Oggi è il 24 maggio, una data da non dimenticare!

Aperto da Eutidemo, 24 Maggio 2021, 12:12:10 PM

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Eutidemo

Oggi è il 24 maggio, una data da non dimenticare, perchè ci ricorda quella del 24 maggio 1915; ma vanno ricordate anche altre precedenti date.
Ad esempio:
1)
Nel 1882 l'Italia stipula un Trattato di Alleanza Militare, firmato dal ministro Pasquale Stanislao Mancini, con la Germania e con l'Austria: viene così formata la cosiddetta "Triplice Alleanza" tra Italia, Austria e Germania.
2)
Tale trattato viene più volte rinnovato, con clausole aggiuntive, nei seguenti anni: 1887, 1891, 1896, 1902, 1908 e 1912.
3)
Nel 1911 l'Italia combatte la guerra di Libia e la conquista; vince, sì, ma con grave dispendio di energie e mezzi.
Risulta in modo inequivoco che il nostro esercito non era minimamente preparato per una guerra moderna; così come accadde per la successiva guerra coloniale in Etiopia e per la seguente seconda guerra mondiale.
4)
Il 28 giugno 1914, l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e la moglie Sofia vengono uccisi da un attentatore serbo.
Nel corso della susseguente crisi fra Austria e Serbia, l'Italia fa presente all'alleata Austria che, in caso di eventuali modifiche unilaterali da parte dell'Austria dell'assetto politico e territoriale nei Balcani, faccia pure come gli pare e piace; però, in tal  caso, all'Italia occorre dare in cambio delle compensazioni territoriali.
5)
Il 28 luglio 1914 l'Austria dichiara guerra alla Serbia, per cui la Germania fa pressione sul governo austriaco, tramite l'ex Cancelliere Von Bulow, affinchè esaudisca le richieste italiane di compensazioni territoriali.
6)
Il 30 luglio 1914 lo Zar di Russia, legata da un'alleanza alla Serbia, firma l'ordine di mobilitazione generale: ma senza ancora dichiarare guerra all'Austria.
7)
Il 1° agosto 1914 la Germania, dopo aver dato senza esito un ultimatum di smobilitazione alla Russia le dichiara guerra; e, successivamente, il 3 agosto dichiara guerra anche alla Francia e invade il Belgio violando così la neutralità di questo paese.
8 )
In seguito alla violazione della sovranità del Belgio il governo inglese dichiara guerra alla Germania il 4 agosto.
9)
Seguono fra il 6 e il 12 agosto 1914, le dichiarazioni di guerra dell'Austria alla Russia e della Francia e dell'Inghilterra all'Austria.
10)
Il il 15 agosto 1914 l'Italia dichiara la sua neutralità.
11)
Con il passare dei mesi del 1914 e del 1915,  davanti all'ipotetico rischio di veder schierato un esercito nemico sull'Isonzo, mentre è in seria difficoltà sul fronte galiziano, Vienna si dichiara disposta a dare  compensazioni territoriali sempre più consistenti all'Italia:
- sia affinchè intervenga in guerra al suo fianco;
- sia pure per la sua pura semplice neutralità.
E, questo, anche per le pressioni della Germania, che aveva enormi interessi economici in Italia (ad esempio nel controllo della Banca Commerciale, ma non solo).
12)
Il re d'Italia, alla totale insaputa sia del governo sia della maggioranza parlamentare che era decisamente contraria alla guerra   "mette all'asta" il suo eventuale intervento e/o la sua neutralità, mercanteggiando "al rialzo" sia con il francese Barrere che con il tedesco von Bulow; ma ovviamente, non mette in conto solo il "miglior prezzo offerto", bensì anche le "prospettive di vittoria militare" dell'una o dell'altra parte (a prescindere da chi sia dalla parte del torto o della ragione).
13)
Il 26 aprile 1915, alla fine, di fronte alle esorbitanti promesse dell'Intesa (non mantenute dopo la vittoria), e al fatto che gli Imperi Centrali sembrano alquanto in difficoltà, il re d'Italia firma in segreto il "Patto di Londra", alleandosi con Francia, Russia e Inghilterra, ed impegnandosi formalmente a dichiarare guerra all'Austria al massimo "entro un mese"; questo, però, senza ancora denunciare l'alleanza con Austria e Germania, e quindi trovandosi così formalmente alleato di tutte le contrapposte forze in campo, e senza che nessuno (a cominciare dal nostro Parlamento) ne sapesse assolutamente niente.
14)
Messa alle strette, l'Austria finisce per offrirci, gratis e per la sola neutralità, praticamente quasi tutto quello che il re d'Italia aveva preteso; mettendolo così in gravissima difficoltà.
Pertanto, poichè nè il governo, nè il parlamento, nè la gran massa dei cittadini (contadini ed operai) vogliono entrare in guerra -tantomeno in mancanza di un valido motivo-, il re fa leva non tanto sul "numero" (relativamente esiguo) degli interventisti, quanto, piuttosto, sul "rumore" che essi sono in grado di suscitare nel Paese.
15)
Il 5 maggio 1915, quindi, a Quarto, Gabriele D'annunzio enfaticamente incita così, testualmente, i suoi scalmanati seguaci: "Voi non volete certo l'ampiamento del territorio italiano per semplice gratuita acquisizione, bensì per diritto di conquista; non a misura di vergogna, bensì a prezzo di sangue e di gloria!"
Iniziano le violenze nelle strade contro i neutralisti, ed un'orda di interventisti irrompe nell'aula del parlamento, a Montecitorio, malmenando e sputacchiando la maggioranza antinterventista; questo, mentre i carabinieri del re restano tranquillamente a guardare, senza muovere un dito.
16)
Il 9 maggio 1915 il re convoca il Presidente del Consiglio Salandra, dicendogli che se il Governo e il Parlamento (mai avvisati in precedenza dei suoi maneggi), non gli verranno subito dietro, cambiando parere circa l'intervento che lui ha formalmente promesso agli Anglofrancorussi, sarà costretto ad abdicare; gettando così il Paese nel caos.
17)
Il 10 maggio 1915 il re insiste in modo ancora più determinato  con il povero Salandra, il quale informa Giolitti, a cui fa capo la maggioranza parlamentare neutralista; quest'ultimo, allora, si rende conto che se il re, dopo aver tradito la Tripice Alleanza di cui faceva parte, tradisse pure il "Patto di Londra" appena sottoscritto, finirebbe per divenire "a Dio spiacente ed ai nimici sui!" .
La monarchia sarebbe spacciata, e il Paese pure!
18)
Il 13 maggio 1915 Salandra, reso edotto della resa di Giolitti, si dimette.
19)
Il 20 maggio 1915, resi anch'essi edotti della gravissima situazione in cui si è ficcato il re, della resa di Giolitti, nonchè dell'aggressione subita pochi giorni prima nella loro stessa aula, i parlamentari votano i pieni poteri ad un gabinetto di guerra presieduto dallo stesso Salandra; il che, come avviene in casi del genere, con un voto pressochè plebiscitario (407 a 64).
20)
Il 24 maggio 1915 il re manda un ultimatum pro forma all'Austria, e il giorno stesso le dichiara guerra; veramente, in base al "Patto di Londra", la si sarebbe dovuta dichiarare subito pure alla Germania...ma ormai chi si scandalizza più!
***

