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Gerusalemme, la "Città della Pace"!

Aperto da Eutidemo, 19 Maggio 2021, 06:48:09 AM

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Eutidemo

Gerusalemme è la traduzione italiana di ירושלים (Yerushalayim), nome che per la prima volta compare nel libro biblico di Giosuè.
Ma qual'è il significato di tale nome?
Secondo alcuni, tale denominazione deriverebbe da "yireh", cioè "luogo in cui si vede", e "shalom", che, come è noto, in ebraico significa "pace"; tale etimologia è alquanto controversa (vedi nota), però, nonostante il fatto che essa sia stata più volte smentita dalla storia, sembra ancora risultare quella prevalente.
Ma sicuramente senza ragione!
Ed infatti, se c'è un posto al mondo nel quale la pace, da millenni, non si riesce a vedere neanche col binocolo, questa è proprio Gerusalemme.
***
Ed infatti, alla faccia della "Città della Pace":
a)
Secondo un accurato calcolo effettuato dallo storiografo Eric Cline, negli ultimi quattromila anni Gerusalemme è stata sconvolta da ben 118  conflitti; cioè, in media uno ogni 34 anni, con una durata media di circa 20 anni ciascuno.
b)
Inoltre Gerusalemme, in occasioni diverse, è stata:
- attaccata militarmente 52 volte;
- assediata 23 volte;
- conquistata 44 volte.
c)
E' stata completamente rasa al suolo almeno due volte.
***
Per essere una "Città della Pace", non c'è che dire: si tratta davvero di un bel record (non eguagliato da nessuna altra città del mondo)!
***

NOTA
Secondo altri "filologi", si tratterebbe di una denominazione composta dalle seguenti due parti:
a)
In ebraico antico יראה (yireh), che è la terza persona futura del verbo לראות (vedere), per ricordare di quando Abramo portò il proprio figlio Isacco sul Monte del Tempio per darlo in sacrificio a Dio (ים) e una volta che intervenne l'angelo divino per risparmiare il primogenito, Abramo nominò quel posto "Dio vedrà" (nel senso di  "Dio provvederà").
b)
Per quanto, invece, riguarda la seconda parte, secondo i "filologi" bisogna tornare indietro a quando Abramo salvò il nipote Lot dalla prigionia e Malchizedek, re del regno di Shalem (Salem), gli offrì pane e vino; ora, poichè secondo l'antica tradizione, Malchizedek era Shem, figlio di Noah, e Shalem non era altro che la stessa terra rinominata "Yireh" da Abramo, ne consegue il nome completo della città, e, cioè, Yireh+Shalem = Yerushalayim, quindi Gerusalemme.

anthonyi

Ciao eutidemo, la terra di Palestina è in uno dei crocevia più importanti della storia umana.
Tra mediterraneo e mar rosso oceano Indiano, tra Asia ed Africa.
Due delle principali rotte di commercio della storia umana si incrociavano in questo territorio che non a caso ha dato origine ai fenici, i più grandi mercanti del mondo antico.
Perché meravigliarsi allora se gli appetiti strategici hanno reso la sua città più importante, oggetto di continue guerre.
Quello che invece meraviglia è l'altro aspetto di Gerusalemme, centro mondiale delle tradizioni religiose umane. Come è possibile, infatti, che in un luogo così trafficato da popoli diversi e spesso in combutta tra loro, si sia radicata tanta tradizione religiosa che, avrebbe dovuto avere bisogno di pace e tranquillità.

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Come tu scrivi, molto probabilmente la terra di Palestina è stata sempre oggetto di contesa, proprio perchè è  in uno dei crocevia più importanti della storia umana; e, molto probabilmente, anche "pre-umana", perchè sembra che quello sia uno dei pochi luoghi nei quali ci fu la più consistente "contaminazione genetica" tra i Neanderthal e i Cromagnon (cioè, noi).
Ed infatti, i numerosi reperti palestinesi del Monte Carmelo e soprattutto quelli di Gebel Kafzeh, rappresentano un gruppo "umano" molto eterogeneo;  la cui "politipia", tramite "ibridizzazione", copre il confine tra le due forme di "homo".
Probabilmente anche loro combatterono tra di loro, qualche millennio, per il possesso del monte di Sion; sinchè, alla fine, uno dei due sparì per sempre dalla faccia della terra!
:(
***
Quanto al fatto che la tradizione religiosa avrebbe dovuto avere bisogno di pace e di tranquillità, questo sarebbe potuto essere possibile solo se le "tre religioni del libro" (ebraica, cristiana e musulmana) non fossero sempre state, per loro natura, così intrinsecamente fanatiche e intolleranti; ma, purtroppo, non è mai stato così, sia prima delle crociate sia dopo.
>:(
***
Tra l'altro, nella loro forma "degenerata", tutte e tre tali religioni sono materialisticamente affascinate dai "luoghi sacri"; mentre, invece, secondo una religione autenticamente "spirituale", i "luoghi sacri" non dovrebbero esistere, perchè l'unico "luogo sacro" si trova nel cuore di ogni singolo uomo.
;)
***
Veramente, questo, Gesù aveva cercato di spiegarlo alla donna Samaritana incontrata al pozzo, quando questa gli chiese: "I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che a Gerusalemme è il <<luogo>> dove bisogna adorare?"
E Gesù le spiegò: «Donna, credimi, l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché Dio è Spirito, e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità!"
Gesù, come suo solito, disse il vero; però, purtroppo, almeno in questo caso, non fu certo un buon profeta!
Ma contro la stupidità umana, a cominciare da quella dei suoi "sedicenti" seguaci, poteva fare ben poco anche lui!
:(
***
Un saluto! :)
***

viator

Salve anthonyi. Citandoti : "Quello che invece meraviglia è l'altro aspetto di Gerusalemme, centro mondiale delle tradizioni religiose umane. Come è possibile, infatti, che in un luogo così trafficato da popoli diversi e spesso in combutta tra loro, si sia radicata tanta tradizione religiosa che, avrebbe dovuto avere bisogno di pace e tranquillità"



La risposta al tuo meravigliato candore l'ha già data Eutidemo, ma sarebbe bastato un poco di attenzione nel tuo scrivere che cito qui sopra............per fornirti da te stesso tale risposta.Infatti sarebbe stato sufficiente scrivere "in conflitto" anzichè (come sarà certo successo per via di un lapsus freudiano)......."in combutta". Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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