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Legalità e dinamite

Aperto da InVerno, 23 Marzo 2017, 08:51:36 AM

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InVerno

Mi è capitato recentemente per le mani un documento riguardo il cosidetto "biohackering" che verrà trasmesso sul primo canale dello zar (non stanno a chiedersi come sono le donne dell'ovest). Conoscevo questa questione solo per sentito dire, in pratica si tratta della cosidetta "biologia fai-da-te" dove singoli individui o piccoli gruppi mettono su piccoli laboratori privati e clandestini per tentare esperimenti di varia natura, siano essi genetici o di robotica, nel 2015 Wired scriveva "è l'inizio dell'era della biologia da garage, sei pronto a comprare un laboratorio su ebay?". Ora al di la della cultura "futurista" che fa da spinta a questi progetti (che in realtà è il fulcro della discussione) è ovvio che questi laboratori sono completamente clandestini e non rispondono a nessuna legge-regolamento, per via del fatto che i mezzi per poterli installare sono scesi drasticamente. A questo punto mi è venuto in mente quell'altro documento abbastanza famoso, che metteva in luce la questione delle stampanti 3d e la costruzione di armi "in garage", incredibilmente difficile da regolamentare e tutt'ora non regolamentata. La domanda è: lo strumento repressivo, la legge, può realisticamente arginare determinati comportamenti, quando la possibilità di attuarli diventa cosi diffusa e di facile accesso? Oppure siamo arrivati al punto dove non esiste scelta se non quella di lavorare sulla prevenzione (cultura) anzichè sulla repressione? Il magma culturale di questi biohackers e il codice etico multiforme che ne deriva , è sufficiente a garantire che non combinino errori assurdi nei loro piccoli laboratori? (non parlo di un Frankeinstein, ma sappiamo bene quanto gli equilibri biologici che ci circondano siano labili e delicati). Mi è venuto in mente il mio amico che ogni tanto produce dinamite (per far saltare rocche nelle strade nei boschi, non è un terrorista). Effettivamente il materiale necessario per fare un candelotto è di facilissimo accesso, lui solamente si fida della sua capacità di farlo e poi avere il tempo di scappare, eppure chiunque potrebbe farsi un tubetto di polvere nera e fare un disastro, ma effettivamente la prevenzione culturale "funziona". Ma è davvero realisticamente applicabile anche al resto? Ho paura che sia una discussione che ha come argomento di sfondo la fiducia nell'uomo e la sua naturale bontà o cattiveria, ma forse è anche più interessante di cosi.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

cvc

L'argomento è interessante e il pericolo è reale. Oramai la cultura del fai da te spopola ed ha sconfinato anche nel campo della giustizia stessa, vedi l'autodifesa o i forconi che vanno ad arrestare i parlamentari a casaccio. Sembrerebbe che non ci sia più la classica distinzione fra cittadino e istituzioni, perché il cittadino si sente di incarnare l'istituzione stessa. L'hanno detto anche ieri in Calabria: siamo tutti sbirri. Buona l'intenzione ma sbagliato il concetto. Se democrazia significa siamo tutti poliziotti, siamo tutti giudici, scienziati, vittime e colpevoli; allora siamo al qualunquismo (populismo) di chi ha dimenticato la necessità e la funzione delle istituzioni. Questa è la differenza fra il periodo della guerra fredda e l'attuale: prima gli armamenti, la scienza e la tecnologia erano visti come un qualcosa di esclusivamente istituzionalizzato. Il pericolo era tutto li, nelle istituzioni che avevano un immenso potere ma esercitavano il controllo. Ora le istituzioni non hanno più il controllo sui mezzi, sulla scienza e sulla tecnologia. Perché internet è un meccanismo di informazioni e comunicazione troppo sfuggente. Sarà un caso che il terrorismo islamico è esploso con la diffusione di internet.
D'altronde non c'è nemmeno bisogno di costruire armi potenti. Bastano dei taglierini e un videogioco per imparare a guidare un aereo e dirottarlo. Basta guidare un veicolo in una città affollata per terrorizzare il mondo.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

baylham

Hai posto un problema effettivamente difficile.

