Cambiamenti climatici e riscaldamento del pianeta: e se fosse tutto falso?

Aperto da Socrate78, 14 Marzo 2019, 22:26:34 PM

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sgiombo

Citazione di: InVerno il 17 Marzo 2019, 12:54:26 PM
Storicamente e culturalmente forse hai ragione, attualmente e praticamente non credo. Per farla spicciola, per tornare a produzioni sostenibili (oggi chiamate tautologicamente "biologiche") e fare ricerca servono investimenti. Se interi settori produttivi finiscono in mano ai cinesi (come la pappa reale per l'ape) l'utile diminuisce, le spese sanitarie aumentano, e poi diventa antieconomico sviluppare.
CitazioneE perché mai quando i cinesi dimostrano in continuazione di essere investitori migliori degli occidentali?
Contrariamente agli occidentali non hanno mai colonizzato nessuno (spero mi risparmierai le bufale trite e ritrite sul Tibet) e non hanno mai allargato i loro mercati di materie prime, prodotti finiti e capitali mediante guerre e colpi di stato.



Visto che il canale commerciale con gli USA non si è aperto (fortunatamente)
Citazione
Credo proprio che col passare del tempo il protezionismo (tipico di tutte le economie in difficoltà) USA si riveli sfortunato soprattutto per gli USA stessi e i loro servi (da italiano dico: purtroppo).



e la concorrenza sul settore alimentare non si sente quasi, direi che gli USA non sono il problema di chi vuole investire in qualità e ricerca. Tanto di cappello ai """"""sovranisti"""""" che parlano di via della seta, è proprio quello di cui avevamo bisogno!
Citazione
Non capisco se ci sia dell' ironia.
Se sì, la ritengo decisamente malposta.

Gli USA (e non la Cina) sono un gravissimo problema per tutti coloro che vorrebbero regolamentare produzioni e consumi onde raggiungere accordi per salvaguardare l' ambiente, cui essi (gli USA) sistematicamente si oppongono (e gli accordi si possono fare per definizione solo col consenso di tutte le parti interessate, non una di meno; soprattutto, nella fattispecie, se é la parte di gran lunga più inquinante pro capite di tutti).




Io poi, non direi proprio di essere disfattista. Inanzitutto sono soddisfatto di come il popolo europeo nel giro di un ventennio abbia maturato una coscienza ecologica, onestamente non me lo sarei aspettato con tanta velocità ed efficacia. Anche considerando che la gran parte della popolazione vive in ambiente urbano. Io non mi sorprendo per niente che Socrate mostri dei dubbi, ma sicuramente mi conferma che vive in un ambiente urbano, altrimenti non avrebbe potuto non notare che mandorli e mandarini sono arrivati in toscana, e decine di altri segnali che sono disponibili a occhio nudo.
Citazione
Se  il popolo europeo (che non esiste, esistendo invece numerosi diversi popoli europei) nel giro di un ventennio avesse davvero maturato una coscienza ecologica i SUV non sarebbero la tipologia di autovetture più diffusa nel continente.


il fatto che sappiamo come aumentare la temperatura, può anche essere considerato come un asso nella manica che potrebbe essere utile nelle mani dei nostri discendenti (le glaciazioni sono altrettanto pericolose quanto il riscaldamento globale). Il punto è che quando si acquisisce un potere, esso va usato con responsabilità oppure non usato. Oggi abbiamo la responsabilità di dimuinire drasticamente la temperatura, perchè oltre al degrado sistemico dell'ambiente non sappiamo predire quanti "cigni neri" ci siano sulla strada. Stare ad un grado centigrado dal limite, sperando che eruzioni vulcaniche e altri fattori completamente fuori controllo non vadano ad aggiungere carico ad una situazione già allo stremo, è una mossa da giocatori di poker, non da giardinieri dell'eden.
Citazione
Su questo sono perfettamente d' accordo, salvo il fatto che le responsabilità sono direttamente proporzionali al potere di cui si dispone (personalmente quasi zero; e suppongo anche tu; e per quanto mi riguarda ho una comoda vetturetta 2 volumi -unica in famiglia- anche se potrei permettermi un SUV dei più stupidamente inquinanti, in ordine di possibilità pratiche mi muovo a piedi, poi in bici, poi in treno o autobus, poi in macchina, riciclo tutto ciò che riesco a riciclare, ma preferibilmente riuso, se appena possibile, cambio abiti quando son proprio lisi ed elettrodomestici quando non più riparabili, anche e soprattutto per obsolescenza programmata purtroppo, faccio risolare le scarpe appena possibile, quando faccio la spesa uso fino all' inservibilità comodissimi scatoloni di cartone, ecc.).

