La "verità" sul rapimento di Emanuela Orlandi

Aperto da Eutidemo, 02 Aprile 2023, 12:15:43 PM

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Eutidemo

Io non ho mai creduto alla "coincidenze", per cui, il giorno stesso in cui Emanuela Orlandi è stata rapita, cioè il 22 Giugno 1983, io ero pressochè "certo" di chi fosse il vero "mandante" del sequestro; e, nonostante le numerose "cortine fumogene" successivamente diffuse per confonderci le idee al riguardo, in quaranta anni la mia "certezza" si è poi definitivamente rafforzata.
***
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Ed infatti:
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ALL'EPOCA DELL'EVENTO
All'epoca del rapimento io avevo notato due coincidenze, che, secondo me, erano molto significative:
a)
Emanuela Orlandi venne rapita esattamente in concomitanza del secondo viaggio in Polonia di Giovanni Paolo  II; dopo che l'URSS lo aveva diffidato dal farlo.
b)
Il rapimento avvenne il 22 Giugno 1983, e, cioè, non solo a conclusione del viaggio del papa in Polonia, ma proprio il giorno della "Festa nazionale dei comunisti polacchi"; così come evidenziato a pag.255 della relazione conclusiva della Commissione parlamentare d'inchiesta concernente il "Dossier Mitrokhin" e l'attività dell'"Intelligence" Italiana.
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Io non ho mai saputo con certezza perchè la "Festa nazionale dei comunisti polacchi" cadesse proprio il giorno 22 giugno; probabilmente ciò dipendeva dal fatto che il  22 giugno 1944 i generali Bagramjan (comandante del 1º fronte baltico) e Černjachovskij (alla guida del 3º fronte bielorusso) attaccarono il fronte della 3ª Panzerarmee (generale Georg-Hans Reinhardt), iniziando così la "liberazione" della Polonia.
O, più esattamente, la "sostitituzione" della "schiavitù nazista della Polonia", con la "schiavitù sovietica della Polonia"!
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Come ho detto, io non sapevo con certezza perchè la "Festa nazionale dei comunisti polacchi" cadesse proprio il giorno 22 di giugno, però lo sapevo; per cui non ci ho messo molto a fare 2 + 2.
Cioè "viaggio provocatorio del Papa in Polonia" +  "Festa nazionale dei comunisti polacchi" = "rapimento della cittadina vaticana Emanuela Orlandi".
Cioè: -Tu mi vieni a "sfruculiare" a casa mia, e io ti vengo a "sfruculiare" a casa tua!-
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E Karol Wojtyla, che è polacco, deve aver senz'altro recepito lo stesso "avvertimento trasversale" che avevo inteso io; sebbene non abbiamo mai avuto modo di scambiare le nostre opinioni al riguardo.
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Secondo me si trattava di un "avvertimento trasversale" ( o "mafioso") ben diverso da quello "pretestuoso" delle lettere ricevute dalla famiglia Orlandi; cioè la liberazione di  Ali Ağca (il balordo "contaballe" stupidamente invitato in TV, a sciorinare le sue assurde balordaggini), di cui non importava assolutamente niente a nessuno.
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Il vero "avvertimento trasversale" era: - Karol, se vuoi rivedere viva la ragazzina, piantala di sfottere l'"Unione Sovietica" con i tuoi viaggi in Polonia e con i tuoi predicozzi!-
Semmai, la liberazione di di  Ali Ağca, sarebbe dovuto essere soltanto un segnale, altrettanto "trasversale", di "messaggio ricevuto"!
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Ma Karol Wojtyla non se ne detto per inteso, continuando a combattere l'"Unione Sovietica" ancora più acerrimamente di prima; per cui Emanuela Orlandi non tornò a casa mai più!
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Ovviamente, pur essendo convinto che dietro il rapimento della ragazza ci fosse l'URSS, sapevo benissimo che, in casi del genere, il KGB non agiva pressochè "mai" direttamente, bensì per il tramite di altri due servizi segreti "subordinati":
a)
La STASI (Staatssicherheit), la quale era la principale organizzazione di spionaggio della RDT (Repubblica Democratica Tedesca).
b)
Il KDS (Комитет за държавна сигурност), che era la principale organizzazione di spionaggio della Bulgaria.
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A loro volta, la STASI o il KDS non eseguivano omicidi, sequestri, e rapimenti per mezzo dei loro agenti, bensì ricorrendo all'intervento della criminalità locale; che veniva lautamente pagata a tale scopo.
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Ma più di questo non potevo certo sapere!
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LE LETTERE ALLA FAMIGLIA ORLANDI SUCCESSIVE ALL'EVENTO
Quanto alle lettere ricevute dalla famiglia Orlandi dopo il rapimento, io ebbi modo di leggerne soltanto una delle prime, in fotocopia, firmata  con la sigla "Turkesh"; la quale era stata scritta in perfetto italiano, ma, almeno in alcune frasi con la costruzione della frase "alla tedesca" (cioè, col verbo in fondo).
Però, purtroppo, non conservo più tale fotocopia!
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Ma la vicenda della (non) misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi ha poi visto negli anni una produzione notevole di scritti anonimi di vario tipo; ed infatti  personaggi diversi, a volte "mitomani", si sono serviti di scritti anonimi per alimentare e far "lievitare" un mistero che è arrivato al suo quarantennale.
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Particolare rilievo ebbe la lettera spedita da Boston il 22 settembre 1983 da Richard Roth corrispondente a Roma della "CBS"; da lui ricevuta il 27 settembre 1983 presso la sua residenza romana.
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Su di essa si sono sbizzarriti i grafologi, sostenendo tutti, però, delle tesi abbastanza univoche.
Cioè:
- tutto il tracciato non appare dissimulato e artefatto, ma spontaneo e, questo fatto, agevola di molto il grafologo nella realizzazione di un profilo perché, chi ha redatto la lettera, non cela attraverso artifizi la propria personalità;
- anche all'occhio del profano, balza subito un'immagine grafica evidente: gli assi della lettere tendono ad essere rigidamente piegati verso sinistra (quello che il grafologo definisce "Rovesciata");
- tale caratteristica grafica è tipica dell'età evolutiva, per cui chi l'ha scritta è un adolescente, molto insicuro e pieno di conflitti interiori.
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Però, se i grafologi hanno ragione, è evidente che la lettera è stata scritta sotto dettatura di una terza persona, la quale era senz'altro una persona "matura" e "notevolmente evoluta"; altrimenti non leggeremmo locuzioni come "cospicua dimostrazione", ovvero "fattibilità nei confronti del perseguimento materiale precedentemente posto" ecc. ecc..
Un adolescente non scrive così di suo pugno, ma soltanto sotto dettatura; senza per questo alterare il suo tratto grafico adolescenziale.
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Quindi, secondo me, la "dissimulazione" non era nel testo, ma "a monte dello stesso"; così come la sua spedizione da Boston, tanto per allontanare i sospetti da Mosca, e dai suoi agenti.
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Ma le mie erano solo congetture!
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RIVELAZIONI DI MOLTO SUCCESSIVE ALL'EPOCA DELL'EVENTO
Nel secolo successivo al rapimento di Emanuela Orlandi, quando ormai la RDT e l'URSS erano morte e sepolte, Gunther Bohnsack, un ex colonnello della STASI, ha confessato di aver scritto (e/o concepito) lui le lettere; almeno quelle progettate dalla 10a sezione della Stasi, addetta alle falsificazioni di documenti e alla disinformazione.
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Per avere un riscontro diretto della cosa, non basta leggere la relazione conclusiva della Commissione parlamentare d'inchiesta concernente il "Dossier Mitrokhin" e l'attività dell'"Intelligence" Italiana, bensì occorre andarsi a "spulciare" le dozzine di resoconti stenografici delle varie sedute della Commissione in questione.
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In particolare, nel "Resoconto stenografico della 79a Seduta", troviamo scritto quanto segue:
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1)
PAGINA 17
Già nel 1997 Gunther Bohnsack, ex colonnello della STASI, aveva rivelato al giudice Priore che la STASI, per compiere una serie di attentati per conto del KGB, nelle sue missive usava la sigla "Fronte Turkesh"; in modo da poter attribuire a loro la responsabilità  degli attentati stessi.
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2)
PAGINA 18
Tale sigla "Fronte Turkesh" venne utilizzata da Gunther Bohnsack, ex colonnello della STASI, anche nelle lettere riguardanti Emanuela Orlandi.
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3)
PAGINA 19
Gunther Bohnsack, ex colonnello della STASI, ha quindi formalmente confermato la paternità delle lettere riguardanti Emanuela Orlandi affermando di essere stati loro (della STASI) a scriverle; anzi, ha detto di aver scritto non soltanto queste lettere, ma anche molte altre che sono state diffuse in quel periodo con sigle diverse.
Ha anche  confermato per scritto, che quelle lettere erano state scritte presso il suo ufficio della Stasi.
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Tutto questo:
- non costituisce una "prova diretta" che il rapimento di Emanuela Orlandi sia stato organizzato dalla STASI, come "mandataria" del KGB, e come "mandante" della criminalità locale romana, che poi avrebbe materialmente  eseguito il sequestro (probabilmente la Banda della Magliana);
- però costituisce un "indizio molto grave e preciso" in tal senso.
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Voi cosa ne pensate?
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Claudia K

