La storia è una favola per i posteri?

Aperto da Pensarbene, 13 Dicembre 2023, 14:05:56 PM

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Pensarbene

Jürgen Ohler è un giornalista e scrittore tedesco. È autore del libro "Die Erfindung der Geschichte" (L'invenzione della storia), pubblicato nel 2014. Nel libro, Ohler sostiene che la storia è una menzogna, creata da vincitori e perdenti per giustificare i propri interessi.
Ohler sostiene che la storia è stata scritta da vincitori, che hanno cercato di creare un racconto positivo di se stessi e negativo dei loro nemici. I vincitori hanno avuto il potere di controllare la narrazione storica, e hanno usato questo potere per promuovere la propria agenda.
Ohler sostiene anche che la storia è stata scritta da perdenti, che hanno cercato di giustificare la propria sconfitta. I perdenti hanno spesso inventato storie per spiegare perché hanno perso, e per accusare i vincitori di ingiustizia.
Ohler sostiene che la storia è una costruzione sociale, e che è sempre soggettiva. La storia non è un resoconto accurato dei fatti, ma è una narrazione che riflette gli interessi e le convinzioni di coloro che la scrivono.

Ohler ha basato le sue tesi su una vasta ricerca storica. Ha esaminato documenti storici, opere letterarie e film. Ha anche intervistato storici e altri esperti.
Le tesi di Ohler sono state controverse. Alcuni storici hanno concordato con lui, sostenendo che la storia è una costruzione sociale. Altri storici hanno contestato le sue tesi, sostenendo che la storia è basata su fatti reali.
Indipendentemente da dove si stia dalla parte della controversia, il libro di Ohler ha stimolato un dibattito importante sulla natura della storia.

Io credo solo a ciò che è rimasto di materiale: monumenti, resti di città e insediamenti vari, reperti dal minuscolo al grande,documenti autentici e scritti autentici.
Il resto è pura costruzione culturale a posteriori e, come scrive Ohler , fatta in modo tale da metterlo nel posteriore ai perdenti.
Un esempio? Le piramidi di Giza!
Nessuno sa come e perché siano state costruite, per ordine di chi e da chi, in quanto tempo e in quale preciso periodo storico egizio.
Allora, che cosa si può dire di storico a tal proposito?
Ben poco, le vediamo,le possiamo toccare e esplorare,abbiamo qualche papiro in merito, qualche scritto e basta.
Nonostante questa miseria di cose reali, gIi storici e gli egittologi, in particolare, hanno scritto fiumi di parole e emesso una quantità industriale di studi  e di libri in materia.
cvd


Ipazia

La storia richiede un approccio ermeneutico che raccolga i reperti e li sappia decifrare, senza finzioni ipotetiche di esclusivo valore accademico-venale.

Dalle varie genesi e cosmogonie alla storigrafia mi pare che qualche progresso si sia fatto. Anche per merito del materialismo storico e della paleoantropologia che ne ha perfezionato le tecniche d'indagine.

La tentazione della postverità è sempre in agguato, soprattutto per eventi che incidono ancora, a distanza di tempo, nell'attualità politica. Ciò vale anche per le cronache del passato totalmente decorse. Qui si gioca l'onestà intellettuale dello storico e la sua abilità ermeneutica, come in ogni scienza che si rispetti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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