InVerno

Non risponderò sulla Cina perchè ho paura che per vari motivi ci porterebbe troppo lontano dal tema, riguardo a quanto sotto invece, direi che acquisire una coscienza non significa automaticamente agire in maniera coscienziosa, ma perlomeno pone dei limiti agli errori macroscopici che si possono fare. Direi per esempio che in Europa (continente geografico) sarebbe molto complesso eleggere qualcuno che propone un ritorno al carbone, come è successo con Trump. Il fatto che si debba ancora fare tanto a livello di "micro", di costumi ed etica individuale, è vero ma nel tempo ho capito che spesso ha funzionato come arma di distrazione. Il motivo è che in questi anni si è posto tanta attenzione all'etica individuale, e pochissima su piani industriali ed energetici dove il dibattito pubblico latita per dire un eufemismo. Avrei preferito qualche rigidezza in meno sulle lampadine accese di notte, e ragionamenti più seri su questioni più serie. Ma considerato che abbiamo recentemente (di nuovo) rifiutato il nucleare per motivi a me ignoti (non considero i 37 morti di Chernobyl come un fattore razionalmente interessante) penso che faremmo bene ad aprire discussioni più ampie anzichè autoinfliggerci punizioni eccessive individualmente (anche se i SUV non li capisco nemmeno io).
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sgiombo

A parte il nucleare, che considero pericolosissimo, come dimostrano i vari incidenti intercorsi nei pochi decenni di suo utilizzo, dei quali il peggiore, anche se, non caso, non é quello di cui si parla di più, é Fukushima (https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=60468; sito non certo sospettabile di filosovietismo), sono convintamente d' accordo sul resto delle ultime considerazioni di InVerno.

InVerno

Anche io lo considero pericoloso (anche se a Fuskushima di radiazioni non è morto nessuno), ma è l'unica forma di energia di cui sappiamo controllare le scorie (è un "paradosso" ma è vero) e non certamente più pericoloso del carbone che attraverso l'inquinamento uccide milioni di persone (e altri organismi) ogni anno. E' lo stesso problema di comparare le morti per mano degli assassini, con le morti per colpa delle sigarette, e domandarsi quale sia il male minore. I primi fanno notizia i secondi riempono gli obitori.
Poi tutto dipende anche da un altra questione, ovvero come vogliamo vivere il territorio. Se pensiamo (come io penso) ad umanità "diffusa" sul territorio, magari con metà della popolazione globale attuale, e con vaste zone "polmone", potremmo anche farcela con le rinnovabili. Ma siccome l'idea della decrescita demografica è vista come una specie di iattura, e i popoli vivono ammucchiati nell'urbe per produrre non si sa cosa (servizi di servizi di servizi di servizi), il nucleare ha più senso. La demografia è l'aspetto dirimente, considera che per trasformare gli attuali USA in una potenza completamente "rinnovabile" sarebbe necessario un investimento pari a 10 guerre in Iraq,  e dopo venti-trenta anni buttare tutto in una discarica e pagare altre 10 guerre in Iraq. Sai cosa? Penso che gli americani preferiscano fare una guerra e assicurarsi altro petrolio per mezzo secolo, che spendere l'ammontare di venti guerre per mettere i pannelli solari. Bisogna anche essere realisti.. Se qualcun altro fosse interessato al dibattito nucleare\rinnovabili si potrebbe aprire un topic dedicato. Saluti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

paul11

Citazione di: InVerno il 19 Marzo 2019, 11:04:35 AM
Anche io lo considero pericoloso (anche se a Fuskushima di radiazioni non è morto nessuno), ma è l'unica forma di energia di cui sappiamo controllare le scorie (è un "paradosso" ma è vero) e non certamente più pericoloso del carbone che attraverso l'inquinamento uccide milioni di persone (e altri organismi) ogni anno. E' lo stesso problema di comparare le morti per mano degli assassini, con le morti per colpa delle sigarette, e domandarsi quale sia il male minore. I primi fanno notizia i secondi riempono gli obitori.
Poi tutto dipende anche da un altra questione, ovvero come vogliamo vivere il territorio. Se pensiamo (come io penso) ad umanità "diffusa" sul territorio, magari con metà della popolazione globale attuale, e con vaste zone "polmone", potremmo anche farcela con le rinnovabili. Ma siccome l'idea della decrescita demografica è vista come una specie di iattura, e i popoli vivono ammucchiati nell'urbe per produrre non si sa cosa (servizi di servizi di servizi di servizi), il nucleare ha più senso. La demografia è l'aspetto dirimente, considera che per trasformare gli attuali USA in una potenza completamente "rinnovabile" sarebbe necessario un investimento pari a 10 guerre in Iraq,  e dopo venti-trenta anni buttare tutto in una discarica e pagare altre 10 guerre in Iraq. Sai cosa? Penso che gli americani preferiscano fare una guerra e assicurarsi altro petrolio per mezzo secolo, che spendere l'ammontare di venti guerre per mettere i pannelli solari. Bisogna anche essere realisti.. Se qualcun altro fosse interessato al dibattito nucleare\rinnovabili si potrebbe aprire un topic dedicato. Saluti.
Non ha torto Socrate nel post iniziale, c' è parecchio di "politico" anche se il problema in generale c'è e ha ragione anche Anthonyi , è economico il problema.
Circa quindici anni fa un ingegnere ambientalista stagista venne a lavorare dove vi sono io. E a proposito tutte le medie e grandi aziende oramai hanno una funzione antinfortunistica/ambientale, perchè le leggi hanno recepito le direttive CEE, che sono poi quelle anche delle auto euro 1...2...3. ecc. 
Con tabelle alla mano era dimostrato che il costo delle energie rinnovabili e non petrolifere era nettamente superiore a quest'ultime
Adatto che l'economia, ma non solo, si muove su efficienza/efficacia, la ricerca o si spinge per aumentare l'efficienza di una cella fotovoltaica, oppure, come lo è ancora oggi, vengono finanziate dalla "bolletta della luce elettrica"normale". A dimostrazione che da sole non hanno gambe le fonti rinnovabili (allo stato scientifico attuale inteso anche come applicazione "domestica ").
E francamente ho dei forti dubbi nel passaggio all'auto elettrica ormai decisa: non è che l'elettricità di tutte le auto mondiali farà aumentare i prezzi i n modo assurdo? .

Fin quando la fusione nucleare non supererà la fissione, rendendo la prima competitiva, .........è pericoloso.


Groenlandia significa terra verde, e in Inghilterra si coltivava la vite nel medioevo. Ricordo ancora che alle superiori il professore di scienze, e siamo nei primi anni Settanta, lesse un invito di un  istituto italiano che invitava la popolazione a non mettere al mondo più di due figli (mantenendo o decrementando il numero della popolazione): quarant'anni dopo siamo all'opposto.

Se è vero, come è vero che il  Nino, che nasce nel period di Natale sulle Ande cilene, influisce sui monsoni in India, non sta scritto da nessuna parte che dalla notte dei tempi fino alla fine del pianeta ,tutto rimarrà così come è oggi. 
Tutti sanno che l'inclinazione dell'asse terrestre è avvenuta nei millenni, e se c'è petroli sotto i deserti è perchè prima c'erano foreste,  e se arrivano piante e animali tropicali e riescono a stanziarsi ,signifca che stanno mutando i microclimi locali perchè stanno mutando le correnti marine e atmosferiche Ma il problema sono l'arco temporale da cui abbiamo dati scientifici. Bastano , poco meno di due secoli. ma anche meno ,per proiettare sul futuro i tempi di glaciazione e deglaciazione e i microperiodi interni? ma queste sono fasi che duranno secoli se non millenni.

E' economico perchè l'economia del "primo mondo", non può vincere sui costi la competizione con il "secondo e terzo mondo", ma sulla qualità costruita con migliorie e innovazioni è imbattibile.
La prima cosa da fare è condizionare il popolo del primo mondo, assecondando il vero problema ambientale e climatico che c'è.
Inventiamo la moda dell'integrale, del sostenibile, del biologico............................costruiamo certificazioni e bollini su direttive e normative internazionali dicendo al cittadino consumatore/utente, paga di più, per un ambiente più "sano".
Scopriremmo che il pane nero che mangiavano in guerra i nostri padri e nonni oggi sono di "moda".
Ma scopriremmo anche, con il giusto esempio dei SUV, che sono inefficienti perchè sprecare cavalli di potenza e gasolio per far muover spesso una sola persona...........è inefficienza che paga anche  la collettività come maggior consumi globali e aumento dei prezzi corrispondenti.

