Il fascismo: come tendono ad evolvere col tempo alcune "idee"!

Aperto da Eutidemo, 26 Agosto 2019, 06:46:33 AM

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Eutidemo

A differenza dei singoli esseri umani, a volte alcune idee nascono tonde,  ma poi muoiono quadrate, e così fu anche, sotto molti aspetti, per il fascismo; speriamo che non sia così per i suoi "surrogati" attuali.
Tuttavia io non credo che valga la pena di rischiare il BIS; sia pure sotto forme storiche, ovviamente, molto diverse.
Ad esempio:

1)
Al suo esordio, nel 1919, Mussolini proclamò:
"Per questo noi vogliamo, per il problema politico, il suffragio universale a scrutinio di lista regionale con rappresentanza proporzionale, voto ed eleggibilità anche per le donne."(Principi enunciati da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 all'atto di fondazione del Fascismo, durante l'adunata di piazza San Sepolcro a Milano).
***
Negli anni trenta, invece, a quanto pare il suo pensiero ebbe un'evoluzione in senso leggermente diverso:
"Il fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come dev'essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l'idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno *, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti." (BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))
* Notare "Uno" scritto con la maiuscola, così come nel testo originale.

2)
Al suo esordio, nel 1919, Mussolini proclamò:
"L'istituzione di una milizia con compiti esclusivamente difensivi ed una politica estera nazionale intesa a valorizzare nelle competizioni pacifiche della civiltà la nazione italiana nel mondo." (Principi enunciati da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 all'atto di fondazione del Fascismo, durante l'adunata di piazza San Sepolcro a Milano).
Ed inoltre che: "Il fascismo dichiara di opporsi all'imperialismo degli altri popoli a danno dell'Italia e all'eventuale imperialismo italiano a danno di altri popoli." (Principi enunciati da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 all'atto di fondazione del Fascismo, durante l'adunata di piazza San Sepolcro a Milano).
***
Negli anni trenta, invece, a quanto pare il suo pensiero ebbe un'evoluzione in senso leggermente diverso:
"Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla. Tutte le altre prove sono dei sostituti, che non pongono mai l'uomo di fronte a se stesso, nell'alternativa della vita e della morte". (BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))
"Per il fascismo la tendenza all'impero, cioè all'espansione delle nazioni, è una manifestazione di vitalità; il suo contrario, o il piede di casa, è un segno di decadenza: popoli che sorgono o risorgono sono imperialisti, popoli che muoiono sono rinunciatarii."(BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))

***
Analoghe "evoluzioni" ci furono in materia di libertà di pensiero, di stampa, di religione, di eguaglianza (razziale, sessuale ecc.)ecc.; ma non allarghiamoci troppo!

Un saluto a tutti! :)

Ipazia

Come insegna il buon Marx, limitarsi alla sovrastruttura non aiuta a capire le vicende storiche. Mussolini nasce socialista e il fascismo nelle intenzioni iniziali è una specie di "socialismo in un paese solo". Almeno a livello ideologico, perchè nei fatti deve tener conto degli interessi di agrari e industriali che lo foraggiano contro il socialismo doc divenuto nel frattempo, dopo il 17, comunismo. Evoluzione non dissimile da quella del PCI-PDS-PD che continuò a manovrare l'elettorato di sinistra facendo passare tutte le peggiori schifezze dei "poteri forti", tanto in campo nazionale che internazionale, in pace e in guerra.

Anche il nazional-socialismo ebbe un decorso analogo e Mussolini fu una guida suprema per Hitler nella sua strategia di presa del potere con metodi "democratici". Oggi non è possibile utilizzare quelle strategie di presa del potere per definire il fascismo. Ma se proprio dobbiamo definirlo non c'è nulla da inventare perchè il terribile è già accaduto. Si chiama Mercato Globale ed è arcobaleno, non avendo alcuna preferenza cromatica perchè tutte le ha sussunte al suo potere. Potere di definire anche il concetto stesso di libertà, tanto caro all'antifascismo d'antan.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 26 Agosto 2019, 06:46:33 AM
A differenza dei singoli esseri umani, a volte alcune idee nascono tonde,  ma poi muoiono quadrate, e così fu anche, sotto molti aspetti, per il fascismo; speriamo che non sia così per i suoi "surrogati" attuali.
Tuttavia io non credo che valga la pena di rischiare il BIS; sia pure sotto forme storiche, ovviamente, molto diverse.
Ad esempio:

1)
Al suo esordio, nel 1919, Mussolini proclamò:
"Per questo noi vogliamo, per il problema politico, il suffragio universale a scrutinio di lista regionale con rappresentanza proporzionale, voto ed eleggibilità anche per le donne."(Principi enunciati da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 all'atto di fondazione del Fascismo, durante l'adunata di piazza San Sepolcro a Milano).
***
Negli anni trenta, invece, a quanto pare il suo pensiero ebbe un'evoluzione in senso leggermente diverso:
"Il fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come dev'essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l'idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno *, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti." (BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))
* Notare "Uno" scritto con la maiuscola, così come nel testo originale.

2)
Al suo esordio, nel 1919, Mussolini proclamò:
"L'istituzione di una milizia con compiti esclusivamente difensivi ed una politica estera nazionale intesa a valorizzare nelle competizioni pacifiche della civiltà la nazione italiana nel mondo." (Principi enunciati da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 all'atto di fondazione del Fascismo, durante l'adunata di piazza San Sepolcro a Milano).
Ed inoltre che: "Il fascismo dichiara di opporsi all'imperialismo degli altri popoli a danno dell'Italia e all'eventuale imperialismo italiano a danno di altri popoli." (Principi enunciati da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 all'atto di fondazione del Fascismo, durante l'adunata di piazza San Sepolcro a Milano).
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Negli anni trenta, invece, a quanto pare il suo pensiero ebbe un'evoluzione in senso leggermente diverso:
"Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla. Tutte le altre prove sono dei sostituti, che non pongono mai l'uomo di fronte a se stesso, nell'alternativa della vita e della morte". (BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))
"Per il fascismo la tendenza all'impero, cioè all'espansione delle nazioni, è una manifestazione di vitalità; il suo contrario, o il piede di casa, è un segno di decadenza: popoli che sorgono o risorgono sono imperialisti, popoli che muoiono sono rinunciatarii."(BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))

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Analoghe "evoluzioni" ci furono in materia di libertà di pensiero, di stampa, di religione, di eguaglianza (razziale, sessuale ecc.)ecc.; ma non allarghiamoci troppo!

Un saluto a tutti! :)

Il punto, Eutidemo, è che una cosa sono le idee (O meglio la propaganda), un'altra cosa sono gli interessi. Sia fascismo che nazismo (ma anche gli altri regimi illiberali che hanno dominato in Europa) sono la risposta che molte nomenklature del potere hanno dato alla crescita del pensiero socialista.
E' evidente che sull'onda dell'intuizione di Tomasi di Lampedusa per cui "Per far si che nulla cambi, bisogna far si che tutto cambi", a questi interessi conveniva sposare certi principi di ispirazione socialista per costruire la loro controrivoluzione. Che poi la forza di alcuni dittatori, in particolare Hitler, abbia fatto sfuggire di mano la situazione a quegli stessi interessi, quello è un altro discorso.
Un saluto

Eutidemo

Ciao Ipazia. :)
Quanto ai poteri forti", tanto in campo nazionale che internazionale, nonchè al "Mercato Globale" controllato dalla Finanza Mondiale ecc., trovo penoso che gli attuali (più o meno inconsapevoli) emuli del pensiero "sovran-popul-post-fascista", non  facciano altro che riesumare, probabilmente senza neanche rendersene conto, la vecchia, vieta, polverosa e sciocca propaganda che consentì al fascismo ed al nazismo di abbindolare le masse per poi assumere il potere assoluto (quello sì, davvero "forte", anche capitalisticamente parlando).

***
Visto che siamo nel settore storico, senza entrare in sterili polemiche, ti riporto solo qualcuna delle dozzine di dichiarazioni mussoliniane, le quali, con solo qualche semplice ritocco ed aggiornamento, potrebbero essere oggi  benissimo pronunciate da un qualsiasi sovranpopulista nostrano o  estero (come, di fatto, è accaduto).

***
1)
"Il Fascismo non crede alla vitalità e ai principi che inspirano la Società delle Nazioni, che è una specie di santa alleanza delle Nazioni plutocratiche del gruppo franco-anglo-sassone per garantirsi - malgrado inevitabili urti d'interessi - lo sfruttamento della massima parte del mondo." (MUSSOLINI. "Secondo discorso di M. a Trieste, 6 febbraio 1921").

2)
"Non si può fare a meno di essere intransigenti contro le forze democratiche, massoniche, demagogiche, plutocratiche della finanza mondiale che tentano di accerchiare il Partito". (MUSSOLINI "Discorso pronunciato a Palazzo Littorio, il 7 Aprile 1926)

3)
"In realtà noi siamo in guerra dal giorno in cui alzammo contro il mondo democrati­co-capitalistico mondiale la bandiera della nostra rivoluzione che allora era difesa da un pugno di uomini; sa quel giorno il mondo del liberalismo, della democrazia, della plutocrazia è nostro nemico" (MUSSOLINI "DISCORSO ALLE GERARCHIE DELLE FEDERAZIONI DEI FASCI DELL'URBE del 23 Febbraio 1941")

A noi! :)

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Sono d'accordo soltanto in parte sul fatto che sia il fascismo che il nazismo siano state soltanto la risposta che molte nomenklature del potere hanno dato alla crescita del pensiero socialista; ed infatti, sono state indubbiamente loro che hanno evocato i demoni del nazifascismo (per contrastare il socialismo ed il liberalismo), il quale, però, ha poi assunto una diabolica vita propria. >:(
Altro che che Gattopardo!
Per avere un'idea di questo, ti suggerisco la visione del bellissimo film di Luchino Visconti Götterdämmerung.
https://www.youtube.com/watch?v=9J8PAQ5Wwak
Un saluto :)

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 26 Agosto 2019, 14:22:57 PM
Ciao Anthony. :)
Sono d'accordo soltanto in parte sul fatto che sia il fascismo che il nazismo siano state soltanto la risposta che molte nomenklature del potere hanno dato alla crescita del pensiero socialista; ed infatti, sono state indubbiamente loro che hanno evocato i demoni del nazifascismo (per contrastare il socialismo ed il liberalismo), il quale, però, ha poi assunto una diabolica vita propria. >:(
Altro che che Gattopardo!
Per avere un'idea di questo, ti suggerisco la visione del bellissimo film di Luchino Visconti Götterdämmerung.
https://www.youtube.com/watch?v=9J8PAQ5Wwak
Un saluto :)

Infatti, Eutidemo, io non ho detto che sono state solo una risposta della nomenklatura. Diciamo che i germi erano presenti nella società, le nomenklature poi hanno fatto crescere questi germi per usarli contro il socialismo, e poi a un certo punto i germi hanno preso il controllo e hanno fatto quello che gli pareva.
Un saluto.

Ipazia

Ciao Eutidemo

Guarda che Mussolini, tralasciando la retorica aggettivante, aveva perfettamente ragione nel denunciare il sistema imperialistico liberal-liberista in cui l'Italia cercava, buona ultima, di trovare tra sanzioni e impedimenti, il suo posto al sole. L'apprendistato socialista di Mussolini gli aveva dato strumenti critici corretti contro il Finanzcapitalismus della sua epoca. Il modello social-nazionale aveva certamente alla sua sinistra un nemico nel socialismo anticapitalistico internazionalista, ma alla sua destra doveva confrontarsi con un nemico ancora più forte, il liberal-liberismo "globalista" e "democratico" in cui l'Italia continuava a fare la parte del vaso di coccio. E la Germania del vaso sbriciolato dalla pace di Versailles.

Mutatis mutandis, la storia non cambia, con l'Italia ridotta a discarica, in conto Europa, dell'esubero demografico africano, in cambio di petrolio, miniere, affari e aree valutarie in cui l'Italia continua a fare la parte del vaso di coccio, arrendevole e "accogliente", di fronte al neocolonialismo globalizzato in cui i più pericolosi per i nostri interessi sono proprio i rimasugli del veterocolonialismo europeo (vedi Libia) intoccabile in quanto CE.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 27 Agosto 2019, 11:27:53 AM


Mussolini, tralasciando la retorica aggettivante, aveva perfettamente ragione nel denunciare il sistema imperialistico liberal-liberista

Ciao Ipazia, ma gli Agnelli e gli altri industriali che finanziavano il fascismo perché andasse a manganellare i lavoratori e i sindacati erano o non erano parte di questo "sistema imperialistico liberal-liberista?"

Ipazia

No, erano la parte nazionale del social-nazionalismo fascista. E avranno commesse a non finire dal regime. Il sovranismo fascista in economia funzionava come: il capitalismo in un paese solo. Bel sincretismo sociopolitico col bolscevismo maturo (la patria socialista). Mica si nasce socialisti per caso.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

paul11

Mi trovo abbastanza d'accordo con Ipazia e aggiungerei ...
Non credo affatto che i populismi attuali abbiano la forza, struttura organizzativa, finanziamenti, "poteri forti", da poter fare oggi "colpi di mano".

Il fascismo nacque ( e poi il nazismo) da eventi storico socialeconomici e culturali importanti.
1) finita la prima guerra mondiale e la comparsa dell"arditismo"
2) crisi delle sinistre pragmatiche parlamentari
3) la grande crisi economica statunitense(sempre loro)i cui venti arrivarono in Europa.

Il fascismo si divide nettamente in due periodi: movimentismo originario e poi il regime
Il grande errore fu di andare in guerra,con una struttura economica e sociale ,non parliamo poi militare, da terzo mondo, rispetto ai grandi imperialisti colonialisti(i cui disastri li pagheremo da allora fino a ...domani).
Non ultima vi erano anche pensatori fra cui filosofi antipositivisti,che aderirono almeno alla prima ora al fascismo per poi fuggirne (Croce in Italia ed Heidegger nel nazismo in Germania).

Mia madre, non certamente fascista, mi ricordava che però Mussolini fu il primo a dare pensioni e assegni famigliari..........e questo è tutto dire rispetto alle sinistre "assonnate"

Jacopus

#10
Non entro nel dibattito vero e proprio. Voglio solo affermare che il sistema pensionistico non fu istituito dal fascismo ma dal precedente sistema liberale, nel 1898. È un dato storico facilmente desumibile da un'infinità di fonti. Quello che ha fatto il fascismo, nel 1939, fu un ampliamento delle garanzie, attraverso ad esempio, la reversibilità della pensione alla moglie e ai figli minori, mentre prima era una rendita del solo avente diritto.
Inoltre, se quel regime ha azzeccato qualche mossa, oggettivamente, facendo un discorso da "partita doppia", le responsabilità del fascismo sono immense e si ripercuotono anche sul nostro presente:
1) leggi razziali, secondo le quali gli ebrei erano esclusi dalla vita associata. Tanto per dirne una: ai bambini, ripeto, ai bambini ebrei era vietata la frequenza scolastica.
2) uccisione e persecuzione dei dissidenti politici.
3) creazione di uno stato di polizia, con un doppio livello giuridico, secondo il quale i fascisti potevano essere giudicati con un metro diverso ( vedi attentatori di Matteotti).
4) creazione di una ideologia totalitaria che tendeva a reprimere e a incanalare ogni spazio creativo della società, secondo una visione in parte demagogica e in parte violenta.
5) partecipazione alla guerra, che causò, oltre a 500.000 morti italiani, la retrocessione dell'Italia da potenza media ed autonoma a potenza subordinata agli interessi degli Stati Uniti.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

#11
Tutto vero, Jacopus, ma confrontato con le politiche colonialiste e neocolonialiste delle "democrazie liberali" la partita doppia si allinea di molto. Soprattutto se consideriamo che la "partita doppia" dei sepolcri imbiancati democratici liberal-liberisti si è servita abbondantemente fino ad oggi, dal piano Condor all'Isis, di un doppio binario criminale per far fare il lavoro sporco a terzi. Puntando alfine, una volta spianato militarmente il dissenso, alla razionalizzazione del dominio attraverso il controllo mediatico che ha finito pure con lo spiazzare, datandola irreversibilmente, ogni forma pregressa di fascismo ideologico. Oggi l'"ebreo" è chi non è trendy e l'ambaradan social è più inesorabilmente concentrazionario di qualsiasi lager o gulag del passato.
.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Citazione di: Eutidemo il 26 Agosto 2019, 06:46:33 AM
"Il fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come dev'essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l'idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno *, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti." (BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))

"Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla. Tutte le altre prove sono dei sostituti, che non pongono mai l'uomo di fronte a se stesso, nell'alternativa della vita e della morte". (BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))
"Per il fascismo la tendenza all'impero, cioè all'espansione delle nazioni, è una manifestazione di vitalità; il suo contrario, o il piede di casa, è un segno di decadenza: popoli che sorgono o risorgono sono imperialisti, popoli che muoiono sono rinunciatarii."(BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))

Queste autodefinizioni del fascismo sono quasi perfette, espressioni di una pessima filosofia.

viator

Citazione di: baylham il 29 Agosto 2019, 14:28:48 PM
Citazione di: Eutidemo il 26 Agosto 2019, 06:46:33 AM"Il fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come dev'essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l'idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno *, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti." (BENITO MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI)) "Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla. Tutte le altre prove sono dei sostituti, che non pongono mai l'uomo di fronte a se stesso, nell'alternativa della vita e della morte". (BENITO MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI)) "Per il fascismo la tendenza all'impero, cioè all'espansione delle nazioni, è una manifestazione di vitalità; il suo contrario, o il piede di casa, è un segno di decadenza: popoli che sorgono o risorgono sono imperialisti, popoli che muoiono sono rinunciatarii."(BENITO MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))
Queste autodefinizioni del fascismo sono quasi perfette, espressioni di una pessima filosofia.

Secondo me si tratta degli ultimi bagliori illuministici interpretati inconsapevolmente da Egli in salsa nazionalpopolare.
Che poi la democrazia egualitaristica assembleare non potesse funzionare allora in Italia come non può funzionarvi tuttora ......beh, questa per me è una semplice verità "sputata". Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Il tutto è perfettamente aggiornabile come da topic:

Citazione di: Benito Mussolini
"Il fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come dev'essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l'idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno *, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti." (BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))

il Mercato, ovvero l'Uno della contemporaneità che ha sbaragliato tutti gli altri Uno riducendoli a sue ancelle.

Citazione di: Benito Mussolini"Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla. Tutte le altre prove sono dei sostituti, che non pongono mai l'uomo di fronte a se stesso, nell'alternativa della vita e della morte". (BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))
"Per il fascismo la tendenza all'impero, cioè all'espansione delle nazioni, è una manifestazione di vitalità; il suo contrario, o il piede di casa, è un segno di decadenza: popoli che sorgono o risorgono sono imperialisti, popoli che muoiono sono rinunciatarii."(BENITO  MUSSOLINI - LA DOTTRINA DEL FASCISMO  Istituto della Enciclopedia Italiana 1935-XIII (prima edizione: 1933-XI))

La competizione economica. Proseguimento della guerra e dell'impero con altri mezzi. Coi suoi bravi morti esodati, delocalizzati, truffati e falliti. E con guerre guerreggiate in prima persona o coi fantocci sponsorizzati. Cui si aggiungono innovative forme di invasioni.

Citazione di: Eutidemo
Queste autodefinizioni del fascismo sono quasi perfette, espressioni di una pessima filosofia.

Concordo
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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