Patafisica e pseudoscienza

Aperto da Ipazia, 01 Dicembre 2019, 13:20:17 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Ipazia

Fukuyama ha teorizzato, dopo la caduta del Muro, la fine della storia, che tu individui invece nell'incarnarsi della Coscienza cosmica attraverso la consapevolezza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

myfriend

Citazione di: viator il 03 Dicembre 2019, 17:23:05 PM
Salve myfriend ed Ipazia. Scommetterei qualcosa che il concetto di "coscienza" (estesa all'abito cosmico) che myfriend non vuole o non riesce a chiarirci possa essere il seguente :

Coscienza, cioè "consapevolezza" (non psichica, non mentale, non necessariamente biologica) intesa come autogiustificazione (ed ecco apparire il termine fatale!) - relativa a tutti gli aspetti del mondo - della necessità filosofica della propria esistenza e dell'intrinsecamente armonioso ed appunto necessario rapporto di ciascuna parte con tutte le altre.

Tutto ciò non c'entra niente con l'intelligenza, la logica, la matematica, le formule poichè tali aspetti non sono affatto insiti nella "coscienza" o "consapevolezza" ma sono il semplice posteriore e lontano prodotto consequenziale (al livello umano) del "funzionamento coscenziale" del cosmo.

Tutto ciò nell'adeguato rispetto della patafisicità a sfondo vagamente spiritualistico e di condivisibilità completamente facoltativa. Saluti.
Carissimo Viator...non sono un amante delle "definizioni fisolofiche" che sanno molto di "aria-fritta".
Non credo che un lettore di passaggio su questo forum possa capire qualcosa leggendo la tua definizione filosofica.
Preferisco rimanere nel campo delle cose osservabili e comprensibili da tutti.  ;D
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

myfriend

Citazione di: Ipazia il 03 Dicembre 2019, 22:12:43 PM
Fukuyama ha teorizzato, dopo la caduta del Muro, la fine della storia, che tu individui invece nell'incarnarsi della Coscienza cosmica attraverso la consapevolezza.
Identità di Eulero....legge di Coulomb...non ne farei una gara all'equazione più bella.
Il concetto fondamentale è uno: i fautori de "il caso è la causa prima" mi devono dimostrare come possa generarsi "per caso" una logica così complessa come quella della legge di Coulomb che ho citato prima.
Certo...io ho l'onere di dimostrare la cosa opposta...e cioè che la logica complessa descritta dalla legge di Coulomb sia la manifestazione di una Coscienza cosmica auto-consapevole e intelligente.
Siamo sempre qui...questa è la questione fondamentale.
E nè io nè i fautori del "cieco caso" possiamo, al momento, dimostrare i rispettivi postulati.

Però rimane la questione di fondo: Che cosa è più logico pensare?
E' più logico pensare che la "logica complessa" che governa l'universo....logica che noi descriviamo col linguaggio simbolico della matematica...si sia generata "per caso" o "per magia"...o che, invece, sia la manifestazione di una "mente" intelligente?
Al di là di tutte le astratte diatribe filosofiche dell'aria-fritta, questa rimane la questione fondamentale: è più logico pensare che l'intelligenza che noi osserviamo in natura sia comparsa per "magia" o è più logico pensare che sia la manifestazione di una "mente" intelligente?
Può un sistema complesso e intelligentemente complesso che contiene informazioni e una logica, essere il frutto del cieco caso?

Io posso dire solo una cosa: nella mia esperienza di tutti i giorni NON HO MAI VISTO un sistema intelligentemente complesso - che contiene informazioni e una logica - che si sia formato "per magia".  

Fukuyama ha teorizzato, dopo la caduta del Muro, la fine della storia, che tu individui invece nell'incarnarsi della Coscienza cosmica attraverso la consapevolezza.

Guarda che la Coscienza cosmica si "incarna" nella realtà da circa 13miliardi di anni...cioè da molto tempo prima che l'homo ci fosse. E continuerà a incarnarsi nella realtà anche dopo che l'homo non ci sarà più.
Perchè una cosa è certa: l'homo sapiens è solo una "manifestazione transitoria" della Coscienza cosmica. L'evoluzione non è iniziata con l'homo sapiens e non abbiamo nessun elemento logico per affermare che cesserà con l'homo sapiens.