Per analogia coi sistemi cibernetici, emerge in tutta evidenza l'imprevedibilità dell'individuo e quindi dei processi sociali e storici.

Coerentemente le istituzioni non hanno mai avuto il controllo sulla scienza e sulla tecnologia.

Dunque la mia risposta è che non c'è possibilità di controllo: maggiori saranno gli sforzi di controllo, maggiore sarà l'imprevedibilità del processo. Oltretutto si pone il problema di chi controlla i controllori.



InVerno

Citazione di: baylham il 24 Marzo 2017, 09:58:42 AM
Dunque la mia risposta è che non c'è possibilità di controllo: maggiori saranno gli sforzi di controllo, maggiore sarà l'imprevedibilità del processo. Oltretutto si pone il problema di chi controlla i controllori.
Ma il controllo si esprime in diverse forme, da una parte esiste il divieto, da una parte la regolamentazione, il primo ha un sapore etico, il secondo materialistico.
E' una questione storica di cui in Italia si vedono ancora gli strascichi di lotte antichissime (prostituzione, droghe etc) e finchè è arginata ad argomenti marginali
la sua importanza è relativa. Il fatto è che nonostante non mi sia dilungato attraverso decine di esempi, questo tipo di processo sta accadendo praticamente in ogni campo
dell'ingegno umano e della tecnica. La legge agisce attraverso forme prescritte, ma esse possono essere facilmente aggirate (e noi italiani ne siamo maestri).
E' ovvio che produrre dinamite è vietato, ma non comprarne i materiali. E' ovvio che possedere armi non denunciate è vietato, ma non comprarsi una stampante 3d.
La difficoltà  diventa quella di regolamentare il processo produttivo di piccoli ambienti, che sono tuttavia piccoli solamente nel caso in cui non facciano rete.
Non mi meraviglierei se questi biologi da garage comunicassero, facessero rete, investissero in maniera diversificata per i loro laboratori, condividessero. Cento garage
in rete, probabilmente valgono quanto un grande laboratorio. La nota positiva forse sta nel fatto che è vero che senza l'istituzione manca la coercizione legale, ma senza la legge
la consociazione umana è estremamente complessa da gestire e quindi ha limiti "tecnici" e sociali intrinsechi agli esseri umani. Sempre che anche questi non possano essere superati.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

paul11

#4
Inverno,
non so se hai mai fatto una ricerca ad esempio in USA con "amateur scientist".
Si scopre un mondo da decenni organizzato e con tanto di associazione di "scienziati dilettanti"
C'è di tutto, a come costruirsi un laboratorio di chimica, biologia con microscopi, elettronica, robotica, fisica, con miriadi di esperimenti ed e-book gratis. i video, tipo youtube, sono ormai con canali specializzati da anni.
C è' addirittura chi collabora con la  NASA, o si può pilotare in remoto dei telescopi.
C'è un'attività fiorente anche di società che vendono materiali ormai tramite internet

O si blocca l'attività di vendita dei materiali ai privati, oppure è impossibile ormai controllarlo.
Ma teniamo presente che in USA, il diritto del cittadino privato è molto alto, tant'è che può comprare un fucile al supermercato.

E' di qualche anno fa l'istruzione per costruire una bomba atomica per far saltare un quartiere.Poi non so se sia vero
anche perchè bisognerebbe avere almeno qualche particella di plutonio o quant'altro.......
Ma comunque oggi è possible costruirsi di tutto e trovare di tutto.
E' ovvio che più crescono le potenzialità e più crescono i rischi, perchè basta un "fuori di testa", o chi avventatamente,ad esempio,  fa certe reazioni chimiche per combinare grossi guai.

InVerno

Citazione di: paul11 il 24 Marzo 2017, 15:46:29 PMO si blocca l'attività di vendita dei materiali ai privati, oppure è impossibile ormai controllarlo.
Il mercato nero via web, se possibile, è ancora più incontrollabile dei piccoli chimici.. Ci hanno messo 10 anni per chiudere la silk road e sono nati trentordici siti affini, come dare pugni nell'acqua..
E' anche questo il problema, finchè queste realtà sono contornate e sussistono in virtù di realtà legalizzabili, è possibile contenerle. E' che più passa il tempo più tutto va verso questa strada..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia