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Spie russe

Aperto da Eutidemo, 23 Settembre 2019, 07:09:12 AM

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Eutidemo

Negli archivi del Senato c'è un elenco dettagliato delle 140 spie sovietiche che, a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, hanno lavorato in Europa e prevalentemente in Italia: DOSSIER  306.


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Cosa contiene il dossier?
Svela come lavoravano in quegli anni gli agenti dell'Urss e dei paesi del Patto di Varsavia nell'opera di spionaggio verso l'Europa Occidentale; e, in Italia in particolare, si trattava di una penetrazione davvero massiccia.
Le spie russe, ovvero, per loro conto, dei traditori italiani, si occupavano prevalentemente di intercettare informazioni di tecnologia industriale di grandi aziende italiane e non: in particolare  Fiat e Olivetti, ma anche Eni, Esso, Montedison e Shell.
Ovviamente, si occupavano anche di interferenze politiche.
Ed infatti, dall'insieme dei documenti esaminati emerge come fin dagli anni cinquanta il KGB pagasse degli informatori, reclutati anche tra i funzionari del PCI; il nome più importante che compare nel dossier è quello di Armando Cossutta, il cui compito principale, oltre a quello di incassare i finanziamenti sovietici, pare fosse quello di monitorare Berlinguer, affinchè non si allontanasse troppo da Mosca.
Da tali documenti, emergono  anche i piani di invasione dell'Italia e di tutta l'Europa occidentale da parte russa.

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La struttura spionistica russa è rimasta in piedi anche dopo il crollo dell'URSS, però dal 2000 in poi, grazie a Putin ha avuto un notevole "rilancio", con vere e proprie metodologie da GUERRA FREDDA, ma aggiornate ciberneticamente al terzo millennio; vedasi, al riguardo, l'attacco su TWITTER e FB dei "troll" russi a Mattarella nel Maggio 2018, quando stava creando ostacoli alla nascita del governo gialloverde (filorusso).

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Ed infatti Putin, dopo essere stato agente e poi dirigente del KGB sin dagli anni '70,  nel 1998 divenne direttore generale di tutti i servizi segreti federali russi (Federal'naja služba bezopasnosti, FSB); il che, indubbiamente, lo favorì nel diventare  poi Primo ministro, e, infine, Presidente della Federazione Russa dal 7 maggio 2012.

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Sembra che la maggior ripresa dello spionaggio russo, in Italia, che ci sia stata soprattutto a partire da circa la metà del 2018, ma, pare, con ben poco contrasto da parte dei nostri Servizi di Controspionaggio; i quali, però, a quanto pare, da agosto 2019 hanno ricominciato a lavorare a pieno regime per  contrastare l'"invadenza" spionistica russa, sia pure sotto lo stimolo USA.

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L'ambasciata di Mosca, infatti (come faceva pure negli anni '70) ha recentemente protestato contro l'arresto dell'ingegnere e manager russo, Aleksander Korshunov, avvenuto a Napoli il 30 agosto di quest'anno, a seguito, pare, di indagini congiunte della CIA e dell'AISE, su richiesta degli Stati Uniti; è stato incriminato il 21 agosto scorso insieme all'italiano Maurizio Paolo Bianchi, 59 anni, al momento irreperibile.
Yurii Colombo dalla capitale russa fornisce qualche dettaglio in più: Korshunov, insieme all'italiano Maurizio Paolo Bianchi, avrebbe corrotto dipendenti di Avio Aero, la consociata italiana di Ge Aviation del gruppo General Electric, per ottenere informazioni tecniche sui loro motori. .

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Prima grana per Di Maio, in quanto Putin chiede la revoca dell'estradizione del manager accusato di spionaggio dagli Usa e avverte Roma: "Una pessima pratica che complica i nostri rapporti bilaterali".

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I quali, indubbiamente, ai tempi di Salvini, grazie anche al  del PATTO CONFIDENZIALE concluso a Mosca il 6 marzo 2017, tra Il "partito" politico nazionale russo "RUSSIA UNITA" di PUTIN, ed il "partito" politico "LEGA", nella persona di Presidente del partito SALVINI, erano indubbiamente molto più STRETTi e CORDIALI.

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Ma mi fermo qui, per non esorbitare troppo dal tema storico; che, con un prossimo TOPIC, penso di dedicare storicamente anche alle spie USA (e non solo).

anthonyi

Ciao Eutidemo, bel topic, però il tuo proposito di parlare delle spie USA è complicato. Noi eravamo e siamo alleati degli USA per cui quelle informazioni sono molto più protette di quelle riguardanti l'URSS.
C'è poi da dire che mentre i servizi segreti russi cercavano di deviare le nostre istituzioni, i nostri stessi servizi segreti erano deviati, per cui cercavano di deviare le deviazioni e facendo ciò costruivano una soluzione abbastanza equilibrata.
L'altro giorno ho visto il film di PIF, che parla del patto stretto tra istituzioni USA e mafia siciliana, un patto riguardante la gestione del potere nel nostro paese nel dopoguerra. Gli USA erano coscienti della posizione di confine culturale che aveva il nostro paese e del fatto che le mire di Stalin si sarebbero sicuramente indirizzate nei suoi confronti, per questa ragione così come fu forte l'azione da parte dell'URSS, così fu forte la reazione da parte degli USA.
Non c'è da meravigliarsi che l'URSS avesse dei collaboratori nel PCI, visto che probabilmente anche gli USA ne avevano, e al riguardo qualche voce da questo ruolo anche ad un funzionario del PCI che poi sarebbe diventato Presidente della Repubblica !
Un saluto

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Quello che scrivi è (quasi) tutto vero.
Ed infatti, in conclusione, lo avevo detto che avrei aperto un altro TOPIC sulle SPIE USA.
Quanto ai nostri servizi deviati, tieni presente che si trattava soprattutto di quelli INTERNI, e non di quelli ESTERI; ti posso garantire che tra il controspionaggio estero, ed i servizi di sicurezza interni, c'era (e c'è tutt'ora) una notevolissima distinzione istituzionale ed operativa.
E' un errore confonderli.
Un saluto :)

anthonyi

Nessuna confusione, Eutidemo, tu stai parlando dei servizi Russi che agivano in Italia, io ti ho parlato di quelli USA che agivano in Italia, e riferendomi a quelli Italiani non posso che parlare di quelli Interni che di logica si confrontavano, e a volte collaboravano, con quelli.
Un saluto