ONLIFE (l'umanita perfetta final-mente)

Aperto da acquario69, 31 Gennaio 2017, 01:32:53 AM

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acquario69

Per quanto credo sia ormai come provare a fermare un treno in corsa con una mano,ieri mi e' capitato di vedere questa trasmissione qui sotto:

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/rubriche/ContentItem-9b79c397-b248-4c03-a297-68b4b666e0a5.html

Dove l'argomento era in sostanza la connessione ad internet (onlife!) che prende praticamente il posto della vita reale

Qui sotto la locandina che ne sintetizza la puntata;

"ONLIFE"
È finita l'epoca in cui eravamo a volte online e a volte offline. Ora le nostre sono costantemente ONLIFE: vite connesse. Attraverso la connessione degli oggetti che ci circondano e le relazioni tra persone e oggetti, viviamo costantemente dentro internet, anche se non abbiamo di fronte uno schermo. Tutto viene registrato e memorizzato. E i dati sono rielaborati di continuo. Questo sta cambiando la nostra identità. I comportamenti, le scelte che si fanno, il lavoro, l'amore e anche il voto politico vengono condizionati dai dati che produciamo, che vengono riorganizzati tramite algoritmi. A Speciale Tg1, di Barbara Carfagna, un viaggio per capire il possibile futuro che ci attende partendo da Singapore, la seconda nazione più connessa del mondo, dove il Presidente governa con un super computer. I comportamenti dei cittadini, i reati e i loro desideri vengono anticipati e orientati attraverso un massiccio uso di sensori, webcam, droni. L'esempio dell'Islanda,con la donna che ha lavorato con Assange e, fondando il partito Pirata, ha cambiato la politica del Paese grazie a internet. E poi le storie esemplari, in Italia, per scoprire come i dati stanno cambiando l'amore, le relazioni, e addirittura il nostro rapporto con la vita e con la morte.


Per me nel vedere tale trasmissione fino alla fine ho avuto l'ennesima agghiacciante conferma di come l'umanita sia ormai conclusa definitivamente e bisognera solo attendere l'epilogo finale  (ma stavolta più che mai reale e non più virtuale) che la Natura stessa si "incaricherà" di adottare nei nostri confronti e che per quanto questa venga non considerata affatto o più semplicemente negata ci sveglierà tutti bruscamente dall'allucinazione e dall'incubo in cui ci siamo già da tempo inoltrati.

Solo un paio di passaggi cosi tanto per averne un piccolo assaggio...

Si comincia col prendere d'esempio Singapore (esempio "positivo" naturalmente)
molto interessante dal minuto 10 - lo consiglio di vederlo - si parla degli orientamenti "dolci" !! (si dolci,cosi dice ..e chissa perché a me viene in mente la parola vaselina   :)  )  che la popolazione verra indirizzata a prendere, sempre grazie a dei algoritmi, - un mega database con tutte le nostre informazioni che noi stessi gli diamo - di modo che tutto rientri nell'ordine perfetto dove non potrà più esserci alcuna imprevedibilità!!...oh finalmente ci siamo arrivati ad avere un umanita' perfetta..talmente perfetta che di umano non resterà proprio più niente, in sostanza diventiamo anche noi dei bit, algoritmi, insomma dei computer "viventi" (se ancora si potrà adottare e ci sia senso alla parola vivente)
Nel minuto 13 continua e a un certo punto non credo alle mie orecchie quando viene detto che in un futuro, ovviamente ipertecnologizzato e al quanto prossimo si prevede che la citta possa addirittura diventare come una serra chiusa di modo che venga protetta dall'inquinamento atmosferico,visto che non si potrà nemmeno più respirare!!

...proseguendo si sentono poi parlare gli "specialisti" del settore (probabilmente tutti a libro paga di queste lobby e multinazionali) e uno di loro se ne esce dicendo che  il fatto di essere totalmente connessi porta innumerevoli vantaggi di cui uno ad esempio e' quello di poter soddisfare immediatamente i nostri bisogni (menziona le nuove applicazioni dove e' possibile trovare partner "per tutte le esigenze" ) con un semplice click da un cellulare e il gioco e' fatto..i due si incontrano, fanno magari quello che devono fare e poi e' facile riscontrare che il giochino ricomincia da capo senza inutili interruzioni...bello no?!...solo che non spiega affatto che tutte queste pseudo relazioni nascono e muoiono nello spazio di un bit e che cio che rimane e' la solitudine assoluta, di una società (ma si può ancora chiamare cosi?) liquida, anzi gassosa e praticamente in via di estinzione.