L'homo sapiens è solo una specie che manifesta specifiche qualità della Coscienza cosmica. Ma non è che con l'homo sapiens il processo che manifesta le qualità della Coscienza cosmica (cioè l'evoluzione) si sia interrotto.
L'evoluzione continuerà, nel nostro ramo evolutivo (se noi ci evolveremo in qualcosa d'altro) o in altri rami evolutivi (se noi ci estingueremo senza produrre una mutazione genetica). E' sempre avvenuto così...e non c'è ragione di credere che non sarà ancora così in futuro.

Non solo. Già ora noi sappiamo che c'è una scadenza certa: fra 3 miliardi di anni il nostro Sole esploderà...e tanti saluti alla Terra e al Sistema solare.
Può essere che, nel frattempo, l'homo si sia trasferito su altri pianeti...ma questo inevitabilmente comporterà delle mutazioni genetiche, poichè cambia l'ambiente e l'organismo muta geneticamente in funzione dell'ambiente.
Quindi...il nostro destino è comunque segnato.

Francamente non credo a quello che dice il sig. Fukuyama. Non è oggi il momento della "fine della storia".
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

InVerno

Leggo con interesse senza voler partecipare, mi permetto tuttavia un intramezzo musicale che mi pare adeguato

https://www.youtube.com/watch?v=nL5xSDGarFo

Buona continuazione  ;)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

myfriend

Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Ipazia

Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2019, 10:03:32 AM
Leggo con interesse senza voler partecipare, mi permetto tuttavia un intramezzo musicale che mi pare adeguato

https://www.youtube.com/watch?v=nL5xSDGarFo

Buona continuazione  ;)

Ottimamente IT (dalla parte avversa). Quando le mie amiche (e amici) si disperano per aver bruciato l'arrosto ne approfitto per spezzare una lancia in favore della fisica, e della termodinamica in particolare, saperi preziosi anche per fare buona cucina.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

#36
Salve, carissimo myfriend. Certo che, come fai, fai male. (traduzione : in qualsiasi modo uno si esprima, è destinato a scontentar o a non esere capito da qualcuno).

Infatti io mi rivolgevo a te ed Ipazia usando un linguaggio non certo immediatamente comprensibile per lettori svogliati o di precaria formazione scolastico-culturale ma che pensavo adeguato e congruo con le acrobazie dialettiche di myfriend da una parte e la semicriptica concisione di Ipazia dall'altra.

Non capisco perchè tu ce l' abbia tanto con l'aria fritta, anche dal momento che tu - attraverso la tua insistenza verso concetti che non riesci a spiegare concretamente - ne fai costante uso.

Secondo me dovresti sostituire il termine "coscienza" (troppo umano !!) con "intrinseca consapevolezza" o "intrinseca propensione" ed il termine di "intelligenza (troppo biologico) con quello di "saggezza cosmica".

E' vero che - in questo modo - il tuo discorso diventerebbe meno scorrevole e comprensibile, ma purtroppo è impossibile risultare contemporaneamente appropriatamente profondi e spannometricamente chiari. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

myfriend

#37
@viator

Scusa caro Viator...ma è un problema di schemi mentali.
La mia formazione mi porta a formulare pensieri aggregati intorno a "cose" che hanno delle proprietà osservabili nel mondo reale. Che ci vuoi fare? Sono un informatico.  ;D  
Quindi, in base alla mia formazione, una affermazione "filosofica" del tipo: "Quindi il non essere nel senso di diversità viene a coincidere con l'essere e dunque si può pensare anche il nulla intendendolo come «non-essere dell'essere di qualcuno»" è aria-fritta.
Oddio...uno che ha studiato filosofia per 50 anni magari la capisce pure.
Ma a me non dice assolutamente nulla. Sarà pure una definizione "elegante" da un punto di vista filosofico...ma per "l'uomo della strada" quella affermazione equivale alla famosa "supercazzola con scappellamento a destra".  ;D

Quindi...quando affermo che la Coscienza cosmica "è una entità - o Essere - immateriale, autoconsapevole e intelligente....che ha infinite qualità o caratteristiche che si manifestano come forme nell'universo" per me questa è una definizione soddisfacente.

