Gli spari contro J.F.K.: test casalingo!

Aperto da Eutidemo, 19 Agosto 2019, 11:38:05 AM

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Eutidemo

Non ho qui la benchè minima intenzione di esaminare, nel suo complesso, l'intera vicenda dell'omicidio di J.F.Kennedy; anche perchè, sinceramente, non l'ho mai approfondita più di tanto, per cui non saprei proprio dire quale delle dodici ipotesi al riguardo (compresa quella ufficiale) sia la più plausibile.
Qui intendo soltanto soffermarmi un attimo sul tipo di arma che lo avrebbe ucciso, e cioè, sul fucile Mannlicher-Carcano-Parravicino 91/38 (e sui relativi spari) ; in verità, si tratta di un fucile italiano di tipo molto antiquato, che io non ho mai usato in vita mia, e che, in effetti, non mi sembra molto adatto per colpire un bersaglio in movimento.
Tuttavia occorre ricordare che, con l'ottica Amigues o quella Schleiber (come nella foto sotto), tale fucile venne usato sistematicamente dai nostri cecchini; ed anche, sembra, con notevole successo.

Ma parliamo della guerra 15/18!

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In ogni caso, trattandosi di un fucile "bolt action", cioè ad otturatore "girevole scorrevole", nel caso di colpi multipli (soprattutto con un bersaglio in movimento) occorre essere in grado di ricaricare molto velocemente l'arma dopo ogni colpo, senza staccare la guancia dal calcio e l'occhio dal "reticolo" dell'ottica; inoltre occorre anche riallineare immediatamente la canna, dopo il "rilevamento" dovuto al colpo precedente.

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Intendiamoci, che si trattasse di un fucile "bolt action" è perfettamente normale (a parte la vetustà dell'arma), perchè, per un insieme di ragioni che qui non merita di riportare, è il tipo di fucile preferito dai "cecchini"; personalmente, però, quando "moltissimi" anni fa me ne occupavo, nel caso di bersagli in movimento io ho sempre preferito fucili di tipo "semiautomatico", perchè si può replicare il colpo con maggiore velocità, e, soprattutto, non occorre caricare a mano il colpo successivo.

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Proprio per questo, possedendo anche adesso un fucile "bolt action", il cui funzionamento è sostanzialmente identico a quello che usò OSWALD, mi sono incuriosito nel guardare un documentario in cui veniva temporizzata la sequenza degli spari contro JFK.

Sembra che ci siano stati anche altri tre spari, forse provenienti da una direzione diversa da quella in cui si trovava Oswald; ma io non voglio entrare in tale diatriba, anche perchè dovrei prima approfondirla meglio.
Per limitarci, invece, ai tre spari della carabina di OSWALD, già "ad orecchio" i primi due mi sembravano un po' troppo ravvicinati; ed allora ho voluto fare una prova a fucile scarico...con il quale, ovviamente, i tempi di ricarica e di sparo a vuoto sono MOLTO più veloci.
Nonostante ciò, come potete vedere dall'immagine sotto, nella quale ho "sovraevidenziato" i miei finti spari in rosso, sopra quelli veri, il mio secondo sparo è avvenuto parecchio dopo il secondo sparo di OSWALD; il che mi sembra estremamente improbabile, perchè, a fucile scarico, anche un bambino sarebbe stato più veloce di lui.



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Inoltre ho notato un'altra anomalia.
Il rumore dello sparo di un'arma, anche se a sentirlo sembra UNO SOLO, in realtà è un rumore composto da tre fonti diverse:
1) rumori prodotti dal meccanismo di sparo ed espulsione dell'arma; 
2) rumori prodotti dall'espansione dei gas di sparo dell'arma nel momento in cui il proiettile ne fuoriesce (come quelli del tappo di champagne) 
3) rumori prodotti dal proiettile nell'aria (con eventuale BANG supersonico) e al momento dell'impatto.
Per cui, se si registrano acusticamente spari da direzioni diverse, il suono risulterà differente; soprattutto se esso proviene da armi e calibri diversi.
Ora, guardando la registrazione dei tre spari contro Kennedy di presunta provenienza OSWALD, noterete che il terzo ed il quarto hanno una ampiezza identica, che, però, è diversa dall'ampiezza del primo sparo.
Ed anche questo, secondo me, è un po' strano.
Sarebbe interessante ascoltare e vedere la fonometria degli altri tre spari, ma non riesco a trovarla.

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Ad ogni modo non intendo trarre alcuna conclusione dal mio test casalingo, che vale quello che vale. :D

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Un saluto a tutti. :)

anthonyi

Ciao Eutidemo, hai dato un taglio tecnico al tuo post. Personalmente io sono molto più interessato agli aspetti politici della morte di J.F.K., il classico qui prodest. La mia attenzione si accentra su quella discussa firma di JFK su un documento, che poi fu utilizzata per "legittimare" l'inizio della guerra in Vietnam. Per quanto ne sappiamo Kennedy, finchè era in vita, aveva sempre rifiutato di compiere atti che avrebbero comportato la compromissione militare degli USA in Vietnam, e questo nonostante le forti pressioni che subiva dagli ambiti militari.
Ti saluto

Eutidemo

Ciao Anthony.
Come avevo premesso,  il giallo dell'omicidio J.F.K. non l'ho mai approfondito più di tanto, per cui non saprei proprio dire quale delle dodici ipotesi al riguardo (compresa quella ufficiale) sia quella più plausibile.
Quanto al "cui prodest", indubbiamente, quello che tu indichi anche secondo me, è uno dei più "quotati"; però ce ne sono anche altri degni di considerazione.
In ogni caso, "cui prodest" a parte, secondo me il mandante più sospetto (probabilmente insieme ad altri), è Lyndon B. Johnson, in quanto, in una conversazione registrata da Arthur Schlesinger, Jacqueline Kennedy dichiarò di essere certa che a far uccidere suo marito era stato Lyndon Johnson; la cosa è stata resa nota a quasi cinquant'anni dai fatti dalla figlia di Jackie e John, perchè la madre non voleva che la notizia venisse divulgata se non dopo la sua morte.
Ed è anche noto, per ricollegarmi al tuo sospetto, che Lyndon Johnson fu il maggior responsabile dell'escalation nella guerra in Vietnam.
Però, ovviamente, niente di tutto questo costituisce una prova!
Un saluto :)

anthonyi

Ciao Eutidemo, Johnson era vicepresidente, quindi in termini di potere organizzativo non contava nulla. E' evidente che anche lui era una pedina del gioco, ma mai avrebbe potuto coordinarlo in toto. Un grande economista come J.K. Galbraith, che in effetti era il principale consulente economico del partito democratico a quei tempi, ha ripetutamente denunciato la singolare situazione degli USA con imprese private che producono nel settore bellico con rapporti strettissimi con i poteri dello stato, in un conflitto d'interessi che è il più grande che esista al mondo. Dalla sua analisi risultava che il Congresso pianificava gli armamenti in maniera tale da raggiungere i livelli ottimali nel giro di 10 anni. A quel punto si poneva il problema, perché dopo 10 anni gli arsenali erano pieni, e quindi non si potevano più giustificare le alte spese avute per quei 10 anni. Certo se c'era una guerra, allora il discorso cambiava, e guarda un po', in un modo o nell'altro gli USA si sono trovati a fare una guerra con cadenza decennale, fino all'ultima successiva all'11 settembre.
Un saluto.

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Anche io avevo scritto che Johnson, sempre ammesso che fosse davvero coinvolto, avrebbe probabilmente agito insieme ad altri, perchè era una cosa che non sarebbe stato in grado di gestire da solo; quindi non è affatto da escludere che avrebbero potuto essere coinvolte "anche" le industrie degli armamenti, vista la successiva "escalation" militare in Vietnam sotto il suo governo.

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Ed ed infatti è vero che il Congresso aveva pianificato un riarmo decennale, proprio su pressione di tali industrie; per cui, in caso di mancata "escalation" del conflitto, sarebbe stato difficile spiegare le ragioni di tali ingentissime spese.

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A mio parere, però, non fu questa la sola causa di tale "escalation"; alla base della quale, come ora sembra storicamente "quasi" accertato, ci fu anche un colossale "misunderstanding" riguardante l'"effetto domino" (da entrambe le parti). Ed altri fattori ancora.

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In ogni caso c'è anche da tenere presente che Lyndon B. Johnson sarebbe stato il nuovo Presidente, in grado di pilotare come voleva le inchieste sull'omicidio del suo predecessore.

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E poi c'è da ricordare che ai sensi dell'articolo II, sezione 2 della Costituzione USA,  il Capo dello Stato "ha il potere di concedere grazie e perdoni per reati contro gli Stati Uniti, eccetto nei casi di impeachment"; e, quindi, salvo tale ipotesi, anche eventuali reati in cui fossero collateralmente incorsi coloro che erano coinvolti nella losca vicenda.

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Ma, ovviamente, sono tutte congetture!

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Un saluto. :)

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