Citazione di: Eutidemo il 02 Aprile 2023, 12:15:43 PMVoi cosa ne pensate?
Penso che la concomitanza di date sia suggestiva, ma che non sia alcun modo collegabile all'altra giovane cittadina vaticana che scomparve 40 giorni prima (Mirella Gregori) con modalità molto simili: due adolescenti (belline e volitive) scomparse nel nulla in pieno giorno...entrambe avendo intorno il classico sciame di corteggiatori o sedicenti tali...

Poi, e forse soprattutto, penso che i regimi interessati a contrastare l'opera di GP II avrebbero avuto mille modi e maniere per contrastarlo in modo più incisivo/persuasivo, anche operando direttamente e apertamente sul piano diplomatico.
Qui corro scientemente il rischio di apparire prosaico-primitiva, ma insomma...penso che :
A) per due adolescenti che scompaiono a Roma...il fatto che siano cittadine vaticane possa anche essere del tutto casuale; come dire che se un maniaco o una banda si fosse concentrata (per dire) su Parioli o su Garbatella...sarebbe potuta accadere la stessa cosa;
B) potremmo arrivare al 3023 di congetture, ma direi che è pure un fatto che l'abbinamento della vicenda al Vaticano come "vittima" non incontrò alcun ostacolo iniziale da parte vaticana. Anzi! E volendo malignare... si combinava mediaticamente molto bene con l'attentato dello sciroccato Agca ...per arricchire una sceneggiatura eroica che al GP II appassionato di Teatro...magari non dispiaceva affatto;
C) e potrei continuare col chiedermi, in terra-terra conclamato quanto voluto : ma poi alla fine, perchè mai il rapimento di una (anzi due) cittadine vaticane che erano belle ragazzine vivaci e che si vivevano Roma e la loro età avrebbe dovuto mettere in imbarazzo il Vaticano ?

In breve: per me il Vaticano si è messo in imbarazzo da solo per aver accettato di buon grado la prima versione "epica" che lo vedeva vittima attraverso queste due sue cittadine.
E poi non è più stato in grado di uscire da questa narrazione.
Ferme restando molte oggettive stranezze che hanno tutto il sapore di ben altri intrighi.
E sempre per restare in tema: la sepoltura De Pedis in Sant'Apollinare è un FATTO.
E tu ce lo vedi il Vaticano che sfonda il muro dell'assurdo...per dare onorevolissima sepoltura in territorio proprio...a chi fosse stato il braccio armato della STASI contro il Vaticano ?  (Io no).

Eutidemo

Ciao Claudia K :)
Le tue osservazioni sono tutte molto pregnanti ed acute, ma devi anche considerare quanto segue:
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1)
L'altra giovane cittadina vaticana (Mirella Gregori), venne rapita con modalità molto simili poco dopo che il Papa aveva deciso il suo viaggio in Polonia; mi sembra circa due o tre giorni dopo che lo aveva deciso.
Il che, a mio parere, "corrobora" la mia tesi, invece di "contrastarla"!
.
2)
Quanto al fatto che fossero due belle ragazze, c'è chi ha fatto un'ipotesi molto più "audace" della mia; e, cioè, che con loro "si trastullasse" sessualmente un alto prelato (o addirittura lo stesso Papa).
Per cui il rapimento, secondo tale ipotesi,  poteva costituire una duplice forma di ricatto nei confronti del Papa e/o del Vaticano!
.
3)
Quanto al fatto che l'URSS aveva anche altre mille modi e maniere per contrastare l'azione del Papa, hai perfettamente ragione; ed infatti li ha usati tutti, senza trascurarne nessuno.
Rapimenti e omicidi compresi, cioè!
.
4)
Quanto alla singolare circostanza che le due adolescenti:
- vennero rapite a Roma a circa un mese l'una dall'altra;
- in concomitanza del viaggio del Papa in Polonia;
-  essendo entrambe cittadine vaticane;
può anche essere del tutto "casuale", come dici tu.
Ma, invece, a me sembra, tutt'altro che "casuale"; perchè io non credo affatto alle coincidenze!
Tanto più che i cittadini del Vaticano sono in tutto  618 dei quali solo 246 (compresi le 104 Guardie Svizzere) abitano all'interno delle mura leonine, mentre gli abitanti di Roma sono 2.873 milioni; per cui, le probabilità che vengano rapiti, a pochi giorni l'uno dall'altro due cittadini vaticani invece di due cittadini romani, sono all'incirca dello 0,0004%.
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5)
Potremmo arrivare anche al 3023 a base di fantasiose congetture, molte delle quali frutto della "disinformazione sovietica" e della "buaggine dei nostri giornalisti"; ma io ero pressochè certo di quello che era effettivamente accaduto già da 1983.
E dopo le ammissioni di Gunther Bohnsack ne sono ancora più convinto!
.
6)
L'attentato dello sciroccato Agca fa senz'altro parte del quadro complessivo della strategia "antipapa" sovietica, sia a livello "materiale" che a livello "disinformativo".
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7)
Se il Vaticano  è sempre stato in imbarazzo, questo potrebbe dipendere da quanto dicevo al punto 2; ipotesi che non si può affatto escludere!
.
8 )
Circa la faccenda di Renatino (cioè Enrico De Pedis), io stesso avevo scritto che, molto probabilmente, il rapimento è stato materialmente effettuato da componenti della Banda della Magliana; ed infatti i servizi di spionaggio sovietici si servivano quasi sempre della criminalità locale per compiere sequestri ed omicidi.
Però devi tenere presente che, nel 1983, la Banda della Magliana era ormai divisa in due (o più) fazioni in guerra tra di loro; per cui non sapremo forse mai quale delle due ha compiuto il rapimento.
Quanto alla circostanza per la quale Renatino era stato sepolto "aum aum" in Sant'Apollinare, per volontà del cardinale Poletti, le spiegazioni sono due, una "buonista" ed una "cattivista":
a)
La spiegazione "buonista" è che Enrico De Pedis apparteneva alla fazione che voleva la liberazione della ragazza; e che, per questo, anche se non ha avuto successo, è stato ricompensato con la sepoltura in in Sant'Apollinare, come aveva chiesto, da vivo, a Poletti.
b)
La spiegazione "cattivista", invece, è che Enrico De Pedis è stato ricompensato in morte (e, forse, già prima in vita), per aver impedito che le due ragazze rapite rivelassero i "balletti rosa" a cui avevano partecipato in Vaticano.
In effetti c'è una terza spiegazione: e, cioè, che Renatino aveva favorito Poletti in un'operazione poco pulita che non aveva niente a che vedere con il rapimento delle due ragazze, e, per questo, venne ricompensato.
***
Ugo Poletti, per far seppellire in chiesa Renatino, firmò "riservatamente" la seguente dichiarazione, che risulta tutt'ora agli atti: "Si attesta che il signor Enrico De Pedis è stato un grande benefattore dei poveri che frequentano la basilica e ha aiutato concretamente tante iniziative di bene che sono state patrocinate in questi ultimi tempi!" :D
Questo, quando, a Roma, si sapeva benissimo, dal Presidente della Repubblica all'ultimo imbianchino, che Enrico De Pedis era stato (fino alla sua morte in una sparatoria con altri banditi della banda della Magliana), uno dei peggiori e più feroci criminali della Capitale, che si era macchiato di numerosi omicidi e infami reati di varia natura.
Io li avrei seppelliti entrambi, Renatino e Poletti, in un cassonetto della "monnezza"; anzi, per non sporcare la "monnezza", avrei gettato le loro carogne nel Tevere.
***
Un saluto! :)
***

Claudia K

Buonasera Eutidemo,
sono più che mestamente perplessa.
Anche perchè ormai è proprio radicato il mio convincimento che questa vicenda abbia subìto tanti di quei depistaggi e falsificazioni in  40 anni da non essere più dipanabile.

Sbaglierò e sarò colpevomente ingenua, ma mentre il feeling Vaticano-Magliana è comprovato e spiegabilissimo con cointeressenze prettamente economiche...a me sembrano molto fantasiose sia l'ipotesi della "lezione" STASI & Co." e sia quella dei festini Vaticani (non perchè pensi che non ce ne siano, ma perchè storia dimostra che hanno sempre saputo saziare appetiti indegni nel più attento studio psicologico delle vittime e senza generare alcun pubblico clamore).
Solo per il piacere di ragionare : mi resta che tra l'ipotesi STASI e quella "festini" , continuerebbe a sembrarmi più verosimile - se proprio mi fosse data la certezza che la risposta E' in una delle due ipotesi - quella dei festini.

Non possiamo, da osservatori, obliare il fatto che questa vicenda sia tenuta viva dalla Famiglia Orlandi e soprattutto da Pietro.
E che l'idea che "in Vaticano sanno tutto" sia sua.
Non lavoro in Vaticano e della vicenda so soltanto quello che tutti possono sapere dalla cronaca di 40 anni, e ho il massimo rispetto di questa Famiglia che cerca una spiegazione. Mi pare di averci aperto anche un thread, tempo fa, schierandomi totalmente a favore della Famiglia, a fronte di un Vaticano che...di Papa in Papa...finisce per ignorare le legittimissime istanze di questa Famiglia.
Poi, però, mi viene anche un dubbio, e cioè : ma se a Pietro Orlandi fosse stato illustrato in tutte le lingue del mondo che il Vaticano non ne sa nulla e punto...penso che anche il più santo degli umani potrebbe reagire (per semplice sopravvivenza) prendendo ad ignorare le istanze (assurde in tal caso) di chi insistesse in un surreale "non è vero! tu lo sai e non me lo dici!".
Ma questo non è dato sapere per via mediata dall'informazione.

Il fatto che la vicenda sia tenuta viva da Pietro implica anche l'obbligo intellettuale di un'altra considerazione, e cioè : a livello estorsivo-ritorsivo-dimostrativo (ipotesi STASI) l'operazione avrebbe avuto la teorica possibilità di un "ritorno" prossimo allo zero. Traduco in tre fasi :
1) scompare da Roma una bella adolescente volitiva; e che importanza avrebbe potuto avere, se non  le fosse stata affibbiata per fare "caso cult", il fatto che fosse cittadina vaticana?
2) se il Vaticano non avessse in prima battuta avallato l'ipotesi (pro domo sua) del proprio conoinvolgimento da "vittima eroica" ...questa ipotesi non vivrebbe più neanche nel mondo della più sfrenata fantasia; ma soprattutto
3) la tenacia di Pietro non era affatto prevedibile, tant'è che dall'altra ragazza scomparsa si ha menzione soltanto "a rimorchio" del caso Orlandi, essendo tra le umane e prevedibii reazioni che una Famiglia tanto crudelmente provata...finisca ben presto raccogliendosi nel proprio dolore e sparendo dalla scena mediatica.

Solo miei pensierini sparsi. Buona serata. :)

Eutidemo

Ciao Claudia K :)
Le tue osservazioni, come d'altronde anche la volta scorsa, sono tutte molto pregnanti ed acute, ma devi anche considerare quanto segue:
.
1)
Sono perfettamente d'accordo con te, come pure avevo già scritto anch'io, che questa vicenda ha subìto tanti di quei depistaggi e falsificazioni in  40 anni da risultare difficilmente dipanabile da chi non sia del mestiere; come, d'altronde, era stato voluto,  progettato e previsto dai suoi abilissimi organizzatori del KGB e della STASI, maestri nel creare "cortine fumogene".
Però dimentichi:
a)
Le troppe numerose "coincidenze" che, sin dall'inizio, inducevano a sospettare di loro; da quelle "sincroniche", a quelle della cittadinanza vaticana delle rapite, della costruzione tedesca della frase ecc.ecc.
b)
La circostanza che proprio un importante colonnello della STASI, Gunther Bohnsack, dopo la "caduta del muro di Berlino", ha ammmesso, dichiarato e sottoscritto di essere stato lui uno dei partecipanti alla scabrosa e tragica vicenda ed a predisporre le opportune  cortine fumogene".
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2)
Sono anche perfettamente d'accordo con te, come pure avevo già scritto anch'io, circa il "feeling" tra "alcuni" alti prelati del Vaticano ed "una" delle fazioni della Banda della Magliana; la quale, negli anni '80, era travagliata da feroci lotte intestine.
Tu sbagli soltanto nel semplificare troppo la vicenda, pensando al "Vaticano" ed alla "Banda della Magliana", come se fossero stati due blocchi monolitici al loro interno; ciascuno dei quali con scopi ed interessi identici e univoci.
Ma non era affatto così!
Ed infatti io non ne avevo parlato per non complicare troppo la faccenda, ma, all'epoca, all'interno del Vaticano:
- c'era un conflitto economico tra diverse fazioni con interessi finanziari tra di loro diversi e contrastanti;
- c'era anche un conflitto politico  tra una fazione acerrimamente contraria a Mosca, che faceva capo al Papa, ed invece una fazione che voleva fortemente un "appeasement" con Mosca;
- c'erano nel Vaticano addirittura dei soggetti che agivano direttamente "su imput" di Mosca, e che, secondo le accurate indagini di alcuni agenti della "nostra intelligence", furono proprio loro, per conto della Stasi, a commissionare il rapimento delle due ragazze ad "una" delle fazioni della Banda della Magliana (ma di questo, per evitare "scandali" non si è mai parlato, anche perchè in Vaticano c'erano anche soggetti che agivano "su imput" della CIA).
Ma, come ho detto, non voglio stare a complicare troppo la faccenda!
.
3)
Quanto al fatto che a te "sembrano molto fantasiose sia l'ipotesi della "lezione" STASI & Co." e sia quella dei festini Vaticani", ti ricordo che:
- la prima è stata esplicitamente ammessa da uno dei suoi partecipanti ufficiali (il colonnello della STASI, Gunther Bohnsack);
- la seconda, circa i festini, resta invece soltanto ipotetica (anche se molto probabile).
.
4)
Quanto al fatto che i "festini in Vaticano" non avrebbero suscitato "alcun pubblico clamore", temo che tu confonda:
- i tempi di papa Alessandro VI, in cui la cosa era risaputa ed accettata dall'opinione pubblica;
- i tempi di papa Giovanni Paolo II, in cui la cosa avrebbe provocato un vero e proprio "tsunami" scandalistico, e non sarebbe mai stata assolutamente accettata dall'opinione pubblica degli anni '80.
Ma te lo immagini se si fosse saputo che Emanuela Orlandi faceva al Papa, quello che Monica Lewinsky faceva a Clinton?
Il finimondo!
Inoltre il papa sarebbe dovuto essere arrestato per aver fatto sesso con una minorenne (o più di una).
Forse per questo, alla fine, le due ragazze sono state soppresse fisicamente!
Non ti dimenticare che Karol Wojtyla, da giovane,  aveva come fidanzata una bella ebrea dai capelli neri, di nome Ginka Beer, figlia dei vicini di casa; e che non è mai stato indifferente al fascino femminile (specie se giovanile).
Il che non vuol dire affatto che io creda ad una simile ipotesi!
.
5)
Quanto al fatto che la famiglia Orlandi, e soprattutto Pietro, siano convinti che: "in Vaticano sappiano tutto", non saprei cosa dirti.
Ed infatti, come tu giustamente sostieni, la loro è senz'altro una "reazione naturale", che ci sarebbe anche se "in Vaticano non ne sapessero assolutamente niente"; ma questo non esclude che davvero, in Vaticano, si sappia davvero quello che è successo.
O, quantomeno, che lo sapessero, all'epoca, quelli della fazione vaticana che avevano avuto "le mani in pasta"; il che non significa che, oggi, Bergoglio ne sia stato informato.
Cosa di cui dubito molto, perchè, altrimenti, puro e "sempliciotto" com'è, avrebbe già fatto la fine di Papa Giovanni Paolo I!
***
Un saluto! :)
***

Claudia K

#5
Citazione di: Eutidemo il 04 Aprile 2023, 12:22:48 PM
il che non significa che, oggi, Bergoglio ne sia stato informato.
Cosa di cui dubito molto, perchè, altrimenti, puro e "sempliciotto" com'è, avrebbe già fatto la fine di Papa Giovanni Paolo I!
Muovo da questo passaggio perchè forse è un po' la "summa" di proiezioni differenti che tu ed io potremmo  aver rafforzato nel tempo: che possa pensarsi  "sempliciotto" un Gesuita...per me è un ossimoro (anche quando sceglie di chiamarsi Francesco) .  ;)

Mi par di capire, in compenso, che nessuno di noi due abbia subito il "fascino" di GP II , e con ciò mi sento in ottima e qualificata compagnia.  :)

Tornando strettamente al caso Orlandi, l'unica cosa che parzialmente non mi quadra è il perchè (almeno) Bergoglio non accordi una pubblica udienza per esporre una volta e per sempre le cognizioni vaticane in merito. Peraltro : fosse vera la teoria STASI...il Vaticano avrebbe da derivarne la consacrazione del proprio ruolo di vittima in nome dell'evangelizzazione! (che ab origine non sembrava dispiacere affatto)

Per il resto...bah...che dire, Eutidemo? 
In 40 anni sono state ipotizzate tutte le piste pensabili e un qualche "ruolo" è stato rivendicato anche dai personaggi meno inquadrabili (penso al tipo che fece avere il presunto flauto della ragazza, come alla ex moglie di De Pedis...e come tanti altri di cui ho certamente perso memoria anch'io).

Nelle cortine fumogene della disinformazione credo di poter dire (come per GP II) che non la vediamo in modo troppo diverso. Solo che che - per me - chi è cresciuto nella cultura et imperio delle cortine fumogene...è ben difficile che si redima (anche perchè gli costerebbe la vita, a sistema di disinformazione imperante ed immutato). Per cui propendo al leggere come ennesimo strato di cortina fumogena quel che mi arriva da mega-professional della creazione e e manutenzione delle cortine fumogene.

In parallelo resta che nella realtà reale, purtroppo, i casi di bambini e adolescenti scomparsi misteriosamente contano grandi numeri, in borghi paciosi come in convulse metropoli, e il più delle volte (se non addirittura nella totalità dei casi) c'è dietro "soltanto" un folle di cui si tentava "perbenisticamente" di negare la realtà di folle e pericoloso, anche con la complicità omertosa di interi contesti sociali (sto pensando al caso Claps)... 


Claudia K

Citazione di: Claudia K il 04 Aprile 2023, 14:37:21 PMl'unica cosa che parzialmente non mi quadra è il perchè (almeno) Bergoglio non accordi una pubblica udienza per esporre una volta e per sempre le cognizioni vaticane in merito
In notturna mi autocito, scusandomi della cosa, perchè desidero spiegare il "parzialmente" che ho usato nel quotato. 
Dicevo che "parzialmente" non mi quadra il suo ormai ostinato ignorare Pietro Orlandi, perchè altrettanto "parzialmente" questa sua conclamata ostinazione potrebbe essere spiegabile col fatto che a Pietro siano state date tutte le spiegazioni umanamente possibili e che sia lui ad ostinarsi a non crederle. 
E, vista l'ostinazione con tanto di pregiudiziali conclamatissime (in Pietro), e visto anche un qualche supporto mediatico che oggi non manca a nessuno pur di fare audience o click, non mi sembra assurda l'ipotesi che Bergoglio sia serenamente persuaso di non dover più nulla in merito, oltre al già dato, proprio come nessuno di noi dovrebbe nulla al vicino che si fosse autoconvinto che gli abbiamo noi fatto sparire un congiunto. E sarebbe già generosità (da parte nostra) non querelarlo per stalking. 
Bergoglio è molto politico e molto fumantino, mentre prima di tutto resta un Gesuita. 
E la cosa che mi fa pensare è proprio che, verso Pietro Orlandi, non sia mai stato fumantino. 
Bergoglio lo ignora. Punto. 
Immagino che, ancor più perchè fumantino, la cosa gli richieda un certo impegno nel self control. Che c'è alla grandissima nell'ignorarlo tout court. 
Laddove larvate concessioni al possibilismo del malaffare a sfondo sessuale gli avrebbero portato onore (e lui lo sa), tanto quanto larvate concessioni al possibilismo delle trame STASI avrebbero portato onore a lui e alla Chiesa che rappresenta. 

Invece lo ignora, proprio come ognuno di noi ignorerebbe (nella più rosea e caritatevole delle ipotesi) il vicino di casa che - sa solo lui perchè - si fosse convinto che il suo congiunto lo facemmo sparire noi... 

Eutidemo

Ciao Claudia K. :)
Non lo sapevo mica che papa Francesco fosse un "gesuita"; la cosa mi sorprende moltissimo!
Però, più che un "gesuita", a volte mi sembra un "parroco di campagna" che ha alzato un po' il gomito, come in questo breve videoclip:
***
Affermazione, questa, che, anche se era soltanto una "battuta", non solo è in contrasto col "Vangelo", ma anche con il "Codice Penale"; perchè reagire con una "aggressione fisica" ad una "aggressione verbale", costituisce un reato!
Pensa a tutti quei bulli "babbei" che, magari, lo hanno preso sul serio!
***
Quanto al fatto che "Bergoglio non accordi una pubblica udienza per esporre una volta e per sempre le cognizioni vaticane in merito", secondo me la cosa è spiegabilissima.
Ed infatti:
- o Bergoglio non ha la più vaga idea di ciò che è successo, perchè lo hanno tenuto all'oscuro di tutto (onde evitare "a monte" il rischio di sue dichiarazioni poco opportune);
- oppure Bergoglio sa benissimo quello che è successo, ma capisce da sè che non è certo il caso di renderlo pubblico.
***
Ed infatti, non è vero, come scrivi tu, che "se fosse vera la teoria STASI...il Vaticano avrebbe da derivarne la consacrazione del proprio ruolo di vittima in nome dell'evangelizzazione!"
Ed infatti, evidentemente, tu non hai tenuto conto di alcuni passi dei miei precedenti interventi; dai quali risulta chiaramente che la Chiesa non aveva, e non ha, assolutamente interesse a rivelare i retroscena della vicenda (e, cioè, del perchè il Papa e/o alti prelati erano "ricattabili" dalla Stasi).
***
Quanto alle numerose cortine fumogene della disinformazione, io lo sapevo già da allora che dietro il rapimento e la connessa "fumisteria" c'era la STASI; ma, a distanza di più di 20 anni, Gunther Bohnsack, ex colonnello della STASI, me ne ha dato la prova con la sua esplicita confessione.
La "costruzione tedesca" di alcune frasi delle prime lettere, che io avevo sospettato già nel 1983, quindi, era evidentemente la sua!
***
Ciò non toglie, peraltro, che, oltre (certamente) alla STASI, siano stati coinvolti anche altri soggetti, molto più difficili da individuare; se non in via di mera ipotesi, come ho fatto io nei miei precedenti interventi!
***
Un saluto! :)
***

Claudia K

Citazione di: Eutidemo il 05 Aprile 2023, 07:05:25 AM
Non lo sapevo mica che papa Francesco fosse un "gesuita"; la cosa mi sorprende moltissimo!
Però, più che un "gesuita", a volte mi sembra un "parroco di campagna" che ha alzato un po' il gomito
Anch'io  rimasi molto sorpresa nell'apprendere, dopo i suoi primi discorsi pubblici (e dopo la scelta del nome), che avesse formazione  Gesuita.
Se ci riflettiamo, però, nulla al mondo poteva essere più politicamente funzionale di un habitus che evocasse l'aura francescana, notissima e stimatissima nel mondo intero. Ancor più dopo il fine teologo Ratzinger, che tanto aveva appagato la frangia integralista per quanto si era rivelata inidonea all'evangelizzazione delle masse.
Il puro politico (e finanche spietato) in Bergoglio è emerso da parecchi strappi del saio. Il video che hai postato è in perfetto stile salviniano e tutt'altro che evangelico, come dici e concordo: è il facilissimo parlare alla pancia del pueblo, giustificandone gli aspetti beluini, piuttosto che esortare ed educare al loro superamento.
Ma personalmente vidi il Gesuita nella sua lucidissima determinazione (so di averlo già detto in passato, da qualche parte) nell'intervista spietatamente glaciale dalla scaletta dell'aereo al ritorno da Filadelfia, che equivaleva alla decapitazione (assolutamente arbitraria e sommaria) di Ignazio Marino. (ci sono sicuramente i video su YT)
Per me fu cosa da brividi.
In pochissimi minuti toccai la violenza granitica e profonda di Bergoglio (non sono cattolica praticante e non riuscirei comunque ad esserlo, ma il catechismo qualche seme l'ha gettato).
Marino era reo di aver partecipato alla messa di Bergoglio a Filadelfia.
Tu hai mai visto qualche ministro del culto che non si feliciti della partecipazione alla messa anche del più esecrabile tra i figli di Dio? (e Marino non versava affatto in tale situazione).
Provo ancora gelo ogni volta che ci ripenso : Bergoglio, lungi dal felicitarsi che il fedele Marino avesse partecipato a quella sua messa, o semplicemente ignorare la cosa come avviene per la generalità dei partecipanti a una messa, ripetè stentoreamente e per ben due volte "non l'ho invitato io! E' CHIARO?".
Orrore puro.

Citazione di: Eutidemo il 05 Aprile 2023, 07:05:25 AM
Quanto al fatto che "Bergoglio non accordi una pubblica udienza per esporre una volta e per sempre le cognizioni vaticane in merito", secondo me la cosa è spiegabilissima.
Ed infatti:
- o Bergoglio non ha la più vaga idea di ciò che è successo, perchè lo hanno tenuto all'oscuro di tutto (onde evitare "a monte" il rischio di sue dichiarazioni poco opportune);
- oppure Bergoglio sa benissimo quello che è successo, ma capisce da sè che non è certo il caso di renderlo pubblico.
Non sottovaluto le tue ipotesi, e magari la sempliciotta sono io. Penso soltanto che - date per certe le capacità "politiche" di Bergoglio - a 40 anni di distanza dal fatto e con tutti i depistaggi intercorsi, gli sarebbe apparentemente semplicissimo chiudere il caso con reset generale che attestasse un definitivo (vero o falso non importa) "il Vaticano non ha avuto alcun ruolo in questa vicenda. Punto."
Dove lo "apparentemente" è dovuto al fatto (che da politico non può sottovalutare) che il solo riaprire questo discorso, stante il seguito mediatico conquistato da Pietro in 40 anni, si tradurrebbe nella aritmetica riapertura di totmila processi social-mediatici, che non avrebbero alcuna utilità concreta per la Famiglia Orlandi (come non ne hanno avuta in 40 anni), mentre impegnerebbero la "imputata" nel fronteggiare le balordaggini più astruse e screditanti, come ampiamente visto su maxi scala in altri settori, non ultima la pandemia, in cui la scienza si è di fatto trovata a doversi sedere a tavolino...persino con la casalinga sgrammaticata che fantasticava del microchip nell'ago del vaccino...
Noi comuni mortali ci arriviamo con ritardo e in base all'esperienza, ma...un lucidissimo e determinatissimo Gesuita...magari ci arriva prima e senza necessità di esperire!  ;)

Eutidemo

Ciao Claudia K. :)
Questa mi mancava proprio!
E, cioè, che, Bergoglio, lungi dal felicitarsi che Marino avesse partecipato ad una sua messa,  dichiarò disgustato: "Non l'ho invitato io! E' CHIARO?".
Sinceramente, dapprima non ci volevo credere; ma poi ho trovato il video che dici tu su YOUTUBE.
***
Trovo una dichiarazione del genere semplicemente ALLUCINANTE!!!
Ed infatti la "messa":
- non è certo un "cocktail" in giardino, al quale il padrone di casa può invitare chi vuole lui;
- bensì  è "la mensa" del Signore, a cui tutti possono partecipare senza dover essere invitati dal sacerdote officiante.
Il quale, comunque, dovrebbe invitare tutti, nessuno escluso, perchè la chiesa non è certo casa sua (come, invece, Bergoglio sembra credere)!
***
Anche tale comportamento, però, secondo me non è affatto tipico di un "vero" gesuita; il quale non commetterebbe mai una "gaffe" così grossolana!
Per cui, secondo me:
- o Bergoglio ha sbagliato Ordine (e pure mestiere);
- oppure l'Ordine dei Gesuiti ha preso una grossa cantonata a prenderlo tra i suoi!
***
Quanto al resto, date per certe le capacità "politiche" di Bergoglio - a 40 anni di distanza dal fatto e con tutti i depistaggi intercorsi:
- solo  "apparentemente" gli sarebbe risultato semplicissimo chiudere il caso dichiarando: "il Vaticano non ha avuto alcun ruolo in questa vicenda. Punto."
- però sarebbe stato "politicamente" molto "rischioso", perchè, se dopo tale sua dichiarazione fosse venuto fuori che, invece, il il Vaticano era coinvolto nella vicenda (come potrebbe prima o poi accadere), Bergoglio si sarebbe "bruciato" di brutto.
In certi casi è meglio tacere, anche a costo di suscitare sospetti, che fare dichiarazioni che poi possono essere smentite dai fatti!
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Un saluto! :)
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Claudia K