Ma arriverà l'auto elettrica, è deciso. Segnatevi oggi cosa costa un kilowatt di luce per 100 km e fate il rapporto con il prezzo di benzina e gasolio . Quando diventerà "bene di massa" e tutte le imposte si sposteranno sul kilowatt elettrico, a quel punto vedremo cosa costerà un auto elettrica o a gasolio.

E' tutto un affare nel mondo capitalistico ,sui rifiuti e smaltimento le mafie, sindaci e assessori incriminati negli ultimi venti-trent'anni, dimostrano quanto sia altissimo il giro d'affari economico.
Per finire, il problema ambientale e climatico c'è, a mio parere è molto gonfiato al catastrofismo(anche l'ozono doveva ....) e se i tromboni massmediologici dietro ai suggeritori del potere economico e politico "pompano", significa che l'affare è molto più importante del problema.

InVerno

Citazione di: paul11 il 19 Marzo 2019, 14:49:03 PM
Non ha torto Socrate nel post iniziale, c' è parecchio di "politico" anche se il problema in generale c'è e ha ragione anche Anthonyi , è economico il problema.
I movimenti ecologisti che avevano base negli USA (non in Cina) negli anni 50/60 (come il Sierra Club che poi darà origine agli altri) inizialmente erano tutti pro-nucleare. Ad un certo punto però una parte degli attivisti fu presa da una preoccupazione: la costruzione di centrali avrebbe favorito l'immigrazione, l'industrializzazione delle campagne, e una serie di modifiche che avrebbero deturpato il territorio ulteriormente.
Che è una considerazione corretta, ma va seguita da un alternativa. Decisero che il controllo demografico avrebbe salvato la situazione, non rendendo necessarie le centrali e cominciarono ad opporsi al nucleare per ragioni di pianificazione territoriale (non di efficienza).  Ma indovina un pò, il controllo demografico non era un idea molto popolare, sopratutto negli USA dove lo stato è molto "piccolo".  Dopo qualche anno dovettero abbandonare la soluzione del controllo demografico....e la sostituirono con la strategia delle rinnovabili come alternativa al nucleare, e oggi siamo qua, senza chiederci se questa idea alternativa abbia un qualche fondamento pratico. Questi "ecologisti" vedevano al carbone come qualcosa di assolutamente valido, il combustibile "ponte" in attesa delle rinnovabili...e oggi dopo 50 anni siamo ancora sul ponte ma non si vede la riva.
Io personalmente sono rimasto al passaggio precedente, ovvero controllo demografico che piaccia o meno, ma per fare questo ora bisogna scardinare quello che è diventato un diritto inalienabile degli uomini (lo è ?). L'idea di avere una demografia fuori controllo (anzi, sostenuta) e di supportarla con sole e vento, mi pare così naif e assurda che non riesco a non sorridere pensandoci, ma non è necessario essere seri di questi tempi, basta colorare di verde le cose e tutto diventa ecologico. C'è gente per esempio che vende "energia pulita" (?), cioè non la mette in rete rendendola indistinguibile dall'altra, ma evidentemente la conserva in bottiglie (verdi) per venderla direttamente a me senza che venga confusa con quella sporca e cattiva, per fare di me un cittadino modello!Hip hip hurrà!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Citazione di: InVerno il 19 Marzo 2019, 11:04:35 AM
Anche io lo considero pericoloso (anche se a Fuskushima di radiazioni non è morto nessuno), ma è l'unica forma di energia di cui sappiamo controllare le scorie (è un "paradosso" ma è vero) e non certamente più pericoloso del carbone che attraverso l'inquinamento uccide milioni di persone (e altri organismi) ogni anno. E' lo stesso problema di comparare le morti per mano degli assassini, con le morti per colpa delle sigarette, e domandarsi quale sia il male minore. I primi fanno notizia i secondi riempono gli obitori.
Poi tutto dipende anche da un altra questione, ovvero come vogliamo vivere il territorio. Se pensiamo (come io penso) ad umanità "diffusa" sul territorio, magari con metà della popolazione globale attuale, e con vaste zone "polmone", potremmo anche farcela con le rinnovabili. Ma siccome l'idea della decrescita demografica è vista come una specie di iattura, e i popoli vivono ammucchiati nell'urbe per produrre non si sa cosa (servizi di servizi di servizi di servizi), il nucleare ha più senso. La demografia è l'aspetto dirimente, considera che per trasformare gli attuali USA in una potenza completamente "rinnovabile" sarebbe necessario un investimento pari a 10 guerre in Iraq,  e dopo venti-trenta anni buttare tutto in una discarica e pagare altre 10 guerre in Iraq. Sai cosa? Penso che gli americani preferiscano fare una guerra e assicurarsi altro petrolio per mezzo secolo, che spendere l'ammontare di venti guerre per mettere i pannelli solari. Bisogna anche essere realisti.. Se qualcun altro fosse interessato al dibattito nucleare\rinnovabili si potrebbe aprire un topic dedicato. Saluti.

