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Il voto delle donne del 1946

Aperto da viator, 12 Giugno 2019, 12:42:34 PM

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viator

Salve. Tra le mie riflessioni c'è la seguente : se, nelle elezioni politiche del 1946, non fosse stato presente (per la prima volta) il voto femminile, la storia della Repubblica sarebbe stata completamente diversa.
Il voto maschile avrebbe certo privilegiato la sinistra, preparando il futuro del Paese a :


  • una eventuale presa del potere eventualmente rivoluzionaria da parte dei comunisti e l'ungresso nel blocco sovietico o filosovietico;
  • oppure una guerra civile sobillata da USA ed URSS a favore delle rispettive zone di influenza;
  • oppure infine allo scontro diretto USA-URSS (anche se non credo che i destini italici avessero - per i vincitori - una simile importanza).

Il voto femminile invece produsse la nuova e reale prospettiva : il successo di un partito confessionale (Democrazia Cristiana) e trionfo degli interessi vaticani. Cosa ne pensate voi ? Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

Penso che sia una interpretazione corretta. Nel caso di assenza del voto femminile e quindi possibile successo della sinistra però credo che lo scenario sarebbe stato un'altro, diverso da quelli da te ipotizzati. Ovvero un colpo di stato e un governo autoritario simile a quello che c'era all'epoca in Spagna, con l'unione Sovietica neutrale e permanenza nella sfera d'influenza Usa.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Come fecero in Grecia: Prima Costantino poi i colonnelli. Come fecero in Iran contro Mossadek, insediando lo Scià. L'Italia era diventata colonia americana dopo Yalta e Togliatti, che lo sapeva, invitò tutti alla calma dopo l'attentato.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

odradek

viator:
Il voto femminile invece produsse la nuova e reale prospettiva : il successo di un partito confessionale (Democrazia Cristiana) e trionfo degli interessi vaticani. Cosa ne pensate voi ? Saluti.

o:
Jacopus e Ipazia ti han risposto come qualunque persona di buon senso e dotata di "senso storico" avrebbe fatto.
Appartenendo pure tu alla categoria di cui sopra mi risulta difficile pensare che sia stata posta la domanda conoscendone già la risposta sensata.

Quindi provo a riformulare la domanda in termini miei (ovvero da scimmia).
La domanda posta da te diventerebbe :

Assumendo nella componente femminile del corpo votante una percentuale di bigottismo ed aderenza ai dettati parrocchiali superiore a quella presente nel corpo elettorale maschile sarebbe lecito "imputare" alla "stupidità politica" dell' elettorato femminile il fatto che ci siamo ritrovati con 40 anni di dc ?

Se l'interpretazione scimmiesca è conforme a quel che la domanda chiedeva, alla luce delle considerazioni di Jacopus ed Ipazia la questione diventerebbe :

"Il bigottismo femminile ci ha salvato dalla guerra civile ? "

oppure più generalmente

"Le donne italiane ci han salvato da una seconda guerra civile ?"

viator

Salve odradek. Io ho dato la guerra civile solo come uno degli ipotetici sbocchi di una vittoria delle sinistre. Quindi il senso del mio quesito includeva anche tale ipotesi ma non risiedeva in essa.

Vedo che poi parli di termini come "stupidità politica" e "bigottismo".
Tali termini sono appunto tuoi e non miei. Particolarmente, il termine di "stupidità politica" risulterebbe ultra-arci discutibilissimo.

I partiti confessionali dovrebbero a mio parere venir vietati da sane Costituzioni.
Ma pure quelli ideologici ! (discorso collaterale che qui non tratto di certo).

La mia opinione "a posteriori" comunque è che la vittoria di un pur deprecabile "bigottismo" ci abbia salvati da mali ben più tragici.

Trovo infine che la tua (finta) autoidentificazione scimmiesca dopotutto ti faccia onore.
Vuol dire che sei abbastanza sicuro delle tue idee (indipendentemente dalla loro condivisibilità) da poterti permettere il lusso dell'autoironia. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

odradek

#5
v:
Vedo che poi parli di termini come "stupidità politica" e "bigottismo".
Tali termini sono appunto tuoi e non miei. Particolarmente, il termine di "stupidità politica" risulterebbe ultra-arci discutibilissimo.

o:
risulterebbero discutibilissimo\e le conclusioni a cui si giungerebbe affrontando il tema, non discutendo la efficacia e la "sostanza" del termine.

50\40 anni di dc, 20\30 di forza italia, ed un futuro leghista fan quasi un secolo e quasi un secolo costituisce un arco di tempo sufficiente a presupporre una fondamentale ignoranza (da cui scaturisce bigottismo e stupidità politica) come tratto comune del nostro corpo elettorale.

Se a queste considerazioni associ i dati sull'analfabetismo, sull'analfabetismo di ritorno ed i dati statistici sulla comprensione del testo da parte della popolazione votante mi sembra che di altro che ignoranza non si possa parlare. Sana e crassa ignoranza che conduce a bigottismo e stupidità politica.
Subendo la parte femminile dell'elettorato i noti processi di "segregazione culturale" a cui è stata sottoposta da secoli in Italia, risulta semplice associare ad essa una maggior percentuale di quelle "forze negative" di cui sopra riguardo le elezioni del 48.

Il fatto che non si possa più, attualmente -o nel corso degli ultimi 30 anni-, parlare di "segregazione culturale" -se non a livello accademico- e restando altissimi i tassi di analfabetismo di ritorno e di comprensione del testo, sposta la questione sulla constatazione che, attualmente, uomini e donne sono ugualmente ignoranti e "politicamente stupidi", quando prima le donne avevano il "privilegio" di esserlo perchè discriminate da secoli.
La questione è addirittura peggiorata.

v:
I partiti confessionali dovrebbero a mio parere venir vietati da sane Costituzioni.
Ma pure quelli ideologici ! (discorso collaterale che qui non tratto di certo).

o:
non lo tratti ma intanto la dichiarazione è stata fatta e quindi bisognerebbe decidere quale partito possa essere in grado di definirsi non-ideologico.
Siccome la risposta la conosco (nessuno) possiamo metterla pure nel discorso collaterale, che tanto sarebbe irresolvibile.

v:
La mia opinione "a posteriori" comunque è che la vittoria di un pur deprecabile "bigottismo" ci abbia salvati da mali ben più tragici.

o:
ah, quindi in fin dei conti totale concordanza  :)
p.s.: si potrebbe dire che ci siamo salvati per c. ?

viator

Salve odradek. Io ho affermato che sia l'espressione che il concetto di "stupidità politica" risultino discutibilissime, quindi non mi sono sbilanciato. Non perchè non abba mie opinioni in merito alla "maturità pseudodemocratica" dei miei compatrioti (per coerenza, io e te dobbiamo impersonalmente risultarne inclusi).
Ho una pessima opinione di tale "maturità" e sono d'accordo circa il maggioritario semianalfabetismo che tu hai evidenziato.
Comunque, dicevo, non mi sono sbilanciato unicamente per evitare di eventualmente offendere anche la parte più "sana" o "normale" delle categorie chiamate in causa.

Circa poi il "non lo tratti ma intanto la dichiarazione è stata fatta e quindi bisognerebbe decidere quale partito possa essere in grado di definirsi non-ideologico.

Siccome la risposta la conosco (nessuno) possiamo metterla pure nel discorso collaterale, che tanto sarebbe irresolvibile.", posso dirti che nessun partito politico in quanto tale è o potrebbe essere degno di fiducia.

