Anche alcuni "ultravaccinisti" propalano delle "(mini)bufale"

Aperto da Eutidemo, 31 Agosto 2021, 06:25:35 AM

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Eutidemo

Secondo alcuni "ultravaccinisti" che ho ascoltato in TV, l'effettiva "percentuale di efficacia" della vaccinazione sarebbe quasi del 99%; ed invero, l'ultimo l'inconfutabile dato fornito dall'ISS (Istituto Superiore di Sanità), ci rivela che ben il 98,8% dei morti di Covid-19, dall'1 febbraio al 21 agosto 2021, non era stato vaccinato.
Questo dato è molto confortante (per chi si vaccina), però, secondo me, deve essere un po' ridimensionato sotto il profilo statistico; ed infatti, pur essendo io senz'altro un "vaccinista" convinto, tuttavia a me interessa soprattutto:
- la verità dei fatti;
- la loro corretta interpretazione.
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Ciò premesso, per comprendere per quale motivo il confortante dato in questione debba essere un po' ridimensionato, occorre partire dall'ovvia considerazione che l'anno scorso:
- il 100% delle morti per Covid-19 era attribuibile ai non vaccinati;
- lo 0% riguardava le persone vaccinate.
E, questo, non certo grazie all'"efficacia del vaccino", bensì, semplicemente, per il fatto che di persone vaccinate non ce n'era ancora nessuna!
;D
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Ora, gli esattissimi dati forniti dall'ISS  tra il primo febbraio e il 21 luglio, rivelano che ci sono stati in Italia 35.776 decessi, di cui soltanto 423 hanno riguardato persone con il ciclo vaccinale completato;  la qual cosa significa, inconfutabilmente, che, nel periodo in questione,i decessi dei vaccinati sono stati l'1,2% (100% meno 98,8%) del totale dei vaccinati.
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Questo, però, ha poco a che vedere con l'effettiva "percentuale di efficacia" della vaccinazione; ed infatti, il rapporto tra i numeri assoluti dei decessi tra i non vaccinati e i decessi totali, non è una misura dell'efficacia del vaccino, ma dipende soltanto da quante persone sono state vaccinate e quante no.
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Il vero dato significativo, "estrapolato" dall'ISS, effettuando una "media ponderata", è che la doppia dose di vaccino anti Covid-19 scongiura l'esito fatale della malattia nel 96% circa dei casi, e non nel 99%.
Si tratta comunque di una percentuale "elevatissima", che dà ottime speranze di abbassare il carico sul sistema ospedaliero e di contenere il drammatico bilancio delle vittime; ma che non ha nulla a che vedere con la presunta "percentuale di efficacia" del 98,8%, che scaturisce da una "media semplice", erroneamente sbandierata da alcuni "ultravaccinisti".
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In ogni caso, occorre sempre tener presente che:
- un qualsiasi "vaccino", ha "comunque" una notevolissima efficacia protettiva contro il covid19, in qualsiasi modo la si voglia calcolare;
- un "non vaccino", ha  una efficacia protettiva contro il covid19  "sicuramente" pari a ZERO.
Questo è poco, ma è sicuro.
;)
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E' vero che ci si può proteggere dal covid19 anche con altre cautele (igiene, mascherine, particolari farmaci, integratori alimentari ecc. ecc.); però è ovvio che "ceteris paribus", cioè tra due persone che adottino entrambe le stesse "altre cautele", quella che, oltre alle dette "altre cautele", adotta anche la "cautela del vaccino", è sicuramente più protetta dell'altra.
Anche questo è poco, ma è sicuro.
;)
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Quanto agli "attuali" eventuali "effetti collaterali dannosi" del vaccino, a parte le paranoiche ipotesi di alcuni "novax", secondo i quali le "morti da vaccino" verrebbero tutte accuratamente "tenute segrete" in tutto il mondo, per ora è assolutamente pacifico che si tratta di casi più unici che rari; non vale neanche la pena di starne a discutere!
Quanto agli eventuali "futuri" effetti dannosi del vaccino, ovviamente, non avendo nessuno la sfera di cristallo, si può ipotizzare tutto e il contrario di tutto; ma, intanto, è di covid19 che adesso si muore, non certo di vaccino.
Anche questo è poco, ma è sicuro.
;)
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anthonyi

Ciao eutidemo, nel l'osservazione sui morti storici da covid, vaccinati e non vaccinati, va notato anche che oltre al numero delle rispettive popolazioni contano anche le classi di età che le caratterizzano.
I vaccinati infatti si concentrano nelle classi di età più alte, quelle con maggiore mortalità, per cui nel caso in cui non fossero vaccinati produrrebbero molti più morti di quelli stimati dalla semplice proporzione vaccinati/non vaccinati.

baylham

Citazione di: Eutidemo il 31 Agosto 2021, 06:25:35 AM

Quanto agli "attuali" eventuali "effetti collaterali dannosi" del vaccino, a parte le paranoiche ipotesi di alcuni "novax", secondo i quali le "morti da vaccino" verrebbero tutte accuratamente "tenute segrete" in tutto il mondo, per ora è assolutamente pacifico che si tratta di casi più unici che rari; non vale neanche la pena di starne a discutere!



Mi sembra invece che effetti collaterali dannosi, anche mortali, dei vaccini contro il virus SARS-COV2 siano statisticamente riscontrati, non siano affatto unici o rari e valga la pena di studiarli.
Nonostante ciò, sulla base delle mie informazioni valuto gli effetti positivi dei vaccini prevalenti rispetto a quelli negativi.

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 31 Agosto 2021, 07:48:42 AM
Ciao eutidemo, nel l'osservazione sui morti storici da covid, vaccinati e non vaccinati, va notato anche che oltre al numero delle rispettive popolazioni contano anche le classi di età che le caratterizzano.
I vaccinati infatti si concentrano nelle classi di età più alte, quelle con maggiore mortalità, per cui nel caso in cui non fossero vaccinati produrrebbero molti più morti di quelli stimati dalla semplice proporzione vaccinati/non vaccinati.
E' esatto!
Ed infatti, indubbiamente, poichè le vaccinazioni  si concentrano principalmente nelle fasce di età più alte (quelle con maggiore mortalità), nel caso in cui gli anziani non si fossero vaccinati produrrebbero molti più morti di quelli stimati dalla semplice proporzione vaccinati/non vaccinati.
;)

Eutidemo

Ciao Baylham. :)
Non c'è dubbio alcuno che valga la pena di studiare "molto" attentamente gli effetti collaterali dannosi, anche mortali, dei vaccini contro il virus SARS-COV2.
E, questo:
- sia a livello quantitativo;
- sia a livello qualitativo.
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Purtroppo, i dati più completi e affidabili sugli "effetti dannosi collaterali" dei quattro vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso, li ho trovati aggiornati solo per il periodo dal  27 dicembre 2020 e il 26 aprile 2021;  però ritengo che, quantomeno a livello percentuale, possano ancora ritenersi interessanti e significativi.

ASPETTO QUANTITATIVO
Nel periodo considerato sono pervenute 56.110 segnalazioni su un totale di 18.148.394 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 309 ogni 100.000 dosi), di cui:
- il 91% sono riferite a eventi lievissimi, che si risolvono completamente, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia e dolori muscolari.
- l'8,6% sono riferite a eventi più o meno  gravi, con un tasso di 27 eventi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione.
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La maggior parte delle segnalazioni sono relative:
- al vaccino Pfizer (75%);
- al vaccino Astrazeneca (22%);
- al vaccino Moderna (3%).
Non sono presenti, nel periodo considerato, segnalazioni relative a COVID-19 Vaccino J&J (0,1% delle dosi somministrate).

ASPETTO QUALITATIVO
Fino al 26 aprile 2021, sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza 29 segnalazioni di trombosi venose intracraniche e 5 casi di trombosi venose in sede atipica.
La maggior parte di questi eventi (22 casi, 65%) hanno interessato le donne con un'età media di circa 48 anni e solo in 1/3 dei casi circa gli uomini (12 casi, 35%) con un'età media di circa 52 anni.
Il tempo medio di insorgenza è stato di circa 8 giorni dopo la somministrazione della 1a dose del vaccino AZ.

I DECESSI
Nel periodo considerato, sono state inserite 223 segnalazioni con esito "letale", con un tasso di segnalazione dei casi con esito fatale di 1,23/100.000 dosi per tutti i vaccini.
Da tali segnalazioni, risulta che:
- il 55,6% dei casi riguarda donne;
- il 43,4% uomini;
- lo 0,89% non riporta tale specificazione.
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Come giustamente osserva anche Anthony, il differente tasso di segnalazione di eventi con esito fatale è in larga parte dipendente dalla diversa popolazione target dei singoli vaccini e dalla diversa esposizione.
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Le percentuali di cui sopra,  rilevate in Italia sono in linea con quelle riportati a livello internazionale, e, in una certa misura, possono essere estrapolate anche per le vaccinazioni successive; fermo restando, ovviamente, che queste dovranno venire anch'esse attentamente monitorate.
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Alla stregua di quanto sopra, non c'è dubbio alcuno che (almenno per ora) la tua affermazione per la quale gli effetti positivi dei vaccini debbono considerarsi "prevalenti" rispetto a quelli negativi, è pienamente condivisibile.
Io "chioserei" soltanto "largamente" prevalenti.
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Un saluto. :)
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