Ipazia

Aggiungerei il 2 giugno 1946 che ci ha liberato da quella infausta dinastia. Anche gli italiani ogni qualche secolo ne azzeccano qualcuna di giusta.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Citazione di: Ipazia il 24 Maggio 2021, 12:55:56 PM
Aggiungerei il 2 giugno 1946 che ci ha liberato da quella infausta dinastia. Anche gli italiani ogni qualche secolo ne azzeccano qualcuna di giusta.
BRAVA!!!
Condivido e sottoscrivo!
;)

daniele22

Buongiorno Eutidemo, una volta lessi una frase di LWittgenstein il quale asseriva che basterebbe disporre i fatti nella giusta sequenza perché si produca da sé un giudizio senza l'intervento di alcuna spiegazione. Confesso di non aver letto tutta la sequenza confidando nella tua competenza, ma visto pure il commento di Ipazia immagino che sia così come dite

Eutidemo

Citazione di: daniele22 il 03 Giugno 2021, 09:10:28 AM
Buongiorno Eutidemo, una volta lessi una frase di LWittgenstein il quale asseriva che basterebbe disporre i fatti nella giusta sequenza perché si produca da sé un giudizio senza l'intervento di alcuna spiegazione. Confesso di non aver letto tutta la sequenza confidando nella tua competenza, ma visto pure il commento di Ipazia immagino che sia così come dite
I fatti, le date e gli eventi che condussero al 24 maggio 1915, furono quelli; poi, però, ognuno può trarne le conclusioni che vuole!
;)

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