Limiti delle capacità scientifico-tecniche e rischi per la vita.

Aperto da PhyroSphera, 02 Aprile 2024, 12:15:42 PM

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PhyroSphera

Si legga la notizia al seguente link:
https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/lo-scienziato-cinese-che-fatto-nascere-i-bambini-geneticamente-modificati-torna-a-lavorare-sul-genoma-umano/

Davvero l'umanità, che oltretutto nella maggior parte dei casi si mostra incapace di un'etica adeguata alle possibilità tecniche già esistenti, può intervenire senza conseguenze negative sulla composizione del nostro codice genetico? Molti sostengono che tante mutazioni genetiche già avvengono per caso o per altri fattori, come le radiazioni solari, i quali non sarebbero evenienze migliori del nostro ingegno o potrebbero essere negative o proprio dannose. Ma davvero sapremmo riorganizzare il nostro patrimonio genetico senza lasciare che il sole o altro del nostro ambiente naturale contribuisca? E davvero saremmo capaci di riconoscere i casi cattivi, senza confondere con essi quelli buoni? Mediante quali conoscenze si agisce e si vuole o vorrebbe agire sulla nostra genetica?
In realtà la nostra scienza è solo agli inizi e io penso che è assai inadeguata anche solo per questo a garantire qualcosa in questa faccenda. Ma c'è di più. La scienza è sopravvalutata da moltissimi, sempre più numerosi e sempre più facoltosi cittadini, e altre forme di conoscenza sono relegate ai margini o classificate come illusioni, purtroppo con sempre maggiore superficialità e prepotenza.
Negli ambienti della scienza e della tecnica si fanno equazioni pseudoscientifiche tra elementi del codice genetico e condizioni biologiche senza aggiungervi ipotesi necessarie sulle relazioni ambientali. In verità è lo stesso ipotizzare che aprioristicamente viene rifiutato o ridotto, secondo una mentalità che attribuisce a ciò che è plausibile direttamente valore di verità. Invece che ipotizzare che le presunte "malattie genetiche" possano essere in realtà problemi non ancora conosciuti di disadattamento o di ambientalità inadatta, si è sicuri che il problema dipenda dal gene e dunque solo per un pregiudizio; e senza preoccuparsi di che cos'altro cambia con la mutazione prodotta. Il rischio più grave, non direttamente evidente è questo: una programmazione genetica potrebbe avere successo solo per circostanze ambientali sconosciute, venute meno le quali i soggetti geneticamente modificati potrebbero finire in una condizione peggiore di prima.
Dunque in tal caso è assolutamente necessario non presumere; ma la mentalità diffusa anche negli ambienti della scienza e della tecnica tende a sopravvalutare entrambe, a trascurare o finanche ignorare tutto il resto che non si sa... E a volte c'è intenzione di creare mutamenti non a scopo medico, mossi da illusioni ancora peggiori, convinti stupidamente su calcoli di capacità e incapacità in realtà impossibili a farsi con una vera scienza. Tanti infatti, troppi, non pensano proprio che nell'interpretare una scienza si possa finire vittima di coincidenze, il cui inganno può essere evitato solo se intervengano altri saperi — ottenibili con una filosofia adeguata — le cui garanzie sono diverse e i cui risultati non accertabili ma solo verificabili.
Sicché sono secoli che le scoperte degli scienziati e le tecniche da esse derivate illudono: il fatto che il notissimo aggregato materiale di neutroni, protoni ed elettroni sia stato dai fisici chiamato "atomo", ricorrendo a un termine della lingua greca che indica indivisibilità, e che poi si sia scoperto che tale aggregato non è affatto indivisibile, senza più voler cambiare parola anzi di fatto tendendo a uno spostamento semantico non rispettoso della stessa cultura greca, è emblematico ed è solo la 'punta di un iceberg'.
È decisivamente significativo che la filosofia sia saccheggiata senza riguardo, che si trattino le considerazioni non scientifiche con supponenza e ignoranza, illudendosi che un dato scientifico possa costituire già un sapere; e la tendenza ad amplificare i dati scientifici anteponendo alla stessa scienza una fitta programmazione e attuazione tecnologica aumenta a dismisura rischi ed errori. Se questa banda di illusi volesse o peggio dovesse proteggere l'umanità da un provvisorio e scientificamente non rilevabile capriccio del sole, essa sarebbe capace, finito il capriccio della nostra unica stella, di esporci tutti quanti all'estinzione. Ugualmente potrebbe accadere con le bestie e le piante... Ed il problema sussiste già.

Mauro Pastore

Ipazia

La sedicente comunità scientifica ha già fatto sfracelli con le chimere virali e lo strombazzato rimedio mRna. Ha cosparso il pianeta di cancerogeni e veleni naturali sventrati dalle viscere della terra e ne ha inventati di nuovi di sintesi. Ha avvelenato le falde, il fiumi, i mari, la terra e l'aria con ogni sorta di veleni.

