Archìa e Crazìa

Aperto da Eutidemo, 08 Gennaio 2023, 12:07:39 PM

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Eutidemo

Ci sono due parole greche, che, sotto forma di "desinenza", sono state usate per descrivere diverse forme politiche; ma, secondo me, non sempre in modo del tutto corretto (o, quantomeno, non del tutto corrispondente al loro significato etimologico).
Mi riferisco ai seguenti termini:
- ἀρχή (pronuncia "arché"), che significa "governo", poi utilizzata come desinenza "archìa".
- κράτος, (pronuncia "krátos"), che significa "potere", poi utilizzata come desinenza "crazìa".
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Ed infatti, almeno sotto il profilo semantico:
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LA DEMOCRAZIA
La "democrazia" è un sistema politico nel quale il "potere" ("krátos") appartiene al popolo, il quale, però:
a)
Può utilizzare tale "potere" ("krátos") per esercitare direttamente il "governo" ("arché"); come avveniva nell'antica Atene, nella quale, tramite "sorteggio per esclusione", un po' tutti i cittadini, per un certo tempo, ricoprivano cariche pubbliche governative.
Ed infatti,  poichè le posizioni ai vari livelli di governo e con diverse funzioni venivano estratti a sorte, la maggior parte dei cittadini ateniesi veniva prima o poi a ricoprire un qualche ruolo pubblico; coloro che non partecipavano erano considerati egoisti e chiamati idioti (ἰδιώτης).
Tale sistema veniva, e viene tutt'ora definito, "DEM(O)ARCHIA", in quanto, sebbene a turno ed a sorteggio, un po' tutti i cittadini "GOVERNAVANO" la città.
Fermo restando che, quella ateniese, era comunque una DEMOCRAZIA, perchè il "potere" apparteneva a tutto il popolo (o meglio, a chi faceva parte del popolo); ed infatti, a parte le specifiche attività di governo, le decisioni di maggiore carattere politico, venivano prese "assemblearmente" da tutto il popolo riunito nell'Agorà.
b)
Può invece esercitare tale "potere" ("krátos") solo per eleggere dei rappresentanti, i quali, poi, a loro volta, esprimeranno coloro che dovranno esercitare il "governo" ("arché").
Tale sistema di governo, che è quello nostro, tecnicamente è una OLIGARCHIA, perchè a governare sono solo quei pochi designati a farlo dai rappresentanti eletti DEMOCRATICAMENTE dall'intero popolo.
Fermo restando che, anche quella nostra, è comunque una DEMOCRAZIA, perchè la sovranità appartiene al popolo; il quale, in taluni casi di particolare importanza, la esercita direttamente per mezzo dei REFERENDUM.
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L'OLIGOCRAZIA
A differenza dell'OLIGARCHIA, laddove a governare sono quei pochi designati a farlo dai rappresentanti eletti DEMOCRATICAMENTE dall'intero popolo, nell'OLIGOCRAZIA il potere non appartiene al popolo, ma solo a quei pochi che lo detengono direttamente a vario titolo.
Si può parlare, al riguardo, soprattutto di:
a)
"Aristocrazia", laddove ad avere il potere e ad esercitare il governo sono i nobili (come, soprattutto nella Repubblica Veneta).
b)
"Plutocrazia", laddove ad avere il potere e ad esercitare il governo sono i più ricchi.
c)
"Strategocrazia", laddove ad avere il potere e ad esercitare il governo sono i militari.
d)
"Clericocrazia", laddove ad avere il potere e ad esercitare il governo sono i sacerdoti.
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Le più comuni sono le forme miste; nonchè le contaminazioni tra le "democrazie" e qualcuno dei vari tipi delle "oligocrazie" sopra descritte.
Le forme "pure" sono quasi inesistenti.
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LA MONARCHIA
A differenza dell'OLIGOCRAZIA, laddove ad avere il potere ed a  governare sono in pochi, nella MONARCHIA, almeno in quella di carattere assoluto, ad avere il potere e ad esercitare il governo è uno solo; sebbene coadiuvato, in tale attività, da pochi o da molti.
In tal caso si può avere:
- un MONARCA legittimo, in quanto costituzionalmente designato per volontà della nazione  (come Filippo VI di Spagna);
- un MONARCA illegittimo, in quanto non costituzionalmente designato, definito TIRANNO;
- quel particolare "tiranno" in salsa moderna, definito DITTATORE, o SEMIDITTATORE (per il quale la definizione di "monarca" è etimologicamente corretta, ma assolutamente desueta ed impropria nel linguaggio corrente).
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Anche in questo caso le più comuni sono le forme miste; nonchè le contaminazioni tra le "democrazie" le "oligocrazie" e le "monarchie" (ovvero dittature e tirannie)
Le forme "pure" sono quasi inesistenti.
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P.S.
Alcune delle definizioni semantiche e politiche che ho utilizzato, sono di carattere strettamente personale, e basate soprattutto sull'etimologia greca dei termini; però trovo doveroso far presente che molte di esse sono del tutto "misconosciute" dalla attuale politologia. :)

Alberto Knox

La democrazia è una parola derivata da demos (popolo) e kratos (potere ) e ,etimologicamente, significa "governo del popolo" e si svolgeva come hai descritto. Ma il termine Arché non significa governo ma "pricipio costitutivo" . Veniva definito dai presocratici come pricipio e fondamento del mondo . Questo principio poteva inoltre essere inteso attraverso due concetti ; l ilozoismo e il panteismo. 
In politica di governo l arché viene definitivo dal procipio che costituisce tale governo ad es il principio costitutivo della repubblica italiana è la costituzione inteso come fondamento della repubblica.  
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Phil

Per arricchire il quadro citerei anche epistocrazia e oclocrazia.

Eutidemo

Ciao Xnox. :)
"Democrazia", come tu stesso correttamente rilevi, è una parola derivata da "demos" (popolo) e "kratos" (potere ), e, quindi, etimologicamente, in base alla tua stessa corretta traduzione, significa "potere del popolo" e non "governo" del popolo; il quale, invece, per sorteggio, si chiamava (e si chiama tutt'ora) "dem(o)archia"!
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Ed infatti, la parola "archè" (ἀρχή), in greco antico, ha due significati completamente diversi:
- uno "filosofico", nel senso di "principio costitutivo" originario della realtà;
- uno, invece, esclusivamente "politico", nel senso di "governo".
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Occorre stare ben attenti a non confondere i due diversi significati; così come occorre fare per qualsiasi termine con valenza "polisemica".
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Un saluto! :)
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Alberto Knox

Sì ma i Greci non sceglivano mai le parole a caso , infatti c è un collegamento profondo fra i due significati il pricipio costititivo del mondo è il fondamento che regola e governa il mondo . il principio findamentale di tutte le forme di governo che hai elencato è appunto l arché inteso come lo hai enunciato. Questa è una mia idea ovviamente.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Eutidemo

#5
Ciao Xnox. :)
Sono perfettamente d'accordo con te che alcune parole "polisemiche", come "archè", possono avere una certa affinità.
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Ad esempio, a seconda del contesto, la parola "costituzione", può essere utilizzata:
- sia per indicare la "costituzione giuridica" di un determinato Paese;
- sia per indicare la "costituzione fisica" di un individuo.
Ed infatti, in entrambi i casi, le locuzioni in questione hanno in comune l'affine significato di "costituire" un insieme organico (in un caso giuridico, nell'altro fisiologico); ma, ovviamente, si tratta di due significati completamente diversi, a seconda di ciò di cui stiamo parlando!
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Per cui, la tua idea non è affatto priva di fondamento!
Ed infatti, anche a mio parere, il  termine "archè" può essere inteso:
- sia "filosoficamente"  come principio fondamentale che "regola e governa" il mondo, se parliamo di filosofia;
- sia "politicamente"  come il principio giuridico in base al quale si stabilisce chi è che "regola e governa" una determinata popolazione, se, invece parliamo di politica.
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Ma, ovviamente, a seconda dei casi, si tratta di due significati completamente diversi!
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Un saluto! :)
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