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Come fu partorito(politicamente) Lenin

Aperto da Pensarbene, 16 Marzo 2023, 14:51:14 PM

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Ipazia

Anche la religione è una bolla, però ha segnato millenni di storia. Oggi funziona uguale con la finanza. In entrambi i casi si tratta di caste che ottengono vantaggi materiali attraverso forme ideologiche di dominio. Oggi decisamente più pericolosa e vampira la finanza della religione.

Posto che il Santo Graal è sempre il benessere materiale, ovvero il dominio sulla struttura economica, il mezzo per ottenere il successo può essere altamente sovrastrutturale, ideologico. E totalmente privo di meriti e competenze sul campo economico reale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Secondo te,qual è lo spillo migliore per farle scoppiare?

Ipazia

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Se la verità,le verità venissero dette , la gente diventerebbe pazza del tutto,molti si suiciderebbero,altri si ammazzerebbero a vicenda e sarebbe davvero la fine,peggio che una guerra mondiale.
Qualcuno lo sa e sarebbe in grado di....ma NON LO FARÀ anche se lo farebbe più che volentieri SE la candela valesse il santo!

PhyroSphera

#19
Citazione di: Pensarbene il 16 Marzo 2023, 14:51:14 PMhttps://it.m.wikipedia.org/wiki/Movimenti_rivoluzionari_russi_del_XIX_secolo

 " Alekzandr Ulianov partecipò a un complotto per uccidere lo zarAlessandro III. L'attentato fu sventato e i suoi organizzatori furono arrestati e giustiziati. La morte di Aleksandr impressionò grandemente il fratello Vladimir che, influenzato dagli scritti di Černyševskij, si unì anch'esso a Volontà del Popolo per poi iniziare lo studio del marxismo influenzato dalle idee di Plechanov: poco dopo iniziò l'attività clandestina usando lo pseudonimo di Lenin."

Ecco come nasce un rivoluzionario marxista: NON dalla base economica del sociale ma dalla sua SOVRASTRUTTURA!
Allora, caro Marx, come la mettiamo?
Inoltre, Alessandro III, zar illuminato e riformista, ha trovato come risposta alla sua apertura una serra di rivoluzionari che,nella stragrande maggioranza, non erano né operai né contadini ma intellettuali nobili(Bakunin ad esempio) e"borghesi".
Le rivoluzioni NON NASCONO E SI REALIZZANO TRAMITE IL POPOLO MA PER OPERA DI UNA ÉLITE INTELLETTUALE E ESCLUSIVA.
Ripeto, caro Marx, come mai la SOVRASTRUTTURA è così determinante nei cambiamenti sociali?
Come mai il popolo, alla fin fine, resta un oggetto anche quando viene usato come fosse un soggetto?
Chi fa le rivoluzioni?


Lenin non era un vero marxista. Prese il potere all'interno del marxismo ma, a differenza di questo, il suo pensiero non era classista. La dittatura del proletariato teorizzata da Marx ed Engels sarebbe dovuta consistere in un dominio politico; proclamavano la fine del potere borghese pensando fosse stato esso a decidere l'intera politica e a determinare le condizioni di vita dei non abbienti e volevano sostituirlo con un potere alternativo, concepito altrettanto forte. Lenin parve agire secondo questo piano, in realtà per lui la "dittatura del proletariato" doveva consistere soltanto nel ristabilire un equilibrio sociale. Al di là della uguaglianza dei proclami, si trattò di due cose diverse. Lenin usò un metodo sindacale e lo Stato bolscevico non instaurò mai un regime classista. Il vero marxismo si basava su una rigida distinzione di classe, tra borghesi e proletari; Lenin si inserì in tale contrasto, non voluto dalla borghesia, senza cancellare il potere borghese come invece si prefiggeva il vero e proprio marxismo. Solamente fu dato modo ai proletari di esprimere e realizzare la propria esigenza, esercitando lo Stato per questo anche la forza, ma non di sostituire la borghesia. Questa anzi senza la struttura dello Stato zarista ebbe notevole parte nella nuova Unione Sovietica.
I marxisti accusarono Lenin di essere un traditore e Stalin ignorando tutti i progressi fatti riprecipitò l'Unione nella situazione iniziale... Non che il proletariato prendesse realmente il potere; si instaurò un regime che giocava alla guerra tra borghesi e proletari suscitandola dal nulla; e sembrava che il marxismo avesse la sua ragione ma in realtà era solo Stalin e poi lo stalinismo che ne creavano le condizioni con la violenza. Si potrebbe dire che neanche Stalin era marxista ma che giocasse al marxismo. Nonostante tutto, in Unione Sovietica i leninisti alla fine prevalsero, cercando un nuovo equilibrio e poi sciogliendo lo Stato sovietico (siamo ai tempi di Gorbaciov).
Il comunismo sovietico nei suoi aspetti positivi non fu l'esperienza programmata da Marx ed Engels. D'altronde di Marx va detto che alla fine aveva fatto 'dietro front'. Quindi i termini marxista e marxiano non sempre furono usati in riferimento alle teorie espresse da Marx. Marxisti e marxiani veri e propri, che cioè si basavano sulle teorie di Marx, esercitavano una dittatura nel loro mondo anche prima della Rivoluzione e molti intellettuali erano costretti a dichiararsi per Marx senza esserlo; oppure erano per le ultime decisioni di Marx, che non erano contenute nelle teorie.
Il bolscevismo va distinto dal marxismo.
Le distinzioni marxiane e marxiste nei territori dell'Impero Russo non funzionavano o funzionavano diversamente da come Marx prima di ravvedersi, marxiani e marxisti avevano pensato. Per farle funzionare, Stalin violentò tutti i luoghi russi e non solo russi ma alla fine la violenza non prevalse. Inoltre non fu Lenin a fare il tentativo di estendere il comunismo all'intero mondo... Quel che di buono fece il comunismo per il mondo, non venne da Marx né da Engels e Stalin e i veri stalinisti furono dei criminali.
Non c'è da scandalizzarsi se Lenin per il marxista era espressione di una "sovrastruttura".