Tutto sommato sta messa assai peggio della filosofia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Citazione di: PhyroSphera il 02 Aprile 2024, 12:15:42 PMSi legga la notizia al seguente link:
https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/lo-scienziato-cinese-che-fatto-nascere-i-bambini-geneticamente-modificati-torna-a-lavorare-sul-genoma-umano/

Davvero l'umanità, che oltretutto nella maggior parte dei casi si mostra incapace di un'etica adeguata alle possibilità tecniche già esistenti, può intervenire senza conseguenze negative sulla composizione del nostro codice genetico? Molti sostengono che tante mutazioni genetiche già avvengono per caso o per altri fattori, come le radiazioni solari, i quali non sarebbero evenienze migliori del nostro ingegno o potrebbero essere negative o proprio dannose. Ma davvero sapremmo riorganizzare il nostro patrimonio genetico senza lasciare che il sole o altro del nostro ambiente naturale contribuisca? E davvero saremmo capaci di riconoscere i casi cattivi, senza confondere con essi quelli buoni? Mediante quali conoscenze si agisce e si vuole o vorrebbe agire sulla nostra genetica?
In realtà la nostra scienza è solo agli inizi e io penso che è assai inadeguata anche solo per questo a garantire qualcosa in questa faccenda. Ma c'è di più. La scienza è sopravvalutata da moltissimi, sempre più numerosi e sempre più facoltosi cittadini, e altre forme di conoscenza sono relegate ai margini o classificate come illusioni, purtroppo con sempre maggiore superficialità e prepotenza.
Negli ambienti della scienza e della tecnica si fanno equazioni pseudoscientifiche tra elementi del codice genetico e condizioni biologiche senza aggiungervi ipotesi necessarie sulle relazioni ambientali. In verità è lo stesso ipotizzare che aprioristicamente viene rifiutato o ridotto, secondo una mentalità che attribuisce a ciò che è plausibile direttamente valore di verità. Invece che ipotizzare che le presunte "malattie genetiche" possano essere in realtà problemi non ancora conosciuti di disadattamento o di ambientalità inadatta, si è sicuri che il problema dipenda dal gene e dunque solo per un pregiudizio; e senza preoccuparsi di che cos'altro cambia con la mutazione prodotta. Il rischio più grave, non direttamente evidente è questo: una programmazione genetica potrebbe avere successo solo per circostanze ambientali sconosciute, venute meno le quali i soggetti geneticamente modificati potrebbero finire in una condizione peggiore di prima.
Dunque in tal caso è assolutamente necessario non presumere; ma la mentalità diffusa anche negli ambienti della scienza e della tecnica tende a sopravvalutare entrambe, a trascurare o finanche ignorare tutto il resto che non si sa... E a volte c'è intenzione di creare mutamenti non a scopo medico, mossi da illusioni ancora peggiori, convinti stupidamente su calcoli di capacità e incapacità in realtà impossibili a farsi con una vera scienza. Tanti infatti, troppi, non pensano proprio che nell'interpretare una scienza si possa finire vittima di coincidenze, il cui inganno può essere evitato solo se intervengano altri saperi — ottenibili con una filosofia adeguata — le cui garanzie sono diverse e i cui risultati non accertabili ma solo verificabili.
Sicché sono secoli che le scoperte degli scienziati e le tecniche da esse derivate illudono: il fatto che il notissimo aggregato materiale di neutroni, protoni ed elettroni sia stato dai fisici chiamato "atomo", ricorrendo a un termine della lingua greca che indica indivisibilità, e che poi si sia scoperto che tale aggregato non è affatto indivisibile, senza più voler cambiare parola anzi di fatto tendendo a uno spostamento semantico non rispettoso della stessa cultura greca, è emblematico ed è solo la 'punta di un iceberg'.
È decisivamente significativo che la filosofia sia saccheggiata senza riguardo, che si trattino le considerazioni non scientifiche con supponenza e ignoranza, illudendosi che un dato scientifico possa costituire già un sapere; e la tendenza ad amplificare i dati scientifici anteponendo alla stessa scienza una fitta programmazione e attuazione tecnologica aumenta a dismisura rischi ed errori. Se questa banda di illusi volesse o peggio dovesse proteggere l'umanità da un provvisorio e scientificamente non rilevabile capriccio del sole, essa sarebbe capace, finito il capriccio della nostra unica stella, di esporci tutti quanti all'estinzione. Ugualmente potrebbe accadere con le bestie e le piante... Ed il problema sussiste già.