al minuto 34,00 poi si descrive addirittura la possibilità di andare oltre la morte!!...se per esempio avete un vostro caro che muore e che naturalmente eravate connessi a lui dalla mattina alla sera (magari senza nemmeno troppo vedervi, tanto oramai a che serve?) ebbene tutti i dati e gli algoritmi accumulati faranno si che questa persona ormai defunta possa ripresentarsi (virtualmente, come prima del resto) anche dopo; come?!
Basterà creare una chat apposita che in base ai dati accumulati in precedenza, il programma elaborera le risposte che probabilmente avrebbe dato il fu caro amico e su qualsiasi circostanza avrete voglia di rivolgervi a lui !
Pensate un po...potremmo cosi continuare a chattare con un morto! (il dubbio pero mi viene; chi dei due sarà il morto?!) .. e continuare a condividere (pseudo) emozioni o molto più probabile banalissime chat come del resto avveniva già da prima.


Evviva!...ci aspetta proprio un bel futuro da cadaveri viventi...e pero' tecnologicamente avanzati...si avanzati nel baratro

Eretiko

Abbiamo sempre la possibilità di non esserci, "onlife". Prendiamo ad esempio "facebook": quasi 2 miliardi di persone decidono, spontaneamente, di esporre le proprie preferenze politiche, sessuali, religiose, gastronomiche, di indicare i propri gusti nel vestire. Postano immagini che ormai software specializzati sono in grado di analizzare, mettono miliardi di "mi piace", partecipando di fatto alla più gigantesca "indagine" di mercato e sociologica, tutto gratis. Era inevitabile quindi che qualcuno iniziasse a sfruttare questa marea di informazioni per un marketing mirato e per uso politico: strategie antiche attuate con le nuove tecnologie. 

acquario69

Citazione di: Eretiko il 31 Gennaio 2017, 10:22:27 AM
Abbiamo sempre la possibilità di non esserci, "onlife". Prendiamo ad esempio "facebook": quasi 2 miliardi di persone decidono, spontaneamente, di esporre le proprie preferenze politiche, sessuali, religiose, gastronomiche, di indicare i propri gusti nel vestire. Postano immagini che ormai software specializzati sono in grado di analizzare, mettono miliardi di "mi piace", partecipando di fatto alla più gigantesca "indagine" di mercato e sociologica, tutto gratis. Era inevitabile quindi che qualcuno iniziasse a sfruttare questa marea di informazioni per un marketing mirato e per uso politico: strategie antiche attuate con le nuove tecnologie.

Si...strategie antiche attuate con le nuove tecnologie
va comunque fatto presente che la differenza fra le strategie antiche e quelle moderne tecnologiche di oggi e' cosi totalizzante e pervasiva che e' paragonabile alla distanza di qualche decina di metri (quindi teoricamente raggiungibile) in confronto agli anni luce di una galassia all'estrema periferia dell'universo (impossibile da raggiungere)
Non so se il paragone risulta più chiaro.
Questo e' il "progresso" :)

donquixote

Citazione di: Eretiko il 31 Gennaio 2017, 10:22:27 AMAbbiamo sempre la possibilità di non esserci, "onlife". Prendiamo ad esempio "facebook": quasi 2 miliardi di persone decidono, spontaneamente, di esporre le proprie preferenze politiche, sessuali, religiose, gastronomiche, di indicare i propri gusti nel vestire. Postano immagini che ormai software specializzati sono in grado di analizzare, mettono miliardi di "mi piace", partecipando di fatto alla più gigantesca "indagine" di mercato e sociologica, tutto gratis. Era inevitabile quindi che qualcuno iniziasse a sfruttare questa marea di informazioni per un marketing mirato e per uso politico: strategie antiche attuate con le nuove tecnologie.

