, 17:55:50 PM
Citazione di: viator il 10 Febbraio 2020, 15:19:32 PMPer questo ha inventato il CAPITALISMO il quale provvede immediatamente a colmare con della INGIUSTA ed EGOISTICA INIZIATIVA UMANA ogni e qualsiasi varco, possibilità,, vuoto di iniziativa si generi all'interno della Società stessa. Saluti.
E dove il varco non c'è, spintonando con le sue spalle possenti, lo crea. Chiudendolo subito dopo.

Vedi che, utilizzando il linguaggio dei non stupidi (la metafora).........piano piano le nostre due visioni del mondo potrebbero mostrarsi convergenti ? Sei sempre la meglio. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Lady Joan Marie

Chi vive di speranza, almeno secondo me, vive di qualcosa a cui vuole raggiungere a tutti i costi e forse ci riesce... ;)

green demetr

Citazione di: Arjuna56 il 10 Febbraio 2020, 13:47:38 PM
Mi chiamavan Folle, perchè avevo un forte desiderio, quello di risalire la corrente come un salmone in stagione. Non sopportavo quel sistema, non osservavo neanche più le effigi morenti che propagandavano nei cantucci più disparati. Privo di controllo, avrei infuocato le sedie ove le terga dei grassoni si poggiavano, le cravatte bianche che di bianco avevano nulla. Forse Rosse nel colore del sangue spremuto dagli schiavi. La caducità dei governi era la costante di ogni impero. Derubati dei loro poteri, in una struttura piramidale, ora assomigliavano ad altri schiavi, solo che anch'essi mangiavano uova di storione, forse, avariato. "Il popolo non detiene voce".. Nessuno osava urlarlo ai quattro venti, la pena era la castrazione immediata, avrebbero perso le corde vocali in brevissimi istanti. La rivincita sussisteva nel sovverchiamento di un sistema latifondista, supportato dai migliori economi del pianeta. Ma la propaganda era per loro una cura, un pagliativo abbindolante che permetteva di governare le masse dentro recinti appositamemte costruiti. La voce traballante di uomini dicevan:"credete" e le pecore belavano a suon di taburi. Chi di speranza vive, disperato muore, lo diceva nonno davanti ad un buon bicchiere di vino. Non capivo il suo dire ma ora che avevo osservato da dentro quel sistema mi ero reso conto che vigeva l'erosione. Persa la forma dell'individuo, restava quella dell'ego che portava al conformismo assoluto in una società atta alla creazione di automi mal pensanti, pronti per la produzione di introiti nelle tasche dei paffutti lobbisti che detenevano le redini di un giovane pianeta, pronto al colasso. Già... Chi di speranza vive.. Disperato muore!


Cosa pensate di questo sistema?


Ciao Arjuna, oibò è in questione il mio motto.


Dunque, certo l'idealismo del soggetto salmone, è una speranza, ma il detto del nonno, è una rappresentazione dell'ideologia delle caste.


Certo che la società del salmone è vissuta come castrazione.


Ma è una rappresentazione.


L'idealismo non va gettato nella disperazione del salmone, ma reinventato o rimodulato, nell'idealismo dell'utopia.


Senza spazio dell'utopia, e dunque del vissuto che spera lo stato possibile e non immaginario del rappresentato, non esisterebbe nemmeno lo spazio perchè quel soggetto sussista.


Infatti bisogna concentrarsi non sulla speranza ma sulla vita, non sul spero, ma sul spiro.


Fin quando riesci a respirare il tuo destino è la reinvenzione.


Quando smetti di respirare la frase del nonno perde completamente di senso.


Infatti la morte NON HA senso.


Diciamolo pure questa bel 3d, non avresti dovuto postarlo nello spazio cultura.


La cultura come insegna Nietzche è sempre mortifera. Avresti dovuto postarlo in filosofia dove ti attendo con speranza con altre belle intuizioni come quella che ci hai proposto.


CIAO. e scusa del ritardo della risposta. Di solito sono in filosofia, ma si sà la paura ha spazzato via la filosofia per prima...
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Hlodowig

Citazione di: green demetr il 14 Marzo 2020, 14:09:21 PM
...ma si sà la paura ha spazzato via la filosofia per prima...

Personalmente, non me ne preoccupo.

Chi ha voluto intendere, ha inteso.

Chi vuol intendere, intenda.

Gli altri, si lascino gongolare dai loro mostri interiori.

Alla faccia del philosophy-correct.

Così abbiamo aggiunto un nuovo termine che si accompagna al politically-correct.

:)

Gyta

.. forse per risalire la corrente bisogna giungere alla foce seguendo il percorso naturale..
dice/diceva l'i king (parafrasando) la mutazione repentina non lascia segno..
"Prima di autodiagnosticarti la depressione o la bassa autostima,
assicurati di non essere circondato da idioti"

Hlodowig

Amico @Gyta,

I salmoni riescono, ove la, non ci riescono le sardine.

Siam tutti bravi a esser filosofi e saggi, dietro le mura delle nostre case.

Gyta

CitazioneSiam tutti bravi a esser filosofi e saggi, dietro le mura delle nostre case.

Assolutamente d'accordo!!
Ma.. per continuare sulla medesima riga.. rammento che come ammonisce sempre l'i king,
capacità illimitate non sono in linea con l'esigenza umana dell'identità che come tale presuppone una limitazione atta a preservare
quelle specificità che la determinano. Pertanto nella limitazione delle mura domestiche esercitiamo quella specificità
che con infinite difficoltà talvolta riusciamo a realizzare entro confini meno angusti.. :-D
"Prima di autodiagnosticarti la depressione o la bassa autostima,
assicurati di non essere circondato da idioti"

green demetr

Ma per arrivare laddove i salmoni arrivano, c'è bisogno di appartarsi," in un luogo isolato,e con un tappeto di tigre sotto le nostre gambe."


Ci sono demoni coi bastoni là fuori, e demoni con denti accuminati laddove arrivano i salmoni.
Indi per cui, una casa, e la tigre servono entrambi.


Sebbene capisco che stessimo parlando delle sardine  :D ;)


PS i King mi hanno sempre spaventato a morte. gyta dovresti provare a rassicurarmi in un 3d a parte, o scrivendomi in privato (forse è meglio).
ChiediGli ti prego MA CHE STA SUCCEDENDO?, e COSA DEVO FARE? grazie. :(
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Gyta


CitazionePS i King mi hanno sempre spaventato a morte

Penso che non sia assolutamente fuori tema la riflessione che segue..
visto che centra perfettamente il quesito iniziale.

Come fa a spaventarti il "nonnetto"? Al massimo ti fa imbestialire quando vorresti una riflessione in chiaro e te la mostra per vie traverse..
Infatti spesso e volentieri in passato con la sottoscritta c'era la classica risposta della serie "fa come cxxo vuoi.. io ho risposto."

La consultazione dell'i ching è comunque personale, non può farla un altro al posto nostro (se non per gioco ma allora non varrebbe nulla)..
la risposta è da intendersi come una fotografia di ciò che interiormente stiamo vivendo, dunque i modi per comprendere meglio cosa stiamo vivendo,
verso dove ci stiamo muovendo..
Anche se lecita l'estrapolazione della filosofia che ne anima gli esagrammi..


Grazie sul serio per la fiducia.. ma temo di non sapere nulla di più di chiunque si accosti con volontà di ascolto verso un libro tanto "strano e presuntuoso"..
"Prima di autodiagnosticarti la depressione o la bassa autostima,
assicurati di non essere circondato da idioti"

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