Mauro Pastore
i cinesi sono nazionalsocialisti moderni camuffati da neocomunisti tecnologicamente esaltati.
Putin è un veterokgb rétrò in cerca di vanagloria,Biden un residuo eterodiretto,Macron una carta di credito....indebitata,la Germania senza Merkel è come una donna divorziata e confusa, l'Italia in paese di fratelli che si invidiano evitando, per il momento, un altro Caino e Abele storico come in passato, la Svizzera un orologio a cucù travestito da Rolex, ecc....
Io ho ho capito che  l'umanità vive su questa terra in uno status di libertà MOLTO MA MOLTO  CONDIZIONATA da millenni.
Questo status  è PERSONALIZZATO,
PERSONALIZZANTE E, IN PARTE, IMPERSONALE, FALSAMENTE E IPOCRITAMENTE "ILLUMINATO" ,REALMENTE E GRAVEMENTE OSCURO.
La specie vive in una orribile penombra  apparentemente normale tenuta in stallo ma non in scacco in modo tale che la "partita" vada avanti all'inifinito.
Questo è un limbo perpetuo in cui tutti vivono sospesi nello spazio,nel tempo e in una sola dimensione.
Altro che inferno che sarebbe perlomeno un po' meno noioso e più animato,semmai un Ade millenario proteiforme e tentacolare, un cancro originale che ha seminato metastasi dappertutto sparendo nel contempo dalla vista di tutti.
 

bobmax

Ma la maggior responsabilità non è forse nello stesso pensiero filosofico?
Non è la carenza di un pensiero critico, che sappia mostrare una concreta diversa direzione, a permettere questa accelerazione verso l'auto distruzione?

E non dovrebbe essere proprio la filosofia la principale depositaria del pensiero critico?

Ma dove sono i filosofi?
Sono forse filosofi gli attuali pseudo intellettuali?
Sono filosofi i tanti professori che blaterano di scienza e tecnica senza averne la più pallida idea?

Per non parlare degli altrettanto pseudo scienziati, alla Rovelli e Toninelli, che si avventurano spregiudicatame in voli filosofici insensati. Potendoselo permettere proprio per la mancanza di una vera filosofia, vista la attuale rarità di autentici filosofi.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Ce n'è ancora di pensiero critico dalle parti della filosofia: basta non limitarsi alle bestialità disinformative mainstr(e)am.

Per capire l'orrore degli apprendisti, poi divenuti affaristi, stregoni, basta vedere gli effetti del loro agire in ambito economico-finanziario, tecnologico e politico-metafisico, per la qual comprensione non necessita alcuna conoscenza specialistica di grado superiore, ma basta un elementare senso critico non omologato, perseguitato as usual.

Già Petrarca, agli albori della modernità, l'aveva capito: "povera e nuda vai Filosofia..."

E da Petrarca a Davos ne è passato di orrore sotto i ponti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

I più intelligenti e astuti sulla terra non sono umani, su questo non ho dubbi.
Quindi ,se una persona vuole restare umana qual è veramente lasci perdere che è meglio e sia quella che è e basta.
Su questo pianeta tutti stanno aspettando Qualcuno e Qualcosa che è mai arrivato e non arriverà mai.
Ogni tanto  nasce qualcuno che potrebbe ...forse... ....esserlo o diventarlo...
Quel qualcuno è bene che se ne accorga il più presto possibile e  IGNORI completamente e totalmente la cosa. 



 



Pensarbene

Titillar la mente è piacevole ma il problema è l'anorgasmia nel farlo.
In fondo l'essere umano è un Onan  mentale e la libido agita pensata e sublimata l'unica energia interessante e motivante. Secondo me, i filosofi sono i pensatori che se la godono di più su questo piano, i fisici, specialmente i quantistiformi,di meno.
Gli artisti godono mentalmente e praticamente, i religiosi con le aeee "mistiche" del cervello e gli altri.... ??? 


niko

Citazione di: bobmax il 03 Aprile 2024, 09:49:00 AMMa la maggior responsabilità non è forse nello stesso pensiero filosofico?
Non è la carenza di un pensiero critico, che sappia mostrare una concreta diversa direzione, a permettere questa accelerazione verso l'auto distruzione?

E non dovrebbe essere proprio la filosofia la principale depositaria del pensiero critico?

Ma dove sono i filosofi?
Sono forse filosofi gli attuali pseudo intellettuali?
Sono filosofi i tanti professori che blaterano di scienza e tecnica senza averne la più pallida idea?

Per non parlare degli altrettanto pseudo scienziati, alla Rovelli e Toninelli, che si avventurano spregiudicatame in voli filosofici insensati. Potendoselo permettere proprio per la mancanza di una vera filosofia, vista la attuale rarità di autentici filosofi.


Quanta ignoranza, Rovelli e Tonelli sono dei grandi scienziati, scrivono (e bene) libri di divulgazione scientifica, (su argomenti come: i buchi neri, la teoria della relativita', l'astronomia eccetera) non di filosofia, se c'e' gente in giro cosi' superficiale e ignorante da scambiare un libro di divulgazione scientifica per un libro di filosofia, per poi dire che quelli li' non sono buoni libri di filosofia (il che e' come dire che un libro sul giardinaggio, non e' un buon libro sul poker o sugli scacchi...) la colpa non e' di Rovelli e Tonelli.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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