Non sarà filosoficamente "elegante" ma mi sembra un tantinello più abbordabile di una definizione tipo: "La Coscienza cosmica è il Nulla che E' TUTTO, in quanto il Nulla non può non essere infatti, proprio perchè E' NULLA, allora E' il TUTTO che autogiustifica sè stesso". Questa è, per me, aria-fritta o, in altri termini, una Supercazzola.  ;D
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

bobmax

La matematica è espressione del nostro pensiero razionale, che a sua volta fa parte del mondo.
Non dovrebbe perciò stupire quanto la matematica sia coerente con la realtà fisica, e come addirittura formule astratte si rivelino in seguito conformi al mondo fisico.
E' infatti lo stesso mondo fisico a generare queste formule!
 
Anche l'eleganza o l'estrema complessità con cui la matematica descrive la realtà, non fanno che rispecchiare il "sistema" mondo.
E' il mondo che guarda se stesso.
 
Poiché nessun sistema è in grado di uscire da se stesso, vano sarebbe sperare di cogliere, nel mondo, la "prova" di ciò che lo regge.
La complessità, l'eleganza della matematica, altro non fanno che confermare questo nostro "sistema" mondo. Che si mostra con la propria coerenza razionale, nella certezza suo stesso esserci, ma di per se stesse queste formule nulla aggiungono a ciò che c'è. Solo lo chiariscono!
 
E' a mio avviso estremamente importante considerare che solo di un "chiarimento" si tratta, mai della Verità.
La matematica, così come ogni altro sapere umano, contribuisce al "chiarimento" di ciò che c'è. Ma non fornisce alcuna risposta al perché c'è. Nè cosa sia davvero.
 
Ogni volta che ci azzardiamo a vedere, in ciò che è soltanto chiarimento, una "verità" assoluta, ecco che cadiamo nella superstizione!
 
Diverso è invece l'inoltrarci nel mondo, e quindi anche nel sua "matematica", alla ricerca del limite.
Il limite, dove naufraga inevitabilmente il pensiero razionale, che va alla ricerca del Vero.
 
Occorre però consapevolezza del limite.
Se manca questa consapevolezza, cadiamo nella superstizione. Ossia nel credere Vero ciò che è soltanto "cifra".
 
Un esempio di questa caduta può essere il teorema di Cantor, che nella sua dimostrazione attualizza l'infinito! Una pretesa assurda, che deriva dalla presunzione di trattare l'infinito come cosa tra le cose.

Mentre l'infinito non è affatto una cosa! L'infinito è un'idea aperta...
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Citazione di: bobmax il 04 Dicembre 2019, 16:01:06 PM
La matematica è espressione del nostro pensiero razionale, che a sua volta fa parte del mondo.
Non dovrebbe perciò stupire quanto la matematica sia coerente con la realtà fisica, e come addirittura formule astratte si rivelino in seguito conformi al mondo fisico.
E' infatti lo stesso mondo fisico a generare queste formule!

Direi proprio di no. Dietro ogni formula, da quelle di Archimede alle attuali, vi è un lungo lavoro di speculazione logico-matematica per riflettere le regolarità dell'universo in postulati teoretici con capacità predittive.

CitazioneAnche l'eleganza o l'estrema complessità con cui la matematica descrive la realtà, non fanno che rispecchiare il "sistema" mondo.
E' il mondo che guarda se stesso.

Appunto: rispecchiamento della parte del mondo autocosciente sul mondo. L'immagine nello specchio non sono io, ma è un artificio, un io virtuale. L'idealismo pensa che la causa dell'esistenza del mondo sia l'immagine nello specchio e non viceversa. In realtà l'immagine è sullo specchio, ma l'artificio è così potente che ce la fa apparire nello specchio. Su questi inganni "analogici" si regge l'idealismo.

CitazionePoiché nessun sistema è in grado di uscire da se stesso, vano sarebbe sperare di cogliere, nel mondo, la "prova" di ciò che lo regge.
La complessità, l'eleganza della matematica, altro non fanno che confermare questo nostro "sistema" mondo. Che si mostra con la propria coerenza razionale, nella certezza suo stesso esserci, ma di per se stesse queste formule nulla aggiungono a ciò che c'è. Solo lo chiariscono!

Se usciamo dal "sistema" idealistico la realtà si presenta in tutta la sua verità in cui, come nella musica di Mozart, c'è tutto quello che deve esserci... Non una nota di più, che sarebbe vanamente fuori dal suo (ovvero nostro) "sistema" musicale.

CitazioneE' a mio avviso estremamente importante considerare che solo di un "chiarimento" si tratta, mai della Verità.

