Attrazione

Aperto da doxa, 07 Ottobre 2017, 17:50:27 PM

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doxa

Per la scelta del/la partner di solito maschi e femmine si basano su una o due tipi di attrazione:
l'attrazione estetica e l'attrazione sessuale. Spesso le due distinzioni le facciamo confluire nell'onnicomprensiva frase "attrazione fisica".

Per una relazione a lungo termine non basta la bellezza, o ciò che soggettivamente si considera tale. La bellezza deve essere accompagnata dal desiderio sessuale per il/la possibile partner. Ciò vale per i maschi e per le femmine. Invece molti  nella scelta si limitano la bellezza corporea, senza pensare se quel corpo attrae anche sessualmente, o, viceversa, la libido fa passare in  secondo piano l'aspetto estetico, con conseguenze nel tempo per il rapporto di coppia.

Nella scelta del/la partner chi dovrebbe insegnare ai giovani come capire se i due tipi di attrazione confluiscono nel soggetto che si vorrebbe scegliere ?

Phil

Citazione di: altamarea il 07 Ottobre 2017, 17:50:27 PM
Nella scelta del/la partner chi dovrebbe insegnare ai giovani come capire se i due tipi di attrazione confluiscono nel soggetto che si vorrebbe scegliere ?
L'esperienza è maestra di vita... d'altronde a noi non-giovani chi l'ha insegnato? ;)

Tale importanza dei vissuti diretti e delle successive riflessioni in merito, credo valga anche se allarghiamo la tematica della "scelta del partner" andando oltre l'istinto riproduttivo (attrazione), il corteggiamento (bellezza) e l'accoppiamento (libido)... poi potremmo anche parlare di feromoni, contesti culturali, dinamiche cognitive del desiderio, etc. ma suppongo rientrino comunque implicitamente nel valore (anche in termini di auto-consapevolezza) delle personali "lezioni di vita".

InVerno

Citazione di: altamarea il 07 Ottobre 2017, 17:50:27 PMNella scelta del/la partner chi dovrebbe insegnare ai giovani come capire se i due tipi di attrazione confluiscono nel soggetto che si vorrebbe scegliere ?
Spero nessuno, visto che quando il sistema scolastico si occupa di insegnare questioni cosi complesse e personali fa solo disastri o operazioni di facciata. Guarda cos'è la cosidetta "educazione sessuale" e considera che il 99% dei "giovani" pensa che fare sesso significhi mimare un film porno (la vera "educazione sessuale") addirittura prediligendo alcune posizioni che hanno senso solamente se c'è una telecamera anche in assenza di essa. Questa grave situazione della sessualità è tuttavia compensata dall'idea che si faccia "educazione sessuale" e quindi si ci sia spesi per la causa: grave errore. Penso che il sistema scolastico e la società debbano occuparsi di questioni ben più semplici e terra terra e creare un contesto per il quale di riflesso, ne nasca una relazione con il prossimo serena. Un sistema scolastico asservito alle meccaniche di consumo, anche se si spreme di inventare corsi per la "scelta del partner" educherà soltanto piccoli consumatori del sesso. Peraltro, essendo che la gran parte di noi per istinto di conservazione sceglie come parter definitivi quelli con il maggior numero di tratti simili al genitore del sesso opposto (anche se è difficile da credere e da "vedere" ci sono studi) penso che tutti noi vorremmo evitare di "scoprire" questo meccanismo attraverso le lezioni di un corso, per non abbandonare del tutto un po di sano romanticismo :)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

doxa

Ciao Inverno. Concordo con la tua opinione, generalmente diffusa perché non sbagliata.

Per esperienza personale debbo dirti che da ragazzo ho avuto delle difficoltà nel capire bene il significato "attrazione fisica" guardando le ragazze. C'erano quelle belle da ammirare  e quelle meno belle ma  che mi suscitavano desiderio sessuale. Quale delle due tipologie scegliere ? A farmi da maestra fu una partner, la quale mi spiegò che per maschi e femmine

l'attrazione estetica  è soggettiva: fa valutare secondo il proprio gusto estetico  la silhouette, il volto,  la fisicità complessiva di una persona. Se considerata bella viene guardata, ammirata come un oggetto artistico, senza coinvolgimento della libido.

L'attrazione sessuale, invece, è motivata dall'immaginario erotico che induce l'individuo a pensare al coito con la persona desiderata. L'attrazione sessuale è quasi sempre determinante nella scelta di formare una coppia, ma non basta per tenerla insieme a lungo.


Se si ha intenzione di una relazione a tempo indeterminato è necessario che all'attrazione estetica sia abbinata l'attrazione sessuale, almeno per il 50%.

Se si mira solo all'attrazione estetica si soddisfa il proprio narcisismo ma si può rimanere delusi nell'ambito sessuale.