Mauro Pastore

Ipazia

#20
Lenin fu il politico più aderente al pensiero di Marx, tanto in economia, che in politica, che in filosofia. Basta leggere "l'Imperialismo", "Stato e rivoluzione", "Materialismo ed empiriocriticismo", per rendersene conto. Ebbe poco tempo per consolidare la sua rivoluzione. Purtroppo... perchè era quello che ci capiva più di tutti e aveva la formazione marxista più completa, oltre ad un non indifferente fiuto politico ("L'estremismo, malattia infantile del comunismo").

Non mi pare che Marx abbia fatto marcia indietro. Forse l'esito della Commune, raffreddò un po' gli entusiasmi sulle magnifiche e progressive sorti del sol dell'avvenire, più che altro nella facilità del compito assunto. Ma non smise mai di pensare: "comunismo o barbarie".

Oggi essere marxisti significa condividere l'analisi di Marx sulla teoria del valore-lavoro e sul processo di accumulazione capitalistica. Marxiano fa più riferimento alla Weltanschauung, alla visione del mondo filosofica di Marx. Forse la parte più transeunte nel panta rei dei processi politici e delle infinite metamorfosi del dominio capitalistico. Insieme alla metafisica materialista dialettica di derivazione hegeliana (principalmente dovuta ad Engels: "Dialettica della natura"), decisamente poco estendibile al di fuori della dimensione antropologica ed anche qui di dubbia utilità, responsabile di tante sciocchezze del regime staliniano, con trapasso dalla teoria alla politica, via KGB. Rimane invece feconda la chiave di lettura materialista della Storia.

I marxiani e marxisti attuali hanno tratto lezione dagli errori teorici e dall'evoluzione storica, perchè il marxismo non è una religione e, come per la scienza sperimentale, la teoria è serva della realtà.

Nella critica al marxismo bisogna saper discriminare l'economico, dal politico, dal filosofico, incluse le varianti, dalle origini alla contemporaneità. Un po' come coi bioritmi: curve diverse. E qualche costante.


pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Oggi,  Lenin sarebbe deriso come persona e ideali,Stalin trattato come Geddhafi,Gesù considerato come un Uri Geller o mago Otelma,I Sofisti assunti da Google...
O tempora,o mores...

Jean

Citazione di: Pensarbene il 18 Marzo 2023, 17:35:09 PMSe la verità,le verità venissero dette , la gente diventerebbe pazza del tutto,molti si suiciderebbero,altri si ammazzerebbero a vicenda e sarebbe davvero la fine,peggio che una guerra mondiale.
Qualcuno lo sa e sarebbe in grado di....ma NON LO FARÀ anche se lo farebbe più che volentieri SE la candela valesse il santo!

Beh, in questa micro-nicchia che è il forum di Logos rivelare queste verità passerebbe quasi del tutto inosservato, non rischieresti granché (almeno penso e spero...) né rischierebbe chi le leggesse poiché la consolidata tendenza in ognuno degli utenti (me compreso) è di mantenere le propria posizione.

Queste ipotetiche verità, pare, dal peso che conferisci loro nel tuo discorso, che siano di ben maggior forza e sostanza delle sovra, tal quali o sotto strutture di cui si tratta nella discussione... quindi se la verità non può essere  lo spillo poiché nessuno ne parla... quale altra chances?

J4Y

InVerno

Beh, è semplice, la risposta è sempre la stessa: è stata la NATO. O come meglio definiti allora, gli anglosassoni. I marxisti di oggi, sgamati come sono, ben si rendono conto che le rivoluzioni non nascono da nulla, se nascono è perchè c'è qualcuno dietro: la NATO. Lenin venne spedito dai tedeschi in Russia insieme ad una altra trentina di bolscevichi, soldi e logistica, Churchill di lui disse che era una piaga al momento giusto nel posto giusto, ma nessuno crede al caso, giusto? ;) Voleva la cessazione delle ostilità da parte russa, voleva l'autonomia ucraina ??? , e aveva un paio di idee economiche molto rivoluzionarie 8) , ma era meglio se le mettessero in pratica gli altri perciò venne spedito a SanPietroburgo.. se per caso la sua parlantina avesse attecchito, gioia grande per gli anglosassoni ed un colpo di stato. Non siate naif come taluni andando a interessarvi delle idee del soggetto, per esempio fu uno dei padri del principio di autoderminazione, quello che i marxisti di oggi negano a chiunque sia sotto "la sfera d'influenza russa", sono tutte sciocchezze per i bambini e i russi illetterati di allora, tutto è potere e conflitto di interesse economico.  O:-)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Pensarbene

#24
i marxisti non sono ....ok?
I capitalisti neanche?
Che dire dei credenti,degli atei, degli agnostici, degli ebrei ,dei belgi,dei cani e dei gatti...
La Coca Cola insegna: la bevanda più bevuta del mondo non ha scritto "Anti...qualcosa " , le altre "non sono ok"...MA "COCA COLA"
La Pepsi non ha scritto "AntiCocaCola" ma "PEPSI"
Non sarebbe meglio scrivere senza retro etichettature e attribuzioni di colpe e quant'altro ad altri??
Uscire dal "mio è più bello...lungo ...ecc....del tuo", "è tutta colpa loro","tribunaleggiamo", ecc..?
"Divide et Impera" disse qualcuno dopo aver sognato il diavolo che glielo consigliava...