Cambiamenti climatici e riscaldamento del pianeta: e se fosse tutto falso?

Aperto da Socrate78, 14 Marzo 2019, 22:26:34 PM

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anthonyi

Citazione di: Socrate78 il 15 Marzo 2019, 15:32:02 PM
Come mai allora, visto che la terra si surriscalda di gran carriera, negli ultimi anni si stanno verificando le peggiori ondate di gelo che il nord America (specie costa est, ma anche ovest) abbia mai visto? Un surriscaldamento dovrebbe diminuire la forza delle ondate di gelo in tutto il Pianeta o far sì che durino meno, invece nel nord America stanno diventando più crude e anche durature, quest'anno ad esempio ne sono arrivate due fortissime (la peggiore tra gennaio e febbraio con quasi -40 a Chicago) e ancora adesso vi è neve diffusa, con un'estensione nivale notevole per essere metà marzo. Gli inverni americani dal 2012-2013 sino a quello attuale sono stati molto duri, più che in passato. Non solo, negli ultimi anni anche in Italia sta aumentando la nevosità invernale fin sulla costa di regioni che dovrebbero essere piuttosto miti, come la Puglia, la Calabria e la Sicilia, con eventi nevosi rilevanti che si concentrano negli ultimi sei-sette anni, l'ultimo gennaio ha visto una nevosità maggiore del normale in Puglia, Calabria, Basilicata, ancora di più nel gennaio 2017. Non mi sembra che questo collimi molto con un pianeta che procede la sua marcia verso il caldo ed inoltre esiste un fattore non antropico che potrebbe spiegare il riscaldamento, infatti per tutto il Novecento (maggiormente nel periodo 1950-1990) l'attività solare è stata particolarmente intensa, con molte macchie solari, quindi il Sole iperattivo potrebbe aver inciso inviando sulla Terra un surplus di calore che non si riesce a smaltire nonostante ora l'attività della stella sia invece bassa (ciclo 24 debole)

Socrate, in realtà il Global Warming, essendo un mutamento degli equilibri climatici, produce questi scompensi dei quali parli. Sappiamo ad esempio che lo scioglimento del ghiaccio nell'artide dovrebbe deviare la corrente del golfo e quindi rendere molto più freddo il nord europa. I ragionamenti sul GW si fanno sui dati medi della temperatura e quelli sono indiscutibili, mi sembra che a parte un piccolo raffreddamento negli anni 90, la media delle temperature sia continuativamente crescente da 50 anni.
Comunque la neve e la pioggia non è che si riducono con il GW, maggior calore = maggiore evaporazione dagli oceani e l'umidità che evapora, prima o poi deve tornare sulla terra.
Un saluto

sgiombo

Citazione di: anthonyi il 15 Marzo 2019, 17:30:58 PM
Sgiombo, l'intervento di Sari riguarda aspetti più generali del Global Warming e io sto parlando di quello.
Semplicemente non sono catastrofista e non condivido le rappresentazioni allarmistiche che si fanno anche perché le vedo semplicemente funzionali a logiche comunicative che poi alla base hanno le loro incoerenze come quella di Mercalli che propaganda allarme sul GW e poi si oppone alla TAV-TAC in Val di Susa che permetterebbe di risparmiare milioni di litri di carburante.
Il punto però è che sugli effetti del GW noi abbiamo molteplici effetti, non tutti negativi, e non tutti distribuiti in maniera uniforme, è molto più sensato porsi il problema di riparare a questi effetti nella loro contingenza, che non costruire tanti allarmi su un apocalisse futuro che già tante volte è stato rappresentato nella storia umana.
Un saluto

Tutto si tiene nel complesso sistema ambientale terrestre finito, terribilmente devastato dalle produzioni e dai consumi capitalistici tendenzialmente crescenti senza limiti "intrinseci", mentre quelli estrinseci" naturali, pure ineluttabili prima o poi,  potrebbero farsi sentire efficacemente troppo tardi, quando l' umanità potrebbe essere ormai spacciata.
Per esempio vi sono reciproche influenze fra riscaldamento globale e riduzione della biodiversità: il primo  porta all' estinzione di specie vegetali e animali in conseguenza dell' avanzare dei deserti, la seconda, attraverso l' estinzione di specie di insetti impollinatori favorisce il depauperamento della flora arborea che fissa CO2 e in questo modo contribuisce ad incrementare l' effetto serra).

Come dicevo nel primo intervento a Socrate 78, c' é pieno di biechi figuri che speculano sui problemi ambientali in perfetta malafede (sospetto fortemente che quel pollo d' allevamento che risponde al nome di Greta sia l' ultimo esempio, se non anche come speculatrice in prima persona, cosa che non escludo affatto, almeno come fantoccio mediatico mediante il quale speculare); ma questo non é un buon motivo per sottovalutare la portata drammaticissima dei problemi ambientali.

La TAV secondo me é (se si farà, cosa che continuo a sperare non avvenga essendo ottimista di natura) un ignobile spreco di denaro pubblico a vantaggio dei prenditori privati  che per parte mia userei per rendere decenti i trasporti pubblici ferroviari e stradali innanzitutto al sud (nota che sono settentrionale; ma non uno gretto e meschino attaccato ai propri privilegi: ho in odio la Lega vecchia e nuova).

Poiché é in gioco la sopravvivenza dell' umanità (per lo meno nei peggiori degli "scenari" possibili), un minimo di prudenza adeguata alla gravità della situazione e dei possibili rischi imporrebbe di darsi da fare per prevenire il tumore maligno del quale rischiamo di morire piuttosto che per preparare terapie palliative e anche  improbabili  e comunque non certe terapie radicali.
Non mi sembra razionale attraversare spensieratamente un campo minato con ordigni sparsi in maniera molto "diluita" o poco "concentrata" perché la probabilità di saltare in aria (non stimabile affatto con precisione e certezza, perché la metafora sia calzante) potrebbe anche essere tutto sommato non troppo alta.
Ovvero non giocherei allegramente alla roulette russa perché a quanto pare la probabilità che la pistola abbia il colpo in canna potrebbe anche essere tutto sommato piuttosto bassa.

Ricambio cordialmente il saluto.

InVerno

Il catastrofismo è giustificato dalla distanza che c'è tra noi e la soluzione del problema energetico (in tutte le sue forme) e la constatazione che gli sforzi fatti fino ad ora ci hanno allontanato dalla soluzione anzichè avvicinarla. Quando hai, come la Cina, il 4% dell'energia prodotta col nucleare, e tutta la costa già pullulla di centrali, dovrai pure chiederti come trovare il restante 96% in maniera pulita. E se questo sembra un problema risolvibile con qualche "guizzo d'ingegno" suppongo che personaggi come Elon Munsk e le sue mirabolanti promesse di tecnologie aliene che ci salveranno, abbiano davvero fatto breccia nel cuore degli speranzosi.. ma purtroppo le teorie di Munsk cozzano sempre con i principi della fisica, e all'orizzonte non c'è granchè altro a cui guardare per rispondere a quel 96%, che è una distanza che non si percorre mettendo i pannelli solari sul tetto o inventando qualche monorotaia.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

viator

Salve. Interessante la tesi complottistica presentata nell'esordio di questa discussione. Fa coppia con il complotto del queale sono convinto io. Ovvero quello sul quale mai nessuno indaga quando si è di fronte ad un decesso : secondo me occorrerebbe anzitutto indagare in ambito becchini e pompe funebri. E' così semplice applicare il "cui prodest ?" !!. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: sgiombo il 15 Marzo 2019, 19:11:05 PM
Tutto si tiene nel complesso sistema ambientale terrestre finito, terribilmente devastato dalle produzioni e dai consumi capitalistici tendenzialmente crescenti senza limiti "intrinseci", mentre quelli estrinseci" naturali, pure ineluttabili prima o poi,  potrebbero farsi sentire efficacemente troppo tardi, quando l' umanità potrebbe essere ormai spacciata.
Per esempio vi sono reciproche influenze fra riscaldamento globale e riduzione della biodiversità: il primo  porta all' estinzione di specie vegetali e animali in conseguenza dell' avanzare dei deserti, la seconda, attraverso l' estinzione di specie di insetti impollinatori favorisce il depauperamento della flora arborea che fissa CO2 e in questo modo contribuisce ad incrementare l' effetto serra).

Come dicevo nel primo intervento a Socrate 78, c' é pieno di biechi figuri che speculano sui problemi ambientali in perfetta malafede (sospetto fortemente che quel pollo d' allevamento che risponde al nome di Greta sia l' ultimo esempio, se non anche come speculatrice in prima persona, cosa che non escludo affatto, almeno come fantoccio mediatico mediante il quale speculare); ma questo non é un buon motivo per sottovalutare la portata drammaticissima dei problemi ambientali.

La TAV secondo me é (se si farà, cosa che continuo a sperare non avvenga essendo ottimista di natura) un ignobile spreco di denaro pubblico a vantaggio dei prenditori privati  che per parte mia userei per rendere decenti i trasporti pubblici ferroviari e stradali innanzitutto al sud (nota che sono settentrionale; ma non uno gretto e meschino attaccato ai propri privilegi: ho in odio la Lega vecchia e nuova).

Poiché é in gioco la sopravvivenza dell' umanità (per lo meno nei peggiori degli "scenari" possibili), un minimo di prudenza adeguata alla gravità della situazione e dei possibili rischi imporrebbe di darsi da fare per prevenire il tumore maligno del quale rischiamo di morire piuttosto che per preparare terapie palliative e anche  improbabili  e comunque non certe terapie radicali.
Non mi sembra razionale attraversare spensieratamente un campo minato con ordigni sparsi in maniera molto "diluita" o poco "concentrata" perché la probabilità di saltare in aria (non stimabile affatto con precisione e certezza, perché la metafora sia calzante) potrebbe anche essere tutto sommato non troppo alta.
Ovvero non giocherei allegramente alla roulette russa perché a quanto pare la probabilità che la pistola abbia il colpo in canna potrebbe anche essere tutto sommato piuttosto bassa.

Ricambio cordialmente il saluto.

Sgiombo, io non ho capito perché il problema delle api dipende dal GW, Ne perché la flora arborea dovrebbe essere in crisi per questo (Oltretutto vi sono dati degli ultimi anni che parlano di processi di deforestazione significativamente ridotti per vari motivi).
Sulla TAV ognuno è libero di avere le sue opinioni, però per decenni gli ecologisti hanno menato la storia del treno come strumento di trasporto più ecologico e adesso, che ci sono tecnologie che permetterebbero al treno di svolgere un ruolo competitivo con le autostrade e anche con l'aereo, si dice no per partito preso (Oltretutto un no relativo visto che i collegamenti con la Svizzera saranno innovati per cui il danno, sia economico che ambientale (Perché i TIR, quando passano in Val di Susa, inquinano la Val di Susa) sarà concentrato nella parte orientale del Nord Italia, a tutto vantaggio della Svizzera, e di qualche altro paese della UE che si beccherà i soldi riservati a noi).
Un saluto

sgiombo

Citazione di: anthonyi il 16 Marzo 2019, 07:02:25 AM
Sgiombo, io non ho capito perché il problema delle api dipende dal GW, Ne perché la flora arborea dovrebbe essere in crisi per questo (Oltretutto vi sono dati degli ultimi anni che parlano di processi di deforestazione significativamente ridotti per vari motivi).
Sulla TAV ognuno è libero di avere le sue opinioni, però per decenni gli ecologisti hanno menato la storia del treno come strumento di trasporto più ecologico e adesso, che ci sono tecnologie che permetterebbero al treno di svolgere un ruolo competitivo con le autostrade e anche con l'aereo, si dice no per partito preso (Oltretutto un no relativo visto che i collegamenti con la Svizzera saranno innovati per cui il danno, sia economico che ambientale (Perché i TIR, quando passano in Val di Susa, inquinano la Val di Susa) sarà concentrato nella parte orientale del Nord Italia, a tutto vantaggio della Svizzera, e di qualche altro paese della UE che si beccherà i soldi riservati a noi).
Un saluto