... che non è nient'altro che l'esito di una fortunata ricomposizione dei puzzles. Plurale, perchè di verità ce ne sono molte e ciascuna spiega il suo livello del reale.

CitazioneLa matematica, così come ogni altro sapere umano, contribuisce al "chiarimento" di ciò che c'è. Ma non fornisce alcuna risposta al perché c'è. Nè cosa sia davvero.

"Perchè" riesce a spiegarlo (almeno fino al limite della "causa prima", ammesso e non concesso che ve ne sia una, o molte, o sia inconoscibile). "Affinchè" no, perchè è un concetto tutto nostro che dobbiamo innanzitutto spiegare a noi stessi. Anche la "causa prima" ha tutti i requisiti di un problema esclusivamente nostro. Di come ci hanno insegnato fino ad oggi a leggere e interpretare il mondo.

CitazioneOgni volta che ci azzardiamo a vedere, in ciò che è soltanto chiarimento, una "verità" assoluta, ecco che cadiamo nella superstizione!

Parole sante, e in questa discussione ne parliamo.

CitazioneDiverso è invece l'inoltrarci nel mondo, e quindi anche nella sua "matematica", alla ricerca del limite. Il limite, dove naufraga inevitabilmente il pensiero razionale, che va alla ricerca del Vero.

Per cui, come ho detto sopra, il limite è un attimo prima della "causa prima". Sulla quale si può fare solo poesia "...E il naufragar m'è dolce in questo mare..." Io pure mi cimento in questo esercizio poetico sul limite, purtroppo senza i sublimi risultati del poeta.

CitazioneOccorre però consapevolezza del limite.
Se manca questa consapevolezza, cadiamo nella superstizione. Ossia nel credere Vero ciò che è soltanto "cifra".

Anche su questo concordo. Il vero ridotto a "cifra" è il sigillo inconfondibile del feticismo scientista.

Solitamente inconsapevole del limite, com'è il caso della crescita infinita del Capitale alimentato da voraci colonie di umani che crescono senza limite.

CitazioneUn esempio di questa caduta può essere il teorema di Cantor, che nella sua dimostrazione attualizza l'infinito! Una pretesa assurda, che deriva dalla presunzione di trattare l'infinito come cosa tra le cose.

Mentre l'infinito non è affatto una cosa! L'infinito è un'idea aperta...

Solo i poeti e gli artisti ne hanno accesso. I filosofi con cautela. La scienza esclusivamente come limite delle sue funzioni trascendentali, negli altri casi la soluzione si scarta.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve myfriend. Circa i seguenti due enunciati : "Quindi il non essere nel senso di diversità viene a coincidere con l'essere e dunque si può pensare anche il nulla intendendolo come «non-essere dell'essere di qualcuno»".

e : ""La Coscienza cosmica è il Nulla che E' TUTTO, in quanto il Nulla non può non essere..............................".

di cui non comprendo il significato e che quindi non posso commentare, ti comunico di essere d'accordo con te a proposito della colorita definizione che ne hai dato.

Se la tua formazione e mentalità sono stati plasmati dall'informatica (o se possiedi comunque un'inclinazione naturale per quest'ultima), necessariamente propenderai per una visione del mondo di orientamento VIRTUALE.

Ciò ai miei occhi giustifica ampiamente una tua avversione per la metafisica.

Infatti la virtualità consiste nel tentativo di costruire realtà diverse traendone gli ingredienti dalla realtà attuale e non certo da dimensioni poste OLTRE ed al DI FUORI di essa, quale appunto la metafisica. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

myfriend

#41
@Viator (riveduta e corretta)

Se la tua formazione e mentalità sono stati plasmati dall'informatica (o se possiedi comunque un'inclinazione naturale per quest'ultima), necessariamente propenderai per una visione del mondo di orientamento VIRTUALE.
Infatti la virtualità consiste nel tentativo di costruire realtà diverse traendone gli ingredienti dalla realtà attuale.


Bè...si. Su questo mi trovi abbastanza d'accordo.  

Ciò ai miei occhi giustifica ampiamente una tua avversione per la metafisica.
Infatti la virtualità consiste nel tentativo di costruire realtà diverse traendone gli ingredienti dalla realtà attuale e non certo da dimensioni poste OLTRE ed al DI FUORI di essa, quale appunto la metafisica.