A Fukuscima non è ancora morto nessuno. La centrale nucleare, anche in assenza di incidenti, è una bomba atomica a bassa intensità il cui tasso di obsolescenza, dello stesso ordine di grandezza di quello dei pannelli solari, dipende dall'aumento letale di quell'intensità. A differenza del pannello solare, totalmente riciclabile, la centrale nucleare e le sue scorie restano lì per millenni come inavvicinabili monumenti pericolosi della stupidità umana. La stupidità di quella scelta tecnologica è evidenziata dal fatto che, anche quando non ha esplicato in pieno il suo potenziale maligno, si spende più per controllarne la pericolosità che per produrre energia. L'era nucleare ha permesso uno sviluppo rapido di economie emergenti in alternativa a tecnologie energetiche altrettanto pericolose, ma il conto economico e ambientale vero il nucleare lo affida alle generazioni a venire ed è ancora più irreversibile di quello che presentano i fossili.

Considerare il discorso economico senza considerare l'evoluzione tecnologica è assai poco lungimirante: che ne è dei boriosi strateghi IBM che abbarbiccati nei loro supercervelloni sdegnavano il pc ? Avrebbero ma pensato che un cellulare avrebbe superato la capacità di calcolo del loro modello tecnologico "incontrovertibile" ? Qualche disonauro sopravvissuto magari è finito pure alla Lenovo.

L'unica verità incontrovertibile in campo energetico è la sicurezza e compatibilità ambientale della tecnologia adottata. Su questo principio vale la pena di indirizzare ricerca&sviluppo, perche la storia insegna che i risultati arrivano sempre: chi avrebbe pensato qualche decennio fa che avremmo prodotto alternative alla lampada a incandescenza che consumano dieci volte di meno ? L'altro corno della scelta strategica è la riduzione dell'impatto antropico, che spesso si sposa assai bene con la tecnologia energetica pulita, recuperando territorio devastato dalle tecnologie sporche e pericolose e riducendo di ordini di grandezza il bisogno energetico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

sgiombo

Concordo con Ipazia e segnalo che gente potentissima sta cercando di rilanciare il nucleare civile (e forse la messa in scena mediatica della bamboccia scandinava potrebbe dipendere anche da questo):


https://sollevazione.blogspot.com/2019/03/clima-la-soluzione-e-nucleare-lo-dice.html

InVerno

Si, è possibile che nel futuro la tecnologia ci consegni rinnovabili che producono "dieci volte" quelle attuali (anche le batterie dovrebbero contenere dieci volte quelle attuali) ma per ora crescono ad un tasso ragionevole del 1% annuo. Lo stesso tasso a cui è aumentata l'efficienza del nucleare e le altre fonti. Se ci sarà un punto di svolta drastico, lo vedremo e valuteremo, potrà esserci sia nell'efficienza del solare che sulla sicurezza del nucleare. Io non ho messo il nucleare in contrapposizione al solare, io mi interesso di chi può OGGI ragionevolmente sostituire il carbone, non fra quaratanni ipotizzando tecnologie che non esistono attraverso esercizi di fantasia, per queste cose devi chiedere a Elon Munsk. Oggi sappiamo che per produrre lo stesso terawatt di energia elettrica le rinnovabili utilizzano 17 volte le quantità di materiali del nucleare,  occupano 450 volte lo spazio a terra per la produzione, producono 3 volte la CO2, il costo al kw è circa 3 volte, e producono 40 volte le radiazioni  (il solare, non l'eolico, per via dell'estrazione dei minerali rari necessari ai pannelli). Tutti dati delle nazioni unite, non presi da qualche blog. E tralaltro sappiamo che vivere in una città inquinata ha un indice di mortalità tre volte superiore rispetto ad essere un "ripulitore" di Chernobyl. E non mi risulta un piano per riciclare i pannelli dove si possa leggere costi e benefici, perciò non capisco come tu sia sicura siano "totalmente riciclabili", sarei molto interessato visto che non vedo l'ora di "riciclare" i miei. Questo è quello che sappiamo oggi, se domani troveremo una pallina di gomma che produce 10 milioni di gigawatt, sarò ben contento di avvocare per il suo utilizzo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sgiombo

Non capisco l' affermazione che i panelli solari producono 40 volte le radiazioni (penso gamma e x, cioé quelle dannose alla salute e oltre certe dosi letali) del nucleare (a parità di energia prodotta?).

Comunque il problema del nucleare non sono le radiazioni prodotte "fisiologicamente" (che in teoria dovrebbero essere di infima entità (sic!) ma quelle conseguenti "fughe" da guasti e malfunzionamenti e incidenti di varia gravità, fino a quelli catastrofici già verificatisi (che non é detto siano i peggiori; non mi tocco nulla non essendo superstizioso).
Oltre ad un adeguato smaltimento (o meglio: stoccaggio) delle scorie per tempi "biologici".

Ma esistono anche misure che sarebbero efficacissime, anche se sono dolorosissime, "politicamente difficilissime da realizzarsi" eppure teoricamente possibili come il controllo demografico e un drastico ridimensionamento del consumismo pro-capite (medio, tenendo conto del pollo di Trilussa).


D' altra parte soluzioni facili e indolori non ce ne sono: se c'é chi favoleggia di fonti di energia inesauribili e non inquinanti (nucleare di fusione, magari "fredda", fissione nucleare di xesima generazione, ecc.) o é uno sprovveduto ignorante (di termodinamica) o é in perfetta malafede.

InVerno

Citazione di: sgiombo il 21 Marzo 2019, 10:39:21 AM
Non capisco l' affermazione che i panelli solari producono 40 volte le radiazioni (penso gamma e x, cioé quelle dannose alla salute e oltre certe dosi letali) del nucleare (a parità di energia prodotta?).

Comunque il problema del nucleare non sono le radiazioni prodotte "fisiologicamente" (che in teoria dovrebbero essere di infima entità (sic!) ma quelle conseguenti "fughe" da guasti e malfunzionamenti e incidenti di varia gravità, fino a quelli catastrofici già verificatisi (che non é detto siano i peggiori; non mi tocco nulla non essendo superstizioso).
Oltre ad un adeguato smaltimento (o meglio: stoccaggio) delle scorie per tempi "biologici".

Ma esistono anche misure che sarebbero efficacissime, anche se sono dolorosissime, "politicamente difficilissime da realizzarsi" eppure teoricamente possibili come il controllo demografico e un drastico ridimensionamento del consumismo pro-capite (medio, tenendo conto del pollo di Trilussa).


D' altra parte soluzioni facili e indolori non ce ne sono: se c'é chi favoleggia di fonti di energia inesauribili e non inquinanti (nucleare di fusione, magari "fredda", fissione nucleare di xesima generazione, ecc.) o é uno sprovveduto ignorante (di termodinamica) o é in perfetta malafede.
Sono 40 volte rispetto al nucleare, e 80 volte rispetto al carbone. Fonte completa: tab.45 pag 76 https://www.unscear.org/docs/publications/2016/UNSCEAR_2016_Annex-B-CORR.pdf . Quando dicevo che i minatori cinesi non se la passavano bene mi riferivo anche al fatto che sono esposti a quantità di radiazioni considerevoli senza avere l'equipaggiamento necessario a schermarle. Incidenti peggiori di quelli di Chernobyl sono difficili da immaginare, per il fatto che la tecnologia usata li era totalmente inadeguata.

Sono d'accordo con te riguardo alle "dolorosissime ed efficacissime". Ripeto, non supporterei mai il nucleare se quelle soluzioni fossero disponibili, ma mi sembrano semplicemente impossibili prima di "sbatterci di naso", cosa che vorrei onestamente evitare..

Riguardo al "totalmente riciclabili" invece le nazioni unite non paiono molto d'accordo, infatti ci segnalano che il primo mondo scarica sul secondo\terzo dal 60 al 90% dei prodotti elettronici (compresi pannelli, inverter, batterie etc)  questi ultimi poi li riciclano sotterrandoli e inquinando con cadmio zinco e altri elementi tossici falde e terreni. https://www.unenvironment.org/news-and-stories/press-release/illegally-traded-and-dumped-e-waste-worth-19-billion-annually-poses
Evidentemente nemmeno nel terzo mondo si trova conveniente riciclarli, e se non ci riescono loro con quel costo di manodopera, vorrei ben vedere quando sarà convieniente per noi...
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sgiombo

Citazione di: InVerno il 21 Marzo 2019, 11:51:25 AMInVerno:
Sono 40 volte rispetto al nucleare, e 80 volte rispetto al carbone. Fonte completa: tab.45 pag 76 https://www.unscear.org/docs/publications/2016/UNSCEAR_2016_Annex-B-CORR.pdf . Quando dicevo che i minatori cinesi non se la passavano bene mi riferivo anche al fatto che sono esposti a quantità di radiazioni considerevoli senza avere l'equipaggiamento necessario a schermarle. Incidenti peggiori di quelli di Chernobyl sono difficili da immaginare, per il fatto che la tecnologia usata li era totalmente inadeguata.
Sgiombo:
sospetto fortemente si tratti dei soliti pregiudizi anticinesi (ce ne sono di tutti i tipi, basta vedere gli eccessi autolesionistici che molti nostrani anticinesi raggiungono nel predicare contro la partecipazione italiana alla coseddetta "via della seta").


InVerno:
Incidenti peggiori di quelli di Chernobyl sono difficili da immaginare, per il fatto che la tecnologia usata li era totalmente inadeguata.


Sgiombo:


Balle!

Fukushima c' é stata (non é immagianaria) ed é ben peggiore (quantità di isotopi radioattivi e di relative radiazioni emessi nell' ambiente a minare la nostra salute) ...a proposito di adeguatezza della tecnologia occidentale.
Citazione di: InVerno il 21 Marzo 2019, 11:51:25 AM



InVerno:
Sono d'accordo con te riguardo alle "dolorosissime ed efficacissime". Ripeto, non supporterei mai il nucleare se quelle soluzioni fossero disponibili, ma mi sembrano semplicemente impossibili prima di "sbatterci di naso", cosa che vorrei onestamente evitare..

Riguardo al "totalmente riciclabili" invece le nazioni unite non paiono molto d'accordo, infatti ci segnalano che il primo mondo scarica sul secondo\terzo dal 60 al 90% dei prodotti elettronici (compresi pannelli, inverter, batterie etc)  questi ultimi poi li riciclano sotterrandoli e inquinando con cadmio zinco e altri elementi tossici falde e terreni. https://www.unenvironment.org/news-and-stories/press-release/illegally-traded-and-dumped-e-waste-worth-19-billion-annually-poses
Evidentemente nemmeno nel terzo mondo si trova conveniente riciclarli, e se non ci riescono loro con quel costo di manodopera, vorrei ben vedere quando sarà convieniente per noi...

Sgiombo.
Da dove salta fuori il "totalmente riciclabili"? (che ovviamente é contro il II pr. della termodinamica esattamente come le pretese "fonti di energia inesauribili e non inquinanti")?

Ivo Nardi

Citazione di: sgiombo il 25 Marzo 2019, 15:06:47 PM
Spero di non violare il regolamento (che confesso di non aver mai letto; se in questa occasione verrò giustamente redarguito per averlo violato coglierò l' occasione per cercare una buona volta di leggerlo), permettendomi di segnalare questo articolo a mio parere estremamente lucido sulla questione:

https://sollevazione.blogspot.com/2019/03/in-difesa-delleco-socialismo-di-andrea.html

Approfitto per invitare tutti a leggere il regolamento accettato al momento dell'iscrizione al forum
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Possiamo dare infinite interpretazioni a un riflesso confuso nell'acqua,
ma l'immagine che dà origine a quel riflesso è soltanto una.

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