Molto grossolanamente (ma gli intrecci e le reciproche influenze fra i molteplici diversi fattori nell' estremamente complesso sistema materia vivente-ambiente abiotico terrestre sono molto più "inestricabili" e spesso con effetti di retroazione positiva solo limitatamente prevedibili -il che dovrebbe imporre prudenza- per i quali un danno qua peggiora un danno là e viceversa) il riscaldamento globale (amo la mia bellissima lingua italiana) provoca l' estensione dei deserti nei quali gli insetti trovano meno fiori da cui succhiare il nettare rispetto alla macchia mediterranea o alle preterie, e a sua volta la riduzione degli insetti diminuisce l' impollinazione delle piante con fiori riducendo la flora arborea che fissa CO2, così contribuendo all' effetto serra e al riscaldamento globale (questo é indubbio, anche senza considerare il fatto che molte produzioni - consumi che emettono CO2 sono anche chimicamente inquinanti e riducono la biodiversità per avvelenamento: esempio tipico l' agricoltura meccanizzata - chimicizzata che deforesta, emette CO2 e intanto stermina anche gli insetti).
 
Non so da dove salti fuori questa "significativa riduzione dei processi di deforestazione" (anche se é vero che i Cinesi alacremente piantano alberi per cercare di frenare la deforestazione), per lo meno considerando il patrimonio forestale terrestre complessivo.
 
C' è ferrovia e ferrovia e impiego delle ferrovie e impiego delle ferrovie, oltre al fatto che nessuna attività umana é priva di effetti nocivi sull' ambiente e tutte (quale più quale meno) andrebbero limitate (anche quantitativamente)  al necessario e ragionevolmente utile.
Considero la pubblicità l' attività umana la più ambientalmente devastante di tutte proprio perché tende ad aumentare produzioni e consumi in generale a prescindere dalla loro natura, dalla loro maggiore o minore "giustificatezza", dal rapporto costi - benefici (costi ambientali - utilità-dilettevolezza reale).
Comunque chi é contro la TAV per rispetto dell' ambiente (e non pseudoambientalista per suoi meschini interessi alla faccia della conservazione della natura come i macroniani fautori dell' auto elettrica) non propone certo di costruire in alternativa e con le stesse risorse economiche un' autostrada (ma casomai ferrovie decenti nell' Italia meridionale).
 
Ciao.

Socrate78

In realtà vi sono comunque dei fattori che fanno (farebbero) dubitare della tesi del riscaldamento almeno come ci viene presentata dai media. Negli anni ottanta ad esempio vennero diffuse previsioni catastrofiche secondo cui nel 2020 ci sarebbe stata, a causa del caldo, la desertificazione massiva del sud Italia con gravissimi danni, è avvenuto? No, anzi, negli ultimi anni la piovosità invernale è persino aumentata e semmai è il nord Italia ad essere diventato più secco. Tali previsioni parlavano inoltre di uno scioglimento massivo dei ghiacci artici ed antartici, ma soprattutto l'Antartide è rimasto ben gelato come prima mentre anche l'artico, pur essendoci degli anni in cui si registrano dei minimi, non si è fuso al punto da creare quella catastrofe di cui parlavano, tanto che attualmente hanno spostato le previsioni apocalittiche all'anno 2050 (i più prudenti o furbi parlano di fine secolo). Inoltre, cosa secondo me più importante, fino ad inizio anni novanta si parlava molto del buco dell'ozono (tutt'ora esistente), ma quando i media hanno iniziato a battere più prepotentemente sul concetto di riscaldamento non se n'è più parlato e si è anzi detto che il buco dell'ozono si era rimarginato (quasi come una ferita che guarisce....). Ora, perché si è agito così? Mi sembra lecito che lo si è fatto per non distogliere con il buco dell'ozono l'opinione pubblica dal nuovo mantra, il riscaldamento globale.