Al proposito posso rimandarti alle qui sotto richiamate mie argomentazioni le quali - non molto stranamente,. vista la loro eccessiva originalità - nessuno ha mai ritenuto di commentare :

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/deliri-onirici-(r7p)/msg16808/#msg16808http://

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/deliri-onirici-2-di-2-(r7p)/msg16809/#msg16809http://


Scusa, ma per caso il tuo pseudonimo ("nickname") ha forse a che fare con le frecce ?
Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

odradek

e non è possibile commentare ora dato il tempo passato, quindi,:

Sulle premesse che fondano la R7P non ho la minima virgola cui eccepire.
Applaude entusiasta anche la scimmia perchè più di una volta ha dovuto assistere allo sconforto in cui il poveretto -sulla cui spalla dimora- veniva gettato ogniqualvolta era chiamato a decidere su questioni di cui non capiva assolutamente nulla e di cui, a volte, gli importava meno che niente essendo quest'ultimo niente, fonte occasionale del suo ruminare linguisticamente automatizzato.

L' impalcatura burocratica non mi sembra traballante, anche a seconda lettura, perchè analizzare più a fondo sarebbe oltre il sensato per l'ambito in cui siamo, in più la faccenda delle censure (e sopratutto dei gradi di disponibilità di esse a seconda di quale potere ne abbia la disponibilità) è la cosa più accattivante della faccenda, cui segue la questione della decadenza dalle cariche e la non riammissibilità.

L'unica cosa che non è chiara, riguarda il fatto di chi maneggi i corpi di polizia, ordine pubblico ed esercito, insomma, chi sia in grado di dar mano libera ai nostri ragazzi muniti di armi letali e quando, e perchè; lasciando il come necessariamente a loro discrezione perchè quando i ragazzi sono in giro non c'è verso di governarli e tendono ad agire per conto loro, qualcuno dice con buone ragioni, visto che la pelle è la loro.

     =============================================================

Detto questo ed approfittando del non inconsueto stato di letargia apatica in cui la scimmia sembra cadere passiamo al discorso generale.

Tu hai dato una apprezzabilissima versione di organizzazione statale, hai dato quindi un modello di stato. Ne hai dato le motivazioni (coindivise da me in toto) e sulla base di queste hai estratto un modello ideale.
Le organizzazioni statali, nella mia concezione, sono l' impalcatura che il sistema di produzione e redistribuzione dei beni costruisce per la sua autoreplicazione, e che viene storicamente modificato dalle trasformazioni che questo sistema subisce.

Lo stato nasce come "gestione" delle diverse istanze sociali che il sistema di produzione e redistribuzione dei beni crea e che in qualche modo (esistono infinite teorie per questo) vengono composte in sistemi più o meno dinamici che appunto dovrebbero corrispondere a ciò che intendiamo modernamente per stato.

La R7P nasce come istanza referendaria.
Ora, pensi tu razionalmente (al di là della metafora onirica) che una organizzazione statale possa prevedere al suo interno un meccanismo legale (nel tuo esempio il meccanismo referendario) in grado di disintegrare la sua struttura ?
Ovviamente no.
Quindi l'unica via sarebbe quella rivoluzionaria (3f, festa, farina e forca -al contrario però molto al contrario... facendo però moltissima attenzione a non svegliar la scimmia nominando ste cose) perchè l'instaurazione di uno stato "ideale" che presuppone la dissoluzione di uno stato reale può solo avvenire attraverso quella via.

odradek è il nome del più piccolo personaggio immaginario protagonista del più breve tra i racconti di Kafka

Domenico

Citazione di: viator il 12 Giugno 2019, 12:42:34 PM
Salve. Tra le mie riflessioni c'è la seguente : se, nelle elezioni politiche del 1946, non fosse stato presente (per la prima volta) il voto femminile, la storia della Repubblica sarebbe stata completamente diversa.
Il voto maschile avrebbe certo privilegiato la sinistra, preparando il futuro del Paese a :


  • una eventuale presa del potere eventualmente rivoluzionaria da parte dei comunisti e l'ungresso nel blocco sovietico o filosovietico;
  • oppure una guerra civile sobillata da USA ed URSS a favore delle rispettive zone di influenza;
  • oppure infine allo scontro diretto USA-URSS (anche se non credo che i destini italici avessero - per i vincitori - una simile importanza).

Il voto femminile invece produsse la nuova e reale prospettiva : il successo di un partito confessionale (Democrazia Cristiana) e trionfo degli interessi vaticani. Cosa ne pensate voi ? Saluti.

col voto del '46 si scelse tra monarchia o repubblica, ancora non si sapeva se vi sarebbe stata una storia della Repubblica. Col ruolo svolto dalle donne nella resistenza fu consequenziale e meritato il loro diritto di voto. I motivi della DC al governo ci portano OT e, appunto, richiederebbero uno spazio a parte; motivi che poco centrano con il suffragio del voto.

viator

Salve Domenico. Il  '46 va inteso come l'anno in cui venne conferito - da quel momento in avanti - il diritto di voto alle donne, non l'anno in cui il loro esprimersi salvò o condannò il Paese.

Scusa ma parlare di ruolo attivo delle donne nella Resistenza mi fa proprio trasecolare. Ovvio che il mito resistenziale non chieda di meglio che inventarlo per esaltarlo ma in realtà durante la Resistenza la donna italiana continuò - stavolta in veste pseudopartigiana - a svolgere il proprio ruolo patriarcale di compagna, serva, collaboratrice, imitatrice od altro  del proprio uomo, quali che fossero i panni che questi vestiva in tali circostanze. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Domenico

Citazione di: viator il 09 Luglio 2019, 17:00:29 PM
Salve Domenico. Il  '46 va inteso come l'anno in cui venne conferito - da quel momento in avanti - il diritto di voto alle donne, non l'anno in cui il loro esprimersi salvò o condannò il Paese.

Scusa ma parlare di ruolo attivo delle donne nella Resistenza mi fa proprio trasecolare. Ovvio che il mito resistenziale non chieda di meglio che inventarlo per esaltarlo ma in realtà durante la Resistenza la donna italiana continuò - stavolta in veste pseudopartigiana - a svolgere il proprio ruolo patriarcale di compagna, serva, collaboratrice, imitatrice od altro  del proprio uomo, quali che fossero i panni che questi vestiva in tali circostanze. Saluti.

sicuramente ci saranno state anche il tipo di donne che descrivi, ma è evidente che il diritto si estende a tutte. A ben vedere, tutti i diritti fondamentali estesi a tutti, mai sono scaturiti dal sacrificio di tutti.

Ipazia

Citazione di: viator il 09 Luglio 2019, 17:00:29 PM
Scusa ma parlare di ruolo attivo delle donne nella Resistenza mi fa proprio trasecolare. Ovvio che il mito resistenziale non chieda di meglio che inventarlo per esaltarlo ma in realtà durante la Resistenza la donna italiana continuò - stavolta in veste pseudopartigiana - a svolgere il proprio ruolo patriarcale di compagna, serva, collaboratrice, imitatrice od altro  del proprio uomo, quali che fossero i panni che questi vestiva in tali circostanze. Saluti.

Anch'io trasecolo di fronte a certe banalizzazioni della storia. Ma, come diceva il benemerito maestro Manzi: non è mai troppo tardi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Ipazia. Purtroppo per tutti (compresi gli estimatori del romanzo storico d'appendice, dei quali tu certo non fai parte) la Storia è assai più spesso banale che celebrativa di miti creati a posteriori. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Domenico

Citazione di: viator il 09 Luglio 2019, 21:17:44 PM
Salve Ipazia. Purtroppo per tutti (compresi gli estimatori del romanzo storico d'appendice, dei quali tu certo non fai parte) la Storia è assai più spesso banale che celebrativa di miti creati a posteriori. Saluti.

non penso sia una questione di banalità, non stiamo valutando un Picasso o un Van Gogh rispetto a un caricaturista delle Ramblas di Barcellona. Qui o neghi o prendi atto.

viator

Salve Domenico. Scusami. Non capisco cosa dovrei eventualmente negare o di cui dovrei eventualmente prendere atto. Se vuoi, spiegami. Saluti
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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