Odifreddi commemora Piero Angela

Aperto da hystoricum, 17 Agosto 2022, 02:05:21 AM

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hystoricum

a proposito della tua firma iano,io prenderei in considerazione la possibilità che il Signore ami le slot machines complesse e interessanti,fatte in modo intelligente e sufficientemente casuali,open source e con un jackpot più unico che raro...

iano

#16
La mia firma significa che non possiamo dimostrare che il caso esista davvero, ma possiamo sufficientemente simularlo per certi nostri scopi.
Ma a dire il vero non credo neanche nel determinismo, se non come attrezzo per rapportarsi con la realtà, al pari del similcaso.
Non nego con ciò che ad una precisa causa segua un preciso effetto,  ma penso che questo legame indiscutibile sia strano.
infatti perchè oggetti indipendenti, se indipendenti sono, risultano poi così strettamente legati nell'azione?
Una possibile soluzione è considerare quegli oggetti come uno solo.
Suggerisco cioè di allargare il concetto di oggettività, senza voler spacciare tale processo di pensiero come un viandante sulla strada della verità.
Quello che a noi è dato è solo di ridefinire i nostri attrezzi concettuali, e così io cerco attivamente di ripercorrere la loro genesi.
Tale processo di pensiero passa per una critica generalizzata di ogni concetto, ma non certo per sostituirlo con altro più giusto, ma magari più adeguato ai tempi di un umanità che non è mai statica.

Posso sbagliarmi, ma quello che non mi quadra nella fede in Dio, è che essa presupponga un uomo statico, creato tale e quale, mentre tale genesi non sembra avere una fine.
I cristiani vogliono andare in paradiso così come sono, appena alleggeriti dal peso materiale, ma non appena hanno espresso la loro volontà già non sono più quelli che l'hanno espressa, e il tutto per me si riduce ad un comprensibile, quanto ingenuo conservatorismo.
Perchè allora, quale dei tanti uomini che sono nel tempo quell'uomo andrà in paradiso? L'ultimo?
Ma detto ciò, non mi resta che invidiarli e rallegrami per il loro credo.
Mai mi sognerei di perdere il mio tempo come fà Oddifredi e con tanto stucchevole accanimento.
Se poi da ateo devo convivere con indissolubili misteri senza soluzione mi limito solo a bearmi qui in terra della loro contemplazione, beatitudine che in paradiso non potrei trovare.
Bello è cercare una soluzione, non trovarla.
il paradiso dove trovare ogni soluzione già confezionata e contemplare ogni verità non ha per me alcuna attrattiva, e anzi non riesco a immaginare luogo più noioso.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

hystoricum

Condivido.La statica va bene per gli ingegneri non per gli esseri umani.
Per il resto,cosa vuoi che ti dica?
L'essere umano sembra una barca in un bosco,vuol capire che razza di barca è , com' è il bosco e che c... o ci fa lui in un bosco.
La qualcosa ha del comico e del piacevole, a volte del ridicolo,altre volte del tragico...
Forse qualcuno ci osserva,ci studia,
interviene,corregge,difetta,si sbaglia,a volte ci azzecca.
In ogni caso,questa situazione non è per niente facile e logica,io la trovo un tantino assurda e senza senso.
La vedo anche "forzata" e coattiva,ripetitiva e noiosa,quindi ho parlato di video games e slot machines,ma potremmo parlare anche di un film open source...
Insomma,a parte la creatività e i creativi,il resto della specie vive nello status descritto e,secondo me,non è molto felice.
Anche chi tira le redini non mi sembrano affatto felici e liberi ma stranamente sembrano anche intenzionati a restare tali nella loro parte e ruoli,non vogliono affatto cambiare.
Allora,quelli come me che considerano il viaggio e quindi il mondo come una "locanda",non se ne preoccupano più di quel tanto!
Sanno bene che chi sa non rivelerà mai quello che sa mentre chi non sa non saprà mai la verità.
La terra assomiglia ,in qualche modo,ai luoghi tradizionali dell'inferno e del purgatorio e,nel contempo,mi sembra un limbo in cui domina una strana  STASI...
Qui tutto e tutti sono come sospesi  e aspettano un miracolo o una tragedia, alcuni sono contenti di tale status e lo godono perversamente,altri,la maggioranza,no.
Io non amo le stasi,le sospensioni,
gli incantesimi e le stranezze,sono un viandante solido che usa testa e gambe,le sue.
Semplicemente trovo tutto questo assurdo,insensato,illogico,non umano e non terrestre,proprio come se mi trovassi in un bosco davanti a una barca con gente dentro e fuori che non ci capisce niente di VERAMENTE SIGNIFICATIVO!
Per intanto posso guardare e basta,tangenziare e godere un assaggio di questa tappa del viaggio.
Non pretendo altro,non lo voglio neppure,non aspetto niente e nessuno in particolare e sto bene,sto veramente bene!

iano

#18
Bello tangenziare, ma che significa?

E' vero, potremmo essere inconsapevolmente sogetti ad alieni, i quali a loro volta sarebbero soggetti ad iperalieni, ma cosa cambia?
Davvero questo potrebbe aiutarci a capire, o è solo un modo di rimandare la spiegazione?
Inoltre gli stessi alieni che ci tengono in soggezione potrebbero non essere consapevoli di farlo.
A un certo punto abbiamo conosciuto alcuni di questi alieni, i microbi, che però continuano a non sapere nulla di noi.
Semplicemente siamo soggetti gli uni agli altri con diversa e mutevole consapevolezza.

Noi diamo una spiegazione ai fatti, ma i fatti in sé non hanno una spiegazione. e una barca in un bosco è un fatto.
Perchè allora ci sembra strana una barca in un bosco?
Per il motivo che sulle barche e sui boschi abbiamo i nostri pregiudizi.
 Perchè dovrebbe essere la barca fuori posto e non il bosco, ad esempio?
Quando qualcosa ci sembra strano è perchè mettiamo a confronto fatti nuovi con fatti vecchi,  vecchi fatti che a loro volta ci erano apparsi strani.
Per capire perchè certe cose ci appaiano strane è sufficiente capire perchè altre così non ci appaiano.
In effetti, a pensarci, è davvero strano che ci siano cose che non ci appaiano strane.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

hystoricum

Io sono credente quindi per me non esiste il problema.Trovo che il limite della scienza sia la scienza stessa,in quanto basata sulla materia energia.
Siccome "nulla si crea e si distrugge ma tutto si trasforma",la materia energia non ha potuto creare sè stessa.Quindi?


Ipazia

Quindi, scientismo e fideismo vanno a braccetto, credendo ciecamente nei loro rispettivi mantra.

È vero che in chimica e fisica elementare tutto si trasforma e nulla si crea, ma fingere ipotesi su tutto il resto, che non si sa, resta comunque mentalmente poco igienico. In tali casi, L. Wittg. invita al silenzio e la saggezza popolare al "bel tacere".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

hystoricum

Scienza non è scientismo,fede non è fideismo.
Inoltre la logica è logica:l'esistente non può creare,crearsi nè distruggere e distruggersi!
Quindi  è infinito,eterno oppure...inesistente.
Questo dal punto di vista laico e logico.
Quindi?

Ipazia

Dal punto di vista logico la matematica insegna che bisogna definire con rigore il campo di esistenza di una funzione, inclusa la funzione episteme. Si può parlare di scienza solo dopo aver attuato questa operazione di igiene epistemica. Le scienze mature conoscono bene il limite del loro campo epistemico, le fedi no. Le fedi, teiste o scientiste, possono espandersi illimitatamente nel campo di esistenza dell'immaginazione, che, ovviamente, non è scienza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve. Mi scappa quasi da ridere. Si tratta di un banale equivoco (universalmente diffuso) circa il verso significato di "creazione" e "creare" (termini che giustamente non compaiono in nessuna Legge della Termodinamica).

Tutti pensano - sbagliandosi - che "creare" significhi "evocare qualcosa dal nulla". Effetto ovviamente impossibile sia per la logica che per la più ostinata delle fedi (a parte ci saranno poi le fedi dei mentecatti).

"Creare", invece, significa assai più banalmente ma realisticamente......"rendere o trovare riconoscibile ora, ciò che finora risultava non riconoscibile".

Quindi, semplicemente, "disvelare". Infatti la creazione (vedere l'agire dell'"artista") consiste nel dare nuova forma agli stessi ingredienti che già esistono ma che, una volta proceduto alla nuova "creazione o creatura", a noi appaiono essere "nuovi, diversi, tratti dall'ignoto".

Ma appunto, l'ignoto non è e non può essere lo "inesistente".

Ma non sarò certo io a colmare la abissale ignoranza circa i massimi significati dei quali si fa disinvolto scempio qui dentro ed altrove. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.