InVerno

La spiegazione di Sgiombo ha senso, ma non forzerei troppo la mano.. i problemi maggiori delle api vengono dalla globalizzazione, non dal riscaldamento globale. Il fatto che all'aeroporto sia facile fermare droga e salami, ma molto difficile fermare insetti, è il problema delle api. Varroa destructor e vespa vellutina sono il problema delle api, e ad oggi anzichè fare progressi si è regrediti. Se negli anni 80 una famiglia di api poteva sopravvivere con circa 6\7000 parassiti, ad oggi, superato il numero di 2000 la famiglia è praticamente spacciata. Venti anni di pratiche scorrette intese solamente al risultato commerciale, hanno portato a questo punto da cui nessuno sa come tornare indietro. E mentre in EU si è regolamentato, in Cina si continua a fare il bello e il cattivo tempo, come al solito ponendo il problema di che cosa si può fare se gli altri non lo fanno lo stesso. E non ho nemmeno voglia di parlare di vellutina, visto che una delle poche contromisure possibile è seguire una vespa nel cielo per chilometri per trovare il suo alveare e distruggerlo. Così facile che le quarantene non hanno funzionato e si sta espandendo in tutto il continente. Il fatto che il nesso diretto tra riscaldamento e api sia flebile non significa che questi due fenomeni insieme non siano un cocktail estremamente distruttivo, perchè lo sono. In Cina molti frutteti sono impollinati a mano, il progresso che fa fare agli uomini il lavoro delle api. Mi verrebbe da consigliare di non comprare miele cinese per le pratiche che si andrebbero a premiare, ma sapendo che i pollini possono essere distrutti rendendo l'origine del miele incerta, è molto difficile anche in laboratorio identificare il miele cinese, e perciò a meno di non comprare direttamente dal produttore, molto probabilmente il problema non si può evitare.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: Socrate78 il 16 Marzo 2019, 11:06:51 AM
In realtà vi sono comunque dei fattori che fanno (farebbero) dubitare della tesi del riscaldamento almeno come ci viene presentata dai media. Negli anni ottanta ad esempio vennero diffuse previsioni catastrofiche secondo cui nel 2020 ci sarebbe stata, a causa del caldo, la desertificazione massiva del sud Italia con gravissimi danni, è avvenuto? No, anzi, negli ultimi anni la piovosità invernale è persino aumentata e semmai è il nord Italia ad essere diventato più secco. Tali previsioni parlavano inoltre di uno scioglimento massivo dei ghiacci artici ed antartici, ma soprattutto l'Antartide è rimasto ben gelato come prima mentre anche l'artico, pur essendoci degli anni in cui si registrano dei minimi, non si è fuso al punto da creare quella catastrofe di cui parlavano, tanto che attualmente hanno spostato le previsioni apocalittiche all'anno 2050 (i più prudenti o furbi parlano di fine secolo). Inoltre, cosa secondo me più importante, fino ad inizio anni novanta si parlava molto del buco dell'ozono (tutt'ora esistente), ma quando i media hanno iniziato a battere più prepotentemente sul concetto di riscaldamento non se n'è più parlato e si è anzi detto che il buco dell'ozono si era rimarginato (quasi come una ferita che guarisce....). Ora, perché si è agito così? Mi sembra lecito che lo si è fatto per non distogliere con il buco dell'ozono l'opinione pubblica dal nuovo mantra, il riscaldamento globale.

Vedi Socrate, il riscaldamento è indubitabile, ma è discutibile il catastrofismo ad esso associato. Intanto questa storia che con il riscaldamento aumenta la desertificazione non è scontata, molto dipende dall'evolversi delle correnti, perché come già dicevo di logica con il riscaldamento nel complesso dovrebbe piovere di più perché evapora più acqua.
Sull'Antartide hai ragione perché c'è un'asimmetria, a riscaldarsi è soprattutto l'emisfero Nord, quello dove la presenza umana è più forte.
Il buco dell'ozono, poi, effettivamente si sta rimarginando, anche se sembra che per riparare i danni saranno necessari ancora tanti anni, un'altra riprova del fatto che la tecnologia permette di superare anche questi problemi di dimensione globale, e sarà lo stesso anche per il riscaldamento.
Un saluto

sgiombo

X InVerno

Se in Cina (ammesso e non concesso) "si continua a fare il bello e il cattivo tempo, come al solito", negli USA si fa certamente ancor peggio per l' ambiente, dato che sistematicamentein ogni trattativa internazionale i loro governi ("loro" ==  degli USA e basta) sono quelli che si oppongono sempre a qualsiasi accordo per la limitazione delle attività umane dannose per l' ambiente stesso.
Sono loro e non la Cina a "porre [a tutto il mondo] il problema di che cosa si può fare se gli altri non fanno lo stesso".




X Anthony

La tecnologia non ha risolto il problema del buco dell' ozono, ma invece esso é stato parzialmente attenuato (solo questo) imponendo limitazioni e divieti a produzioni e consumi, per effetto di lotte che di fatto sono state oggettivamente  lotte di classe contro il capitale monopolistico transnazionale, ne fossero consapevoli o meno soggettivamente coloro che le hanno combattute, contro le tendenze proprie intrinsecamente agli assetti sociali dominanti: negando la logica squisitamente capitalistica della pretesa "mano invisibile" del mercato smithiana e praticando, sia pure molto limitatamente, la logica socialistica della regolazione politica coercitiva centralizzata "dall' alto", limitata in base a una visione complessiva e non concorrenziale, di produzioni e consumi.

Quando parlavo di fiduciosa attesa dei miracoli di qualche bacchetta magica tecnologica intendevo per l' appunto questo atteggiamento irresponsabilmente imprudente (data la posta in gioco che potrebbe benissimo -o meglio: malissimo!- implicare, non fra decenni ma probabilmente fra pochissimi secoli, forse non più di uno, la sopravvivenza stessa dell' umanità); atteggiamento secondo il quale, visto che ce la siamo cavata l' altra volta (proseguendo il tendenziale incremento dei danni che continuiamo a produrre, e quindi trovandoci di fronte a problemi e guai tendenzialmente sempre maggiori, comunque malgrado ciò) in qualche modo (con qualche trovata tecnologica) ce la caveremo sempre.
Mentre (contro i deliri di onnipotenza scientisti) niente e nessuno ci garantisce che i rimedi e le correzioni necessarie arriveranno sempre provvidenzialmente al momento opportuno.

anthonyi

Citazione di: sgiombo il 16 Marzo 2019, 16:44:45 PM


La tecnologia non ha risolto il problema del buco dell' ozono, ma invece esso é stato parzialmente attenuato (solo questo) imponendo limitazioni e divieti a produzioni e consumi, per effetto di lotte che di fatto sono state oggettivamente  lotte di classe contro il capitale monopolistico transnazionale,.



Sgiombo, tu hai la tendenza a buttarla sempre in politica. Il problema dell'ozono era dato dai cfc usati in frigoriferi e bombolette spray. La soluzione tecnologica è stata la sostituzione di questi gas con altri gas esenti da questo problema. E' evidente che poi questa sostituzione è stata resa obbligatoria per legge ma si è trattato di un'applicazione della tecnologia. Che poi la sostituzione sia andata contro il "capitale monopolistico transnazionale" vorrei capire cosa vuol dire, in realtà ci sono state certamente imprese legate alla vecchia tecnologia che hanno perso valore, ed imprese legate alla nuova tecnologia che il valore lo hanno aumentato.
Un saluto

sgiombo

Citazione di: anthonyi il 17 Marzo 2019, 07:29:46 AM
Sgiombo, tu hai la tendenza a buttarla sempre in politica. Il problema dell'ozono era dato dai cfc usati in frigoriferi e bombolette spray. La soluzione tecnologica è stata la sostituzione di questi gas con altri gas esenti da questo problema.
Citazione
Imposta obtorto collo dagli stati alle imprese produttrici in seguito a lotte politiche (proposte di legge, discussioni parlamentare, movimenti di opinione, ecc.).

E' evidente che poi questa sostituzione è stata resa obbligatoria per legge ma si è trattato di un'applicazione della tecnologia. Che poi la sostituzione sia andata contro il "capitale monopolistico transnazionale" vorrei capire cosa vuol dire, in realtà ci sono state certamente imprese legate alla vecchia tecnologia che hanno perso valore, ed imprese legate alla nuova tecnologia che il valore lo hanno aumentato.
Un saluto
Citazione
Ovvio che si é trattato di tecnologie (alternative).
Significativo che siano state imposte contro le spontanee tendenze del mercato capitalistico.