Caro Eretiko, questa è mera teoria. L'uomo, nonostante i predicozzi di tutti i darwinisti e i darwiniani, è ancora profondamente scimmia, e si muove essenzialmente imitando il proprio simile. Non è quindi sensato dire che abbiamo la possibilità di decidere se essere "onlife" o meno perchè essendo l'uomo un animale sociale tenderà, come sempre accade, a seguire il gregge. Diceva Aristotele: "Chi è incapace di vivere in società, o non ne ha bisogno perchè è sufficiente a se stesso, deve essere una bestia o un dio.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Fharenight

#4
Ho seguito anch'io quella trasmissione su Rai1. Bah, intanto io non do mai dati molto personali o reali sul web, né tendo a pubblicare mie foto. Facebook lo utilizzo e lo sfrutto, infatti ho creato una Pagina che riceve parecchi consensi.
Gli aspetti allettanti del web sono diversiou: il poter comunicare in maniera veloce, sempre e con chi vuoi, anche con tante persone che non conosci e quasi sempre l'interazione è molto piacevole e mai sgradita o frustrante (e qui ci sarebbe da analizzarne i motivi) come invece può avvenire nell'interazione dal vivo.

Poter fare acquisti in maniera piú piacevole e conveniente (ma solo da gestori affidabili come Amazon).

Poter comunicare ad altri le tue idee e diffonderle rapidamente, trovando in breve tempo anche tante persone che la pensano allo stesso modo, ma anche poter scambiare suggerimenti e consigli su vastissimi argomenti, il piú delle volte riguardanti il fai da te.
Per esempio su un gruppo facebook dedicato alla cura dei capelli ho imparato tante cose, in breve tempo è diventato una fonte preziosissima di sempre nuove informazioni. Ovvio che queste info possano essere sfruttate per fini commerciali. Poi, chi ha inventiva può  sfruttarlo ancora meglio. È un mezzo meraviglioso ai fini della conoscenza, anche se girano pure falsità e bufale.




InVerno

Mah farsi aggiornare di tecnologia dal TG1, acquario mi meraviglio di te, è un insieme di notizie accozzate insieme vecchie di almeno qualche anno se non più. Per esempio la chat con il morto può essere integrata con un viso robotico plasmato ad immagine e somiglianza del caro defunto (simula anche la tonalità vocale). Ma come dice donquixote, non è che ci discostiamo molto dalla scimmia e ci ripetiamo. Qualche tempo fa al cimitero ho una visto una signora parlare per almeno un quarto d'ora alla foto del defunto marito (ma ci sarà stata probabilmente ore e ci sarà tornata anche dopo). Questo ovviamente non fa scandalo.. E' un acquirente potenziale che presto verrà stimolata tramite pubblicità mirata, e magari presto avrà un marito robotico che beve birra sul divano (come l'originale) e si ricorderà che non erano tutte rose e fiori come pensava! haha
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eretiko

Citazione di: donquixote il 31 Gennaio 2017, 11:58:07 AM
Caro Eretiko, questa è mera teoria. L'uomo, nonostante i predicozzi di tutti i darwinisti e i darwiniani, è ancora profondamente scimmia, e si muove essenzialmente imitando il proprio simile. Non è quindi sensato dire che abbiamo la possibilità di decidere se essere "onlife" o meno perchè essendo l'uomo un animale sociale tenderà, come sempre accade, a seguire il gregge. Diceva Aristotele: "Chi è incapace di vivere in società, o non ne ha bisogno perchè è sufficiente a se stesso, deve essere una bestia o un dio.

Diciamo che perlomeno esiste una "libertà potenziale" di non esserci, anche se sappiamo che un aggregato di persone di numero statisticamente sufficiente tende più o meno a comportarsi secondo la legge fisica che regola il moto di un fluido (quello che tu hai definito gregge). Da notare che è più dannosa certa pseudo-informazione che non la tecnologia in se stessa, soprattutto quando gli informatori si fanno prendere la mano dalle magiche meraviglie della tecnica scadendo nel ridicolo. E giusto per riprendere argomenti trattati anche in un altra discussione, ecco una nuova forma di alienazione. 

acquario69

Citazione di: InVerno il 31 Gennaio 2017, 13:04:54 PM
Mah farsi aggiornare di tecnologia dal TG1, acquario mi meraviglio di te, è un insieme di notizie accozzate insieme vecchie di almeno qualche anno se non più. Per esempio la chat con il morto può essere integrata con un viso robotico plasmato ad immagine e somiglianza del caro defunto (simula anche la tonalità vocale). Ma come dice donquixote, non è che ci discostiamo molto dalla scimmia e ci ripetiamo. Qualche tempo fa al cimitero ho una visto una signora parlare per almeno un quarto d'ora alla foto del defunto marito (ma ci sarà stata probabilmente ore e ci sarà tornata anche dopo). Questo ovviamente non fa scandalo.. E' un acquirente potenziale che presto verrà stimolata tramite pubblicità mirata, e magari presto avrà un marito robotico che beve birra sul divano (come l'originale) e si ricorderà che non erano tutte rose e fiori come pensava! haha

Il mio scopo non era (e non e') quello di aggiornarmi, in questo caso attraverso un inchiesta del Tg1, che sapevo in anticipo essere faziosa visto che complessivamente i media di regime indottrinano e non informano, ma a me viene piuttosto naturale denunciare chi distorce le cose, chi vuole far passare il falso per vero e in particolare l'ipocrisia di coloro che di questo ne fanno pure un mestiere.

Premesso questo mi sembra che il tuo commento alla questione che avrei "denunciato" sia piuttosto superficiale quando invece a parer mio ci sono elementi su cui e' bene rifletterci in maniera più approfondita.
Ammesso pure che sia stato un accozzaglia di notizie ma il messaggio finale complessivo e' quello di far passare la tecnologia e la connessione "onlife" come la soluzione a tutti i problemi,qualcosa che renderà finalmente l'umanita libera e felice, come se al solito si debba ritenere che tutto possa essere demandato a qualcosa di esterno a noi, (ed e' appunto quello che viene fatto passare) anziche il contrario ed e' per questo che sono d'accordo anch'io che siamo tendenzialmente più scimmie che altro e questo lo dimostra in maniera piuttosto chiara.

Nel report vengono intervistate diverse persone che naturalmente hanno un opinione consenziente (e a prescindere  dagli "specialisti").
Ce' il primo,l'italiano trasferito a vivere a Singapore e la ragazza in particolare che ne sono addirittura entusiasti..ma quello che per loro (e credo per la maggioranza delle persone) si identifica come il sistema perfetto io al contrario ci vedo la subordinazione e il controllo totale consenziente e il livellamento assoluto, per cui visto pure la profonda pervasività' dell'essere costantemente connessi e tutto in funzione di questo diventa un mondo popolato da zombi che credono di vivere nel posto ideale...a mio avviso l'allucinazione e' cosi avanzata che se ci dicessero che sia necessario vivere all'interno di una gigantesca serra (come accennato nel video e non posso non pensare che a qualcuno sia già venuto in mente) nessuno fiaterebbe ed anzi ne sarebbero pure contenti, quando,almeno per quello che mi riguarda sarebbe l'ennesima prova di quanto ci siamo allontanati dalla realtà per finire di preferire a vivere come polli da batteria...e se ci pensiamo un attimo meglio e' in fondo pure quello che stiamo già facendo sia pure ancora senza rinchiuderci in un ambiente completamente artificiale

InVerno

Io stimo molto la tua fiducia nell'umanità, capace secondo te di prevedere gli effetti nefasti delle tecnologie che inventa, ma indottrinata da enti esterni e quindi accecata. Purtroppo essendo che la mia visione delle cose è un po più semplice - nel senso del famoso rasoio - ovvero che siamo semplicemente un po coglioni, diventa difficile trovare un terreno di dialogo avendo presupposti cosi diversi. Bisorrebbe affrontare questa diversità di prospettive, prima ancora di inoltrarci nei dettagli di come esse si attuano, non credi? Ti sono tuttavia vicino nel tuo patimento, tutte le volte che entro nella mia stanza vedo l'inferno musicale di Hieronymus Bosch, e capisco si tratti di una prospettiva cosi terrificante da poter incatenare la propria esistenza. Ma vedo anche il Newton di William Blake, e il morale si risolleva un po. Prova anche tu, non c'è peggior modo di perdere che darsi per sconfitti alla partenza.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

acquario69

Citazione di: InVerno il 02 Febbraio 2017, 10:28:16 AM
Io stimo molto la tua fiducia nell'umanità, capace secondo te di prevedere gli effetti nefasti delle tecnologie che inventa, ma indottrinata da enti esterni e quindi accecata. Purtroppo essendo che la mia visione delle cose è un po più semplice - nel senso del famoso rasoio - ovvero che siamo semplicemente un po coglioni, diventa difficile trovare un terreno di dialogo avendo presupposti cosi diversi. Bisorrebbe affrontare questa diversità di prospettive, prima ancora di inoltrarci nei dettagli di come esse si attuano, non credi? Ti sono tuttavia vicino nel tuo patimento, tutte le volte che entro nella mia stanza vedo l'inferno musicale di Hieronymus Bosch, e capisco si tratti di una prospettiva cosi terrificante da poter incatenare la propria esistenza. Ma vedo anche il Newton di William Blake, e il morale si risolleva un po. Prova anche tu, non c'è peggior modo di perdere che darsi per sconfitti alla partenza.

Mi fa piacere per la tua risposta che trovo franca e diretta e avrò anche per questo l'opportunità di rifletterci sopra e ti ringrazio per questo, anche perché non ho certo la pretesa di essere perfetto.

Capisco che i miei interventi possono risultare bruschi e "senza speranza" ma non lo faccio per sadismo ma come già accennato sopra perché mi viene di "denunciare' tutte le cose che a mio modo di vedere risultano sbagliate.
Questo e' il mio approccio e la mia tendenza che del resto non mi sembra siano cose alla fine cosi campate in aria ma riscontrabilissime nelle tendenze del mondo in cui viviamo.
Sono del parere che per poter migliorare bisogna prima di tutto conoscere i nostri difetti...ce a chi può andar bene e chi invece non lo sopporta...a parer mio di polvere finita sotto il tappeto se ne già messa abbastanza e sarebbe venuto il momento di fare una bella pulizia.
...e naturalmente questo discorso non ha assolutamente nulla di personale

maral

#10
Mi viene il dubbio, dopo aver visto il video, se Singapore sia la perfetta realizzazione di una società etica o non sia il suo esatto contrario. Dovrò rifletterci sopra, mentre i progetto onlife procede rendendo sempre più l'individuo solo un'immagine virtuale (di qualcosa che è già defunto senza che nemmeno ci se ne sia resi conto).

acquario69

Citazione di: maral il 23 Febbraio 2017, 00:12:05 AM
Mi viene il dubbio, dopo aver visto il video, se Singapore sia la perfetta realizzazione di una società etica o non sia il suo esatto contrario. Dovrò rifletterci sopra, mentre i progetto onlife procede rendendo sempre più l'individuo solo un'immagine virtuale (di qualcosa che è già defunto senza che nemmeno ci se ne sia resi conto).

In effetti trovo anch'io interessante l'accostamento che fai di un etica al contrario...

Di getto mi viene da pensare ad un etica ridotta anche questa a prodotto meccanico o calcolo informatico,di fatto sganciata completamente dall'uomo e percio privata di una coscienza,perché non riguarderebbe più lui ma funzionale alla "megamacchina" che ne ha preso il suo posto e che la decide altrettanto.

Se e' la coscienza a determinare un etica allora vuol dire che se la prima viene sempre piu a mancare al suo posto sta forse subentrando qualcosa che di coscienza invece non ne ha (le macchine)

E cosa ce' di più contrario ad un etica senza coscienza?

maral

Citazione di: acquario69 il 23 Febbraio 2017, 04:38:15 AM
Di getto mi viene da pensare ad un etica ridotta anche questa a prodotto meccanico o calcolo informatico,di fatto sganciata completamente dall'uomo e percio privata di una coscienza,perché non riguarderebbe più lui ma funzionale alla "megamacchina" che ne ha preso il suo posto e che la decide altrettanto.

Se e' la coscienza a determinare un etica allora vuol dire che se la prima viene sempre piu a mancare al suo posto sta forse subentrando qualcosa che di coscienza invece non ne ha (le macchine)

E cosa ce' di più contrario ad un etica senza coscienza?
Infatti, sembra che il progetto etico perfetto non possa che passare attraverso l'eliminazione dell'istanza individuale, di modo che ciò che è giusto sia il risultato di una perfetta pianificazione da cui nessuno può sottrarsi. Ma appunto nel momento in cui tutto è etico in quanto volto al bene per tutti, la parola eticità perde totalmente di senso, resta solo il funzionamento complessivo e unitario del sistema di cui i singoli individui non sono che cellule funzionali e tranquillamente eliminabili quando la loro prestazione funzionale appare insufficiente secondo un algoritmo di calcolo. 
E' interessante comunque, perché mi pare che qui si realizzi una sorta di fusione (anche se personalmente la trovo abominevole e mostruosa) tra il modello di pensiero occidentale e quello orientale.

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