Andare d’accordo.

Aperto da iano, 27 Aprile 2021, 12:03:37 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

iano

Quando gli altri sono d'accordo con noi dovremmo provare soddisfazione, ma il mio atteggiamento a tal proposito non è così facilmente descrivibile.
Maggior soddisfazione provo quando , in presenza di un disaccordo, riesco ad immedesimarmi nelle ragioni degli altri, provando letteralmente a mettermi al loro posto.
Cosa per niente facile, quindi credo il mio atteggiamento dipenda da una insana attrazione per le cose difficili.
Ma credo nasca anche dall'aver piena coscienza che sono quel che sono per caso, e che avrei potuto benissimo essere altro, e la curiosità di provare come  sia essere altro da se' non mi pare insana in se', ed è anche un modo per beffare il caso facendo uscire più facce insieme al lancio del dado,
Così a volte ho la sensazione di sentirmi solo in mezzo a tanti che con me concordano, e sentirmi in compagnia da solo con tanti diversi me che non sempre concordano.
Diciamolo pure.

È già tanto quando andiamo d'accordo con noi stessi, e a volte l'odio che portiamo verso gli altri equivale al proiettarci negli altri.
Cioè nel riuscire ad immedesimare gli altri con parte di noi stessi.


E alla fine, seppure non fosse nei miei propositi aprendo questa discussione, mi pare di avervi proposto una definizione "operativa" di cosa sia odio e di cosa sia amore.
L'amore è anche intimità, ma nulla è più intimo dell'odio, anche se poi sono gli altri a farne le spese.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

E' lo stesso atteggiamento mentale da cui sono nati i dialoghi platonici e la dialettica. Ma perchè ricondurre la ricchezza gnoseologica di Eros e Polemos, alla povertà psicologica di amore e odio, che lascerei a vicende più carnali delle dispute dello spirito.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alexander

E' sicuramente gratificante quando ci si sente in accordo con un'altra persona. Sembra che sorga naturalmente della simpatia. Spesso sono solo attimi, perché poi, se non c'è vera intesa, le differenze tornano a predominare. Sono attimi importanti, però. Oltre che a gratificarci, il sentirsi in accordo sembra confermarci che non siamo degli stupidi ("OH! Anche Tizio, una persona che ritengo intelligente, la pensa come me. Allora sono un po' intelligente anch'io..."). Noi siamo sempre in cerca di queste conferme, soprattutto se il nostro livello di autostima tende al basso. "Andare d'accordo" è fondamentale in un'unione. Come vivere accanto ad una persona con la quale si è sempre in disaccordo su tutto? Che la pensa sempre al contrario di noi? Impossibile. L'accordo è la base dell'amore sponsale. O anche il fondamento di un'amicizia. A volte è vero che è difficile andare d'accordo anche con se stessi, ma alla fine, di solito, "si trova un accordo" con più facilità che non con l'altro da noi  :D