Voglio dire che le imprese monopolistiche transnazionali sono state politicamente sconfitte e solo questo ha consentito un parziale "rattoppo" del buco dell' ozono.
Ricambio il saluto.

InVerno

Citazione di: sgiombo il 16 Marzo 2019, 16:44:45 PM
X InVerno

Se in Cina (ammesso e non concesso) "si continua a fare il bello e il cattivo tempo, come al solito", negli USA si fa certamente ancor peggio per l' ambiente, dato che sistematicamentein ogni trattativa internazionale i loro governi ("loro" ==  degli USA e basta) sono quelli che si oppongono sempre a qualsiasi accordo per la limitazione delle attività umane dannose per l' ambiente stesso.
Sono loro e non la Cina a "porre [a tutto il mondo] il problema di che cosa si può fare se gli altri non fanno lo stesso".
Storicamente e culturalmente forse hai ragione, attualmente e praticamente non credo. Per farla spicciola, per tornare a produzioni sostenibili (oggi chiamate tautologicamente "biologiche") e fare ricerca servono investimenti. Se interi settori produttivi finiscono in mano ai cinesi (come la pappa reale per l'ape) l'utile diminuisce, le spese sanitarie aumentano, e poi diventa antieconomico sviluppare. Visto che il canale commerciale con gli USA non si è aperto (fortunatamente) e la concorrenza sul settore alimentare non si sente quasi, direi che gli USA non sono il problema di chi vuole investire in qualità e ricerca. Tanto di cappello ai """"""sovranisti"""""" che parlano di via della seta, è proprio quello di cui avevamo bisogno!
Io poi, non direi proprio di essere disfattista. Inanzitutto sono soddisfatto di come il popolo europeo nel giro di un ventennio abbia maturato una coscienza ecologica, onestamente non me lo sarei aspettato con tanta velocità ed efficacia. Anche considerando che la gran parte della popolazione vive in ambiente urbano. Io non mi sorprendo per niente che Socrate mostri dei dubbi, ma sicuramente mi conferma che vive in un ambiente urbano, altrimenti non avrebbe potuto non notare che mandorli e mandarini sono arrivati in toscana, e decine di altri segnali che sono disponibili a occhio nudo. Poi il fatto che sappiamo come aumentare la temperatura, può anche essere considerato come un asso nella manica che potrebbe essere utile nelle mani dei nostri discendenti (le glaciazioni sono altrettanto pericolose quanto il riscaldamento globale). Il punto è che quando si acquisisce un potere, esso va usato con responsabilità oppure non usato. Oggi abbiamo la responsabilità di dimuinire drasticamente la temperatura, perchè oltre al degrado sistemico dell'ambiente non sappiamo predire quanti "cigni neri" ci siano sulla strada. Stare ad un grado centigrado dal limite, sperando che eruzioni vulcaniche e altri fattori completamente fuori controllo non vadano ad aggiungere carico ad una situazione già allo stremo, è una mossa da giocatori di poker, non da giardinieri dell'eden.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Socrate78

Dimenticate anche le cause naturali del buco dell'ozono, nel 1991 a giugno vi fu una fortissima eruzione del vulcano Pinatubo che immise nell'atmosfera molti gas venefici che causarono un assottigliamento dello strato di ozono, quindi anche la natura ci ha messo lo zampino in questo problema.

InVerno

Citazione di: Socrate78 il 17 Marzo 2019, 12:56:23 PM
Dimenticate anche le cause naturali del buco dell'ozono, nel 1991 a giugno vi fu una fortissima eruzione del vulcano Pinatubo che immise nell'atmosfera molti gas venefici che causarono un assottigliamento dello strato di ozono, quindi anche la natura ci ha messo lo zampino in questo problema.
E' inglese e non so che farci, ma qui trovi un buon riassunto delle cause del riscaldamento globale: https://science2017.globalchange.gov/chapter/2/
e qui una serie di possibilità (vulcani compresi) che non sappiamo predire ne abbiamo mai studiato accuratamente : https://science2017.globalchange.gov/chapter/15/
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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