Qui invece non mi trovi d'accordo.
Ho scritto più e più volte che la "REALTA' VERA" è quella che si trova OLTRE il nostro cervello....cioè OLTRE ciò che il nostro cervello (unito ai sensi e al sistema nervoso periferico) percepisce come una realtà fisica e materiale. E ho detto e ridetto più e più volte che questa "REALTA' VERA" (che si trova oltre ciò che il nostro cervello percepisce) è, senza ombra di dubbio, l'unica realtà esistente ed è una realtà METAFISICA.

Ciò che noi vediamo, percepiamo, sentiamo, odoriamo, tocchiamo...cioè quella che noi definiamo "realtà fisica e materiale" e che abbiamo davanti agli occhi e nella quale ci muoviamo tutti i giorni è, a tutti gli effetti, una costruzione del nostro cervello che esiste tutta e solo nella nostra testa e siamo totalmente inconsapevoli di questo fatto (perchè pensiamo che questa realtà virtuale costruita dal nostro cervello sia effettivamente reale). I sensi e il sistema nervoso periferico percepiscono onde elettromagnetiche e campi elettromagnetici e trasformano queste percezioni in segnali bio-elettrici che vengono inviati al cervello. Il nostro cervello elabora questi segnali bio-elettrici e costruisce una immagine e percezione di realtà come fatta da una collezione di oggetti materiali distinti e separati che si muovono nello spazio-tempo. Noi pensiamo che questa "realtà" sia reale...ma è solo una "realtà virtuale" costruita dal nostro cervello (a partire dai segnali bio-elettrici che provengono dai sensi e dal sistema nervoso periferico) e in cui noi "percepiamo" di essere inseriti con un "corpo fisico e materiale" distinto e separato da tutto il resto nello spazio-tempo.

Di fatto, il nostro cervello costruisce per noi un videogame.
E questo "videogame" è ciò che noi chiamiamo "realtà fisica e materiale" che è percepita dal nostro cervello come una collezione di oggetti fisici e materiali, distinti e separati che si muovono nello spazio-tempo, che "nascono" e "muoiono".

Tra questi "oggetti" costruiti dal nostro cervello c'è anche il nostro corpo, cioè la "sensazione" e "percezione" del nostro corpo come entità fisica e materiale distinta e separata da tutto il resto nello spazio-tempo.
In realtà, anche la percezione che abbiamo del nostro corpo fa parte del videogame costruito dal nostro cervello.

Questo videogame è la famosa Maya.

Tutti i nostri pensieri, le nostre motivazioni, le nostre azioni nascono all'interno di questo videogame che esiste tutto e solo nella nostra testa. Noi pensiamo di agire "consapevolmente" in una realtà oggettiva, fisica e materiale in cui siamo inseriti apparentemente separati da tutto il resto....ma in realtà stiamo agendo all'interno di una realtà virtuale - videogame - costruita dal nostro cervello e che esiste solo e tutta nella nostra testa e, di questo fatto, siamo totalmente inconsapevoli.

Al di là della realtà virtuale costruita dal nostro cervello...(realtà virtuale o videogame all'interno della quale percepiamo oggetti fisici e materiali distinti e separati nello spazio-tempo e all'interno della quale percepiamo il nostro corpo fisico e materiale come entità distinta e separata da tutto il resto nello spazio-tempo, all'interno della quale esiste il nostro IO-EGO, i nostri pensieri, le nostre filosofie, le nostre fedi, la nostra gioia, la nostra sofferenza, le nostre paure, i nostri desideri, la "nascita" e la "morte" e tutto il resto)....esiste la realtà REALE - METAFISICA - che segue logiche del tutto diverse e della quale noi non siamo consapevoli perchè il nostro cervello non la capta e non la percepisce.

Quindi....noi non siamo consapevoli del fatto che la realtà che percepiamo con i nostri sensi è solo una "realtà virtuale" - un videogame - costruito dal nostro cervello e che esiste solo e tutta nella nostra testa...e pensiamo che questo videogame e tutto ciò che viviamo in questo videogame sia reale, fisico e materiale. E, inoltre, non siamo consapevoli nemmeno del fatto che, al di là di questa "realtà virtuale" creata dal nostro cervello, esiste una realtà REALE che segue logiche del tutto diverse che il nostro cervello non percepisce e non può percepire, ma che è, a tutti gli effetti, la vera e unica realtà esistente ed è una REALTA' METAFISICA.

