Il "paradosso balistico" dell'omicidio di Kennedy

Aperto da Eutidemo, 07 Marzo 2024, 17:38:50 PM

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Eutidemo

Come è noto, sull'omicidio di J.F.Kennedy:
- circolano le "versioni circostanziali" più diverse;
- sono state formulate le "teorie dietrologiche" più svariate.
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Tuttavia io non ho la benchè minima intenzione di entrare nel merito di tali "diatribe", bensì, soltanto, di mettere in evidenza quello che, almeno a me, sembra un po' un "paradosso circostanziale" circa le modalità dell'omicidio; il quale, però, non mi pare che sia stato ancora rilevato da nessuno, e che, anzi, è in contrasto con le ricostruzioni ufficiali.
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Ed infatti, secondo le conclusioni della commissione Warren,  Oswald, sparò un "presunto" primo colpo di fucile ,  che "andò a vuoto" a poca distanza dal bersaglio, ma il cui rumore, secondo le concordi testimonianza dei presenti, fu sentito da tutti; sebbene non ci sia piena concordanza circa la sequenza cronologica degli eventi, e, cioè, se quel rumore di fucile coincidesse con un primo "colpo andato a vuoto", oppure con un primo "colpo andato a segno".
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Al riguardo, osservo quanto segue:
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A)
MANCANZA DI REAZIONI DEL BERSAGLIO E DELL'AUTISTA AL PRIMO "PRESUNTO" COLPO ANDATO A VUOTO.
In tal senso, si consideri quanto segue:
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1)
Qualora, tale "presunto" primo colpo di fucile, fosse davvero "andato a vuoto", sarebbe stato comunque udito benissimo anche da Kennedy e dal suo autista (in quanto sparato da una distanza tra i 50 e gli 80 metri); il Presidente, anzi, oltre al rumore dello sparo, avrebbe sentito senz'altro anche il fischio della pallottola che sfrecciava a poca distanza da lui.
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Kennedy, inoltre, visto che il proiettile era un calibro 6,5x52mm, molto probabilmente avrebbe sentito il "bang sonico" del colpo a vuoto "non a distanza", ma proprio "vicino alle sue orecchie"; ed infatti quando un proiettile, durante la sua traiettoria supera la barriera del suono, produce un forte rumore definito "bang sonico", che giunge principalmente all'orecchio di chi è vicino al "bersaglio" (o è addirittura lui il "fallito bersaglio").
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Questo posso confermarlo per esperienza personale, come da me raccontato nel POST di cui al seguente LINK.
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Peraltro, secondo la ricostruzione della Commissione, passarono circa  "due secondi" prima che Oswald sparasse di nuovo; ed infatti, come io stesso posso pure confermare personalmente, è quello il tempo che ci vuole per ricaricare il colpo in canna con un fucile "bolt action" (cioè, ad "otturatore scorrevole girevole") come il Mannlicher Carcano Mod. 91, numero di matricola C2766, predisposto  per "camerare" i proiettili 6,5x52mm, usato da Oswald.(Però vedi NOTA 1)
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Ora, Kennedy aveva fatto la guerra, per cui sapeva benissimo che, quando ti accorgi che ti stanno sparando addosso, ed hai la fortuna di non essere stato "beccato" al primo colpo, la prima cosa da fare è di "portarsi immediatamente fuori tiro" appiattendosi in basso, e non certo continuare a salutare la folla in attesa del secondo colpo (come si vede nel filmato); per cui, se fosse vero che il primo colpo era stato sparato a vuoto, a mio parere Kennedy non può essere stato così "imbecille" da restare lì a fare da bersaglio per ben due secondi (che, in casi del genere, sono una eternità), ma si sarebbe gettato a capofitto sul tappetino del largo vano della sua vettura, trascinando con sè la moglie.
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Però non lo ha fatto!
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Di conseguenza, se mi è lecito fare una supposizione logica (non necessariamente rispondente alla realtà dei fatti), Kennedy non ha affatto ricevuto nessuno "sparo di preavviso", ma "è stato colpito di sorpresa" sin dal primo colpo (seguito poi da altri due).
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2)
Per gli stessi motivi per i quali, al rumore del presunto primo "sparo a vuoto", Kennedy si sarebbe subito sdraiato sotto al sedile assieme alla moglie, a maggior ragione l'autista della sua vettura (anche secondo il protocollo di sicurezza) avrebbe dovuto <<immediatamente>> accellerare "sgommando" a tutta birra, per eludere successivi eventuali colpi; ed invece questo è avvenuto solo qualche secondo dopo, quando il Presidente era già stato ferito alla schiena, e, poi, in testa.