Se invece è l'attrazione sessuale l'elemento predominante, dopo pochi mesi si rischia di cominciare a guardarsi attorno per cercare una partner più bella.

Nell'ambito della psicologia si studia la percezione estetica della bellezza, invece nella filosofia estetica ci si domanda cos'è la bellezza, e si discute di armonia, simmetria, ecc..


Mi farebbe piacere leggere in questo topic dei post scritti dai frequentatori della sezione "filosofia" per conoscere il loro sapere  riguardo la "filosofia estetica", in particolare le loro opinioni sulla bellezza. Ho iniziato questo topic proprio pensando a loro, perciò il mio ringraziamento iniziale va a Phil per l'interessante risposta. 

InVerno

Una domanda, fai ricadere l'attrazione "per la persona" (intesa come qualità caratteriali, valori, affinità elettive varie che non hanno valenza corporale) nella categoria "estetica" (in fondo è una sorta di estetica anche quella) oppure è fuori dalla tua analisi e tieni in considerazione solamente l'attrazione prettament fisica?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Sariputra

#5
Un vecchio e noto proverbio recita. "La bella è guardata , la brutta vien sposata."
La brutta,  consapevole di esser brutta, qualora accalappia un maschio bello sa tenerselo ben stretto con manicaretti, attenzioni di ogni tipo, disponibilità, mitezza d'animo, ecc. perché teme che, qualora lo perdesse, non ne ritroverà altri.
La bella, consapevole di esser bella,  qualora accalappia un maschio brutto lo snobba, lo bistratta, lo maltratta, gli nega malignamente le sue grazie perché sa che, qualora se ne liberasse, ne ritroverà altri di polli come lui, come ben vede dagli sguardi e dalle attenzioni che riceve.
Viceversa:
Il brutto, consapevole di esser brutto, qualora accalappia una donna bella vive nella gelosia, nel timore, nello spavento continuo e pur di non perderla è disposto a tutto , ad ogni umiliazione, financo ad accettare di spartirsela con altri molto più belli di lui.
Il bello, consapevole di esser bello, qualora accalappia una donna brutta la maltratta, la tiraneggia, la umilia, consapevole che, qualora si stancasse di lei, ne ritroverà altre, come ben vede dagli sguardi e dalle attenzioni che riceve.
Per questo il saggio dice: "Ad ognuno il suo."
Il bello che si accoppia con la bella vive felice e ha figli belli e adeguati al mondo moderno, che richiede come prima virtù l'aspetto.
Il brutto che si accoppia con la brutta vive (abbastanza) felice e ha figli brutti e inadeguati al mondo, che rifiuta la loro bruttezza.

P.S. L'uomo saggio sa: Bisogna tenersi lontani dalla donna e dall'oro.
      La donna saggia sa: Bisogna tenersi lontani dall'uomo e dalla sua mancanza d'oro. ;D
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

doxa

Ciao Inverno,
in questo topic mi riferisco soltanto all'attrazione fisica, necessaria per l'approccio: gli sguardi ed i sorrisi sono i segnali stimolo che favoriscono l'avvicinamento, il dialogo per conoscersi e capire se continuare gli incontri. In caso positivo comincia l'esplorazione dei reciproci valori, dei tratti caratteriali, i  gusti, le  aspettative, i progetti, ecc.. Ma questa reciproca fase conoscitiva è usata se si pensa ad una relazione a medio-lungo termine.  

Per una relazione a breve termine è sufficiente il feeling, la seduzione per indurre l'altro/a ad intraprendere il temporaneo legame, di solito sessuale. Comunque per la seduzione sono determinanti la comunicazione verbale e non verbale.  

Saggio Sari, i detti popolari esprimono le opinioni prevalenti, di solito aderenti alla realtà.

Il geloso sposa la ragazza brutta con le buone qualità di moglie, ma col passar degli anni può capitargli il desiderio di provare l'avventura extramatrimoniale. Ma un matrimonio del genere a me sembra sbilanciato. Lui per problemi psicologici sposa la brutta come ripiego o come esigenza per placare la sua ansia ? Tale scelta maschile è offensiva per lei ? La donna ignora il "problema" ed il ménage va avanti.  

La "bella" che sceglie il  "brutto", considerati bella e brutto in senso soggettivo. La femmina perché lo ha selezionato ? Per motivi economici ? Per attirare l'attenzione su di sé ? O altro ?
 Il maschio brutto si è fatto scegliere  dalla bella solo perché è ricco ? Per soddisfare il suo narcisismo ? Per considerarsi un vincente di fronte ai suoi conoscenti ?


E poi ci sono gli altri casi che hai elencato e che fanno riflettere quanto sia difficile la relazione affettiva e sessuale tra maschi e femmine. 

InVerno

Il fatto è che, da qualsiasi punto si guardi queste questioni, si arriva in ultima istanza a confrontarsi con problemi legati non alla sfera personale, ma alla monogamia intesa come "bene superiore" e auspicabile, quando, molto probabilmente i nostri cervelli non sono realmente "ambientati" a questo tipo di corso avendo vissuto per decine di millenni in altro modo. Tutti questi problemi non esistono se rapportati al singolo evento (la scappatella) ma ad un evento continuativo (relazione monogama) percorso che se affrontato senza un adeguato senso dell'igiene (nel senso di reciproca spoliazione e continua "pulizia" delle scorie accumulate) porta inevitabilmente a un infinità di problematiche che sembrano originate dal singolo o dal rapporto, ma in realtà sono originate dalla costrizione accettata senza pagare il prezzo in termini di responsabilità personale. Non è questione di fare argomenti a favore della poligamia o della monogamia, è questione di riconoscere l'artificialità della monogamia (in maniera controintuititva al socialmente normale "quando ti sposi"?) e la costante necessità di cure che essa necessita, come un fiore che non può sopravvivere in natura senza un giardiniere che la curi ora per ora, a differenza della poligamia che in realtà è po più nelle "nostre corde" e che pratichiamo con molta più abilità di quanto è socialmente accettato (i test di paternità dicono che 2 figli su 10 sono illegittimi (che brutta parola) e chi ha qualcosa da nascondere solitamente evita di fare i test, ergo i numeri potrebbero essere anche molto più alti)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

doxa

Monogamia = monotonia ? Capita ! Un mio conoscente quando è in crisi con la partner  fa finta di guardare la televisione invece pensa ad altro, viaggia con la fantasia e  virtualmente corre tra le braccia delle attrici Monica Bellucci e Laura Morante,  magari pensandole a quando avevano qualche anno in meno ed ovviamente con una alla volta. Da loro si sente compreso, coccolato, vezzeggiato. Niente è più vero della fantasia, dell'immaginazione indiscreta e spensierata. Quel mio conoscente si può considerare adultero ? Tradire col pensiero è solo un piacevole passatempo, ovviamente non tollerato dalla compagna, ma lei è ignara.

Il cinico e disilluso giornalista e scrittore Roberto Gervaso in un suo aforisma ha scritto: "L'amore comincia con un brivido e finisce con uno sbadiglio, ed il matrimonio sfiorisce se fondato solo sull'amore. Sono più stabili  i matrimoni celebrati dall'interesse, favoriti dalla lontananza e perpetuati dall'equivoco".

L'individuo che decide per la relazione di coppia a tempo indeterminato, pensa di rimanere fedele al/la partner, specie se progetta di avere dei figli. Subentra il bisogno di essere legati l'uno all'altra, l'istinto di attaccamento, diverso dall'istinto sessuale. L'istinto di attaccamento viene rafforzato dal legame sessuale.
L'istinto di attaccamento  è quello che perpetua la coppia. Sia la donna sia l'uomo hanno bisogno d'instaurare una relazione stabile ed esclusiva. Questo bisogno dovrebbe costituire per la coppia lo spazio per la realizzazione personale sul piano psicologico e sessuale, e per i figli una garanzia di "normale" sviluppo. Comunque è necessario che la sicurezza non conduca alla routine quotidiana, che invece conduce all'usura della coppia.

Dopo questa digressione torno al tema: l'attrazione !

Cosa ci attrae di più nell'altro/a? Cosa ci attrae al primo contatto con l'altro/a ?

Un gruppo di ricercatori dell'Università del Nebrasca-Lincoln, guidati dalla psicologa sociale e ricercatrice Sarah Gervais, ha condotto uno studio su un campione di 65 partecipanti, 29 donne e 36 uomini. Ai soggetti è stata sottoposta la visione di 10 immagini di donne proiettate su uno schermo, caratterizzate da diverse fisicità, dalle più alle meno formose, tutte vestite in modo uniforme. A rendere particolare la ricerca rispetto ai precedenti studi è stata la metodologia utilizzata: i ricercatori si sono serviti, infatti, di uno strumento di misurazione oculare (eye tracking technology) in grado di identificare e registrare istantaneamente la direzione dello sguardo dell'osservatore, basando la misurazione sulla pura e semplice rilevazione del comportamento attuato, senza la mediazione delle parole o delle giustificazioni coscienti fornite dai partecipanti.

I risultati hanno evidenziato  che tra i primi aspetti osservati dagli uomini sono il seno, i fianchi e l'area genitale. Ciò che più stupisce è che lo stesso risultato si è riscontrato anche fra le donne. La possibile spiegazione avanzata dai ricercatori è che, mentre sembra che gli uomini siano maggiormente guidati da elementi tipici della figura femminile (seno, vita, fianchi), per le donne la motivazione sia principalmente il confronto sociale: il fatto che anche esse si concentrino più su queste caratteristiche conferma l'idea che interiorizzino gli sguardi ricevuti e li utilizzino per valutare le altre donne e per confrontarsi con loro.