Ecco...forse la diversità tra te e me è che tu arrivi a questa conclusione partendo da un ragionamento filosofico (fatto su quali basi non si sa...poichè in filosofia ogni affermazione è potenzialmente vera - purchè sia coerente logicamente - e, quindi, siccome sono tutte potenzialmente vere, allora sono tutte potenzialmente false    proprio perchè NON POGGIANO su dati oggettivi scientifici e sperimentabili)....io invece arrivo a questa conclusione basandomi sulle scoperte scientifiche OGGETTIVE. Scoperte scientifiche che hanno dimostrato che la materia è energia (onde e campi), che hanno dimostrato come lavorano i nostri sensi (produzione di segnali bioelettrici inviati al cervello a partire dalle percezione di onde elettromagnetiche e campi elettromagnetici) e come lavora il cervello (conversione di questi segnali bioelettrici in "immagini" o "percezioni" che esistono tutte e solo nella nostra testa e che ci fanno percepire la realtà come una collezione di oggetti fisici e materiali, distinti e separati nello spazio-tempo, che nascono e muoiono).

E, quindi, quello che dico io è VERO OGGETTIVAMENTE (o, se preferisci, OGGETTIVAMENTE VERO).
Quello che dici tu è vero perchè hai avuto culo.   Tra tutte le affermazioni filosofiche che sono tutte potenzialmente vere (da un punto di vista puramente teorico), hai azzeccato quella che è VERA VERAMENTE. Ma l'hai azzeccata per puro culo...perchè la tua affermazione filosofica (esistenza del metafisico) è solo frutto di un ragionamento intellettuale che non si basa sulla OGGETTIVITA' delle scoperte scientifiche.
E quindi l'hai azzeccata per puro culo.  
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

viator

Salve myfriend. Einstein affermò pensieroso "Eppure Dio non goca a dadi!"
Tu chiami "culo" (o magari "sfiga") il caso, cioè ciò di cui io non ammetto l'esistenza.
Io non ho certo giocato a dadi per capire che, essendo la fisica e la scienza e tutte le nostre conoscenze solo una ridicola parte dell'esistente, tutto ciò che ne restava fuori doveva giustamente venir chiamato METAFISICA. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

bobmax

Citazione di: Ipazia
Citazione di: bobmax
La matematica è espressione del nostro pensiero razionale, che a sua volta fa parte del mondo.
Non dovrebbe perciò stupire quanto la matematica sia coerente con la realtà fisica, e come addirittura formule astratte si rivelino in seguito conformi al mondo fisico.
E' infatti lo stesso mondo fisico a generare queste formule!

Direi proprio di no. Dietro ogni formula, da quelle di Archimede alle attuali, vi è un lungo lavoro di speculazione logico-matematica per riflettere le regolarità dell'universo in postulati teoretici con capacità predittive.

Ma il lavoro di speculazione non deriva da questo stesso mondo fisico?
Da dove se no?

Citazione
CitazioneAnche l'eleganza o l'estrema complessità con cui la matematica descrive la realtà, non fanno che rispecchiare il "sistema" mondo.
E' il mondo che guarda se stesso.

Appunto: rispecchiamento della parte del mondo autocosciente sul mondo. L'immagine nello specchio non sono io, ma è un artificio, un io virtuale. L'idealismo pensa che la causa dell'esistenza del mondo sia l'immagine nello specchio e non viceversa. In realtà l'immagine è sullo specchio, ma l'artificio è così potente che ce la fa apparire nello specchio. Su questi inganni "analogici" si regge l'idealismo.

L'idealismo qui non c'entra.
Rispecchiare nel senso che la matematica non è altro che l'espressione di ciò che già c'é.
Ne è la chiarificazione.
Ogni sapere deriva dal mondo stesso. E' già in esso, in ciò che è.
Non vi è alcun fuori.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

L'idealismo - fin dai tempi di Pitagora e Platone - c'entra perchè "strumentalizza" alcune regolarità ricorrenti per attribuire a formule matematiche prodotte dalla speculazione umana un carattere trascendente: la mathesis universalis. Certo che il nostro intelletto è natura, ma la matematica non l'hanno pensata i quark, bensì uno stato di aggregazione della materia molto complesso come il cervello umano. In assenza del quale essa non esisterebbe. Ockham.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri