Memoria procedurale e comportamento

Aperto da Jacopus, 08 Maggio 2019, 08:32:13 AM

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Jacopus

Come noto esistono nel cervello diversi tipi di memoria: dichiarativa, procedurale e operativa sono le principali.
L'ipotesi che vorrei discutere non è nuova, e risale alla teoria dei riflessi condizionati di Pavlov. Una teoria che è stata piuttosto denigrata in seguito, criticata di materialismo, di scarsa attenzione ad altri fattori comportamentali.
Facciamo un passo indietro (o avanti).
"Se il neurone A stimola ripetutamente il neurone B a rilasciare un potenziale d'azione - impulso elettrico - in entrambe le cellule si verificherà un cambiamento che verificherà un cambiamento nei due neuroni, rafforzando la connessione sinaptica."
Questo é il modo in cui funziona la memoria procedurale, quella che ci permette di camminare o parlare, poiché le connessioni sinaptiche sono state stimolate così tanto da aver raggiunto le parti più profonde del SNC. Per questo motivo le persone anziane affette di demenza conservano capacità come camminare, parlare, mangiare o svolgere semplici compiti motori.
Ma ipotizziamo che questo meccanismo funzioni anche per aspetti più complessi del comportamento umano e delle credenze umane.
Se un soggetto viene sottoposto fin dalla più tenera età a un "lavaggio del cervello" sulla bontà del sistema feudale o sulla moralità della pedofilia (Sto esagerando), i circuiti della memoria procedurale, strutturati così in profondità, potrebbero assorbire anche questi messaggi culturali e di conseguenza condizionare in modo rilevante il comportamento del soggetto così condizionato?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sgiombo

Mi sembra evidentemente di sì.

Tutto lo sviluppo (e l' eventuale involuzione senile o patologica) dei cervelli é in sostanza potenziamento o indebolimento sinaptico (anche nel senso di aumento o diminuzione delle connessioni sinaptiche fra i neuroni.

E questo ha un ovvio corrispettivo nelle coscienze ai cervelli coesistenti - corrispondenti, che possono essere variamente condizionate a seconda delle circostanze, delle varie esperienze di vita vissute.

Phil

Citazione di: Jacopus il 08 Maggio 2019, 08:32:13 AM
Se un soggetto viene sottoposto fin dalla più tenera età a un "lavaggio del cervello" sulla bontà del sistema feudale o sulla moralità della pedofilia (Sto esagerando), i circuiti della memoria procedurale, strutturati così in profondità, potrebbero assorbire anche questi messaggi culturali e di conseguenza condizionare in modo rilevante il comportamento del soggetto così condizionato?
Potrebbe essere una buona spiegazione neurologica dell'imprinting culturale, coerentemente con gli studi che affermano (se non erro) che nei primissimi anni di vita, quando il cervello è più "plastico", si conforma buona parte dei tratti base della personalità, che si manifesterà esplicitamente solo in seguito.

paul11

Citazione di: Jacopus il 08 Maggio 2019, 08:32:13 AM
Come noto esistono nel cervello diversi tipi di memoria: dichiarativa, procedurale e operativa sono le principali.
L'ipotesi che vorrei discutere non è nuova, e risale alla teoria dei riflessi condizionati di Pavlov. Una teoria che è stata piuttosto denigrata in seguito, criticata di materialismo, di scarsa attenzione ad altri fattori comportamentali.
Facciamo un passo indietro (o avanti).
"Se il neurone A stimola ripetutamente il neurone B a rilasciare un potenziale d'azione - impulso elettrico - in entrambe le cellule si verificherà un cambiamento che verificherà un cambiamento nei due neuroni, rafforzando la connessione sinaptica."
Questo é il modo in cui funziona la memoria procedurale, quella che ci permette di camminare o parlare, poiché le connessioni sinaptiche sono state stimolate così tanto da aver raggiunto le parti più profonde del SNC. Per questo motivo le persone anziane affette di demenza conservano capacità come camminare, parlare, mangiare o svolgere semplici compiti motori.
Ma ipotizziamo che questo meccanismo funzioni anche per aspetti più complessi del comportamento umano e delle credenze umane.
Se un soggetto viene sottoposto fin dalla più tenera età a un "lavaggio del cervello" sulla bontà del sistema feudale o sulla moralità della pedofilia (Sto esagerando), i circuiti della memoria procedurale, strutturati così in profondità, potrebbero assorbire anche questi messaggi culturali e di conseguenza condizionare in modo rilevante il comportamento del soggetto così condizionato?
no, non necessariamente.
Tanto più è in tenera età il soggettoe tanto più la sfera emotiva è prioritaria su quella concettuale.
In seconda istanza c'è una fase dello sviluppo ,dopo il passaggio dell'imitazione, nella fase adolescenziale ,in cui lo sviluppo cognitivo e della sfera emotiva, ha una fase di contestazione.
Quindi non necessariamente la prima fase del plagio porta conseguentemente ad un assorbimento concettuale.