Sariputra

Sul discorso monogamia/poligamia direi che, anche se , sulla carta, sembrerebbe 'fantastico' avere molte donne o molti uomini ( anche se le donne, per come le conosco, i molti uomini preferiscono vederli solo nel caso esercitano la più antica professione del mondo, altrimenti...), ma in realtà , nella 'pratica', è fantastico solo nella fantasia. Ci sono moltissimi libri o commedie esilaranti sul come si riducono questi 'aponi' che si dilettano di posarsi di fiore in fiore, liberi come l'aria. Solo il nascondere all'una e all'altra le varie impollinazioni pretende uno sforzo e uno stress che presto ti fa optare  per la vita claustrale, vista alla fine come oasi di pace e di benessere... ;D


Sull'attrazione: è normale che, soprattutto l'impollinatore, venga attratto dai variopinti colori floreali ( e più sono 'colorati' più ne viene ammaliato...). Ma attenzione perchè spesso molti di questi amabili fiorellini , dopo averti 'abbracciato' teneramente, si stringono e si chiudono all'improvviso...rivelandosi le infiorescenze di spaventose piante carnivore, che ti succhiano tutto, ma tutto...persino l'anima e, dopo averti ben spolpato e digerito, ti sputano sull'arido terreno sottostante... :(
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

InVerno

Citazione di: Sariputra il 12 Ottobre 2017, 12:01:42 PM
Sul discorso monogamia/poligamia direi che, anche se , sulla carta, sembrerebbe 'fantastico' avere molte donne o molti uomini ( anche se le donne, per come le conosco, i molti uomini preferiscono vederli solo nel caso esercitano la più antica professione del mondo, altrimenti...), ma in realtà , nella 'pratica', è fantastico solo nella fantasia. Ci sono moltissimi libri o commedie esilaranti sul come si riducono questi 'aponi' che si dilettano di posarsi di fiore in fiore, liberi come l'aria. Solo il nascondere all'una e all'altra le varie impollinazioni pretende uno sforzo e uno stress che presto ti fa optare  per la vita claustrale, vista alla fine come oasi di pace e di benessere... ;D


Sull'attrazione: è normale che, soprattutto l'impollinatore, venga attratto dai variopinti colori floreali ( e più sono 'colorati' più ne viene ammaliato...). Ma attenzione perchè spesso molti di questi amabili fiorellini , dopo averti 'abbracciato' teneramente, si stringono e si chiudono all'improvviso...rivelandosi le infiorescenze di spaventose piante carnivore, che ti succhiano tutto, ma tutto...persino l'anima e, dopo averti ben spolpato e digerito, ti sputano sull'arido terreno sottostante... :(
Quella non è poligamia, la poligamia è un accordo consensuale, non c'è bisogno che sia nascosto alcuchè perchè tutti i partecipanti consentono a ciò che succede liberamente (oggi si parla di "poliamorosità") e non cè alcuna "posa sul fiore" perchè l'idea stessa è contraria all'accordo iniziale. Anche i cosidetti "scambisti" seppur consensuali, non sono poligami, in quanto a fine serata si ritirano con i propri partner e la propria prole. Nella società civilizzata la poligamia è praticamente inesistente perchè non è riconosciuta la capacità di allevare i figli in gruppi maggiori di due , perciò rimane una "notte brava" e mai un ordine sociale. Bisogna guardare alle società tribali e alla nostra storia antica di cacciatori-raccoglitori dove la prole era generalmente allevata "comunitariamente" (le donne avevano rapporti sessuali con più maschi possibili per assicurarsi le cure di molti). La monogamia nasce con le società agricole per gestire con migliore efficienza l'espansione demografica dovuta alla sedentarietà e al valore economico e di sussistenza dei figli, è intrinsecamente collegata al concetto di proprietà (della donna, del feto, del bambino) proprietà che stabilisce un ordine monogamo. La questione in realtà non è un "deragliamento" perchè come si potrà facilmente verificare le abitudini e i gusti moderni antropici sono chiaramente dettati dalla sopravvivenza della prole. Le qualità estetiche femminili rappresentano, nelle varie epoche, il miglior "corredo genetico"  sul mercato, l'estetizzazione della femmina (che ancora oggi cerca di "attrarre più partner possibili" seppur non attraverso inseminazioni di massa) e le caratteristiche peculiari che rendono "attraente" un uomo sono quelle che vedono il maggior successo biologico e demografico di piccoli gruppi sedentari (famiglie). Insomma, che cosa ci attrae nell'altro è direttamente collegato a ciò che "vogliamo dall'altro" e in questo ricade la prevedibilità monogama che ha come scopo l'efficienza demografica.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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