Citazione di: Eutidemo il 05 Aprile 2023, 16:45:03 PM
Sinceramente, dapprima non ci volevo credere; ma poi ho trovato il video che dici tu su YOUTUBE.
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Trovo una dichiarazione del genere semplicemente ALLUCINANTE!!!
Ecco, sì, credo sia l'aggettivo più adatto.
E mi fa immenso piacere constatare che tu guardi l'episodio con lo stesso sconcerto, perchè sai...a me non risulta un solo cattolico osservante  che abbia provato lo stesso nostro sconcerto, mentre  quel suo gettare fango urbi et orbi su Marino come "l'intruso molesto da cui dissociarsi" è qualcosa di radicalmente inconcepibile in ottica cristiana. 
(E per pietà cristiana sorvoliamo sul fatto  che nè lui nè i suoi predecessori n.q. abbiano sentito l'esigenza di spiegare come mai un delinquente conclamato come De Pedis fosse tumulato in territorio Vaticano (per la qual cosa occorre molto più che un "invito") , mentre lui si è sentito in diritto di decapitare pubblicamente Marino per la partecipazione alla sua messa, quando anche il più giovincello dei preti di campagna, alla domanda impertinente "perchè c'era Marino?" avrebbe risposto proprio quel che hai scritto tu in perfetto ossequio all'ottica cristiana : "è un figlio che è venuto alla Casa del Padre, dove ogni figlio è benvenuto e non occorre invito!". 

Citazione di: Eutidemo il 05 Aprile 2023, 16:45:03 PM
Anche tale comportamento, però, secondo me non è affatto tipico di un "vero" gesuita; il quale non commetterebbe mai una "gaffe" così grossolana!
Per cui, secondo me:
- o Bergoglio ha sbagliato Ordine (e pure mestiere);
- oppure l'Ordine dei Gesuiti ha preso una grossa cantonata a prenderlo tra i suoi!
Probabile che le tue spiegazioni in corsivo colgano pienamente nel segno, e dopotutto è normalissimo in qualunque contesto formativo che vi sia la personalità iperdotata e ipervotata ad un percorso, e quella mediocre o solo "campereccia" in senso letterale. 
Dalla wiki (voce <Papa Francesco>) : "Perito chimico[21], si è mantenuto per un certo periodo facendo le pulizie in una fabbrica e poi facendo anche il buttafuori in un locale malfamato di Córdoba.[22][23] In base a quanto dichiarato da lui stesso, ha avuto anche una fidanzata prima di intraprendere la vita ecclesiastica.[24]
Decide di entrare nel seminario di Villa Devoto e l'11 marzo 1958 comincia il suo noviziato nella Compagnia di Gesù". (alla soglia dei 30 anni, quindi). 
Credo sia molto diverso arrivare ai 30 anni da studente o collegiale delle scuole ignaziane o giungervi con la <università della strada> che a Bergoglio non è mancata. 
E in lui si vedono bene entrambe le matrici. 

Citazione di: Eutidemo il 05 Aprile 2023, 16:45:03 PM
gli sarebbe risultato semplicissimo chiudere il caso dichiarando: "il Vaticano non ha avuto alcun ruolo in questa vicenda. Punto."
- però sarebbe stato "politicamente" molto "rischioso", perchè, se dopo tale sua dichiarazione fosse venuto fuori che, invece, il il Vaticano era coinvolto nella vicenda (come potrebbe prima o poi accadere), Bergoglio si sarebbe "bruciato" di brutto.
In certi casi è meglio tacere, anche a costo di suscitare sospetti, che fare dichiarazioni che poi possono essere smentite dai fatti!
Mi sembra che non stiamo dicendo cose troppo diverse, solo che tu valuti prevalente la motivazione del non bruciarsi in caso di brutali rivelazioni opposte (ipotesi in cui non credo proprio più, dopo 4 decenni) e dalla quale potrebbe sempre preservarsi sostenenedo una verità inossidabile: Bergoglio nel 1983 era dall'altra parte del mondo! Per cui avrebbe gioco facilissimo nel dire "sono emerse verità che sono state taciute anche a me (versione che corroborerebbe la sua immagine di vittima di trame interne, di cui alla fine non ha fatto mistero nè lui nè Ratzinger). Mentre io valuto prevalente la motivazione del non dare il proprio assist alla rivivificazione degli sterilissimi processi mediatico/social che, oggi più che mai, equivalgono al pigiare con le proprie mani il tasto "on" del ventilatore del fango o della calunnia. 

E comunque: in qualche modo Bergoglio  ha già superato (brillantemente) anche la fase del silenzio che può generare sospetti dacchè  l'inchiesta sul caso è stata riaperta in gennaio per impulso Vaticano. 
E cosa vogliamo che emerga, da tale riapertura, se non il definitivo de profundis sulla vicenda, con tanto di blasonatissime deduzioni e conclusioni e firme? 
Che è poi l'unico modo per liquidare il problema confinandolo nelle "opportune sedi", e così evitando ogni chiaccchiericcio randomizzato  fino alla sua conclusione tombale. 

 :(


Eutidemo

Ciao Claudia K. :)
Non credo che Bergoglio avrebbe gioco "facilissimo" nel dire "sono emerse verità che sono state taciute anche a me";  poichè sarebbe senz'altro una versione che corroborerebbe la sua immagine di vittima di trame interne, ma se diventasse "troppo esplicito" al riguardo, i tessitori di trame interne potrebbero fargli fare la stessa fine di Benedetto XVI (se non addirittura quella di Giovanni Paolo I).
***
Però non escludo affatto che, come tu sostieni, sia stata "prevalente la motivazione del non dare il proprio assist alla rivivificazione degli sterilissimi processi mediatico/social che, oggi più che mai, equivalgono al pigiare con le proprie mani il tasto "on" del ventilatore del fango o della calunnia."
"It makes sense!"
 
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Un saluto! :)
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