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Al riguardo i filmati non dicono molto, in quanto, all'epoca, erano privi di audio; per cui, secondo me, la ricostruzione della Commissione Warren, basata soprattutto sulle testimonianze dei presenti ed altri discutibili elementi, risulta quantomeno "opinabile".
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E' vero che la ricostruzione della Commissione era basata anche sui tre "bossoli" rinvenuti vicino al fucile da cui erano partiti i proiettili; ma, questo, secondo me, non costituisce affatto una "prova inconfutabile" che uno dei bossoli appartenesse ad un primo presunto proiettile indirizzato a Kennedy.
Ed infatti, in molti casi, per assicurarsi del perfetto funzionamento della loro arma, alcuni cecchini, "parecchio tempo prima dell'attentato", sparano un colpo di prova dalla finestra con il fucile munito di silenziatore, per attutire il rumore dello sparo al fine di non suscitare allarme o sospetti.
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Peraltro, se uno dei tre bossoli fosse appartenuto ad un primo presunto proiettile "indirizzato" a Kennedy, poichè:
- il colpo era stato sparato dall'alto verso il basso;
- la  Lincoln Continental di Kennedy era lunga e larga come un transatlantico;
il "proiettile" si sarebbe dovuto trovare conficcato da qualche parte nella sua carrozzeria, mentre, invece, non se ne è trovata la benchè minima traccia (nè lì, nel tratto di strada su cui era passata la macchina, o nel prato).
Per cui, o Oswald ha sparato il primo colpo ad occhi chiusi, sparando in aria, oppure la faccenda, almeno secondo me, non si spiega in alcun modo!
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In parole povere, trovare un terzo "bossolo", senza trovare il corrispondente terzo "proiettile" in prossimità dell'area del bersaglio, non dimostra niente; ovviamente, a meno che non mi sia sfuggito che, invece, esso era stato rinvenuto (cosa possibilissima, considerata la mole del materiale, che non mi è stato certo possibile esaminare integralmente).
In tal caso vi porgo le mie più sentite scuse per l'inesattezza, pregandovi di fornirmi la fonte attendibile da cui risulti l'eventuale ritrovamento del terzo proiettile. :)

Eutidemo

#1
B)
PERCHE' MAI IPOTIZZARE UN PRIMO PRESUNTO COLPO ANDATO A VUOTO, NONOSTANTE L'INSPIEGABILE MANCANZA DEL RITROVAMENTO DI TALE PROIETTILE, E DELL'ASSENZA DELLE OVVIE REAZIONI A TALE SPARO DELLA VITTIMA E DEL SUO AUTISTA?
Al riguardo, ammettendo che, comunque, già la mia prima ipotesi A) è di natura  "congetturale", devo riconoscere che la mia ipotesi B) lo è ancora di più; ed infatti quale interesse poteva mai avere la Commissione Warren a sostenere una tale tesi (successivamente confermata  dalla ricostruzione della "House Select Committee on Assassinations"), ammesso e non concesso che ce ne potesse essere uno?
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Tuttavia per un mero esercizio di "ragionamento balistico", voglio esporvi egualmente  anche la mia seconda "congettura"; la quale potrebbe spiegare le ragioni per le quali le autorità USA avrebbero interesse a sostenere la tesi di un "primo colpo andato a vuoto" (magari anche inventandosi il ritrovamento del terzo proiettile).
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1)
La vettura di Kennedy trasportava un "bersaglio in movimento"; per cui, per riuscire a fare centro al primo colpo, Oswald avrebbe dovuto essere in possesso di almeno "tre principali elementi di calcolo" (per non parlare dell'angolo di tiro, della temperatura, del grado di umidità dell'aria, della direzione del vento ecc.).
E cioè:
1)
La velocità del proiettile.
2)
La distanza del bersaglio.
3)
La velocità alla quale si muoveva il bersaglio.
Vale a dire, a titolo di esempio.
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Quindi, in tal caso, in linea teorica (e senza tenere conto di altri fattori, quali l'angolazione del tiro, la temperatura, il grado di umidità dell'aria, la direzione del vento ecc.), Oswald, per colpire Kennedy in una vettura che procedeva ad una velocità ipoteticamente "conosciuta" di 12 ms (cioè 43,2 kmh), se si fosse trovato in posizione "ortogonale" alla vettura avrebbe dovuto puntare il suo mirino circa "mezzo metro avanti" alla posizione di Kennedy nel momento della sua pressione sul grilletto.
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Però nessun "cecchino" che si rispetti, sceglierebbe mai un "punto di tiro ortogonale" per colpire un "bersaglio mobile"; poichè, ovviamente, questo si sposterebbe molto più velocemente nel suo "collimatore", rendendo, così, più difficile il tiro.
Come, credo, si possa capire dal seguente grossolano disegno:
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Ed infatti Oswald sparò in direzione della vettura scoperta che portava Kennedy, la quale procedeva lungo la "Elm street" a "velocità costante", dall'edificio della "Texas School"; cioè, praticamente, si può dire che gli sparò (quasi) "alle spalle", come si può rilevare dalla seguente immagine!
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Il che è confermato dall'angolazione del seguente foro d'entrata del proiettile:
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Ed infatti:
- il primo  proiettile, che colpì Kennedy alla schiena (senza considerare quello "presunto" andato a vuoto), gli uscì dalla gola, entrò nella schiena di Connally, gli perforò il torace, gli trapassò il polso destro, fratturando il radio e proseguì sino a fermarsi nella coscia sinistra del governatore.
- il secondo  proiettile che colpì Kennedy (senza considerare quello "presunto" andato a vuoto), lo prese invece alla testa causandone la morte.
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Però, mentre nel mio precedente grossolano disegno l'omino a sinistra spara alle spalle di quello a destra con "alzo zero" (cioè ad altezza d'uomo), per cui non deve fare nessun calcolo per colpire un bersaglio che fugge dritto davanti a lui, Oswald non si trovava affatto sulla strada alle spalle dell'auto di Kennedy, bensì al sesto piano della "Texas School", e, cioè, a 21 metri di altezza rispetto alla strada (ed anche leggermente angolato); per cui il movimento in avanti e la "velocità del bersaglio" avevano senz'altro la loro rilevanza.
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Ed infatti, come risulta dal mio seguente (altrettanto grossolano) disegno, se l'omino in C si sposta in avanti, varierà progressivamente in aumento la lunghezza dell'"ipotenusa" AC (radice quadrata della somma di AB al quadrato più BC al quadrato); cioè, il "cecchino" in A, dovrà allungare il tiro tenendo conto della velocità  dell'omino in C .
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Più "in concreto", il colpo  che ferì Kennedy e Connally seguì una traiettoria descritta da questa equazione:
z = 21,4 – tan(17°43'30") x
mentre il colpo alla testa del presidente seguì questa seconda equazione:
z = 21,4 – tan(15°21') x
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Quanto ai due parametri che identificano ciascuna equazione:
- il primo numero (21,4 metri) corrisponde all'altezza del punto da cui Oswald ha sparato;
- il secondo numero, tra parentesi, è l'angolo della canna del fucile.
Il segno "meno" descrive il fatto che si sta sparando dall'alto verso il basso.
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A dire il vero, per descrivere completamente le traiettorie avremmo bisogno di una seconda equazione, la quale prenda in considerazione la direzione della pallottola rispetto ai punti cardinali; ed infatti, fissando l'origine degli assi cartesiani al punto in cui si trovava Oswald, il primo dei due colpi che attinsero Kennedy, sparato a 26 gradi in senso orario rispetto al Nord, seguì questa traiettoria:
y = – tan(26°) x
Lo sparo "letale", invece, può essere descritto, invece, da questa funzione:
y = – tan(29°) x
Su una mappa della piazza, le due equazioni riproducono fedelmente la direzione dei due colpi.
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Ma tutto questo cosa significa?
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Secondo me potrebbe significare che le autorità americane non vogliono ammettere che "Oswald fece centro già dal primo colpo", per le seguenti ragioni:
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1)
Visti i calcoli di cui sopra, Oswald avrebbe dovuto necessariamente essere in grado di farli PRIMA dell'attentato, non potendo certo eseguirli sul momento, in assenza, all'epoca, di computer e di "anticipatometri".
***
Pertanto:
a)
Il percorso del corteo fu stabilito il 18 novembre e reso noto al pubblico la mattina del 22 Novembre; cioè, lo stesso giorno in cui Kennedy fu ucciso alle ore 12:30.
Perciò è poco probabile che Oswald abbia avuto il tempo di organizzare un perfetto attentato in così poco tempo; il che potrebbe lasciar sospettare che ne fosse informato sin dal giorno 18.
b)
Quindi, un primo proiettile "andato a vuoto", poteva essere utile per suffragare la tesi del "colpo di aggiustamento", che è tipico di un "cecchino improvvisato"; e, in tal modo, stornare il sospetto che Oswald avesse potuto centrare Kennedy al primo colpo, in quanto preavvisato da "qualcuno".
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2)
Anche ammesso che i calcoli di cui sopra, Oswald abbia potuto farli, in fretta e furia, poco PRIMA dell'attentato, in ogni caso doveva essere in possesso di tutti "i dati necessari" per poterli eseguire.
E, in tal senso:
a)
- la "velocità delle munizioni" la conosceva senz'altro;
- la "distanza" da cui avrebbe sparato poteva calcolarla con relativa facilità;
- ma la "velocità del bersaglio", cioè della macchina del Presidente (e, soprattutto, che avrebbe viaggiato ad una determinata velocità costante, contro ogni protocollo di sicurezza), Oswald non poteva assolutamente conoscerla, a meno che qualcuno non gliela avesse rivelata in anticipo!
b)
Quindi, anche con riguardo a tale circostanza, un primo proiettile "andato a vuoto", poteva essere utile per suffragare la tesi del "colpo di aggiustamento", che è tipico di un "cecchino" che non conosca la velocità a cui procede il bersaglio; e, in tal modo, stornare il sospetto che Oswald avesse potuto centrare Kennedy al primo colpo, in quanto preavvisato da "qualcuno" della velocità della sua monumentale Lincoln Continental.
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3)
Infine, occorre rammentare che, nel caso di Kennedy, vennero omesse varie cautele che già dagli anni trenta venivano prese in quasi tutti i "cortei presidenziali".
E cioè:
a)
Non potendo controllare tutti gli edifici lungo il percorso, si prestava particolare attenzione a quelli agli angoli delle curve; che, per i motivi sopra esposti, sono quelli più utilizzati dai cecchini.
Nessun controllo venne invece fatto alla "Texas School"; la quale costituiva una piattaforma ideale per un cecchino (anche considerando che mi pare che Oswald lavorasse lì).
b)
Peraltro, in tal punti "critici" del percorso, vengono solitamente piazzati degli "hunter killer"; cioè dei "cecchini anti-cecchini", che, da altri edifici accortamente scelti, possano rispondere al fuoco di un eventuale attentatore.
Però, nel caso dell'imboscata a Kennedy, non sembra che fosse stato disposto sul percorso nessun "hunter killer"; ed infatti, anche ammesso che si siano sentiti altri spari provenienti da altre direzioni (come molti sostengono), nessun proiettile risultò sparato in direzione della "Texas School" da cui aveva sparato Oswald.
c)
Pertanto, anche con riguardo a tale circostanza, un primo proiettile "andato a vuoto", poteva essere utile per suffragare la tesi del "colpo di aggiustamento", che è tipico di un "cecchino" isolato; il quale avesse agito di sua iniziativa, senza far parte di nessun complotto.
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CONCLUSIONE
Come premesso, ribadisco che le mie sono soltanto congetture basate sulle circostanze degli eventi; però, per correttezza d'informazione, devo doverosamente far presente che esse non concordano con la maggior parte delle ricostruzioni (ben più autorevoli delle mie) effettuate da altri.
E, questo, soprattutto per quanto concerne il numero di colpi sparati da Oswald.
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NOTA 1
Durante le indagini dell'House Select Committee on Assassinations (1976–1978), i due procuratori principali del comitato, Robert Blakey[e Gary Cornwell, furono autorizzati a sparare con il fucile dell'assassinio in un poligono dell'FBI. I procuratori volevano verificare la velocità pratica del meccanismo di ripetizione ordinaria. Blakey riuscì a sparare due colpi in 1,5 secondi, Cornwell fece lo stesso in 1,2. L'esperimento tendeva a verificare la plausibilità della teoria per cui Oswald per l'eccitazione possa aver puntato e sparato, invece che mirato e sparato. Alcuni critici della Warren Commission avevano asserito che non fosse possibile sparare con il Carcano in meno di 2,3 secondi. Tanto il test della CBS quanto quello della HSCA dimostrarono alla fine che questa asserzione non era esatta.
Al riguardo, almeno secondo me, a parte l'assurda teoria per la quale Oswald possa "aver puntato e sparato", invece che "mirato e sparato", riuscendo lo stesso a colpire un bersaglio in movimento dai 50 verso gli 80 metri di distanza, personalmente non riuscirei mai a sparare due "validi" colpi consecutivi con un fucile "bolt action" in un secondo e mezzo (e, tantomeno, in 1,2 secondi).
Per cui Robert Blakey[e Gary Cornwell, se hanno raccontato il vero, meriterebbero di essere inseriti nel "GUINESS DEI PRIMATI", per la loro eccezionale "performance".