La "fake news" dei gladiatori da cinematografo.

Aperto da Eutidemo, 02 Dicembre 2024, 18:26:50 PM

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Eutidemo

Secondo Svetonio, il famoso saluto: "Ave imperator, morituri te salutant!" non era affatto pronunciata dai "gladiatori professionisti",  bensì dai "condannati alla pena capitale", i quali erano costretti a combattersi vicendevolmente fino alla morte; ma, almeno nella maggioranza dei casi, non erano affatto esperti nell'uso delle armi, e, quindi, durante i loro scontri, il pubblico usciva dall'arena per andare a fare colazione, trattandosi di uno spettacolo molto noioso.
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Ben diversamente, i "gladiatori professionisti", ben esperti nell'uso delle armi, avevano buone probabilità di andare in pensione incolumi , perchè il loro incontri non erano propriamente truccati, ma "quasi".
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Ed infatti i "lanisti" e le "scholae gladiatorum" non avevano alcun interesse a che i loro costosi ""gladiatori professionisti" ci lasciassero la pelle (con grave perdita dei loro investimenti finanziari), per cui la tecnica di combattimento loro impartita consisteva principalmente:
- nel far sembrare il più credibile, verosimile ed avvincente possibile  l'intero combattimento;
- nel far sembrare il più credibile e convincente possibile la prestazione del perdente (solo ferito, e pressochè quasi mai ucciso in combattimento).
In tal modo speravano che, nella maggior parte dei casi, quest'ultimo sarebbe stato risparmiato dalla folla.
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Ben conoscendo la mentalità imprenditoriale in qualunque epoca, di questo sarei già stato sicuro per conto mio! ;)
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In ogni modo George Ville, utilizzando le prove delle lapidi dei gladiatori del I secolo d.c., ha calcolato una mortalità media "tra tutti coloro che entravano nell'arena" di circa il 19/100 in tutta la loro carriera; tuttavia, tra il primo e secondo secolo, il rischio  di morte per i gladiatori sconfitti aumentò da 1/5 a 1/4, in tutta la loro carriera.
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Molto più alta, invece, era la mortalità degli "aurighi", poichè, in tal caso, essi erano spinti al rischio estremo dalla tifoseria delle varie fanatiche consorterie  blu, verde, rossa o bianca; e non c'era di mezzo nessun "profitto imprenditoriale" ( o quasi).
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